CLEVELAND BROWNS at ATLANTA FALCONS 26-24
Perde nuovamente a causa di un field goal calciato allo scadere Atlanta, che subisce la rimonta finale di Cleveland dopo aver scelto di non tentare una trasformazione di un 4th&2 sulle 32 yards avversarie, quando poteva bastare una corsa centrale di Steven Jackson, autore di un touchdown poco prima, per ottenere altri quattro tentativi ed esaurire ulteriore tempo; una scelta rivelatasi deleteria, al termine di un match iniziato positivamente dai Falcons, in vantaggio con Julio Jones, ricezione da 24 yds, in apertura, prima di un ritorno ospite con Isaiah Crowell, run da 11 yards, e Billy Cundiff, a segno su FG da 37 e 33 yds.
Sempre il kicker e il runner, rispettivamente su calcio da 32 yards e su corsa da 26 yds, hanno risposto nel terzo periodo alla meta firmata in precedenza da Jaquizz Rodgers, che prima dell’halftime aveva portato avanti i padroni di casa ricevendo un passaggio, da 8 yds, di Matt Ryan, 27 su 43 per 273 yards, 2 TD e 1 intercetto, messo a segno da Joe Haden; errori che non hanno impedito invece a Brian Hoyer, 23 su 40 per 332 yds, di guidare alla vittoria i Browns, nonostante i 3 palloni che gli sono stati pizzicati dalla difesa avversaria, che l’ha fermato con Kemal Ishmael, Desmond Trufant e Dezmon Southward. Turnovers non sfruttati a dovere dalla franchigia della Georgia, infilata, dopo il già citato TD su corsa, da 1 yard, di Jackson e il piazzato di Matt Bryant, da 53 yds, dal quarto field goal della giornata di Cundiff, che ha regalato la settima win stagionale a coach Pettine centrando i pali da 37 yards di distanza.
TAMPA BAY BUCCANEERS at CHICAGO BEARS 13-21
Giocano un tempo a testa Tampa Bay e Chicago, con i primi che bruciano il doppio vantaggio conquistato prima dell’intervallo, concedendo l’intero terzo quarto ai padroni di casa, messi in grandissima difficoltà in precedenza dal loro ex allenatore Lovie Smith, abile a stringere la morsa intorno a Jay Cutler, 17 su 27 per 130 yards, e sbloccare la partita con il solito Mike Evans, a segno su passaggio da 19 yds dell’altro ex Josh McCown, 25 su 48 per 341 yards.
Di fronte al suo vecchio pubblico il prodotto di Sam Houston State si spegne gradualmente, e dopo aver guidato i Buccaneers ad un altro drive vincente, chiuso con il piazzato da 32 yds di Patrick Murray, partecipa alla rimonta Bears facendosi intercettare, per la seconda volta, nel corso del terzo periodo, quando Ryan Mundy ricalca quanto fatto dal compagno di squadra Chris Conte in precedenza, e consegna l’ovale appena intercettata all’attacco, consentendogli di ribaltare il punteggio, con Matt Fortè che realizza il secondo TD di giornata su corsa da 1 yard.
In precedenza, lo stesso runner numero 22 era andato a segno con una run da 13 yards, poco dopo la meta che aveva sbloccato il team della Windy City, firmata da Alshon Jeffery su presa da 12 yds; nell’ultimo quarto, ulteriore tentativo degli ospiti di rifarsi sotto, con il kicker che trasforma da 39 yards di distanza prima dei disperati assalti finali.
CINCINNATI BENGALS at HOUSTON TEXANS 22-13
Privi di Arian Foster i Texans faticano per tutta la partita a produrre qualcosa di concreto a livello offensivo, ed alla fine sono costretti ad arrendersi a dei Bengals non irresistibili, ma abili a mantenersi costantemente davanti, fin dall’inizio del match, dopo aver trovato il vantaggio sul finire del primo quarto con Mohammed Sanu, su passaggio da 6 yards di Andy Dalton, 24 su 35 per 233 yds, TD e INT; segnatura bissata a circa metà del secondo periodo con il reparto difensivo, che ferma Alfred Blue dentro la propria endzone mettendo a segno una safety, utilissima a chiudere con un divario di 6 punti il primo tempo, nonostante il piazzato, da 25 yards, di Randy Bullock.
