DETROIT LIONS at ATLANTA FALCONS 22-21
Incredibilmente salvati da un Delay of the Game, i Lions riescono a spuntarla proprio allo scadere nel secondo match londinese di questa stagione, deciso da un field goal di Matt Prater, che segna dalle 48 yards dopo aver fallito un tentativo dalle 43, annullato proprio da una chiamata arbitrale che manda su tutte le furie coach Mike Smith e i Falcons, che avevano chiuso in netto vantaggio, 21-0, il primo tempo.
Entrata in endzone con Devonta Freeman, Bear Pascoe, entrambi su pass, da 7 e 1 yard, di Matt Ryan, 20 su 27 per 228 yds, 2 TD e 1 INT, e Steven Jackson, run da 1 yd, Atlanta si inceppa completamente nei secondi trenta, e si fa rimontare da una Detroit trascinata da Matthew Stafford, 24 su 47 per 325 yards, 2 TD e 1 intercetto, e Golden Tate, 7 prese per 151 yds, che dopo aver accorciato con due calci, da 20 e 22 yards, del già citato Prater, e con un big play, da 59 yds, dall’ex Seahawks, si portano a soli 2 punti di distanza con un completo, da 5 yards, per Theo Riddick. Nel drive che potrebbe chiudere la partita, errore pesantissimo di Julio Jones, che fallisce una ricezione a poche yds dalla chiusura del down regalando l’ultimo, e decisivo, pallone agl’avversari.
ST. LOUIS RAMS at KANSAS CITY CHIEFS 7-34
Partono bene i Rams, che vanno subito in vantaggio con un lancio di Austin Davis, 15 su 25 per 161 yards, 1 touchdown e 1 INT, completato per Lance Kendricks in endzone, e si mantengono in controllo del match per tutto il quarto iniziale, prima che i Chiefs tornino a macinare yards e gioco e ribaltino il risultato a pochi secondi dall’halftime, quando Cairo Santos, su FG da 53 yds, porta davanti i padroni di casa che avevano pareggiato in precedenza con Jamaal Charles, su run da 1 yard.
Sempre il prodotto di Texas va ancora a segno nel quarto finale, su corsa da 34 yds, dopo che il suo giovane collega Knile Davis aveva contribuito ad aumentare il divario nel periodo precedente, realizzando su kickoff return da 99 yards pochi minuti prima che il kicker di Kansas City allungasse ulteriormente con un piazzato da 28 yds; negl’ultimi quindici, un’altra portata vincente, questa volta da 3 yds, del runner di Arkansas, fissa il risultato sul 34 a 7 finale, raggiunto anche grazie alla positiva prestazione di Alex Smith, che non ha segnato su passaggio ma ha giocato una buona partita, chiudendo con 24 completi su 28 tentativi, per 228 yards totali.
HOUSTON TEXANS at TENNESSEE TITANS 30-16
Nel segno di Arian Foster, 173 yards e 3 touchdowns totali, i Texans conquistano la quarta vittoria della stagione, ottenuta nella sfida divisionale contro i Titans, che erano addirittura passati per primi in vantaggio con un field goal, da 35 yds, calciato da Ryan Succop, al quale hanno poi risposto il collega Randy Bullock, con 2 piazzati, da 30 e 29 yards, e lo stesso runningback, su corsa da 34 yds, nel secondo quarto.
Riscossa di Houston che prosegue anche dopo l’intervallo, quando ancora il numero 23 va a segno su presa da 5 yards e su run da 1 yd, prima che i padroni di casa accorcino con Delaine Walker, ricezione da 6 yards, che consente al rookie Zach Mettenberger, in precedenza intercettato da D.J. Swearinger, di realizzare il suo primo TD pass da professionista; il talento da LSU, che chiude con 27 pass completati su 31 per 299 yds, concede anche il bis prima della fine del match, quando, dopo un nuovo calcio di Bullock, da 49 yds, serve Justin Hunter, con un lancio da 12 yards, per il 16 a 30 finale.
