NEW YORK GIANTS at DETROIT LIONS 14-36
Inizia con il botto la stagione dei Lions e il nuovo ciclo di Jim Caldwell a Detroit, con il team che si impone tra le mura casalinghe del Ford Field al termine di una partita ampiamente dominata, sia a livello offensivo che difensivo, dove hanno inciso pesantemente sull’esito finale del match gli intercetti messi a segno da Glover Quin e DeAndre Levy, figli della grandissima, e costante, pressione cui è stato sottoposto Eli Manning, che ha chiuso con 163 yds e 1 TD pass all’attivo.
Diversa, decisamente, la prestazione sfoderata invece dal suo collega Matthew Stafford, che in sessanta minuti di football completa 22 dei 32 passaggi tentati, lanciando per 346 yard e 2 touchdowns totali, entrambi finiti nelle caldissime mani di Calvin Johnson, ancora una volta miglior giocatore, per distacco, della franchigia del Michigan, capace di chiudere con 7 prese per 164 yards e le 2 segnature che hanno aperto il box score, entrambe arrivate su ricezioni, da 67 e 16 yds.
Un uno-due nel quarto iniziale del MNF che permette ai Lions di mantenere il vantaggio fino all’intervallo, nonostante il TD avversario realizzato da Larry Donnell, tight end al secondo anno da Grambling State che va a segno su pass da 1 yard del proprio QB; meta che da ai Giants l’illusione di una rimonta nemmeno lontanamente sfiorata, a causa di un terzo periodo giocato al massimo dai padroni di casa, che allungano con Nate Freese, 2 field goal trasformati, da 26 e 27 yds, e il già citato Stafford, su corsa personale da 5 yards.
Sotto di 20 punti New York prova un’ultima reazione d’orgoglio, e realizza con una run da 1 yd di Rashad Jennings, 16 portate per 46 yards a fine match, prima che Joique Bell, su corsa da 3 yds, fissi il risultato finale sul 35 a 14 per Detroit, nelle cui fila ha esordito positivamente Golden Tate, dimostratosi una spalla adeguata per CJ con 6 prese per 93 yards a fine match. Da rivedere, invece, i Giants, che perdono Jason Pierre-Paul ad inizio partita per un colpo al collo, rivelatosi poi, fortunatamente, non grave dopo i raggi cui è stato sottoposto d’urgenza.
SAN DIEGO CHARGERS at ARIZONA CARDINALS 17-18
Rimonta incredibile dei Cardinals nel secondo Monday Night Football della prima settimana, vinto dai padroni di casa grazie ad un quarto finale giocato piuttosto bene, nel quale sono stati abili a sfruttare gli errori degli avversari e ribaltare, grazie al buon lavoro svolto dall’attacco, il punteggio.
Dopo un inizio in cui entrambi i team parevano piuttosto imballati, Arizona ha rotto il ghiaccio con il rookie kicker Chandler Catanzaro, a segno in 2 occasioni prima dell’intervallo con altrettanti field goal trasformati, da 22 e 44 yards; nel mezzo, il calcio del collega Nick Novak, che aveva impattato momentaneamente il risultato poco dopo la metà del secondo quarto.
Chargers che provano l’accelerata vincente nel terzo periodo, nel quale trovano la strada dell’endzone per 2 volte, prima con Malcom Floyd, su passaggio da 6 yards di Philip Rivers, 21 su 36 per 238 yds, 1 TD e 1 INT, messo a segno da Jerraud Powers, e poi con Ryan Matthews, che raggiunge l’area di meta dopo una bella corsa da 20 yards.
Sotto di 11 punti, i Cards suonano la carica e riescono nell’impresa di rimontare gli ospiti con 2 TD pass confezionati da Carson Palmer, 24 passaggi completati su 37 per 304 yards totali, che serve prima Stepfan Taylor, ricezione da 5 yds al termine del primo drive dell’ultimo quarto, e poi il rookie Josh Brown, che si divincola tra le maglie avversarie completando una presa da 12 yards che vale la vittoria finale, nonostante le due conversioni da 2 punti fallite.
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Folgorato sulla via del football dai vecchi Guerin Sportivo negli anni ’80, ho riscoperto la NFL nel mio sperduto angolo tra le Langhe piemontesi tramite Telepiù, prima, e SKY, poi; fans dei Minnesota Vikings e della gloriosa Notre Dame ho conosciuto il mondo di Playitusa, con cui ho l’onore di collaborare dal 2004, in un freddo giorno dell’inverno 2003. Da allora non faccio altro che ringraziare Max GIordan…