Mark Sanchez ancora decisivo nei momenti caldi per i Jets

Il calendario di questa unidicesima settimana ha presentato una serie di incontri decisamente interessanti.

Tra questi, la seconda sfida stagionale tra Packers e Vikings-che molto avrebbe potuto dire sul futuro più di Minnesota, rispetto a quello molto più positivo di Green Bay; e la sfida intraconference tra Raiders e Steelers.

Ma il clou sarebbe arrivato nella seconda parte della serata, quando prima a New England, e poi a Philadelphia, scendevano sul terreno di gioco Manning contro Brady-match fondamentale per capire il destino delle due ex rivali di division, e Manning Jr che si confrontava con un super Vick; inoltre, Giants-Eagles è la sfida più vecchia della NFC East, e questo assicurava spettacolo.

Ad ogni modo, vediamo più dettagliatamente come si sono risolte le gare della domenica.

Baltimore Ravens – Carolina Panthers 37-13
Il pronostico per i Panthers era già di per sè proibitivo, e infatti i lanciatissimi Ravens non hanno avuto pietà di quello che rimane dei giocatori di Carolina. Flacco infatti ha iniziato da subito, dal primo drive, ad attaccare in profondità la secondaria di Carolina, e ha trovato un prontissimo Td. Il resto della gara non ha detto niente di “nuovo”: Flacco ha registrato la solita e solida prestazione-24/33, 301 Yds, 1 Td; i compagni di squadra, Houshmanndzadeh e Rice hanno dato il loro preziosissimo contributo con una meta a testa.

Per Carolina, lo starting line-up ha visto in posizione di Qb St.Pierre, che comunque non ha sfigurato-13/28, 173 Yds, 1 Td, e 2 INTs, ma oramai si era capito da qualche settimana che questa stagione per Carolina sarebbe stata di transizione. Baltimore alla fine ha avuto un compito facile, e ora con un record di 7-3, è assieme agli Steelers, assisa al top della North Division, e si prepara ad un rush finale di ottimo livello. Carolina con 1-9 sta già pensando non solo alla prossima di stagione, ma deve cominciare a riflettere su come muoversi al prossimo draft.

Next week: Baltimore: vs Tampa Bay
Carolina: @ Cleveland

Houston Texans – NY Jets 27-30
A NY è andata in scena una sfida emozionante e aperta fino alla fine. Sanchez ha continuato sulla falsa riga di queste ultime tre settimane, manifestando una leadership impressionante-22/38, 315 Yds, 3 Tds, 1 INT il  suo score finale.

Il Rb Holmes-126 Yds, 2 Tds e il Wr Edwards-86 e un Td hanno portato subito avanti i Jets. Che però hanno subìto la rimonta da parte di Houston, che voleva anche dimenticare la rocambolesca sconfitta a Jacksonville. E in parte ci sono riusciti: Schaub con uno score di 19/34, 254 Yds, 1 Td, Foster, 2 Tds, e Dressen-106 Yds, 1 Td hanno tenuto in linea di galleggiamento i Texans, che però hanno dovuto soccombere al Td per i Jets segnato negli ultimi secondi dal versatile Holmes, che ha dato alla “New York bianco-verde” una grande vittoria, che li porta ad un sicuro e confortante 8-2, mentre Houston adesso si trova sotto il 50%, a 4-6.

Oramai i Jets sono “cresciuti” e manifestano una potenzialità che ad oggi solo i Patriots possono sostenere e combattere. Per Houston, la corsa alla post-season sembra quasi compromessa, tuttavia rispetto alle passate stagioni, si vedono comunque buone prospettive.

Houston: vs Tennessee
NY Jets: vs Cincinnati, Thursday 11/25

Buffalo Bills – Cincinnati Bengals 49-31
Per Buffalo, la vittoria contro i Lions è non solo servita a cancellare l’imbarazzante “Zero” nella casella delle vittorie, ma è stata un’iniezione di fiducia di una certa rilevanza. Che si è tramutata in una furiosa rimonta ai danni di Cincinnati, orchestrata nella seconda metà della partita, e che ha portato, quasi sorprendentemente, i Bills a trovarsi vincitori alla fine del tempo.

