Los Angeles Lakers 111 – 116 Washington Wizards
John Wall, fresco di nomina come giocatore della settimana nella Eastern Conference, fa registrare per la prima volta in carriera il terzo trentello consecutivo (31 con 9 assist), segnando 11 punti negli ultimi 4:40. Nene contribuisce alla causa con il career-high di punti (30). Era dai tempi di Arenas-Jamison (2009) che al Verizon Center non si vedevano 2 giocatori combinare per più di 30 punti a testa. Farmar guida i Lakers con 22 punti e Gasol ne mette 17, compreso un gioco da 3 punti a 24.5 secondi dal termine che riporta i suoi sotto di due lunghezze sul 113-111. Wall segna 3 liberi (su 4 tentativi) nel finale e mette la parola fine alla contesa. Kobe Bryant, alla prima apparizione pubblica dopo il recente e discusso rinnovo, fa sapere che il suo rientro durante la trasferta ad Est in cui sono impegnati i giallo-viola è da escludere assolutamente. Si punta adesso la data del 6 dicembre per vederlo di nuovo in campo, quando Los Angeles sarà di scena a Sacramento
Brooklyn Nets 102 – 100 Toronto Raptors
I Nets riescono infine ad arrestare il trend negativo che li vedeva sconfitti da 5 partite consecutive. Vincono di misura all’Air Canada Centre nonostante il goffo tentativo di harakiri nel finale. Avanti 101-86 con 3:13 sul cronometro dell’ultimo quarto, si fanno rimontare fino a ridurre il margine a un solo punto di differenza, quando Rudy Gay a 23.7 secondi dalla fine segna la tripla del 101-100. In seguito al fallo successivo, Shaun Livingston converte a canestro solo uno dei due liberi a sua disposizione per mettere un possesso pieno di distanza fra le due squadre e, dall’altra parte, Amir Johnson ha una buonissima chance dall’angolo di realizzare il tiro da 3 della vittoria per i suoi su un ottimo scarico di Gay in penetrazione. Solo primo ferro per lui, così come va a vuoto il tentativo di correzione di Novak. I 25 assist totali di squadra rappresentano il season-high per gli ospiti che, ancora privi di Lopez, D. Williams, Kirilenko e Terry, vengono trascinati dai 24 punti di Blatche e dai 21 di Joe Johnson. Per i Raptors brutta serata di Gay che colleziona 7 palle perse e un rivedibile 3-12 dal campo. DeRozan e Lowry invece ne mettono rispettivamente 27 e 24 ma questa volta non bastano per avere ragione dei Nets.
Orlando Magic 109 – 92 Atlanta Hawks
I Magic, che in questo inizio stagione appaiono tutto fuorchè dimessi, interrompono la striscia di 17 sconfitte consecutive in trasferta che durava dalla scorsa stagione e lo fanno con 26 punti del sempre positivo Afflalo, ormai a suo agio nei panni di leader effettivo della squadra, e 18 a testa del rookie Oladipo e di Andrew Nicholson. Vucevic cattura 15 rimbalzi e Nelson distribuisce 10 assist. Gli Hawks non sono più capaci di riprendersi il comando della gara dalla tripla del 67-65 Magic messa a segno da Afflalo a 5:09 dalla fine del terzo quarto ed anzi, nei minuti successivi e fino quasi a metà dell’ultimo periodo, subiscono un pesante parziale di 29-9. Kyle Korver segna almeno un canestro da 3 nell’88esima gara consecutiva, portandosi a -1 dal recordman Dana Barros, ma insieme a Jeff Teague – suo compagno di backcourt – si rende protagonista di un non troppo rimarchevole 1-8 dal campo nel secondo tempo. A niente servono i 15 punti di un comunque solido Al Horford.
Golden State Warriors 102 – 101 New Orleans Pelicans
Solo il più classico degli In&Out sul tiro di Eric Gordon allo scadere, ben imbeccato nell’angolo dalla penetrazione con scarico di Holiday, evita ai Warriors la quarta sconfitta in fila. Provvidenziale il recupero lampo di Jermaine O’Neal dall’infortunio a ginocchio destro e inguine, che torna sul parquet dopo 4 gare di lontananza dal campo, giusto in tempo per sopperire all’assenza in quintetto di Bogut, costretto per l’occasione ad osservare la gara di sospensione comminatagli dopo i fatti della partita con Portland. Finirà con 18 punti e 8 rimbalzi. 22 sono invece i punti di un Klay Thompson a dir poco decisivo per i suoi ancora privi di Iguodala. Al totale delle segnature aggiunge anche 8 assist, career-high eguagliato. Curry contrariamente alle sue abitudini recenti sbaglia 13 dei 20 tiri che prende ma realizza 7 dei suoi 16 punti finali nell’ultimo quarto, quando la gara si infiamma. 6 giocatori in doppia cifra per New Orleans, fra i quali spiccano Ryan Anderson (21+12 rim) e Jrue Holiday (17+7 ast).
grande amante del basket, del vino e della scrittura, segue l’NBA dal 1994, quando i suoi occhi furono accecati dal fulgido bagliore emanato dal talento irripetibile di Penny Hardaway. Nutre un’adorazione incondizionata per l’Avv. Federico Buffa e non perde occasione di leggere i pezzi mai banali di Zach Lowe.
da tifoso hawks ammetto di aver visto le utlime due partite in casa con celtics e orlando(non proprio miami e san antonio) senza ne anima ne cuore ma con supponenza,di korver ormai si parla solo del record di triple e ormai è diventata una scommessa personale,ok il record ma viene prima la squadra millsap e horford non pervenuti sotto le plance,e teague che imbrocca la giornata no!! una giornata storta ci sta,due in casa è già un segno che la squadra deve svegliarsi,2 giornate storte in casa con orlando e celtics è da strigliata nello spogliatoio !!