Al rientro in campo Jeremy Hill, con una corsa da 2 yds, tiene a debita distanza Houston, che dopo l’intercetto subito da Ryan Mallett, 21 su 45 per 189 yards, prova comunque a rifarsi sotto, accorciando prima con Jonathan Joseph, che riporta in endzone il pallone pizzicato sulle 40 yds al quarterback avversario, e poi ancora con il kicker, con un calcio da 25 yds; trasformazione che, purtroppo per i texani, non è utile ad alcun tentativo di comeback, visto che gli ospiti allungano, in maniera decisiva e definitiva, nel quarto finale, quando Mike Nugent realizza 2 field goal, da 31 e 49 yards.
JACKSONVILLE JAGUARS at INDIANAPOLIS COLTS 3-23
Dopo un primo tempo avaro di touchdown, nel quale entrambi i team sono andati a segno solo su field goal, i Colts con Adam Vinatieri, da 46 e 20 yards, i Jaguars con Josh Scobee, da 28 yds, la partita si ravviva nel terzo quarto, quando i padroni di casa decidono di perseguire la settima vittoria stagionale e si mettono a fare sul serio, andando a segno, in rapida successione, con Trent Richardson, su run da 1 yard, e con T.Y. Hilton, che dopo aver realizzato con un big play da 73 yds, dedica il touchdown alla figlia appena nata.
Avanti di 17 punti, Andrew Luck, che chiude la sfida divisionale con 21 pass completati su 32 per 253 yards, 1 TD e 4 fumbles, 2 dei quali persi, e compagni decidono di amministrare e si accontentano del terzo piazzato di giornata calciato dal numero 4, che 32 yds di distanza chiude il box score del match, condannando Jacksonville alla decima sconfitta del 2014.
GREEN BAY PACKERS at MINNESOTA VIKINGS 24-21
Prova a giocarsela fino alla fine Minnesota, contro dei Packers dimostrano di meritare la testa della North Division fin dalle prime battute della sfida, andando in vantaggio con una corsa, da 1 yard, di Eddie Lacy, che chiude con 25 portate per 125 yds totali, sul finire del primo quarto; segnatura alla quale rispondono, in apertura di secondo periodo, i padroni di casa, con una ricezione di Charles Johnson sul lancio da 22 yards di Teddy Bridgewater, 21 su 37 per 210 yds, fattosi intercettare poco dopo da Micah Hyde, servendo un pallone d’oro agli ospiti, che vanno nuovamente avanti con una presa, da 1 yard, di Richard Rodgers, lasciato completamente libero in endzone.
Due piazzati di Blair Walsh, da 39 e 52 yds, e uno di Mason Crosby, da 48 yards, tengono vivo il box score a nei quarti centrali del match, prima che Green Bay trovi il modo per colpire ancora i Vikings, con un lancio da 10 yards di Aaron Rodgers, 19 su 29 per 209 yds, che serve Lacy, per quello che si rivelerà essere il touchdown decisivo; a poco servirà infatti il secondo TD pass confezionato dal rookie quarterback dei Purple&Gold qualche minuto più tardi, quando consentirà a Greg Jennings di segnare su ricezione da 5 yds, anticipando, di pochi istanti, la trasformazione da 2 punti realizzata dal già citato Johnson.