Infatti, Cincinnati era partita molto bene: Palmer-19/34, 230 Yds, 2 Tds, 2 INTs, insieme al redivivo Ochocinco e al concreto Owens, e al Rb Benson, si porta in vantaggio per 31-14 all’intervallo. Con questo scarto, sembrava si potesse profilare un’agevole vittoria per i Bengals.Sembrava.

Infatti, i Bills del secondo tempo hanno dato vita ad una prestazione incredibile, che ha permesso loro di segnare 35 “unanswered points”: di questi 35, merito va dato al sempre ottimo Fitzpatrick-21/34, 318 Yds, 4 Tds, 2 INTs, ai ricevitori Jackson-116 Yds, 2 Tds, e ad un Johnson in versione smagliante-137 Yds, 3 Tds.

Quindi, per Buffalo, seconda vittoria consecutiva, che di sicuro non raddrizzerà una stagione nata male, proseguita peggio, ma, tuttavia, in queste ultime due uscite i “newyorchesi dell’Ovest” hanno dimostrato segni di vitalità.

Per Cincinnati, una sconfitta sanguinosa, e, se ce ne fosse ancora bisogno, la dimostrazione che dopo questa stagione bisogna prendere seri e severi provvedimenti, sia a livello di staff, che di roster. Perchè un’involuzione così evidente, da un anno all’altro, è un campanello d’allarme piuttosto “rumoroso”.

Buffalo: vs Pittsburgh
Cincinnati: @ NY Jets, Thurs. 11/25

Cleveland Browns – Jacksonville Jaguars 20-24
Come i Jets hanno risolto all’ultimo la partita contro i combattivi Texans, così Jacksonville ha dovuto profundere tutte le sue forze per venire a capo di una partita che si era messa abbastanza male per Garrard e soci. Cleveland con il suo rookie McCoy-17/28, 241 Yds, 1 Td e 1INT, ha dato ancora prova di vitalità.

Grazie al solido e convincente Hillis, al kicker Dawson, e ad un Td di Elam su fumble, i Browns si sono portati aventi fino al quarto quarto.Ma non è bastato perchè Garrard-20/34, 254 Yds, 2 Tds, ma ben 3 INTs, ha dato vita alla rimonta vincente, quando, grazie alle corse del folletto Jones-Drew, e ai compagni Lewis e Thomas, è riuscita a segnare i due Tds che hanno permesso ai Jaguars di proseguire sull’ottima strada intrapresa nelle ultime giornate.

Con questa “doppia W”, i Jaguars si trovano ora a 6-4, e complice la sconfitta dei Colts, comandanola division. Per i Browns, “onore delle armi”: è orami qualche settimana che coach Mangini ha trovato il giusto equilibrio, e bisogna dare merito ai suoi ragazzi, che hanno anche conquistato due prestigiosissime vittorie contro Pats e Saints. Tuttavia, la squadra è ancora giovane, ma dà l’impressione di essere sulla buona strada, per tornare almeno a giocarsela sia con i rispettivi rivali di division, che in generale con le altre contendenti della Conference.

Cleveland: vs Carolina
Jacksonville: @ NY Giants

Green Bay Packers – Minnesota Vikings 31-3
Nella storia, le sfide Packers-Vikings hanno sempre riservato spettacolo e non hanno mai lesinato in rudezza, e caparbietà. Questa di domenica era la seconda volta in poche settimane che GB e Minnesota incorciavano gli elmetti, e come dimostrò la partita al Lambeau Field, anche in questa, Favre e compagni ci hanno capito davvero poco, subendo sin dall’inizio il gioco, la voglia, la maggior freschezza degli uomini del Wisconsin.

La partita è, se vogliamo dire così, “durata” lo spazio del secondo quarto, in cui Rodgers e compagni hanno segnato 17 punti, tagliando definitvamente le gambe agli avversari.  Protagonisti assoluti sono stati il Qb Rodgers-22/31, 301 Yds, 4 Tds, e il suo bersaglio designato Jennings-152 Yds, e tre Tds ricevuti.

