Se già ad una prima occhiata il calendario preconizzava una domenica interessante, il tabellone dei punteggi ha dimostrato che questa domenica non è mancato in primis lo spettacolo, e in secundis prestazioni super da parte delle squadre cosiddette “underdogs”, sfavorite, che hanno prontamente e decisamente ribaltato il pronostico.
Per il resto ci sono state conferme, estremamente positive-Giants, Falcons, ed ennesime prove che questa è proprio una stagione da dimenticare, e in fretta-su tutte, la derelitta, e oggettivamente non più giudicabile Dallas.
Non giudicabile nel senso che parafrasando, e mi scuso per la divagazione, il soccer, al Cowboys Stadium potrebbe benissimo campeggiare uno striscione che potrebbe recitare: “Non sappiamo più come insultarvi”.
Comunque, vediamo nel dettaglio cosa ci ha detto il campo.
Tampa Bay Buccaneers – Atlanta Falcons 21-27
Al Georgia Dome è andata in scena una delle sfide più affascinanti e interessanti della domenica, tra due squadre che al momento del kick-off venivano da ottimi risultati, ottime prestazioni, e si preparavano a continuare sulla buona strada, che potrebbe condurre ai tanto agognati playoffs.
Il Qb dei Falcons Ryan-24/36, 235 Yds, 1 Td si è mosso come un veterano, guidando la squadra avanti nel punteggio, ben coadiuvato da un Turner in gran spolvero-107 Yds, 2 Tds. Ma, come già accaduto con i Bengals, i Falcons sono andati presto e facilmente davanti nel punteggio, ma hanno subìto la rimonta dei Buccaneers, complice un Freeman spettacolare-11/22, 189 Yds, 2 Tds, ma macchiati da due INTs, e una squadra che non si è abbattuta e ha ancora una volta dimostrato di poter lottare con tutti. Alla fine però ha prevalso la maggiore freschezza e determinazione dei georgiani, che così inanellano un’altra grande vittoria, che li proietta in vetta alla NFC South. I Bucs possono solo recriminare con se stessi, perchè non hanno saputo dare corpo alla grande rimonta iniziata nella seconda meetà della partita. In ogni caso, i Bucs rimangono una delle più belle realtà della stagione.
Miami Dolphins – Baltimore Ravens 10-26
Chiunque guardi tanto il tabellone, quanto le statistiche, gli risulterà facile capire che ancora una volta i Ravens si sono dimostrati un team molto difficile da battere, soprattutto sul campo amico. In più, Baltimore ha inflitto la prima sconfitta in trasferta ai Dolphins, finora con un record immacolato.
Per Miami una domencia da dimenticare per il Qb Henne, 22/34, 231, 3 INTs. E nel complesso una fatica enorme a raggiungere la end-zone, a parte l’unico Td segnato dal Rb Brown. Per Baltimore bene Flacco, 20/27, 266, 2 Tds, ma menzione d’onore per il back-field, McGhee e Mason, autori di due prove maiuscole, condite da un Td per ciascuno, ma che soprattutto hanno tagliato in due la secondaria dei Dolphins. Infine, altrettanta ottima uscita del kicker Cundiff, che con un 4/5-più i due Extra-Points, ha sigillato la sfida, a favore dei Corvi.
Miami: vs Tennessee
Baltimore: @ Atlanta, Thursady 11 Nov.
Chicago Bears – Buffalo Bills 22-19
Come settimana scorsa, la NFL valica i propri confini, e precisamente a Toronto, in Canada, ha organizzato la partita tra i Bills-condannati ad essere per quest’anno il fanalino di coda della Lega- e i più quotati ma anche parecchio altalenanti Bears di coach Smith. Per i Bills bisogna dire che ci mettono sempre tanto impegno ed abnegazione, ma quando una stagione inizia male-chiedere a Dallas, o nel passato recente, a St.Louis, Detriot, Cleveland-il resto va anche peggio.
Sulla carta, Buffalo sembrerebbe la candidata di quest’anno a finire con 0-16, ma obiettivamente i ragazzi di Gailey meriterebbero di vincere quantomeno una partita, perchè, lo ribadisco, lo meriterebbero. Comunque, a parte questi discorsi, venendo al match, al Rogers Center di Toronto ancora una volta, i Bills hanno mostrato di non darsi per vinti in partenza: il Qb Fitzpatrick-31/51, 299 Yds, 1 solo Td, 2 INTs, ha cercato di guidare i suoi nella retta via, e ci stava riuscendo perchè ha trovato nel Wr Johnson il proprio obiettivo primario, e il giovane Wr lo ha ripagato con una prestazione maiuscola-145 Yds, gli è solo mancato il Td, segnato invece dal comapgno Parrish. Ma non è comunque bastato. Per Chicago una vittoria che ridà morale e respiro ad un ambiente un po’ sottotono nelle ultime uscite. Il Qb Cutler-17/30, 188 Yds, 2 Tds, è ritornato sui suoi livelli di inizio stagione, e complice anche una difesa e una secondaria molto attenta, porta a casa questa “doppia W”, che dà una sferzata al record dei Bears, ora 5-3, dietro i rinati Packers.
