HOTS

Ottawa Senators v Philadelphia Flyers

Claude Giroux (PHI)
Non è stato chiamato a rappresentare il Team Canada alle Olimpiadi di Sochi. Sperava in qualche infortunio per rientrare ma dopo il “niet” dei medici a Stamkos e il ripescaggio di Martin St.Louis si è messo il cuore in pace e si è dedicato, con successo, ai suoi Flyers. Per loro 4W nelle ultime 4 gare con prestazioni maiuscole del capitano (2 goal, 3 assist e +3 di rating). Il GM di Philadelphia è forse l’unico a maledire la pausa Olimpica. Spirito Olimpico.

Carey Price (MTL)
Il portierino canadese ha scaldato i motori in prospettiva olimpiadi, infilando 3W in una settimana, subendo 3 goal e parando il 97% dei tiri. Si inizia con uno shutout contro Calgary, quindi la vittoria contro i Canucks del “contender” Luongo e infine la vittoria a Carolina. Se i canadesi cercavano uno starter il buon Carey ha battuto un colpo per far presente che lui c’è. Riuscirà a mantenere questo trend anche con la tensione del torneo Olimpico? Under Pressure.

Antoine Vermette (PHX)
Lo avevamo citato a sorpresa un paio di settimane fa e anche solo per aver resistito alla maledizione di HNC gli dobbiamo rendere merito e rinominarlo tra gli HOT del momento. Ebbene si, il sosia di Ashton Kutcher, all’anagrafe Antoine Vermette, continua con il suo stato di grazia. Il suo streak di 10 gare consecutive a punti è il più lungo della stagione e ha permesso ai suoi Coyotes di assestare la zampata decisiva per superare gli ormai moribondi Canucks. Le ultime gare parlano di un record praticamente in pari, eppure potrebbe bastare per raggiungere Los Angeles o quanto meno una wild card per i playoff. Affamato.

 

NOTS

Colorado Avalanche v Vancouver Canucks

Roberto Luongo (VAN)
Vancouver non vince che Tortorella non sapeva ancora insultare i coach avversari, e la sfilza infinita di L non può che far pensare a lui, paisà Roberto. Settimana durissima con 10 goal subiti in 3 partite e percentuali sotto i pattini. Colui che aveva portato il Canada all’oro in casa propria, si prepara a prendere il volo per Sochi di certo non con il migliore degli stati d’animo. Inevitabile pensare a questo punto come la bilancia per la scelta del titolare per il team Canada pesi dalla parte del suo “avversario” (leggi qualche riga più su, tra gli HOTS!). E alcuni stanno ancora scuotendo la testa pensando che Bishop seguirà il tutto dalla poltrona.

Lubomir Visnovsky (NYI)
La vendetta è un piatto che va servito ghiacciato. Le dinamiche non sono chiare ma sembra proprio che il divieto da parte degli Islanders di mandare il difensore slovacco a Sochi abbia quel retrogusto di ripicca che è difficile da mandare giù. Visnovsky ha giocato poco quest’anno, ma torna sul ghiaccio giusto prima delle Olimpiadi. Si spara 20 minuti a gara, infila anche qualche punto, quindi la sua nazionale lo chiama all’appello per Sochi. Da Long Island però mettono il veto. Ripicca per il mancato rispetto del contratto la scorsa stagione? O Visnovsky è ancora infortunato (ma allora perchè farlo giocare in NHL proprio ora)? Non è chiaro, anche se l’unica cosa lampante è che da questa situazione non ne esca benissimo nessuno. Rammaricato.

Justin Williams (LAK)
Che Los Angeles non stia attraversando un bel momento lo si è detto e ridetto più volte. Ultimamente si punta il dito su questo o quello, ma se andiamo a vedere un po’ di statistiche, una cosa che non tutti notano è il rendimento di  Justin Williams e la sua scarsa vena realizzativa. Non fatevi ingannare dal rating di -5 che potrebbe anche essere considerato accettabile: non segna un goal da un mese (9 gennaio), per lui solo un assist nelle ultime 14 gare (!!!), e la sua squadra in questi 30 giorni ha perso 10 partite e ne ha vinta una sola. Roba da AHL.

 

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