Importante contributo è giunto anche dall’altro compagno di reparto Jones, che ha ricevuto il quarto Td. Per Minnesota, niente altro che un Fg iniziale; per il resto, Favre non riesce più a guidare i suoi, e infatti registra un misero score-17/38, 208 Yds, niente Tds, e il “solito” INT. Peterson, Rice, Harvin sembrano ectoplasmi, vagano per il campo senza una vera e propria meta.

E, ancora una volta, Childress non dà segni di vita, si lascia travolgere dagli eventi. Ed è un peccato, perchè la scorsa stagione i Vikings si sono fermati ad un FG dal Superbowl.

Ora, il record piange, 3-7, come i Cowboys-tra l’altro battuti alla grande in casa, ma a livello di gioco e atteggiamento, messi decisamente peggio dei giocatori di Dallas. Green Bay dal suo canto, prosegue la sua marcia, ora è a 7-3, in compagnia al top della North Division dei Bears. in generale, poi, i Packers si stanno dimostrando una forza all’interno della Conference, contro cui bisognerà “sudare le solite sette camice”.

Green Bay: @ Atlanta
Minnesota: @ Washington

Washington Redskins – Tennessee Titans 19-16 OT
Chi si aspettava quantomeno un barlume di reazione nei Redskins, semplicemente asfaltati dal fenomeno Vick, è stato ampiamente accontentato. Infatti coach Shanahan è riuscito a far dimenticare ai suoi ragazzi il brutto Monday Night, e grazie ad un concreto McNabb-30/50, 376 Yds, 1 Td, 1 INT, i Redskins ribaltano la situazione non favorevole dell’inizio gara, e sebbene solo in OT, conquistano un’importante vittoria, sul difficile campo dei Titans.

La gara non è stata propriamente spettacolare, nel senso che a parte i due Tds, del Titan Mariani e del Redskin Moss, l’equilibrio è stato rotto dalla precisione dei due kickers. Vendendo alla partita giocata, i Titans iniziano alla grande, con il Td su ritorno dello special teamer Mariani. Ma dopo di questo, Tennessee si è spenta, e in più il titolare Young ha dovuto lasciare il campo per un infortunio al dito; il sostituto Smith ha lasciato a desiderare, lanciando anche un Intercetto.

Come detto, la gara è proseguita lungo la precisone dei kickers, fino all’Overtime, quando, sebbene in difficoltà, i Redskins hanno azzardato, e grazie ad un FG dalla lunga distanza-circa 48 Yds, hanno avuto successo, e così possono sorridere, perchè ora si trovano 5-5, ad una partita dai rivali Giants.

Per Tennessee, si è spenta la luce-sarà mica Moss che porta sfiga?. No, la sfortuna c’entra poco, i Titans sembrano veramente a corto di fiato, e adesso anche loro si trovano 5-5, e purtroppo per loro, quest’anno la AFC è parecchio competitiva. Ma coach Fisher saprà correre ai ripari.

Washington: vs Minnesota
Tennessee: @ Houston

Arizona Cardinals – Kansas City Chiefs 13-31
All’Arrowhead Stadium i padroni di casa hanno risposto perentoriamente alle critiche dopo le ultime due sconfitte-a Denver pure coach Haley ha “perso”, non stringendo la mano al collega, agitandogli davanti al viso un dito di “protesta. Comunque, Cassel-15/24, 193 Yds, 2 Tds, e i compagni Bowe e Jones, 2 Tds a testa, hanno riportato in carreggiata Kansas City, permettendo alla franchigia del Missouri di salire a 6-4.

Nel complesso, impressionante è stata oltre che la reazione alle difficoltà palesate ultimamente, anche il controllo della gara, e il fatto di aver concesso ai Cardinals “solo2 un Td, con il “cugino” di Fitzgerald, a partita ampiamente in cassaforte.

Per Arizona, da salvare c’è veramente poco: lo stesso Anderson-25/46, 295 Yds, 1 Td non è Warner, ma quello che più evidenzia è l’incapacità di guidare dalla tasca i suoi a prestazioni quantomeno dignitose.

Perchè i Cardinals negli ultimi anni avevano saputo diventare un’ottima squadra che poteva combattere con chiunque. Avevano anche raggiunto il SB e a pochi secondi dalla fine, stavano per scrivere la storia, invece, sappiamo tutti com’è finita. Per KC una vittoria che può dar morale per il rush finale.

