Seattle 33 at Atlanta 10
Passano senza problemi in Georgia i Seattle Seahawks, che per la prima volta nella storia della franchigia volano al primo posto della NFC con un record 9-1 e una prestazione di altissimo livello contro una squadra che era partita con ben altri obiettivi.
Ancora una volta il campo è stato giudice supremo, e con dei Falcons ormai decisamente irriconoscibili, chiudere anzitempo la sfida, per la franchigia dello stato di Washington, è stato un gioco da ragazzi, portando a termine la missione in appena 30 minuti di football, segnati dalle corse di Marshawn Lynch, 145 yards e touchdown, e dalle giocate di Russell WIlson, che con 2 TD pass, 287 yds totali, negl’ultimi cinque minuti del primo tempo segna definitivamente il match.
Dopo i 3 field goal trasformati in apertura, 2 di Steven Hauschka, 39 e 43 yards, e 1 di Matt Bryant, 53 yds, Seattle prende il largo con le ricezioni completate in endzone da Jermaine Kearse, 43 yards, Golden Tate, 6 yds, e un nuovo calcio firmato dal kicker, 44 yds; quest’ultimo si ripete anche ad inizio terzo quarto, 53 yards, prima che Atlanta segni l’unico touchdown della sua partita grazie a Darius Johnson, con una presa da 12 yds su pass di Matt Ryan, che termina con 172 yards senza lanciare intercetti.
Una magra consolazione in un match dove ha faticato, parecchio, a servire i suoi migliori target, Tony Gonzalez e Roddy White, entrambi ottimamente controllati dalla difesa avversaria.
Detroit 21 at Chicago 19
Continua a funzionare la connessione tra Matthew Stafford e Calvin Johnson,fondamentale per permettere ai Lions di balzare in testa alla NFC North, aprofittando dello scivolone dei Packers, e al recevier di ottenere il nuovo record di franchigia per TD pass ricevuti con 63, grazie ai 2 messi a segno contro i rivali Bears.
Detroit, che non guidava la division dal 2005, ha preso le redini del match dopo che i padroni dic asa erano andati in vantaggio con la pemiata ditta Jay Cutler-Brandon Marshall, con il secondo a segno su ricezione da 12 yards; andati sotto i ragazzi di Schwartz si sono infatti rimessi subito in carreggiata e con le invenzioni del loro pitcher hanno ribaltato prima dell’ultimo quarto, con la presa da 5 yds di Kris Durham, e la prima delle due realizzazioni del prodotto di Georgia Tech, letteralmente scatenato nel finale.
Dopo essere entrato in endzone nel terzo periodo, l’81 dei Lions, 83 yds alla fine, si è ripetuto nell’ultimo quarto, rispondendo ai 2 field goal di Robbie Gould, 25 e 32 yds, con una reception da 14, che ha donato un rassicurante + 8 ai suoi; un divario che per poco però non riusciva a colmare Chicago, affidatasi a Josh McCown dopo l’infortunio alla caviglia di Cutler e capace di riportarsi sotto con il secondo TD di gionata di Marshall, che a 40 secondi dal termine rimetteva tutto in discussione con una presa da 11 yds, arrivata dopo che ai Bears avevano annullato due segnature, di Matt Forte e Alshon Jeffery, tra l’altro autore di un’ottima prestazione, in precedenza.
A poco dalla fine e con la possibilità, concreta, di rimandare il tutto all’overtime coach Marc Trestman ha rischiato con la trasformazione da 2, annullata da una straordinaria penetrazione di Nick Farley, che mette a terra Forte nel backfield regalando la sesta vittoria del 2013 ai Lions.
Philadelphia 27 at Green Bay 13
Senza Rodgers i Packers suonano tutta un’altra musica, non riuscendo, in alcun modo, a rimanere agganciati a degli Eagles che paiono godere di una forma smagliante in questo periodo, trainati da un Nick Foles eccezionale, che dopo il record della scorsa settimana lancia per 228 yards e 3 touchdowns senza commettere errori.
Il prodotto di Arizona apre servendo DeSean Jackosn, pass da 55 yards, e poi amministra, affindandosi alle corse di LeSean McCoy, 155 yards a fine partita, e alla gamba di Alex Henery, che trasforma dalle 25 yards prima dell’intervallo; field goal che invece sembrano maledetti per Mason Crosby, a segno da 26 yds dopo due errori che in precedenza avevano invalidato quanto di buono aveva fatto l’attacco di Green Bay sul terreno di gioco.
Offense che in corso d’opera è passata da Seneca Wallace, infortunatosi all’inguine, a Scott Tolzien, che all’esordio tra i professionisti ha chiuso con 280 yards, 1 TD e 2 intercetti, cercando di tenere in pista la franchigia del Wisconsin con il TD pass confezionato per Brandon Bostick, 22 yds, nel corso del terzo quarto; segnatura utile solo per il morale del giovane QB, che regala una piccola gioia alle cheeseheads in una gioranta in cui l’han fatta da padrone Foles e Riley Cooper, autore delle due ricezioni vincenti, 45 e 32 yards, che decidono la sfida del Lambeau Field.