SEATTLE SEAHAWKS at CAROLINA PANTHERS 13-9
Partita brutta e piena di errori tra Seahawks e Panthers, con i primi che la spuntano andando a segno con Luke Wilson, su ricezione da 23 yards, al termine del loro ultimo drive offensivo, ben guidato da Russell Wilson, che in precedenza si era fatto notare principalmente per i suoi errori, compreso l’intercetto subito in endzone da parte di Josh Norman, in uno degli svariati tentativi di recupero da parte dei Campioni in carica.
Sotto fino a metà del terzo periodo, quando Steven Hauschka ha trasformato il suo secondo field goal, da 29 yds dopo quello da 58 messo a segno poco prima, pareggiando il conto con i 2 precedenti, 31 e 26 yards, messi a segno dal collega Graham Gano, Seattle riesce a trovare il TD decisivo dopo che Cam Newton, anche lui autore di una prova opaca, chiusa con 12 pass completati su 22 per 176 yds e 1 intercetto, aveva concesso a Carolina di piazzare il FG potenzialmente decisivo con il solito Gano, capace di centrare i pali da una distanza di 46 yards.
BALTIMORE RAVENS at CINCINNATI BENGALS 24-27
Apre e chiude Andy Dalton, 21 su 28 per 266 yards e 1 intercetto, che con 2 corse da 1 yard all’inizio e alla fine della sfida tra compagini della AFC North regala a Cincinnati la quarta vittoria della stagione, fermando una Baltimore pesantemente penalizzata dalle difficoltà riscontrate dal suo passing game, con Joe Flacco che completa appena 17 passaggi su 34 per 195 yds e 2 palloni pizzicati, rispettivamente da Adam Jones e Emmanuel Lamur.
Rientrati in partita con 2 field goal di Jason Tucker, 45 e 50 yards, i Ravens si sono fatti nuovamente distanziare da una run, sempre da 1 yd, di Giovani Bernard e un FG di Mike Nugent, 32 yards, prima di rifarsi sotto con il rookie runner Lorenzo Taliaferro, abile a tenere aperti i giochi con una corsa da 10 yds; sempre il RB da Coastal Carolina, con una portata da 8 yds, lancia la volata ai Ravens nell’ultimo periodo, rispondendo direttamente ad un piazzato, da 33 yards, del kicker avversario prima che il suo teammate centri nuovamente i pali da 53 yds di distanza, tre minuti prima che il QB numero 14 guidi il drive decisivo.
MIAMI DOLPHINS at JACKSONVILLE JAGUARS 27-13
Derby della Florida vinto in scioltezza da Miami dopo un quarto passato interamente a studiarsi con Jacksonville, segnato dalla difficoltà di entrambe le squadre a produrre adeguatamente con i rispettivi attacchi, tant’è che ad aprire le danze è una giocata difensiva, realizzata da Louis Delmas, che riporta in endzone, per 81 yards, un intercetto messo a segno ai danni del rookie QB Blake Bortles, 18 su 34 per 221 yds, 1 TD e 2 INT, sulle 18 yards.
Sempre su intercetto, i Dolphins segnano anche nel terzo quarto, questa volta con Brent Grimes, abile a percorrere velocemente le 22 yards che lo separano dall’endzone dopo che i kicker delle due squadre si erano dati battagli, sportiva, in precedenza, a colpi di FG trasformati da Josh Scobee, a segno da 30 e 40 yds, e da Caleb Sturgis, che con un piazzato da 43 yards aveva tenuto tranquillamente avanti gli ospiti, che prima della fine riescono finalmente a segnare con la offense, grazie ad una presa da 43 yards di Rashard Matthews. Dopo di lui, di nuovo Sturgis, su calcio da 29 yds, e il rookie Allen Robinson, presa da 48 yards, fissano il punteggio finale del match.