Arizona: vs San Francisco
Kansas City: @ Seattle

Detroit Lions – Dallas Cowboys 19-35
In settimana, si discuteva in trasmissioni come “PTI-Pardon The Interruption” se quella di NY fosse stata più merito dei Cowboys o demerito dei padroni di casa. Se non fossro riusciti a venire a capo dei Lions, allora sì che quella poteva essere catalogata come una vittoria arrivata per la pochezza dei Giants.

Invece, ancora una volta, coach Garret è “arrivato al cuore” dei suoi uomini, che hanno replicato, e alla grande, la prestazione di settimana scorsa. Inoltre, quando Romo si fece male e al suo posto esordì il back-up Kitna, e fece vedere la sua impreparazione a palcoscenici di questo genere, ogni tifoso Cowboys, anche il più paziente e positivo, non poteva non nascondersi, dalla vergogna.

Ma se Green Bay, può essere annoverato come il punto più basso della gestione Jones, è pur vero che da quel momento, contro Giants e Lions, i texani sono risorti: infatti, quello che impressiona di più, e positivamente, è la voglia, l’impegno, l’attenzione, la fluidità di manovra che i ragazzi del nuovo allenatore stanno manifestando. La partita tra l’altro per i Cowboys si è da subito messa sulla giusta strada, ma tra secondo e inizio terzo quarto, i fantasmi sono di nuovo entrati al Cwboys Stadium.

Per fortuna, dopo un piccolo sbandamento, e un deficit di 12-7, i Cowboys, da quel momento, hanno segnato 28 punti, subendone solo 9. Tra i protagonisti, un Kitna che NON sta facendo rimpiangere Romo-tutt’altro: 18/24, 147 Yds, 3 Tds su lancio, più uno su corsa. I compagni di back-field, Bryant, autore di un Td, e un ritrovato Austin, 2 Tds, e il ritornatore McCann-97 Yds di ritorno di punt concluso in meta.

Per Detroit, oramai orfana del titolare Stafford, ancora una medio-bassa prestazione da Hill-32/47, 289 Yds, 2 Tds e 1 INT, e del Wr Burleson-un solo Td. In generale, Dallas è alla seconda vittoria di fila, e se è palese che i playoffs per quest’anno sono un’utopia, potrebbe almeno trovare la consolazione di finire discretamente la stagione.

Inoltre, applausi per il debuttante Garret, che è riuscito, per ora, a risollevare i giocatori, e l’ambiente, piuttosto depresso per i primi risultati. Ora, però, giovedì sera, arriverà il vero esame: contro i Saints sarà difficilissimo, ma se Kitna e soci non solo continuano su questa strada, ma se anche si ricordano cosa fecero lo scorso anno, bè, questo match diverrà godibilissimo. Detroit ha poco da sorridere: dopo Buffalo, questa sconfitta,e giovedì arrivano i Patriots.

Detroit: vs New England, Thurs. 11/25
Dallas: vs New Orleans, Thurs. 11/25

Oakland Raiders – Pittsburgh Steelers 3-35
La partita è obiettivamente durato lo spazio del primo quarto: dopo il FG, i Raiders sono stati letteralmente stoppati;  e gli Steelers, tra secondo e ultimo quarto, hanno perentoriamente affermato la propria superiorità: 21 punti nel secondo quarto hanno tagliato le gambe ai californiani. Coach Cable ha tentato di trovare il bandolo della matassa facendo ruotare i due titolari, ma sia Gradkowski-13/24, 98 Yds un INT e Campbell-7/19, 70 Yds anche lui un INT, non sono riusciti a sfuggire dalla pass-rush di casa, e in paritcolare a Harrison e Polamalu-entrambi hanno pizzicato i due Qbs.

Se fino a settimana scorsa, i Raiders sembravano in buona forma, con questa sconfitta, bè, sono stati ridimensionati, ampiamente. E, se ciò non bastasse, l’esperto Seymour ha perso la testa-come il calciatore Eto’o, ma paeggio-e ha rifilato un destro al malcapitato Big Ben, lasciandolo al suolo tramortito.

