Trecentossessantotto giorni, un anno e settantadue ore di pura passione, tanto è durato il digiuno dalla vittoria da parte di Oakland, tornata a respirare aria vincente questa notte, nel Thursday Night Football giocato contro i rivali divisionali di Kansas City, battuti, in extremis, da una bella invenzione di Derek Carr, rookie quarterback che ha chiuso con 18 passaggi completati su 35, per 174 yards e 1 touchdown.
Che fosse la serata giusta, quella buona per riprendere vecchie abitudini ormai perse nei meandri del tempo, i Raiders lo avevano capito fin dal primo quarto, quando trascinati dal runningback Latavius Murray, al secondo anno in California, hanno trovato il primo vantaggio della partita, grazie ad una sua run, da 11 yds, in endzone.
Azione, da una distanza decisamente più importante, che il prodotto di Central Florida replica poco dopo, percorrendo le 90 yards che lo distanziano dall’area di meta avversaria per una corsa che diventa la seconda più lunga della storia recente di Oakland, che non godeva di un coast to coast di un suo runner dal 1989, anno in cui Bo Jackson ne bruciò 92 contro i Cincinnati Bengals.
Avanti, inaspettatamente, di 14 punti, i padroni di casa riescono così a chiudere in vantaggio all’halftime, subendo il solo calcio, da 24 yds, di Cairo Santos, prima di rientrare negli spogliatoi; all’uscita, un piazzato, da 40 yards, di Sebastian Janikovski, e il primo touchdown della nottata degli ospiti, a segno con una ricezione da 19 yds di Anthony Fasano, mandano in archivio il terzo periodo, che fa da preambolo ad un quarto finale spettacolare e ricco di emozioni contrastanti.
Quarto che vede i Raiders improvvisamente orfani dello straripante Murray, uscito anzitempo dal campo dopo aver subito una commozione celebrale, e i Chiefs disposti a tutto pur di rientare in partita; possibilità che gli viene concessa da Jamaal Charles, che nel primo drive offensivo del periodo,realizza su pass da 30 yards di Alex Smith, 20 su 36 per 234 yds, portando il parziale sul 17 pari.
Poco dopo, colpisce ancora Kansas City, che si trova a condurre, per la prima volta nel match, grazie al secondo field goal trasformato dal proprio kicker, che centra i pali da 25 yards di distanza, gettando nello sconforto più totale l’O.co Coliseum, ormai rassegnato a raccogliere i cocci di una nuova sconfitta, l’undicesima della stagione.
Paura che viene scacciata, simultaneamente al rischio unperfect season, a un minuto e quarantadue secondi dal termine della partita, quando il quarterback da Fresno State serve a James Jones il pallone del 24 a 20 finale, confezionando il TD pass, da 9 yds, numero 14 della stagione; il più importante, fin qui, della sua giovane carriera da professionista, visto che si dimostra decisivo per ricondurre i Raiders alla vittoria, traguardo che i californiani non centravano dal 17 Novembre dello scorso anno, quando superarono gli Hosuton Texans.
Folgorato sulla via del football dai vecchi Guerin Sportivo negli anni ’80, ho riscoperto la NFL nel mio sperduto angolo tra le Langhe piemontesi tramite Telepiù, prima, e SKY, poi; fans dei Minnesota Vikings e della gloriosa Notre Dame ho conosciuto il mondo di Playitusa, con cui ho l’onore di collaborare dal 2004, in un freddo giorno dell’inverno 2003. Da allora non faccio altro che ringraziare Max GIordan…
Sicuramente una vittoria meritata da parte dei Raiders…Kansas mai davvero in partita (Charles a parte) concedendo davvero troppi 1 down specialmente nei primi 2 quarti.Complimenti ai grigio nero!