Los Angeles ha vinto gara7 della serie finale della Western Conference, diventando la terza squadra nella storia NHL, da quando nel 1987 si e’ introdotta la formula al-meglio-delle-7, a vincere tre serie tutte arrivate a gara7. 21 partite di playoff, piu’ di 1/4 di stagione regolare. Ma, al solito, non e’ stato facile.
Non ho la sfera magica, e di sicuro la Finale per la Stanley Cup sara’ qualcosa di spettacolare, ma spesso lo sport, e l’hockey in questo e’ maestro, ci regala delle serie che diventano una finale prima della Finale. Cosi’ e’ stato per quanto riguarda la sfida di quest’anno tra Los Angeles e Chicago.
https://www.youtube.com/watch?v=15C3qk5ghs8
Lo spettacolo vero e proprio e’ stato il primo tempo, con un susseguirsi di goal e di azioni una dietro l’altra (da dove ha segnato Saad?). Chicago ci tiene a precisare che sta giocando in casa, e subito va avanti 2-0. I Kings non son certo li’ a guardare, e in meno di un minuto pareggiano i conti (il primo goal di Carter ha lo zampino di Oduya, che poi frustrato spezza la stecca sulla porta di Crawford), salvo poi veder Sharp segnare 12 secondi piu’ tardi per portare i suoi compagni in spogliatoio con un risicato vantaggio.
https://www.youtube.com/watch?v=Lec4S5XyZwQ
Se lo spettacolo e’ stato nel primo periodo, il secondo e soprattutto il terzo sono quelli che piacciono di piu’ agli esperti e ai cardiologi: ai primi per poterne parlare con gli amici, ai secondi per le parcelle da consegnare ai tifosi che ricorreranno ai loro servizi. Nel secondo periodo Los Angeles pareggia ancora, mentre un particolarmente ispirato Sharp torna a portare in vantaggio gli Hawks di nuovo prima di riposarsi. Hawks spreconi o grande Quick, dipende dai punti di vista, poiche’ dei 16 tiri in porta, solo uno e’ entrato, mentre LA capitalizza meglio con 1 goal su 4 tiri!
Ma il terzo periodo e’ quello finale. Entrambe le squadre tirano e cercano di trafiggere il portiere avversario, ma solo una ci riesce: i Kings. Il solito Gaborik si destreggia nel gestire un disco parato da Crawford e pareggia i conti: si va ancora una volta all’overtime. Proprio come in gara5, proprio allo United Center.
Cambia pero’ il risultato finale. Anzi no, quello rimane lo stesso di gara5, ma cambia il vincitore. Stavolta sono quelli con la casacca bianca: Martinez tira un disco che si alza, vien deviato da un braccio di Leddy, e non vien fermato dal portiere di Chicago: 5-4. Crawford in ginocchio, palazzetto attonito, le unica urla che si sentono sono quelle dei Kings.
https://www.youtube.com/watch?v=srTS6-exDu0
L’onore dovrebbe andare ai vincitori, ma stavolta lo si deve assegnare a entrambe le squadre. Los Angeles ha portato la serie sul 3-1, e poi Chicago ha trovato il coraggio e l’orgoglio di crederci e di vincere due possibili gare finali, e di andarsi a giocare il tutto per tutto in casa per l’ultima gara disponibile. Peccato, non e’ andata come speravano. Peccato, non sono riusciti a recuperare uno svantaggio di 3-1 nella serie per il secondo anno di fila. Peccato, non hanno raggiunto la finale per il secondo anno di fila. Peccato, non hanno vinto la Stanley Cup per il secondo anno di fila. Per quanto riguarda i Kings, campioni dell’Ovest per la seconda volta in 3 anni, ma guai a toccare il trofeo che e’ stato loro consegnato a fine partita.
Se pensi agli Stati Uniti, le prime due citta’ che ti vengono in mente sono New York e Los Angeles, due citta’ che sono agli estremi opposti come stile di vita, posizione geografica, atteggiamenti delle persone che ci vivono. Dal punto di vista dell’hockey, entrambe hanno visto Gretzky indossare la loro casacca, entrambe hanno vinto una Stanley Cup, e una sola delle due quest’anno vincera’ di nuovo il trofeo piu’ prestigioso di tutti gli sport. Because it’s the Cup.
Risultati 1 giugno 2014
Los Angeles @ Chicago 5-4 OT Western Conference Final: 4-3 Los Angeles
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