Quì è arrivata una giustissima espulsione. Per Pittsburgh, settimana scorsa era arrivata una severa lezione da parte dei Patriots. Ieri i ragazzi di coach Tomlin si sono ampiamente ripresi, e grazie ad un Big Ben molto positivo-18/29, 275 Yds, 3 Tds, più uno su corsa. coadiuvato dagli ottimi Mendenhall e Wallace, Sanders e Redman, hanno conquistato una grande e prestigiosa vittoria, che permette agli Steelers di rimanere in scia dei Ravens.

Oakland: vs Miami
Pittsburgh: @ Buffalo

Seattle Seahawks – New Orleans Saints 19-34
Al Superdome, i Saints raccolgono la terza vittoria in fila, e stoppano le pretese dei Seahwaks. Breese ritrova freschezza e “mira”-29/43, 382 Yds, 4 Tds,ma anche due INTs. Il Wr Ivory, con un Td, Meachem, Colston, con due Tds a testa, portano subito in vantaggio NO, e dopo essere saliti nel punteggio sul 27 a 16, gli uomini di coach Payton hanno agevolemente controllato.

Tutto sommato, il punteggio rivela uno scarto non troppo pesante per Seattle: infatti, i ragazzi di Carrol hanno lottato-Hawthorne e Thomas hanno pizzicato Breese due volte, ma queste ottime azioni in difesa non sono state coronate da punti a favore di Seattle. Ora New Orleans è a 7-3, di contro Seattle è a 5-5, ma per entrambe, il prosieguo potrà essere molto positivo.

Seattle: vs Kansas City
New Orleans: @ Dallas, Thurs. 11/25

Tampa Bay Buccaneers – San Francisco 49ers 21-0
Prestazione da incorniciare per Tampa Bay, che domina fin oltre al mero punteggio sul tabellone. Il Qb Freeman dimostra ancora una volta di essere un grande Qb e un leader-13/20, 136 Yds, 2 Tds. Il dirimpettaio Smith non sfigura-16/31, 148 Yds, ma con un INT, pizzicato dal grande Ronde Barber(40esimo INT in carriera).

Sempre per Tampa, Cadillac e Mike Williams, con un Td, come Penn, anche lui un Td, portano ad una facile vittoria la franchigia della Florida, che ora si issa a 7-3 in testa alla propria division. San Francisco ci prova, lotta, ma non porta a casa neanche un punto, e subisce uno shut out casalingo che complica ancor di più la posizione di Singletary. Infatti SF ora è a 3-7, come Vikings e Cowboys, e per l’ennesima volta, concluderà con un record negativo la stagione.

Urgono provvedimenti, anche perchè stiamo parlando di una squadra che ha dominato due decadi, e i tifosi non si meritano di vedere i propri beniamini sempre in fondo alla classifica. Per Tampa invece il cammino è decisamente più agevole.

Tampa Bay: @ Baltimore
San Francisco: @ Arizona

Atlanta Falcons – St.Louis Rams 34-17
I Falcons quest’anno sono una delle migliori squadre, e settimana dopo settimana, dimostrano di potersela giocare con chiunque. Ancora una volta, il Qb Ryan eccelle-26/39, 253 Yds, 2 Tds, e i compagni di back-field Turner-131 Yds, 1 Td, come Peelie e Finneran, con anche loro un Td segnato, hanno portato in alto Atlanta-dopo le difficoltose stagioni precedenti, adesso i ragazzi di coach Mitchell possono guardare tutti dall’alto del loro record di 8-2. E come recita Nfl.com sono stati “troppo(forti)” anche per i Rams.

I quali, con Bradford-27/42, 233, 2 Tds e 1 INT ci hanno provato, con il solito Jackson, e i compagni Gibson e Hoomamawanui( un Td a testa), ma non è bastato per fermare la marcia dei Georgiani. Tuttavia, la franchigia di St.Louis può comunque trovare spunti positivi, in quanto questa stagione si sono decisamente risollevati dall’anonimato in cui erano occorsi negli ultimi anni. Atlanta ora comanda anche la NFC e da quì alla fine della stagione, può pensare a come gestire il vantaggio e a come finire alla grande.

