BENGALS @ FALCONS 34-10
Vincono facile i ragazzi di Cincinnati, ben guidati dal quarterback ex Bucs Josh Johnson, che si sta giocando le sue chanches come backup, alle spalle del titolare Andy Dalton, con l’ex Cardinals John Skelton; il prodotto di San Diego é stata una vera e propria spina nel fianco per Atlanta, che ha subito le sue giocate nell’arco dell’intero match, chiuso dal QB con 9 su 16 per 100 yds e 1 TD e 64 yards conquistate su corsa.
Oltre a lui, subito in gran spolvero il RB rookie Giovani Bernard, che ha finalizzato un bel drive confezionato dal compagno di squadra, segnando il primo touchdown da professionista, pur se si tratta di un match di preseason, su corsa da 1 yard; la vicinanza del prospetto da North Carolina deve anche aver fatto bene a Brandon Tate, ex Tar Heels che ha cominciato con il piede giusto la stagione portando fino in endzone il passaggio da TD lanciato da Johnson.
Entrambe le segnature, a cui va aggiunto un field goal trasformato da Nugent, sono arrivate nel secondo quarto, prima che arrivasse una timida reazione dei padroni di casa, a segno con Jason Snelling su pass del backup quarterback Dominique Davis, al secondo anno da East Carolina, e che i Bengals decidessero di chiudere definitivamente i conti con un Dane Sanzenbacher in forma smagliante, capace di andare a segno per ben due volte, prima su punt return da 71 yards e poi su TD pass, del neo entrato Skelton, da 36 yds.
Decisamente piú in palla Cincinnati, Atlanta, leggermente piú imballata, ha dato ampio spazio alle riserve ed ha cercato di trovare una nuova quadratura sulla linea dopo aver perso il right tackle Mike Johnson per un infortunio rimediato nell’allenamento di martedí; al suo posto si sono alternati il secondo anno Lamar Holmes e l’undrafted rookie Ryan Schrader.
BRONCOS @ 49ERS 10-6
Brutto esordio per i vicecampioni, che in sessanta minuti di football creano diversi turnovers e pochissime azioni degne di nota, soprattutto dopo che Colin Kaepernick, utilizzato per un solo drive come il collega avversario Peyton Manning, ha lasciato il posto a Colt McCoy e Scott Tolzien, entrambi a secco di TD pass ma “in grado” di lanciare un intercetto a testa.
Tutti e due, comunque, sono stati ben coadivuati da A.J. Jenkins, uno dei target piú ricercati da Kaepernick, che in due occasioni ha collaborato attivamente nel perdere l’ovale, prima facendosi trovare fuori posizione sul lancio intercettato all’ex QB dei Browns, e poi causando il fumble, su passaggio completato dal prodotto di Wisconsin, che ha permesso a Rahim Moore di mettere a segno l’unica realizzazione da 7 punti della partita.
Decisamente presto per dirlo, ma se il buongiorno si vede dal mattino, per il team che viene considerato dall’Associated Press l’attuale numero 1 del power ranking NFL, ci sono nubi scure all’orizzonte, e, purtroppo, non sono opera di bianchi stregoni che hanno improvvisamente voltato gabbana; leggermente meglio, soprattutto sotto il profilo difensivo, la prova che invece a fornito la squadra attualmente inserita al numero 2, i Broncos, che presentano un Brock Osweiler desideroso di dimostrare, fin d’ora, di essere pronto per raccogliere la futura ereditá del numero 18.
BROWNS @ RAMS 27-19
Coach Rob Chudzinski avrá il suo bel da fare a tenere con i piedi per terra i suoi nuovi Browns dopo il positivissimo esordio di questa notte, nel quale hanno mostrato una buona quadratura generale, sia offensiva che difensiva, e messo in mostra alcune individualitá interessanti, come il QB al secondo anno Brandon Weeden, che ha dimostrato di aver raggiunto una maturitá ed una sicurezza decisamente maggiore rispetto alla passata stagione, e il rookie LB Barkevious Mingo, che in una sola partita ha giá spazzato via molti dei dubbi che avevano avanzato su di lui, e sulla sua scelta da parte di Cleveland, molti scout NFL, sfoderando una buonissima prestazione, che fa certamente sorridere lo staff del team che ha deciso di investire sul prodotto di Louisiana State un sesto pick assoluto.
Qualche certezza in meno, invece, per i Rams, che riescono a riprendersi dal bruttissimo parziale di 17-0 iniziale, grazie alla buona prova del receiver al secondo anno Chris Givens, autore del primo TD di St.Louis, su pass di Sam Bradford, e di Raymomd Radway, che con la sua segnatura finale, su lancio di un Kellen Clemens ancora incostante, rende meno amara la sconfitta, nella quale, emerge ancora una volta, la “pochezza” di Isaiah Pead, runner designato a prendere il posto di Steven Jackson fin da quando fu scelto nel Draft dello scorso anno, ma che continua ad alimentare parecchi dubbi; anche nel match di ieri si é dimostrato il peggior RB del team allenato da Jeff Fisher, perdendo addirittura l’ovale prima del drive che ha portato al primo TD dei Browns.
