Uno dei migliori cornerback ad aver calcato i campi della National Football League, Champ Bailey, ha deciso di dire basta ed appendere casco e paraspalle al chiodo dopo 16 anni di onoratissima carriera professionistica, nelle quali ha vestito le divise di Washington e Denver.
Scelto al primo round del Draft 1999, con la settima pick assoluta, proprio dai Redskins, si è fermato nella capitale per cinque anni, prima di passare in Colorado nell’offseason del 2004, quando venne scambiato, accompagnato da una seconda scelta dello stesso Draft, per il runningback Clinton Portis.
Con i Broncos la svolta della sua carriera, nella quale è mancata la ciliegina sulla torta della vittoria in un Super Bowl, solo sfiorato la scorsa stagione con il team di Denver, ma si sono sommati riconoscimenti di ogni genere, a partire dalle 12 chiamate al Pro Bowl fino fino al premio, vinto in due occasioni, 2002 e 2006, come Defensive Back of the Year della NFL.
Nominato per 7 volte All-Pro, parte del NFL’s 2000 All-Decade Team, AFC Champion nel 2013, Bailey, che da oggi potrà pensare al suo futuro e alla sua carriera al di fuori del football, come dichiarato dal suo agente Jack Reale, chiude la sua avventura professionistica con 215 match all’attivo, nei quali ha messo a segno 909 tackles, 3.0 sacks, 9 forced fumbles, 5 fumbles recovered, 203 pass defended e 52 intercetti, di cui 4 riportati in endzone.
Numeri da capogiro per il futuro Hall of Famer da Georgia, indubbiamente uno dei più grandi di sempre.
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Folgorato sulla via del football dai vecchi Guerin Sportivo negli anni ’80, ho riscoperto la NFL nel mio sperduto angolo tra le Langhe piemontesi tramite Telepiù, prima, e SKY, poi; fans dei Minnesota Vikings e della gloriosa Notre Dame ho conosciuto il mondo di Playitusa, con cui ho l’onore di collaborare dal 2004, in un freddo giorno dell’inverno 2003. Da allora non faccio altro che ringraziare Max GIordan…