CHICAGO BEARS at NEW ENGLAND PATRIOTS 23-51
Senza storia il match del Gillette Stadium, già ampiamente chiuso nel primo tempo dai padroni di casa, che prendono il largo con 5 touchdowns, 4 dei quali firmati da Tom Brady, 30 su 35 per 354 yards, e un field goal, da 23 yds, di Stephen Gostkowski, che ha aperto così il quarto decisivo per i Patriots, già andati in vantaggio nel first quarter con una presa, da 6 yards, di Rob Gronkowski; sempre il TE, che ha chiuso con 149 yds e 3 TD all’attivo, ha inciso pesantemente nel secondo periodo, andando a segno nell’impennata finale, con 3 segnature dopo il two minute warning, su pass da 2 yds.
Oltre a lui, hanno permesso a New England di prendere il largo le realizzazioni di Tim Wright, presa da 1 yard, Brandon LaFell, ricezione da 9 yds, e Rob Ninkovich, fumble return da 15 yards, che hanno prontamente distanziato i Bears, capaci di entrare in endzone con il solo Matt Forte, su imbeccata da 25 yds di un Jay Cutler, 20 su 30 per 227 yards, 3 TD e 1 INT, ancora scosso dalle tante critiche piovutegli addosso in settimana.
Visibilmente in difficoltà, il QB di Chicago è comunque riuscito a scuotersi nei secondi trenta, quando approfittando dei maggiori spazi concessigli dalla difesa avversaria, ha sfornato 2 passaggi vincenti per Martellus Bennett, 20 yds, e Alshon Jeffery, 10 yards, con i quali gli ospiti hanno reso meno amara una sconfitta comunque piuttosto pesante, resa più ampia dalla terza segnatura della giornata di Gronko, 46 yds, e 2 piazzati del kicker, abile a centrare i pali da 27 e 39 yards di distanza.
BUFFALO BILLS at NEW YORK JETS 43-23
Tre intercetti in appena dieci minuti di football costano carissimi a Geno Smith, che viene chiamato fuori dal terreno di gioco da coach Ryan, deciso ad affidare la guida dei Jets a Michael Vick, non di certo un passer tra i miglilori della lega ma comunque capace di scuotere un ambiente in piena crisi, soprattutto dopo che Buffalo aveva trovato già un doppio vantaggio con Robert Woods e Lee Smith, entrambi su passaggi, da 22 yds e 1 yard, di Kyle Orton, 10 su 17 per 238 yds e 4 TD pass.
L’ex Bears, che non colpisce nel secondo quarto permettendo a New York di rifarsi sotto con 2 corse in endzone, ambedue da 2 yards, di Chris Ivory e un FG, da 55 yds, calciato da Nick Folk, si appoggia alle gambe di Frank Summers, run da 2 yards, e al piede di Dan Carpenter, piazzati da 53, 36 e 29 yds, prima di tornare a segnare con altri 2 passaggi vincenti, da 12 e 61 yards, per Scott Chandler, e Sammy Watkins, ancora una volta mattatore del match con 3 prese per 157 yds totali; sul 43 a 17 in favore degli ospiti, i Jets accorciano ancora prima della fine, grazie ad una portata centrale, da 3 yards, di Bilal Powell.
MINNESOTA VIKINGS at TAMPA BAY BUCCANEERS 19-13
Questa volta il finale di partita sorride ai Vikings, che in apertura di overtime trovano il TD che vale la terza vittoria della stagione con il rookie linebacker Anthony Barr, bravo a forzare un fumble, recuperarlo, e riportarlo in meta dopo una sgroppata da 27 yards che permette a Minnesota di scacciare l’incubo delle rimonte finale, costategli già due match in questa stagione; ancora una volta, infatti, la franchigia di Minneapolis si era fatta riprendere dopo aver amministrato per i primi tre quarti, ottenendo il minimo sindacale grazie alle segnature di Blair Walsh, che prima di realizzare dalle 46 yds aveva sbagliato un calcio da 56 yards, e di Greg Jennings, abile a far suo un lancio da 17 yds del rookie QB Teddy Bridgewater, 24 su 42 per 241 yards e 1 touchdown pass.