DETROIT LIONS at NEW ENGLAND PATRIOTS 9-34
Continuano a mantenere l’imbattibilità casalinga i Patriots, che tra le mura amiche del Gillette Stadium liquidano senza alcun problema la pratica Lions, affidandosi alla connessione tra Tom Brady, 38 su 53 per 349 yards, 2 TD pass e 1 INT, e Tim Wright, autore di 2 mete, su ricezioni da 4 e 8 yds, nel primo tempo, e alle corse del figliol prodigo LeGarrette Blount, protagonista, con 12 portate per 78 yards e 2 touchdowns realizzati, del match del suo ritorno a Foxboro.
Trascinata dai due ex Buccaneers, New England gioca in scioltezza, concedendo solo i 3 field goal, da 48, 20 e 49 yds, trasformati da Matt Prater all’attacco avversario guidato da Matthew Stafford ancora poco produttivo, come dimostrano le 264 yards lanciate nei soli 18 passaggi completati su 46 tentativi; sintomo di una difficoltà a trovare sbocchi che si è tradotta anche nell’intercetto lanciato dal QB nel quarto finale, quando viene pizzicato da Logan Ryan prima della seconda meta di Blount. Per i padroni di casa, da registrare, anche i 2 calci di Stephen Gostkowski, che tra il secondo e il terzo periodo ha contribuito ad aumentare il divario andando a segno da 35 e 43 yds.
TENNESSEE TITANS at PHILADELPHIA EAGLES 24-43
Apre con il botto Philadelphia, che va a segno nel kickoff di apertura con la matricola Josh Huff, su ritorno da 107 yards, e poi aumenta subito il divario con una corsa in endzone, da 4 yds, di Darren Sproles ed un piazzato, da 35 yards, di Cody Parkey; una partenza decisa che mette immediatamente in difficoltà i Titans, costretti ad inseguire e cercare di mantenersi in partita con le giocate di Justin Hunter, che realizza su ricezione da 40 yds, e Shonn Greene, su run da 2 yards, che rispondono colpo su colpo alle segnature degli avversari, ancora pronti ad allungare con un FG da 26 yds del loro kicker, e con una portata vincente, da 2 yards, di LeSean McCoy, che anticipa di poco il calcio, da 20 yds, di Ryan Succop, a quaranta secondi dall’halftime.
Dopo l’intervallo, ancora Eagles avanti con James Casey, che riceve l’unico TD pass di giornata di Mark Sanchez, 30 su 43 per 307 yards, fattosi intercettare per ben 2 volte, da Brandon Ghee e Daimion Stafford, in precedenza; per sua fortuna, e per quella dei padroni di casa, gli errori non risultano decisivi, e nel quarto finale il pubblico del Lincoln Financial Field può assistere ad un match condotto in assoluto controllo dalla propria squadra, che trasforma altri 3 FG con Parkey, da 35, 30 e 50 yds, concedendo la sola meta da 6 yards a Dexter McCluster, che entra in endzone ricevendo il passaggio del rookie QB Zach Mettenberger, 20 su 39 per 345 yds.
MIAMI DOLPHINS at DENVER BRONCOS 36-39
Partita ricca di emozioni tra Dolphins e Broncos, con i primi che chiudono in vantaggio il primo tempo grazie alle segnature di Daniel Thomas, su corsa da 3 yards, Ryan Tannehill, su run da 1 yd, e Mike Wallace, su ricezione da 10 yards, rispondendo colpo su colpo ai padroni di casa, costantemente al loro inseguimento con Brandon McManus, che trasforma un FG da 38 yds, e Demaryius Thomas, autore di 2 prese vincenti, da 5 e 14 yards; sempre il receiver da Georgia Tech permette a Denver di non perdere il contatto ad inizio quarto finale, quando i suoi sono ancora costretti a recuperare un divario nel frattempo reso ancora più corposo dalla meta su ricezione del rookie Jarvis Landry, a segno su pass da 5 yds del proprio QB.
