Con una mossa a sorpresa che con ogni probabilità non ha eguali nella storia recente della Lega, i Detroit Pistons hanno tagliato il proprio giocatore di punta, il più pagato a roster e quello sul quale si doveva basare la rifondazione non più tardi di 2 anni fa: Josh Smith.
Quello che doveva essere nelle intenzioni di Joe Dumars il giocatore di punta della franchigia, firmato nel 2013 con un quadriennale da 54 milioni, secondo il nuovo coach / GM Stan Van Gundy era ormai fondamentalmente un peso, finanziariamente e tecnicamente.
Ora finanziariamente i 26 milioni di contratto ancora da pagare al giocatore i Pistons potranno spalmarli, a livello di cap, per i prossimi 5 anni: Smith comunque li percepirà regolarmente. Fra 48 ore però, quando saranno scaduti i termini entro i quali una delle altre 29 franchigie potrebbe assorbire interamente il suo contratto, potrà scegliere liberamente la sua nuova destinazione.
Molte squadre con ambizioni da contender sono già pronte a fare un’offerta, ovviamente molto bassa, visto che continuerà a percepire il suo vecchio stipendio dai Pistons: la favorita sembrerebbe essere al momento Houston del suo amico d’infanzia Dwight Howard. I Rockets, inoltre, potrebbero offrire l’eccezione biennale da 2 milioni circa, molte altre franchigie non potrebbero andare oltre il minimo di 1,4 milioni.
Sarà interessante vedere le offerte che riceverà e la scelta che farà: 29 anni, un fisico integro e le capacità di difendere su 2/3 ruoli almeno, Josh Smith ha mostrato in questi ultimi anni una certa tendenza a fissarsi sul tiro da fuori, che è sempre stato peraltro il suo tallone d’achille. Anche per questo motivo diciamo tecnico / caratteriale i Pistons hanno deciso di tagliarlo: stava tirando col 39% complessivo dal campo e col 25% da 3, ma essendo il giocatore più pagato della squadra si è sempre sentito in diritto di prendere i tiri che voleva.
L’adattamento ad un nuovo ruolo, più da gregario e difensivo, nella sua nuova squadra sarà la sua sfida più importante se vuole ritagliarsi un ruolo significativo in questa Lega.
Questo taglio “rivaluta” in qualche modo anche la trade di Rondo da parte dei Celtics, altro giocatore con problemi al tiro e caratteriali: se non altro, i biancoverdi qualcosa hanno portato a casa dalla sua cessione, mentre nessuno si è dimostrato interessato ad imbastire uno scambio per Smith.
Proprio Dallas parrebbe fra le squadre interessante a firmarlo: potrebbe andare a ricoprire il ruolo che era di Brandan Wright…
Max Giordan
segue l’NBA dal 1989, naviga in Internet dal 1996.
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