10-0 che si è stato completamente annullato dai Buccaneers nel quarto finale, quando ha prima accorciato con 2 field goal, da 54 e 45 yards, di Patrick Murray, e poi messo la freccia con una presa, da 7 yds, di Austin Seferian-Jenkins, divenuto protagonista in negativo del match pochi minuti più tardi, quando, nei supplementari strappati con i denti dagli ospiti grazie al piazzato finale, da 38 yards, del loro kicker, perde il pallone che regala l’affermazione ai Vikes.
OAKLAND RAIDERS at CLEVELAND BROWNS 13-23
Brian Hoyer, 19 su 28 per 275 yards e TD, respinge un nuovo assalto di Johnny Manziel riscattandosi nel quarto finale, dopo che i suoi Browns hanno rischiato, in diverse occasioni, di farsi rimontare da Oakland in un match che sembrava essere più una sagra del field goal che una vera e propria partita di football; su calcio sono infatti arrivate le prime cinque segnature della partita, tutte nel primo tempo, quando ai 3 piazzati di Billy Cundiff, da 52, 33 e 26 yds, ha risposto il suo collega Sebastian Janikowski, con 2 bombe da 46 e 38 yards.
Il cambio di passo, per entrambe le squadre, è giunto solo nel quarto finale, quando i padroni di casa hanno prima allungato con 2 touchdowns di Andrew Hawkins, su ricezione da 4 yds, e Ben Tate, su corsa da 5 yards, e gli ospiti hanno poi risposto con una meta di Andre Holmes, che ricevendo un lancio da 10 yds di Derek Carr, 34 su 54 per 328 yards, ha fissato il risultato sul 13 a 23 finale.
PHILADELPHIA EAGLES at ARIZONA CARDINALS 20-24
Partita combattutissima tra Eagles e Cardinals, con i secondi che mantengono l’imbattibilità casalinga dopo essere riusciti a limitare la offense di Chip Kelly, ancora un po’ inceppata nonostante una settimana di bye che avrebbe dovuto servire per risolvere alcuni problemi riscontrati finora; eppure la giornata sembrava essersi messa nel migliore dei modi per Philly, che ha aperto le danze con una ricezione da 21 yards si Jeremy Maclin, su passaggio di Nick Foles, 36 su 62 per 411 yds, 2 TD e 2 INT.
Il vantaggio iniziale viene prima recuperato da Andre Ellington, su corsa da 1 yard nel secondo quarto, e poi definitivamente annullato da un big play di Larry Fitzgerald, abile a volare fino in endzone con una sgroppata da 80 yds; a questa rispondono gli ospiti con Cody Parkey, piazzato da 54 yards, e ancora con una ricezione di Maclin, che dalla stessa distanza riporta davanti i suoi.
Nell’ultimo quarto il secondo errore di Foles, intercettato da Antonio Cromartie, si rivela deleterio per gli Eagles, che prima subiscono il pareggio da parte di Chandler Catanzaro, FG da 28 yds, e poi, dopo essere passati nuovamente a condurre con un calcio del kicker, questa volta da 20 yards, vengono infilati da John Brown, che sfrutta un altro big play e conduce fino in area di meta un lancio da 75 yds di Carson Palmer, 20 su 42 per 329 yards.
INDIANAPOLIS COLTS at PITTSBURGH STEELERS 34-51
Match spettacolare tra Colts e Steelers, con il quarterback dei padroni di casa, Ben Roethlisberger, che entra nella storia chiudendo con 40 passaggi completati su 49 per 511 yards e 6 touchdown pass totali; protagonista indiscusso della sfida, il numero 7 di Pittsburgh ribalta subito il punteggio, dopo il vantaggio iniziale di Adam Vinatieri, su FG da 31 yds, mandando in endzone prima Marcus Wheaton, lancio da 18 yards, e poi Martavis Bryant, che prosegue la sua striscia di segnature post esordio da professionista realizzando su ricezione da 5 yds.