Lo stesso Tannehill, 26 su 36 per 228 yards, che sul finire del terzo periodo era stato graziato, si fa pizzicare mentre cerca di servire il WR ex LSU, riconsegnando l’ovale al team allenato da coach Fox nel momento decisivo del match, ovvero quando i padroni di casa erano riusciti a passare davanti per la prima volta dal suo inizio, trovando la strada dell’endzone con C.J. Anderson, su corsa da 10 yds; l’errore del prodotto di Texas A&M si traduce infatti nel quarto TD pass di giornata sfornato da Peyton Manning, 26 su 35 per 257 yards, che serve Wes Welker con un lancio da 2 yds rendendo inutile il touchdown finale del già citato Landry, a segno su presa da 1 yard.
ST.LOUIS RAMS at SAN DIEGO CHARGERS 24-27
Continuano a non convincere del tutto i Chargers, che riescono comunque a scacciare il pericolo Rams, a sorpresa vincenti contro i rivali divisionali Broncos la scorsa settimana, ed incredibilmente davanti fino all’intervallo, dopo che erano riusciti a recuperare lo svantaggio iniziale, rispondendo ai 2 field goal, da 23 e 48 yards, calciati da Nick Novak nei primi trenta minuti, con un piazzato, da 22 yds, di Greg Zuerlein, e un ritorno di intercetto di Janoris Jenkins, molto abile a pizzicare Philip Rivers, 29 su 35 per 291 yards, ad 1 yd dalla propria endzone e raggiungere quella avversaria dopo un coast to coast da 99 yards.
Una giocata che annichilisce il Qualcomm Stadium ma allo stesso tempo risveglia dal torpore il QB di San Diego, pronto a suonare la carica dopo l’halftime, quando porta davanti i suoi con un drive chiuso dalla corsa da 32 yds di Ryan Mathews, a segno pochi secondi prima del suo compagno di reparto Antonio Gates, prontissimo a recuperare un fumble nel successivo calcio e ad entrare in area di meta dopo una corsa di 13 yards; run, da 6 yds, che viene sfruttata anche da St.Louis per riportarsi sotto con Tavon Austin, receiver da West Virginia che tiene in corsa i suoi accorciando le distanze a metà terzo periodo, anticipando il suo ex teammate Stedman Bailey, a segno su pass di Shaun Hill, 18 su 35 per 198 yards, TD e 2 INT, subiti da Brandon Flowers e Marcus Gilchrist, dopo che i padroni di casa avevano trovato il vantaggio decisivo con Keenan Allen, che si fa perdonare i 2 palloni persi in precedenza realizzando su presa da 29 yds.
WASHINGTON REDSKINS at SAN FRANCISCO 49ers 13-17
Match combattuto e dal basso punteggio tra San Francisco e Washington, nel quale i primi riescono ad imporsi respingendo il tentativo di assalto finale degli ospiti grazie ad una difesa impenetrabile, che riesce a fermare l’attacco avversario anche nell’ultimo drive della partita, recuperando l’ovale persa da Robert Griffin III, 11 su 19 per 106 yards, con Ahmad Brooks, dopo un sack devastante di Justin Smith, a cinquantadue secondi dal termine; prima dell’azione probabilmente decisiva, una sfida giocata con estrema attenzione dai californiani, che pur non brillando in attacco avevano iniziato con il piede giusto, andando a segno al termine della loro prima serie offensiva con Anquan Boldin, su pass da 30 yds di Colin Kaepernick, 20 su 29 per 256 yards.
Vantaggio impattato da Alfred Morris, su corsa da 1 yd, nel secondo quarto, a pochi minuti dal field goal che permette ai Niners di chiudere davanti il primo tempo, siglato da Phil Dawson da 41 yards di distanza; sempre su calcio, da 27 yds, i Redskins impattano nuovamente il parziale nel terzo periodo, andando inaspettatamente a condurre nel corso del quarto finale, quando Kai Forbath trasforma dalle 46 yards; segnatura che mette un’enorme pressione ai padroni di casa, abili comunque a trovare la strada dell’endzione prima del two minute warning, con il rookie Carlos Hyde che completa una portata vincente da 4 yds.
