Nella difficile sfida divisionale contro Buffalo, valida anche per decretare quale sia la seconda forza all’iterno della AFC East, i Dolphins di coach Joe Philbin crescono nel finale e si aggiudicano una vittoria importantissma, soprattutto dopo la sconfitta subita con i Lions domenica.

Grandissima protagonista del decimo Thursday Night Football stagionale, la difesa dei padroni di casa, che si conferma una delle migliori della lega, attualmente è nona, concedendo pochissimo agli avversari e principalmente a Kyle Orton, 22 su 39 per 193 yards, a secco di TD pass per la prima volta dal suo avvento alla guida dei Bills.

Una nota di merito per un reparto che ha regalato appena 54 yds su corsa al backfield guidato da Anthony Dixon e Bryce Brown, finora lontanissimi parenti del duo titolare, Fred Jackson e C.J. Spiller, che ha tenuto banco fino a poche settimane fa e che aveva reso l’attacco della franchigia newyorkese un cliente scomodo per molte defense.

Non è stato ovviamente così nella notte della Florida, dove, dopo un inizio positivo, FG da 38 yards di Caleb Sturgis, i Dolphins si sono fatti rimontare e superare dagl’avversari, presentatisi in vantaggio all’halftime, dopo i 2 piazzati, da 33 e 21 yards, messi a segno da Dan Carpenter, al termine di un primo tempo assolutamente privo di ogni emozione.

Trend che è proseguito fin quasi alla fine del terzo quarto, quando Miami ha fatto nuovamente capolino sul tabellone dopo aver subito il terzo calcio della serata del suo ex kicker, abile a centrare i pali da 46 yds di distanza; a riportarla non solo sotto, ma addirittura davanti, la presa, da 7 yards, di Brandon Gibson, che riceve il lancio di un Ryan Tannehill, 26 su 34 per 240 yds, molto bravo a gestire la pressione e recuperare dopo il fumble subito ad inizio secondo periodo.

Situazione di gioco che si ricrea poco dopo, quando è invece il rookie WR Jarvis Landry a perdere il pallone e consegnarlo all’attacco ospite, che oltre a non riuscire a sfruttare l’occasione a suo favore, si fa fermare nella propria endzone, con una penalità, fischiata a Orton, che costa carissima e vale 2 ulteriori punti per i Dolphins, pronti a staccarli definitivamente nel quarto finale.

Ultimo periodo che permette al prodotto di Louisiana State, scelto al secondo round dell’ultimo Draft, di riscattarsi dall’errore commesso prima e andare a segno con una ricezione da 8 yards, che consegna le chiavi del match a Miami consentendogli di amministrare, in assoluta tranquillità, fino alla fine della partita, chiusa da un ultimo field goal di Sturgis, che trasforma da 32 yards fissando il risultato  sul 22 a 9 finale.

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