Los Angeles Clippers @ Sacramento Kings 103-102
Nell’”anticipo” del sabato sera i Clippers rischiano di arrivare corti ma riescono a strappare una vittoria sudata nel derby californiano contro Sacramento. La partita sembra avere poco da dire in avvio, con gli uomini di Rivers avanti 40-20 dopo 14 minuti di gioco; i padroni di casa però si svegliano dal torpore, e riescono a contenere il distacco sotto la doppia cifra all’intervallo. Il quarto periodo vive su un’altalena di emozioni, con i Kings che vanno anche al sorpasso in una gara al cardiopalma e senza esclusione di colpi, con un climax che tocca l’apice nei minuti finali: Chris Paul (22 punti e 9 assist, si ferma a 13 la sua striscia record in doppia doppia con punti e passaggi vincenti) firma la tripla che vale il 98 pari, per poi andare a segnare anche il layup del sorpasso (fallendo però il libero aggiuntivo). Thomas pareggia dalla lunetta, Griffin sorpassa di nuovo in schiacciata ma è ancora Thomas (22 punti dalla panchina) a impattare con i liberi del 102 pari. Chris Paul ha due liberi a disposizione per il +2, ma fallisce il secondo; i Kings si affidano a Cousins (23 punti, 19 rimbalzi e 7 assist), ma il suo tiro allo scadere finisce ben lontano dal ferro. A fine gara strascichi delle storie tese viste in campo, con lo stesso Cousins che porta via i compagni impedendo le strette di mano di rito con gli avversari.
Philadelphia 76ers @ Indiana Pacers 98-106
I Pacers continuano il loro ottimo avio di stagione, battendo in casa una Philadelphia come sempre mai doma che ha lottato fino alla fine. Gli ospiti sono privi di Hawes, e il primo tempo vede un leggero predominio dei gialloblù che si concretizza con il vantaggio all’intervallo; i Pacers sembrano poter piazzare l’allungo decisivo nel terzo quarto, ma non hanno fatto i conti con un diabolico Carter-Williams (ennesima grande gara per il rookie, che chiude con 29 punti, 6 rimbalzi e 7 rubate) che nel quarto periodo guida la rimonta e regala addirittura un insperato vantaggio ai suoi. Indiana però fa sua la vittoria grazie a Roy Hibbert (27 punti, 13 rimbalzi e 6 stoppate), che domina entrambi i pitturati ed è fondamentale per il successo dei padroni di casa
New York Knicks @ Washington Wizards 89-98
Crisi sempre più nera per i Knicks, che perdono in trasferta e si abissano nelle profondità della Eastern Conference, quarto peggior record della lega (3 vinte, 9 perse) alla pari con i cugini di Brooklyn. Il primo tempo regala qualche buon segnale a coach Woodson, e New York riesce ad andare all’intervallo in vantaggio; la ripresa però è un incubo, con soli 37 punti segnati e il crollo sotto i colpi degli Wizards, guidati un Wall magistrale (31 punti e 7 assist) e dalla grande doppia doppia di Gortat (16 punti e 17 rimbalzi). Agli ospiti non bastano i 23 punti e 12 rimbalzi di Anthony ; Bargnani è impreciso in attacco e chiude con 11 punti, 5 assist e 4 rimbalzi. Ma per i Knicks la notte sembra essere sempre più buia.
Boston Celtics @ Atlanta Hawks 94-87
Tornano al successo i Boston Celtics, che interrompono una striscia negativa di sei sconfitte di fila e vanno a vincere alla Philips Arena. Dopo un primo tempo di sostanziale parità, i padroni di casa sembrano poter prendere il largo nel terzo quarto, grazie ad una buona difesa e alle giocate di Horford (18 punti e 7 rimbalzi). Boston però trova la forza di reagire, e con un quarto periodo di spessore nel quale spiccano le stoppate di Bass (top scorer dei biancoverdi con 17 punti e 7 rimbalzi) e un Crawford alla garibaldina (10 punti sui 12 totali realizzati nell’ultimo quarto) centrano una bella vittoria esterna.
Orlando Magic @ Miami Heat 99-101
Miami si aggiudica un derby della Florida dall’andamento quantomeno imprevedibile, con i Magic che hanno accarezzato a lungo il successo. Orlando ritrova Glen Davis, al rientro dopo la frattura al piede subita la scorsa stagione, e domina il primo tempo andando al riposo di metà partita avanti di ben 16 lunghezze. Gli Heat si svegliano dal letargo e danno vita a una furiosa rimonta nel secondo tempo, guidati dai Big3 che combinano per 64 dei 101 punti totali della squadra. Il ginocchio di Wade sembra perfettamente ristabilito (27 punti per lui) e gli heat sembrano in controllo. Big Baby Davis (20 punti e 5 rimbalzi) però vuol lasciare subito il segno al rientro dal lungo stop, e pareggia i conti con un gioco da tre punti a 37 secondi dal termine. Tocca allora a LeBron (22 punti, 9 rimbalzi e 7 assist) risolvere la contesa, con un jumper a 15 secondi dallo scadere che regala il successo agli uomini di South Beach. L’ultima chance è per il rookie Oladipo, ma il tiro del possibile pareggio balla sul ferro e finisce fuori.