ARIZONA CARDINALS at SEATTLE SEAHAWKS 3-19
Momento offensivo non brillantissimo anche per i Seahawks, che riescono a fermare la cavalcata dei rivali divisionali Cardinals concedendogli appena 204 yards in sessanta minuti di football, e tenendoli costantemente sotto controllo grazie ai precisi calci di Steven Hauschka, autore di 4 delle 5 segnature realizzate da Seattle, che proprio con i suoi piazzati, da 27, 32, e 52 yds, chiude in vantaggio il primo tempo, nel quale gli avversari segnano solo su FG, da 23 yards, con Chandler Catanzaro.
Sterilità, di entrambi gli attacchi, che dura anche nei secondi trenta, quando Drew Stanton, 14 su 26 per 149 yds, che si era già fatto intercettare nel corso del secondo quarto da Byron Maxwell, continua a non trovare le chiavi di lettura adatte e permette ai padroni di casa di prendere il largo, prima ancora con un calcio trasformato, da 40 yards, dal kicker, e poi con una presa da 20 yds di Cooper Helfet, che fa suo un pallone lanciato da Russell Wilson, 17 su 22 per 211 yards, sul finire del terzo periodo; pura accademia, infine, nel quarto finale, caratterizzato da due drive lunghissimi dei Seahawks.
DALLAS COWBOYS at NEW YORK GIANTS 31-26
Sfida divisionale combattuta tra Cowboys e Giants, con i padroni di casa che chiudono in netto vantaggio il primo tempo grazie alle giocate dei loro rookie, Odell Beckham, 10 prese per 143 yards, e Andre Williams, entrambi a segno nei primi due quarti del match, segnati da una ricezione spettacolare del prodotto di Louisiana State su un lancio di Eli Manning, 29 su 40 per 338 yds; il receiver, che già in apertura aveva realizzato su una presa da 3 yards, anticipando di pochi minuti il FG da 38 yds di Dan Bailey, sale all’onore delle cronache ad inizio secondo quarto, quando si libra in cielo per completare una one handed catch sulla bomba, da 43 yards, sganciata dal proprio quarterback.
Gesto che manda in totale visibilio il MetLife Stadium e porta ulteriormente avanti New York, che respinge la reazione dei texani, che accorciano con una presa da 4 yds di Jason Witten, entrando ancora in endzone con il rookie runningback da Boston College, a segno con una portata da 3 yards.
Produzione che si ferma poi improvvisamente nel terzo periodo, quando Dallas passa inaspettatamente a condurre sfruttando anche un errore dello stesso Manning, fattosi intercettare da Barry Church; rientrati in possesso del pallone, gli ospiti non si fanno di fatto pregare, e segnano dopo pochissimi giochi con Dez Bryant, su ricezione da 31 yds che segue, di poco, quella, da 45 yards, messa a segno dal compagno di squadra Cole Beasley in precedenza. Ancora il receiver da Oklahoma State, infine, si ripete, con una presa da 11 yds su pass di Tony Romo, 18 su 26 per 275 yards,, ad un minuto dal termine della partita, completando una rimonta Cowboys resa necessaria dalla segnatura siglata un paio di minuti prima da Adrien Robinson, rec. da 1 yd, con la quale i Giants avevano sorpassato momentaneamente i rivali.
Folgorato sulla via del football dai vecchi Guerin Sportivo negli anni ’80, ho riscoperto la NFL nel mio sperduto angolo tra le Langhe piemontesi tramite Telepiù, prima, e SKY, poi; fans dei Minnesota Vikings e della gloriosa Notre Dame ho conosciuto il mondo di Playitusa, con cui ho l’onore di collaborare dal 2004, in un freddo giorno dell’inverno 2003. Da allora non faccio altro che ringraziare Max GIordan…