Spagna – Macedonia 92-80
Difficile trovare aggettivi per una partita come quella che è stata Spagna-Macedonia. Punteggi altissimi, una squadra nettamente inferiore, la Macedonia, che tiene in scacco la superpotenza spagnola per venti minuti, prima, cioè, che si accenda il genio cestistico di Juan Carlos Navarro, capace di mettere in scena uno dei singoli quarti più incredibili della storia dell’Eurobasket: 19 punti, con 7/11 al tiro e tre canestri dalla lunga distanza (di cui uno in terzo tempo su una gamba sola) nel solo terzo quarto.
E’ il momento in cui la Spagna riesce finalmente a scrollarsi di dosso la Macedonia, che rimane, però, la più grande sorpresa del torneo. Squadra che ha giocato costantemente con rotazioni di sette uomini, che ha perso per strada un giocatore importante Todor Gechevski, ma che ha trovato un Bo Mc Calebb in formato NBA spalleggiato da compagni di squadra che hanno sempre dato un contributo sostanzioso e ora, comunque, vogliono giocarsi fino in fondo la possibilità di andare a medaglia.
Chi pensava sarebbe stata una gara a senso unico si è dovuto subito ricredere. Ilievski segna da 3 per mettere in chiaro le cose, e dopo pochi minuti si è 11-10 per i macedoni. Pau Gasol commette presto il proprio secondo fallo, ma Scariolo può permettersi il lusso di fare entrare Serge Ibaka. Il lungo degli Oklahoma City Thunder ha impatto immediato con 7 punti e la presenza consueta a centro area che toglie le penetrazioni alla Macedonia, specialmente quelle di Mc Calebb. Marc Gasol prende fallo tecnico, ma Ilievski prima fa 0/2 dalla lunetta e poi sbaglia da 3, punito dall’altra parte da Llull che sulla sirena insacca il 26-18 Spagna del primo intervallo.
Quando, in apertura di secondo parziale, Rubio segna da tre punti, sembra il segnale per la fuga spagnola. E invece la Macedonia rientra. Due disattenzioni in difesa permettono a Mc Calebb di mettere due comodi appoggi, Antic segna da tre e in difesa e Dokuzovski ordina la zona che irretisce l’attacco spagnolo. Cinque punti consecutivi di Stojanovski coronano un parziale di 14-3 che permette alla Macedonia di tornare in vantaggio (32-31). Squillo di Navarro da 3, imitato da Calderòn, ma la Macedonia tira 10/12 dal campo nel secondo quarto e bilancia così il dominio spagnolo a rimbalzo (Pau Gasol già in doppia cifra). Antic mette la terza tripla della sua partita, con i lunghi avversari che non riescono a seguirlo fuori dall’arco, mentre Ilievski chiude con le marce alte per tenere i suoi incredibilmente avanti (45-44) al 20°. 54% al tiro per la Macedonia!
Il terzo quarto comincia con i macedoni ancora a colpire in attacco con Stojanovski e Antic, così che la Spagna deve mettersi a zona per porre un freno. Contemporaneamente inizia lo show di Navarro: arrivano quattro canestri da due con parbole alzate in penetrazione e uscite dai blocchi. Poi le triple, compresa, come detto, una in terzo tempo che distrugge il morale di Ilievski e soci che avevano difeso benissimo. Pau Gasol, intanto, continua a controllare il pitturato. E’ obiettivamente troppo anche per questa Macedonia, che lo stesso trova punti in attacco e, a differenza della Slovenia due giorni fa, non crolla, ma termina il terzo periodo sotto di 9 (71-62).
Peccato, però, che le energie ormai siano finite (Ilievski e Antic giocano tutti e 40 i minuti, Mc Calebb 34). Per quanto la Spagna non raggiunga mai vantaggi enormi (massimo +12), i Macedoni sono troppo stanchi per impensierire gli iberici, che nel frattempo continuano a banchettare sotto i tabelloni. Mc Calebb, Antic e Samardziski segnano in attacco, ma in difesa c’è poco da fare, con i Gasol che danno lezioni di gioco dentro l’area. Finisce comunque in gloria per la Macedonia, applaudita da i suoi tifosi accorsi per non perdersi l’evento, ma anche da tutti i tifosi di basket che hanno potuto apprezzare questa inattesa cavalcata.
Ancora in finale la Spagna (terza consecutiva, quarta negli ultimi cinque anni, quinta negli ultimi sette e mai fuori dai primi quattro posti dal 1999), dominante, come detto, a rimbalzo (47-32 il divario, con 31 rimbalzi del trio Pau, Marc e Ibaka) ma consapevole di dover giocare con tutto un altro piglio, specialmente in difesa, domenica quando, alle 20, si alzerà la palla a due per incoronare la squadra Campione d’Europa.
Tra i giocatori NBA in campo (tutti spagnoli): litiga col canestro Pau Gasol (8/20) che chiude comunque con 22 punti, assommati a 17 rimbalzi e 3 assists, doppia doppia da 11 punti e 10 rimbalzi (con 5 assists e 2 stoppate) per il “fratellino” Marc, soli 2 punti con 1/7 per Rudy Fernandez, 3 punti e 4 asissts per Calderòn, finalmente a segno Ricky Rubio (che non segnava un canestro dal campo da nove partite) che chiude con 5 punti, 7 rimbalzi e 4 assists, mentre sono 11 i punti di Ibaka in 16 minuti.
FINALI 5°/8° POSTO
Grecia – Serbia 87-77 (primo quarto 34-8)
La Grecia accede al torneo preolimpico 2012.
CALENDARIO:
17/09 ore 17, finale 7°/8° posto: Serbia – Slovenia
17/09 ore 20, finale 5°/6° posto: Lituania – Grecia
18/09 ore 17, finale 3°/4° posto: Macedonia – Perdente Francia – Russia
18/09 ore 20, finale 1°/2° posto: Spagna – Vincente Francia – Russia
Cestista, baskettaro, appassionato della palla a spicchi, fedele adepto del parquet.
Nato a pane e Danilovic, cresciuto a tarallucci e Ginobili, ho sviluppato col tempo un’insana passione per il basket a stelle e striscie e i Denver Nuggets, aggiungendo poi con calma interesse vivo per Football Americano (San Francisco 49ers) e Baseball (San Francisco Giants). Scrivo per diletto. Parlo a volte, a sproposito, su Radio Playit.