RAVENS @ BUCCANEERS 44-16
Dati praticamente per spacciati dopo aver cambiato tantissimo in offseason, i Ravens dimostrano di avere sette vite come i gatti e danno una sonora spazzolata ai Bucs, sfruttando delle seconde linee che paiono ampiamente all’altezza di alcuni titolari e mostrando una varietá di alternative a roster che raffigura alla perfezione quanto sia valida, e articolata, con nulla lasciato mai al caso, la programmazione pluriennale delle francigie NFL; stando alla carta, imfatti, Baltimore doveva essere una squadra in totale ricostruzione, destinata ad abdicare ancor prima del kickoff della stagione 2013, invece il campo, come spesso accade, ha decretato l’esatto contrario.
Non partiranno certo come favoriti i “corvacci”, ma Tyrod Taylor, autore di una prova monstre, Bernard Pierce, Anthony Allen, e giocatori semisconisciuti come Aaron Mellette e LaQuan Williams, receiver al terzo anno da Maryland che ha realizzato due touchdowns, hanno dimostrato di meritarsi ampiamente la loro chanche NFL; da rivedere invece i Bucs, che nella baraonda creata sul terreno di gioco da Baltimore, ci hanno capito poco o nulla, alternando senza successo Glennon e Freeman in cabina di regia.
REDSKINS @ TITANS 22-21
Forse la partita piú avvincente e combattuta della notte, con i Redskins che sono riusciti a spuntarla di misura nonostante avessero deciso di scendere in campo a Nashville senza otto titolari, tra i quali ll starting QB Robert Griffin III, ottimamente sostituito da Kirk Cousins, che ha fallito un solo passaggio dei 7 tentati, compreso quello che ha condotto in endzone il TE Fred Davis, prima di lasciare il posto a Rex Grossman, che ha completato l’opera confezionando un TD pass per Leonard Henkerson, WR che sta provando a conquistarsi il posto da starter.
Molto soddisfatto Mike Shannahan, al pari del suo collega Mike Munchak, che ha potuto favorevolmente constatare come la nuova coppia di runningback dei Titans sia giá in formissima, con Chris Johnson che ha sfoderato la solita corsa lunga in endzone, 58 yards, in appena due portate, e il neo arrivato Shonn Greene che ne totalizza 32 in 5 run, andando a segno con una bella volata da 19 yds prima della fine del first quarter; in cabina di regia, per Tennesse, si sono alternati Rusty Smith, autore di un TD pass per Quinn Johnson, e il titolare Jake Locker, che ha chiuso positivamente, ma senza segnare, con 58 yards in 7 lanci completati.
SEAHAWKS @ CHARGERS 31-10
I Seahawks non disattendono ne il pronostico ne il loro status di outsider in vista della prossima stagione NFL, andando a vincere con estrema facilitá a San Diego, pur dando ampio spazio ai backup, soprattutto nella quarterback position, dove lotteranno fino all’ultimo secondo di questa preseason, per assicurarsi lo spot alle spalle di Russell Wilson, il neo arrivato Brady Quinn e il cavallo di ritorno Tarvaris Jackson, ripreso da Seattle dopo una sola stagione passata nei Bills, cui era giunto via trade proprio dalla franchigia allenata da Carroll.
Entrambi hanno ben figurato nella prima uscita di questo 2013, mostrando soliditá e sicurezza, nonché una buona confidenza con gli schemi offensivi dell’ex head coach di Southern California, che gongola nel vedere il suo team giá bello pronto ad insidiarsi tra i favoriti nel ruolo di guastafeste che, in parte, ha giá interpretato saltuariamente nelle passate stagioni.
Quinn ha lanciato un touchdown, per Jermaine Kearse, Jackson addirittura 2, servendo prima Stephen Williams con una bordata da 42 yards e poi Derrick Coleman con un pass da 6 yds, l’esatto contrario di quanto fatto dai loro colleghi dei Chargers, con il primo backup Charlie Whitehurst che ha confezionato solo 2 intercetti, lasciando il solo Brad Sorensen, rookie da Southern Utah scelto al settimo giro dell’ultimo Draft, a cercare di tenere in piedi la baracca, cosa che ha provato a fare mettendo a segno l’unico TD dei padroni di casa, con un passaggio in endzone per Ladarius Green.
Per San Diego, indubbiamente, ci sará ancora da lavorare, perché nonostante il cambio di guida tecnica, Mike McCoy che ieri ha esordito al posto di Norv Turner, l’incostanza rimane una caratteristica dominante della franchigia californiana, che dopo un inizio di partita convincente si é persa sotto i colpi avversari.
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Folgorato sulla via del football dai vecchi Guerin Sportivo negli anni ’80, ho riscoperto la NFL nel mio sperduto angolo tra le Langhe piemontesi tramite Telepiù, prima, e SKY, poi; fans dei Minnesota Vikings e della gloriosa Notre Dame ho conosciuto il mondo di Playitusa, con cui ho l’onore di collaborare dal 2004, in un freddo giorno dell’inverno 2003. Da allora non faccio altro che ringraziare Max GIordan…
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