St.Louis 38 at Indianapolis 8
Contro ogni pronostico i Rams espugnano Indianapolis, mostrando una grandissima organizzazione difensiva e lanciando in orbita lo straordinario Tavon Austin, prima scelta dell’ultimo Draft risultato decisivo con 3 big play che hanno abbattuto le flebili resistenze dei padroni i casa, già ampiamente fuori dai giochi all’intervallo, quando gli ospiti conducevano, in completa tranquillità, per 28 a 0.
Risultato figlio dei tanti errori commessi dai Colts, sia in fase offensiva, con 5 turnovers sanguinosi, che difensiva, dove non hanno mai mostrato di poter fermare le sfuriate avversarie; avanti con Chris Long, su fumble return da 45 yards, St.Louis si è affidata alla linea verde, aumentando a dismisura il divario con la corsa da 1 yard di Zac Stacy e le prime 2 segnature del talento da West Virginia, a segno su punt return da 98 yds e su presa da 57.
Sempre su ricezione il numero 11 si ripete ad inizio terzo quarto, su pass da 81 yards di Kellen Clemens, che chiude con 247 yards e 2 TD all’attivo, prima che Greg Zuerlein, calcio da 32 yds, e Donald Brown, reception da 13 yards, chiudano il box score del match, ultimato dalla conversione da 2 punti di Coby Fleener; il TE riceve in endzone uno dei pochi passaggi completati da Andrew Luck, autore di una prestazione da dimenticare, chiusa con 353 yds, 1 TD e 3 intercetti.
Oakland 20 at NY Giants 24
Non si fermano più i Giants, che dopo aver ritrovato la vittoria infilano la terza consecutiva fermando gli Oaklan Raiders, ancora una volta protagonisti di una partenza a razzo che per poco non metteva subito a tappeto gli uomini di coach Coughlin, grazie alla segnatura nel drive di apertura da parte di Terrell Pryor, su corsa da 1 yard.
A questa risponde Cooper Taylor, che pareggia su ritorno da 21 yards dopo un punt bloccato, prima che gli ospiti trovino nuovamente il vantaggio grazie ad una bordata da 32 yds di Sebastian Janikowksi; alla trasformazione del kicker veterano segue una ricezione da 5 yards di Reuben Randle che rimette tutto in discussione, prima che un intercetto riportato in endzone da Tracy Porter, 43 yds, ristabilisca le distanze.
Dopo l’intervallo allungano ancora i Raiders con un nuovo FG, 24 yds, ma i Giants hanno in serbo la giocata decisiva, con Terrell Thomas che pizzica un lancio di Pryor e lo riporta fin dentro la redzone avversaria, consegnando l’ovale in una posizione favorevolissima per l’attacco di Eli Manning, il quale si affida alle corse di un ritrovato Andre Brown, 115 yds, per il sorpasso decisivo; sorpasso diventato definitivo con il field goal trasformato dalle 23 yards da Josh Brown.
Cincinnati 17 at Baltimore 20
Un Hail Mary pass quasi comico per poco non permette ai Bengals di strappare una vittoria al termine di un match giocato non proprio benissimo dalla franchigia dell’Ohio, che sbaglia tantissimo, soprattutto con il quarterback Andy Dalton, prima di rimettersi in carreggiata e provare a vincere al sfida divisionale contro Baltimore.
Ravens che continuano a mostrare diversi problemi sul piano del gioco ma che comunque si dimostrano più solidi degli avversari, condizionandone gli errori che incidono pesantemente sull’esito di un match che pareva chiuso già prima dell’intervallo, dopo che i padroni di casa erano andati a segno con Dallas Clark, ricezione da 1 yard, Justin Tucker, field goal da 36 yds, e Torrey Smith, presa da 7 yds.
Segnature annullate invece da un secondo tempo di buon livello degli ospiti, che si rimettono in pista con un calcio trasformato da Mike Nugent, 32 yds, e un TD pass ricevuto da Giovani Bernard, 18 yards, prima della giocata rocambolesca che ha permesso di impattare il risultato a A.J. Green, in grado di ricevere in completa solitudine una sparata da 51 yds del suo quarterback.
Un lancio disperato che dopo aver cozzato su un gruppo di giocatori appostati al limite dell’endzone veniva malauguratamente tenuto vivo da un difensore dei Ravens, e recapitato nelle sicure mani del receiver da Georgia; giocata che, per frotuna dei ragazzi di Harbaugh non ha poi influito sull’esito finale della partita, prolungata solo di pochi minuti, e decisa, oltre che dal calcio firmato da Tucker, 46 yards, dalla testardaggine di Herman Edwards, più intento a giocarsi i quarti down alla mano piuttosto che provare a mettere in difficoltà Baltimore con punt o field goal.
Folgorato sulla via del football dai vecchi Guerin Sportivo negli anni ’80, ho riscoperto la NFL nel mio sperduto angolo tra le Langhe piemontesi tramite Telepiù, prima, e SKY, poi; fans dei Minnesota Vikings e della gloriosa Notre Dame ho conosciuto il mondo di Playitusa, con cui ho l’onore di collaborare dal 2004, in un freddo giorno dell’inverno 2003. Da allora non faccio altro che ringraziare Max GIordan…