Ci stiamo avvicinando alla conclusione del torneo Olimpico e le semifinali di oggi ci hanno fatto vedere il meglio del meglio dell’hockey mondiale.  C’è solo una parola per descrivere queste due partite, indipendentemente dai pochi goal, indipendentemente dai risultati, indipendentemente da chi si giocherà l’oro in finale oppure il bronzo nella finalina: spettacolo!

Se questo è il biglietto da visita per tutti coloro che solitamente non seguono l’hockey su ghiaccio ma capitano per sbaglio sul canale giusto una volta ogni 4 anni, allora mai pubblicità migliore è stata fatta.

SVEZIA – FINLANDIA 2-1

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La riedizione del derby scandinavo nonchè finale per l’oro olimpico di Torino 2006 ha sempre un grande fascino e per questa gara non ci si attendeva niente di meno. Sugli spalti non c’è un grande clima, i tifosi russi evidentemente sono ancora scottati e ci sono molti posti vuoti (forse anche i prezzi hanno inciso?). I mattatori dell’armata russa, i già decimati finlandesi, all’ultimo minuto aggiungono una tacca nella lista dei “caduti”: Tuukka Rask, protagonista dei quarti, fuori perchè malato. Mazzata incredibile ma la Finlandia non fa una piega, forte della sfilza di talenti da poter schierare tra i pali. Ecco allora la seconda occasione per vedere Lehtonen sul ghiaccio di Sochi e la Svezia sa bene che non cambiano le carte in tavola. Svedesi che partono forte e conducono le danze (permettendosi di tenere Oliver Ekman-Larsson come settimo difensore con zero shift nel primo tempo) ma l’impressione è che manchi la presenza sotto porta e la Finlandia contiene bene gli attacchi dal perimetro. Alla fine le occasioni più ghiotte sono per i finlandesi che godono anche di un 5-contro-3 (con Berglund e Kronwall in panca puniti) ma Lundqvist ci mette più di qualche pezza conducendo la partita a reti inviolate a fine del periodo.

BhAYXD2IUAAr_l5Si ricomincia ed è Lehtonen a fare il suo dopo una penalità dubbia di Granlund, ma gli arbitri rischiano di farla grossa quando non vedono il goal di Olli Jokinen, per fortuna poi convalidato. Ci pensa ancora Lundqvist (non impeccabile sul goal a dire il vero) a tenere in piedi la baracca in shorthand ed ecco poi il pari svedese sulla perfetta combinazione Backstrom-Ericsson-Eriksson. Il raddoppio arriva dopo cinque minuti con il solito Karlsson (4G su 17 tiri in questa Olimpiade al momento del goal), sempre letale in powerplay. E’ la botta che mette a sedere la Finlandia, che sembra non averne più,  e permette alla Svezia di andare in controllo della partita. Finlandesi che ancora una volta non riescono a battere i cugini svedesi e il volto di Selanne a fine gara parla da solo. Svezia che torna a giocarsi una finale olimpica dopo otto anni nonostante le assenze ma che in finale non partirà di certo con il favore dei pronostici. Forse meglio così.

USA – CANADA 0-1

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Era la partita più attesa dell’Olimpiade dopo Russia-USA (chissà perchè ci sono sempre gli Stati Uniti nel mezzo) e le aspettative di una rivincita della finale di Vancouver 2010 sono state rispettate tutte. Le due squadre scendono sul ghiaccio come fosse una finale, e forse è proprio così. USA che si affidano al caldissimo Quick tra i pali e Canada che risponde con il solito Price lasciando Luongo a guardare dalla panchina. Mossa quest’ultima che si rivelerà vincente. Già, perchè l’intensità della gara è altissima, le occasioni si sprecano e i portieri sono chiamati a grandi parate. Quick da una parte e Price dall’altra valgono il prezzo del biglietto e nonostante il primo periodo finisca con uno sterile 0-0 le emozioni e le grandi giocate non sono mancate.

BhBXP7MCUAA_NZpNel secondo periodo è la stessa musica, con il Canada che però spinge e crea di più. A quanto si vede tutte le grandi individualità si stanno amalgamando per formare una squadra. Guarda caso proprio nel momento che conta.  Il Team Canada sale in cattedra con Crosby che di nuovo non marca il tabellino (ma c’è ancora la finale, la partita che conta) ma che gioca con e per la squadra. Tutti fanno il loro lavoro e Jaime Benn concretizza quel vantaggio che si porteranno dietro fino alla fine. La gara scorre via piacevole e furibonda con gli USA che provano a pareggiare e con il Canada che prova a raddoppiare. Si iniziano a vedere shift di 10-15 secondi, tanto per chiarire che il ritmo deve rimanere ai massimi livelli. Ma il risultato non cambia e la sirena suona dicendo al mondo due cose: il Canada c’è e si è meritato la vittoria, gli Stati Uniti ancora una volta non riescono a battere i cugini canadesi alle Olimpiadi. Sarà per la prossima volta.

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Delusione e frustrazione USA con Obama che non berrà birra per un bel pezzo. Canadesi che proveranno a bissare il successo di Vancouver e a vincere 2 ori consecutivi. Cosa che è riuscita a fare solo la nazionale sovietica nelle Olimpiadi del 1984 e 1988.

 

Risultati 21 febbraio 2014

Semifinali
Svezia – Finlandia 2-1
USA – Canada 0-1

FINALE

23 febbraio 2014
ore 13.00 Svezia – Canada

Finalina per il bronzo

22 febbraio 2014
ore 13.00 Finlandia – USA

 

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