Ad una settimana dalla fine della regular season, la situazione si è ormai delineata. I giochi sono praticamente fatti ad Est e qualcosina è ancora da vedere ad Ovest.
Nella Eastern Conference, Pittsburgh, Boston, Montreal e Toronto hanno già staccato il biglietto per la postseason. In Canada è festa grande, i Maple Leafs non andavano a giocarsi la postseason dal lontanissimo 2004.
Ci sono voluti ben 9 anni, 2 lockout, la cacciata del GM Burke, tantissime delusioni e un sacco di rebuilding, ma alla fine ce l’hanno fatta. Complimenti. Adesso passare il primo turno sarà un’impresa, forse ci vorranno altri 9 anni, ma intanto loro sono lì mentre altre squadre più blasonate, e ad inizio anno più accreditate, hanno già messo i pattini in soffitta.
I Flyers di Claude Giroux, gli Hurricanes dei fratelli Staal, i Lightning di Steven Stamkos e i Sabres di Thomas Vanek.
Per i Washington Capitals del fenomeno Ovechkin (30 goal e capocannoniere del torneo come ai bei vecchi tempi) la qualificazione è solo una formalità e si aspetta la matematica certezza. Così come per le due squadre di NY, gli Islanders e i Rangers, squadre che in questo ultimo periodo stanno girando a mille e hanno fatto vedere le cose migliori nel momento in cui la lotta per i playoff è entrata nel vivo. Entrambe meritano di continuare. Anche Ottawa dovrebbe ricevere il pass per la fase successiva, ma le prestazioni delle ultime settimane non stanno convincendo affatto. Meno male che ha messo da parte qualche punto e adesso può giocare il jolly.
I Winnipeg Jets sono l’unica squadra che ancora può reclamare un posto nelle prime 8. Anche per loro un finale di stagione ottimo, ma si sono svegliati quelle 2 partite più tardi degl’altri, e quel 3 punti di ritardo a 3 gare dalla fine sembrano davvero irrecuperabili. Staremo a vedere.
La situazione della Western Conference è un pochino più ingarbugliata. Chicago, Anaheim, Vancouver e Los Angeles sono già sicuri di un posto ai playoff, mentre per San Josè e St.Louis si aspetta la certezza matematica per festeggiare la post-season. Certezza che stanotte è crollata per i Minnesota Wild.
Squadra data tra le favorite quest’estate e che con la sconfitta di stanotte è precipitata in piena lotta per l’ottavo posto insieme a Columbus e, udite udite, Detroit. Già proprio Detroit, quella squadra che non manca ai playoff da ben 21 stagioni. In 3 per 2 posti quindi, e se dobbiamo essere sinceri chi non meriterebbe in questo momento sono i Wild di Sutter e Parise. Sarà davvero una settimana di fuoco per loro.
A dirla tutta, la matematica non ha ancora escluso Dallas e Phoenix, ma non sarà sufficiente per loro vincere tutte le partite rimaste, dovranno anche sperare nelle sconfitte delle altre squadre e in un rarissimo allineamento dei pianeti. Speranze ridotte davvero al lumicino.
Escluse definitivamente tutte le altre squadre. Squadre che non meritano neanche una citazione esclusi i Calgary Flames. Squadra inguardabile e senza nessuna speranza fino alla trade deadline e poi trasformata dopo la cessione di Iginla. Per loro un finale straordinario ed impensabile, e se il calendario non fosse stato di sole 48 partite, secondo me, sarebbero stati competitivi fino alla fine.
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Le due newyorkesi non le vedo ancora cosi sicure dei play-off, Isles al 70% si, i Rangers invece li metto a 55%. Winnipeg è li e penso che non mollerà, in casa fan paura a tutti, l’ MTS Center è na sudata per tutti. Ottawa ultimamente maluccio, deve darsi na svegliata per non combinare una mega frittatona…
Per me Winnipeg si e’ giocata molto ieri sera contro gli Islanders…se avessero vinto in casa senza concedere punti ai diretti concorrenti , contro Washington in settimana sarebbe stato meno proibitivo….ora devono vincere con Buffalo e i Capitals…never say never
Ad ovest vedremo se Detroit tira fuori gli attributi: la storia importante puo’ essere un arma in piu’, ma si vice sul campo e non con le bacheche