Oltre che per il lock-out, la stagione in corso farà discutere anche per l’elevato numero di infortuni. Solo la notte scorsa le vittime illustri sono state Chauncey Billups, Danilo Gallinari, Derrick Rose e Carmelo Anthony.
Per la guardia dei Clippers si parla addirittura di probabile stagione finita in seguito alla rottura del tendine d’Achille. Nel quarto quarto della partita contro Orlando, Billups ha infatti perso l’equilibrio ed è caduto malamente nel tentativo di recuperare un pallone.
Danilo è invece vittima di una distorsione alla caviglia (già sofferta in precedenza durante questa stagione). Rose soffre per spasmi alla schiena, mentre Carmelo ha rimediato uno stiramento all’inguine nella vittoria dei Knicks contro i Jazz.
Se si guarda alla lista completa degli infortuni si possono aggiungere altri nomi prestigiosi: i lungodegenti sono Al Horford, Jason Kidd, Brook Lopez, Zach Randolph, Steve Blake, Andrew Bogut, Eric Gordon, Andrea Bargnani, Baron Davis e Manu Ginobili, fuori ormai da tempo o per un lungo periodo per motivi diversi.
A questi si aggiungono Reymond Felton e Timofey Mozgov (caviglia slogata), Nenè che soffre un problema al tallone, Nate Robinson e Monta Ellis sono in dubbio per la gara contro i Thunder, Tony Allen potrebbe tornare in campo contro i TWolves nella notte, Elton Brand ha saltato la sfida con i Lakers ed è incerto per la gara contro gli Spurs, Thabo Sefolosha ha un problema al piede, Richard Hamilton è invece dato assente certo nella gara contro gli Hornets di mercoledì.
Il calendario ristretto con partite ravvicinate e anche la mancata preparazione adeguata (training camp troppo corti), come denunciato all’inizio della stagione da veterani come Steve Nash, hanno fatto sì che la stagione penalizzi le squadre più tecniche e anziane, a scapito di quelle giovani, che puntano sul contropiede e l’atletismo gran parte dei loro attacchi; non è un caso infatti che squadre come Thunder, Heat, Bulls e anche Sixers siano ai vertici delle rispettive division fin dall’inizio della stagione.
Chi invece non ha problemi di infortuni, ma sarà costretto comunque a saltare due partite, è Kevin Love, fresco di squalifica per aver calpestato volontariamente Luis Scola nella gara di sabato scorso contro i Rockets. Love ha cercato di chiarire la situazione dichiarando che è stato uno scontro di gioco: “Non l’ho fatto apposta, ci siam trovati lì e non l’ho visto“, ha detto ai microfoni l’ala di Minnesota.
Clippers non più contender con qs. infortunio.
Imminente il rientro di Manu
mentre M. Ellis ha giocato eccome: 48 pts… e perso
dispiace per gli infortuni, che decidano e condizionino una stagione è persino ovvio
non è la play station, cose che succedono
intento dopo anni di tribolazioni sembra recuperato M. Redd
così tanto per dare una buona notizia
Ora Stern porvvederà per i Clippers, state tranquilli. Magari arriverà JR Smith…
C’è poco da fare ironia. Per i Clippers perdita pesantissima. E sono contentissimo della trade che ha portato lì Paul. Che gusto c’è a vedere sempre le stesse franchigie in lotta per l’anello? E’ fantastico assistere invece a rinascite cestistiche di altre realtà (vedi gli stessi Clippers, ma anche Indiana o Philadelphia). Piuttosto peccato per Deron Williams che non trova partner adeguati per rilanciare anche i Nets.