Atlanta: vs Green Bay
St.Louis: @ Denver

Indianapolis Colts – New England Patriots 28-31
In uno dei match di cartello della serata, a Foxboro, Brady e soci hanno avuto la meglio sui combattivi e vivi Colts. Nonostante le assenze, Manning-38/52, 396 Yds, 4 Tds, ma purtroppo tre INTs, non è riuscito a fermare l’avanzata dei Patriots, che dopo la brillante ed impressionante vittoria contro gli Steelers, hanno di nuovo confermato di essere una delle migliori squadre di tutta la Lega.

Il secondo quarto non ha lasicato un solo momento per respirare. Brady-19/25, 186 Yds, 2 Tds, insieme al Rb Green-Ellis, il giovane Woodhead, il sempre affidabile Welker, ed Hernandez, ha stabilito le giuste distanze tra le due squadre.

Come detto, NE ha controllato bene, e anzi, con la solita, solidissima difesa, e secondaria in particolare, ha causato tre intercetti a Manning, l’ulimo dei quali provocato da Sanders, che ha definitvamente interrotto la rimonta Colts, e ha sigillato la partita a favore della franchigia del New England.

Ora, i Patriots salgono a 8-2, all’inseguimento dei Jets, e possiamo dire che queste ultime giornate che ci dividono dalla fine della regular season,  e che stabiliranno le gerarchie nella AFC, saranno ancora più entusiasmanti ed elettrizzanti. Per i Colts, una sconfitta che complica un poco i piani di Manning e soci, ma il pluri-MVP saprà fare il suo per riportare la propria compagine ai vertici che competono loro.

Indianapolis: vs San Diego
New England: @ Detroit, Thurs. 11/25

NY Giants – Philadelphia Eagles 17-27
Last but not Least, Eagles contro Giants. La sfida più antica della NFC, una partita molto sentita, e le premesse sono state rispettate. Se Vick si fosse solamente avvicinato alle cifre del Monday Night, saremmo stati di fronte ad un mostro. “Fortunatamente”, il folletto di Philadelphia si è fermato ad un 24/38, 288 Yds, e un Td su corsa.

Ma impressionante è stato l’apporto dei suoi compagni di squadra, che “brillano di luce riflessa” del loro leader: McCoy, Maclin sono una sentenza. In generale, la partita ha preso subito “la via” per Phialdelphia, è stata parecchio combattuta, ma alla fine Vick e soci hanno avuto la meglio sui Giants. Che tutto sommato, ci hanno messo impegno, ma contro questi Eagles, per tutti sarà difficilissimo.

Per i “Blu” di NY Manning ci ha provato, ma il suo score è sotto il par-20/33, 147 Yds, sì due Tds, per Hagan e Beckum, ma se lanci nella zona di un certo Asante Samuel, bè aspettati come minimo l’intercetto: l’ex Patriots però non si è rispermiato e ha intercettato per ben due volto Manning Jr, e anche grazie al compagno Bradley, ha messo in cassaforte la vittoria.

Per i Giants, seconda sconfitta contro i rivali di sempre, ora il record parla di 6-4, e dato che anche le altre contendenti sono a 7-3, urge riprendere in fretta la marcia. Philadelphia invece può ridere di gusto: in due settimane ha steso due rivali di division, e infatti in classifica di Conference ora Vick & co. sono dietro solo Atlanta. E mancano ancora cinque giornate. Non credo serva finire la frase.

NY Giants: vs Jacksonville
Philadelphia: @ Chicago

4 thoughts on “NFL – Week #11 Results

  1. Update: Childress è stato infine licenziato dalla dirigenza Vikings. Nominato interim coach Frazier. A leggere cbssports.com, prima decisione del neo coach, “panchinare” Favre. Vedendo la “mia” Dallas, scelta oculata, anche se, personalmente, tardiva, e “troppo facile” dopo una sconfitta contro….guarda il caso, contro i Packers. Buona serata a tutti!!!!

  2. Grazie per l’usuale update sulle partite del we. Volevo solo segnalare che l’head coach dei falcons non è Mitchell ma Mike Smith. Saluti

    • Grazie, hai perfettamente ragione, adesso che ci penso, non so neanche come mi sia venuto ‘sto mitchell….Ad una certa ora, poi, svalvolo….;-)))). Buona giornata e grazie a te!!!!!!

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