Nel drive successivo, l’errore di Andrew Luck, 16 su 45 per 400 yards, 3 TD e 2 INT, permette ai padroni di casa di allungare ancora con William Gay, che riporta in meta un intercetto messo a segno sulle 33 yds, prima che Indianapolis riesca finalmente a mettere di nuovo punti sul tabellone con una presa da 21 yards di Dwayne Allen; alla segnatura ospite risponde per 2 volte Antonio Brown, che segna su pass da 8 e 47 yds di uno scatenato Big Ben, abile a tenere a distanza gli avversari che vanno ancora a segno con T.Y Hilton, su ricezione da 28 yards, e con un field goal del kicker, da 23 yds, prima dell’intervallo.
Al ritorno in campo Pitt accelera ancora e realizza nuovamente con Bryant, questa volta su presa da 2 yards su un lob in endzone del proprio quarterback, prima di cedere nuovamente terreno ai Colts, pronti a rifarsi sotto con Ahmad Bradshaw, run da 12 yds, e Donte Moncrief, presa da 31 yards, nel terzo periodo; nell’ultimo quarto chiudono definitivamente i conti gli Steelers, che sfruttano gli errori di Luck, prima intercettato da Antwon Blake e poi penalizzato in endzone, per una safety, e segnano ancora con Heath Miller, su ricezione da 11 yds.
GREEN BAY PACKERS at NEW ORLEANS SAINTS 23-44
Per una volta il R-E-L-A-X tanto decantato da Aaron Rodgers, 28 su 39 per 418 yds, non sortisce l’effetto sperato, e i suoi Packers pagano a caro prezzo i suoi 2 errori di precisione, con i quali nel terzo e nell’ultimo quarto condanna alla sconfitta i compagni di squadra, facendosi pizzicare da David Hawtorne e Corey White; in entrambe le occasioni i Saints sono stati prontissimi a sfruttare i turnovers e prendere il largo, in un match che fino all’intervallo era stato equilibratissimo, con ambedue i team capaci di realizzare 16 punti a testa.
Dopo il botta e risposta messo a segno da Randall Cobb, su ricezione da 10 yds, e Brandin Cooks, su presa da 6 yards, Green Bay e New Orleans hanno dato ampio spazio ai loro kicker, che si sono alternati sul box score trasformando 3 field goal a testa; Mason Cosby, per gli ospiti, ha centrato i pali da 31, 49 e 27 yds di distanza, Shayne Graham, per i padroni di casa, si è invece dimostrato infallibile da 31, 29 e 27 yds.
Archiviata la carrellata di piazzati da 3 punti, la sfida riprende vigore e spettacolo nel corso del terzo periodo, quando il rookie receiver da Oregon State va ancora a segno su big play da 50 yards, nel drive immediatamente successivo al primo intercetto subito da Rodgers; a guidare l’arrembaggio Saints, Drew Brees, 27 su 32 per 311 yds, che poco dopo confeziona il secondo e il terzo TD pass della serata servendo Jimmy Graham e Josh Hill con lanci da 22 e 2 yards.
La seconda segnatura, arrivata dopo un nuovo errore del quarterback dei Packers, permette di fatto alla franchigia della Lousiana di prendere il largo, prima che lo stesso numero 12, mosso dall’orgoglio, riesca a bucare la difesa avversaria con una run da 14 yds, alla quale ribatte pochi minuti più tardi Marc Ingram, con la corsa vincente da 21 yards che fissa il risultato sul 44 a 23 finale.
Folgorato sulla via del football dai vecchi Guerin Sportivo negli anni ’80, ho riscoperto la NFL nel mio sperduto angolo tra le Langhe piemontesi tramite Telepiù, prima, e SKY, poi; fans dei Minnesota Vikings e della gloriosa Notre Dame ho conosciuto il mondo di Playitusa, con cui ho l’onore di collaborare dal 2004, in un freddo giorno dell’inverno 2003. Da allora non faccio altro che ringraziare Max GIordan…
Vabbè che ha fatto un partitone, ma non credo che Big Ben abbia lanciato 56 TD pass… :)
Corretto; grazie per la segnalazione!