Oltre alle nuove sanzioni, che definire ridicole é un eufemismo, previste per le esultanze, la National Football League ha reso noto ieri che dovrebbero essere inserite anche due nuove modifiche al regolamento di gioco, riguardanti, precisamente, i placcaggi che vengono effettuati da uomini giá a terra e alcuni metodi adottati dai runner piú smaliziati per aprirsi una strada tra le maglie difensive avversarie.
Nello specifico la prima novitá riguarda la segnalazione di un fallo nel caso il giocatore che sta portando palla venga fermato o ostacolato da un difensore che era giá a terra, che d’ora in avanti non potrá ne portare un tackle, ne cercare di fermarne l’avanzata in alcun modo; la seconda invece interessa direttamente i runningback, ma in generale si potrá applicare a qualunque atleta che avrá il possesso dell’ovale, che da quest’anno non potrá piú sfruttare “l’appoggio” sui facemask avversari per evitare il placcaggio o mantenere a distanza il potenziale placcatore.
Sempre in questo genere di azioni, atte ad avanzare il pallone, diverranno sanzionabili i contatti casco contro casco del portatore di palla nel tentativo di effettuare uno stiff arm.
Queste nuove introduzioni si aggiungono alle novitá regolamentari giá approvate dai 32 owner NFL durante l’assemblea annuale di marzo, al termine della quale sono stati apportati significativi cambiamenti ad alcune rules che creavano non poche preoccupazioni in termini di sicurezza o che davano adito ad interpretazioni non sempre felici da parte dei direttori di gara.
Del primo gruppo fa parte la modifica della regola sul “Peel block”, che ora sará considerato illegale in tutto il campo; una rivisitazione resasi necessaria dopo il bruttissimo infortunio che mise fuori dai giochi la scorsa stagione Brian Cushing, che si ruppe il legamento crociato anteriore del ginocchio dopo aver subito un blocco di questo genere da Matt Slauson, lineman dei Jets.
Allora, non venne segnalato alcun fallo perché il contatto era avvenuto all’interno della tackle box, zona di campo che si estende dalla posizione occupata dagli OT sulla linea di scrimmage fino alle 3 yards che la precedono sul fronte difensivo, e non in campo aperto, dove anche prima era considerato vietato portare un blocco del genere ad un avversario.
Sulla stessa linea, ovvero quella di garantire maggiore tutela ai giocatori, diventerá illegale anche il colpo portato da un difensore con la parte superiore del casco verso il portatore di palla, quando quest’ultimo si trova ancora all’interno della tackle box; per essere sanzionato, dovrá essere considerato volontario, e secondo quanto illustrato dalla lega sará valutato tale se un tackler inizierá un’azione di placcaggio, all’interno dellla zona di campo sopra indicata, sfruttando solamente la corona del casco, e non altre parti del corpo.
Sempre nell’ottica di proteggere la salute fisica degl’atleti, i long snapper saranno ora considerati giocatori indifesi appena dopo aver snappato l’ovale, ed un eventuale contatto immediato di un componente della difesa avversaria, che, tra l’altro, d’ora in poi non potrá schierare piú di sei uomini ai lati del LS (una formazione com 7 player a destra o a sinistra dello snappatore sará considerata illegale), verrá sanzionato come una qualsiasi unecessary roughness.
Colpi violenti, e in alcuni casi gratuiti, che potrebbero portare anche a sospensioni nel caso fossero rivolti al collo o alla testa dell’avversario; il provvedimento verrá preso nel caso che dalle immagini venga riscontrato che, non c’erano ostacoli che impedissero di raggiungere in maniera diversa il giocatore dell’altra squadra, la posizione dello stesso non fosse influenzata dalla presenza di un altro atleta, oppure che il contatto fosse evitabile.
Una qualsiasi collisione in una zona particolarmente delicata come le due sopra citate, diverrá quindi passibile di sospensione, che sará comminata per un periodo ancora maggiore nel caso il giocatore accusato di tale condotta fosse considerato recidivo; un buon provvedimento, sia per tutelare gli atleti che sono più sensibili a questi colpi e che rischiano di terminare con largo anticipo la loro carriera NFL, non ultiml il runner dei Lions Jahvid Best, che comunque si portava dietro questo problema giá dal college, sia per porre dei paletti a quelli che si sono dimostrati troppo violenti.
Le ultime due modifiche, infine riguardano la cosidetta “Tuck rule”, che é stata eliminata e quindi, da oggi, quando un QB perde il pallone mentre sta cercando di riportarlo verso il proprio corpo sará considerato fumble, non più incomplete pass, e il challenge chiamato da un coach su un’azione di per se giá sottoposta a replay; fino alla scorsa stagione, infatti, se accadeva una cosa del genere, il team che aveva lanciato la bandierina rossa avrebbe perso 15 yards e le immagini non sarebbero state revisionate, dal 2013 invece, sempre dietro penalitá di perdita di un timeout o di 15 yards, gli arbitri dovranno effettuare il review.
Insomma, un bel po’ di carne al fuoco, sottoposta all’attenzione dei 32 team NFL tramite una comunicazione, corredata da annessi video esplicativi, inviati ad inizio training camp dall’ufficio che cure le pubbliche relazioni della lega.
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Folgorato sulla via del football dai vecchi Guerin Sportivo negli anni ’80, ho riscoperto la NFL nel mio sperduto angolo tra le Langhe piemontesi tramite Telepiù, prima, e SKY, poi; fans dei Minnesota Vikings e della gloriosa Notre Dame ho conosciuto il mondo di Playitusa, con cui ho l’onore di collaborare dal 2004, in un freddo giorno dell’inverno 2003. Da allora non faccio altro che ringraziare Max GIordan…
Praticamente si vuole OBBLIGARE le squadre a passare la palla in aria limitando un ruolo fondamentale(sino a ieri sembra) come quello del running back al nulla o quasi, bravo Goddell, mavafanculo va,