E’ rottura tra l’organo che amministra lo sport a livello universitario, la NCAA, e la storica casa produttrice di videogiochi, EA SPORTS, che con il contratto in scadenza nel Giugno 2014, potrà usufruire del marchio e dei loghi riconducibili all’associazione solo più sui giochi che metterà in commercio quest’anno, compreso il NCAA Football 14 di prossima uscita.
Al centro della querelle che avrebbe portato al mancato rinnovo, le cause intentate da alcuni ex giocatori universitari di football e basket, la EA Sports produce anche NCAA March Madness dedicato alla pallacanestro collegiale, che avrebbero riscontrato l’utilizzo, senza autorizzazione, dei loro nomi e delle loro sembianze fisiche da parte della casa produttrice di videogames nei due giochi sopra citati.
Una causa nella quale hanno chiesto di essere affiancati dalla stessa NCAA, che, a quanto pare, visti gli accordi in essere, avrebbe concesso solo lo sfruttamento dei loghi, sia quelli personali, sia quelli riconducibili alle università facenti parte della Division I-A, per quanto riguarda il college football, ma non nomi e volti dei giocatori.
EA Sports, dal canto suo, ha fatto sapere che il mancato rinnovo con la Collegiate Association non gli creerà alcun problema, al massimo farà uscire il prossimo videogame dedicato al football universitario, a quanto pare già in programmazione per le console di quarta generazione, senza la dicitura NCAA, ovvero battezzandolo semplicemente “College Football 15”.
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Folgorato sulla via del football dai vecchi Guerin Sportivo negli anni ’80, ho riscoperto la NFL nel mio sperduto angolo tra le Langhe piemontesi tramite Telepiù, prima, e SKY, poi; fans dei Minnesota Vikings e della gloriosa Notre Dame ho conosciuto il mondo di Playitusa, con cui ho l’onore di collaborare dal 2004, in un freddo giorno dell’inverno 2003. Da allora non faccio altro che ringraziare Max GIordan…
[NOTA A MARGINE]
Da storico giocatore e possessore di alcune edizioni del franchise, se non è cambiato qualcosa negl’ultimi due anni, fatico a comprendere la causa intentata dagli ex giocatori di college, visto che, almeno per quanto riguarda il titolo dedicato al football, nessun elemento inserito a roster nelle varie squadre presenti era riconducibile, ne nominalmente ne fisicamente, ad una qualsiasi controparte reale, tant’è che, per giocare con i veri protagonisti del football NCAA erano necessarie ore ed ore di editing, oppure, in alternativa, cercare qualche lavoro di fino di qualche community americana che lo rendesse disponibile al download in qualche sperduto angolo del web, e comuqnue in nessun modo riconducibile alla EA Sports.
Per inciso, e detto “fuori dai denti”, la causa mi pare un macabro tentativo di qualche giocatore incompiuto, che magari non ha avuto successo tra i Pro, di spillare qualche soldo alla EA.