Minnesota Timberwolves @ Houston Rockets 101-112
Quarto successo casalingo per i Rockets, che devono fare a meno di Harden ma pescano dalla panchina le risorse per imporsi ai danni dei Timberwolves. Houston costruisce le fondamenta della vittoria già nel primo tempo, chiuso in doppia cifra di vantaggio grazie a una tripla di Lin (19 punti per lui) allo scadere. Love prova a caricarsi i suoi sulle spalle nel terzo periodo (chiuderà con la doppia doppia d’ordinanza a quota 27 punti e 15 rimbalzi), ma i padroni di casa rimangono sostanzialmente in controllo del match e lo chiudono a doppia mandata nel quarto periodo grazie alla sorprendente prova di Aaron Brooks, autore di 26 punti (6/7 da tre) dalla panchina.
Charlotte Bobcats @ Milwaukee Bucks 96-72
Aria rarefatta per i Bobcats, che dopo 14 partite si ritrovano con il 50% di vittorie (7 vinte e altrettante perse) grazie a una comoda vittoria in trasferta sul campo dei sempre più derelitti Bucks. Il match resta in equilibrio solo nel primo tempo, perché gli ospiti scappano nel terzo quarto guidati dai 19 punti e 7 rimbalzi di Al Jefferson. Milwaukee tira col il 35% dal campo e perde l’ottava partita consecutiva, rimanendo ultima nella Eastern Conference col secondo peggior record della lega.
Cleveland Cavaliers @ San Antonio Spurs 96-126
La San Antonio schiacciasassi continua il suo inizio trionfale, strapazzando i Cavaliers per una salutare passeggiata casalinga. Partita che ha ben poco da dire già nel primo tempo: un parziale di 35 a 11 nel secondo quarto manda gli Spurs all’intervallo con un enorme vantaggio di 34 punti che, di fatto, chiude definitivamente la partita. Margine che scollina oltre i 40 punti grazie alle triple di Danny Green (top scorer dell’incontro con 17 punti); da segnalare la doppia cifra di Belinelli, che con 10 punti messi a referto prosegue il suo ottimo inizio di stagione.
Dallas Mavericks @ Denver Nuggets 100-102
I Denver Nuggets proseguono la loro risalita dopo le difficoltà iniziali, grazie a una bella vittoria casalinga ai danni dei lanciati Dalla Mavericks. Padroni di casa che chiudono il primo tempo in doppia cifra di vantaggio, prima di subire la rimonta dei texani a cavallo del terzo e del quarto periodo. I Mavs si portano addirittura in vantaggio grazie ad un jumper di Ellis, che continua il suo momento magico e chiude con 24 punti e 6 rimbalzi. Denver sembra riprendere il comando delle operazioni, ma il vecchio Dirk ha altri piani e con due canestri dei suoi mette Dallas avanti con due minuti da giocare. Le pepite però vogliono il successo, e se lo prendono con una tripla di Foye e un’ottima difesa sul tentativo di pareggio allo scadere, ancora ad opera di Nowitzki, mettendo al sicuro il successo.
Portland Trail Blazers @ Golden State Warriors 113-101
I Trail Blazers non conoscono più ostacoli, e vanno a vincere in rimonta anche all’Oracle Arena al cospetto dei Golden State Warriors. Ormai non si può più parlare di sorpresa per la franchigia dell’Oregon, arrivata al decimo successo consecutivo che la proietta nell’élite della lega, una dimensione inaspettata per gli uomini di coach Stotts. I padroni di casa controllano il ritmo per i primi tre quarti di gara con la solita grande prova degli Splash Brothers (30 punti per Thompson, 22 e 11 assist per Curry), ma al termine del terzo periodo gli animi si surriscaldano e si accende un parapiglia dovuto a delle storie tese tra Bogut e Freeland a rimbalzo (espulsi Matthews, Williams e Green). Nel quarto periodo il ritorno di fiamma dei Blazers brucia gli Warriors: Aldrdige è semplicemente dominante e chiude con 30 punti e 21 rimbalzi, e una rubata Lillard lancia il contropiede di Batum che chiude i giochi e regala la decima vittoria di fila ai Blazers.
Studente in giurisprudenza, amo ogni genere di sport e il suo lato più romantico. Seguace di Federico Buffa, l’Avvocato per eccellenza, perché se non vi piacciono le finali NBA non voglio nemmeno conoscervi.
“Ricordati di osare sempre”.