Chicago: vs Minnesota
Buffalo: vs Detroit
New Orleans Saints – Carolina Panthers 34-3
Il coach dei Panthers è dall’inizio della stagione che sta continuando ad alternare i Qbs a sua disposizione. E se il Quarterback, volendo tradurre alla lettera, dovrebbe essere il “regista”, cambiare continuamente sperando che accada qualcosa di positivo, non ha portato i risultati che l’ambiente Panthers si augurava. Inoltre, l’infermeria non è mai stata vuota, nè in generale, nè gli sono stati lontani i vari Williams, Moore, Smith.E domenica questa situazione è stata replicata. Fino all’estremo: infatti per i Panthers sono scesi in campo tutti e tre i Qbs. Clausen, Moore, Pike.
I giocatori di casa avrebbero dovuto, almeno in parte, replicare la buona prestazione dell’andata, quando avevano messo in parecchia difficoltà e dimostrato che anche i Saints potevano essere battuti. Al contrario, i Panthers hanno iniziato da subito male, ricevendo una batosta non indifferente-per lo score e per le uscite dal campo. New Orleans ha stradominato, Breese ha raccolto un cartellino di tutto rispetto, 27/43, 253 Yds, 2 Tds, 1 INT. I campioni stanno risalendo la china, mentre Carolina si ritrova con un desolante 1-7, come una squadra del Texas.
New Orleans: Bye
Carolina: @ Tampa Bay
New England Patriots – Cleveland Browns 14-34
Il Cleveland Stadium, dai caldissimi e sempre affezionati tifosi dei Browns, è stato rinominato il “Dawg Pound”, “canile”. E i Patriots hanno trovato di fronte non solo una squadra fresca di riposo, ma subito pronta a replicare l’upset di New Orleans, con annessi alcuni “trick plays”. E gli “under-dawgs” hanno morso le caviglie a Brady % co., permettendo al loro coach di prendersi una bellissima rivincita nei confronti del proprio maestro.
La partita ha visto sugli scudi il Qb di Cleveland, il rookie McCoy, 14/24, 174 Yds, più un Td su corsa; di contro Brady ha registrato il suo solito score-19/36, 226 Yds, 2 Tds. Come riporta Nfl.com, Peyotn Hillis è stato nominato “King of the Hillis”, e a ragione: 184 Yds, e 2 Tds ad una delle più forti e arcigne difese della lega. Inoltre, Cleveland ha saputo arginare le frecce di NE-Welker, Branch, Green-Ellis, e ha inflitto già a metà tempo il maggior deficit in termini di punti a NE in tutta la stagione. E anche la seconda metà ha continuato sulla falsa riga del primo tempo, e dunque per coach Mangini meritata doccia di Gatorade a fine match, e per Cleveland una vittoria molto importante per il morale. Per il record siamo lontani dal 50%, 3-5 significa che la strada è ancora lunga, ma i mezzi per risalire verso l’equilibrio non è tanto irta. In casa NE sconfitta inopinata, che deve far riflettere, soprattutto per ciò che concerne i movimenti difensivi.
New England: @ Pittsburgh
Cleveland: vs NY Jets
NY Jets – Detroti Lions 23 – 20 OT
Se i Lions avessero battuto anche i Jets, la vittoria avrebbe dato loro la giusta spinta per finire dignitosamente la stagione. L’inizio sembrava quello delle scorse annate, concluse puntualmente con un record molto negativo. Invece, il draft ha portato forze fresche, per nulla intimoriti nè dalla durezza del gioco professionistico, nè dalle squadre che finora hanno incontrato. Domenica invece i Lions hanno subìto una sconfitta pronosticabile, ma tutto sommato solo in Overtime, contro una squadra che almeno fino a settimana scorsa, era più che mai una delle più valide alternative al predominio dei Pats e dei Colts. e la partita si è lasciata ampiamente guardare.
Di fronte innanzitutto c’erano due prime scelte degli ultimi draft-Sanchez e Stafford. Il Qb dei Jets ha registrato cifre altissime-22/39, 336 Yds, 1 Td su corsa e 1 su passaggio. Di contro quello dei Lions 20/36, 240 Yds, 2 Tds, di cui uno su corsa. Per Detroit il go to guy di questa settimana è stato il Wr Burleson, 113 Yds e 1 Td. Tra le note alla partita, c’è stato l’infortunio al kicker titolare dei Lion, prontamente sostituito da…Suh, il Lb, che si è trasformato in Suh-cker, però ha sbagliato l’extra point. Peccato perchè avrebbe fatto storia un tale episodio. Comunque, New York ha cercato di indirizzare subito a suo favore il match, ma una Detroit mai doma ha risposto per le rime, e così si è giunti all’Overtime, dove, complice la prima vera grande, influente corsa dell’ex campione Nfl Holmes, ha permesso ai Jets di fissare lo score sul 23-20 e di portare il record a 6-2, davanti per gli scontri diretti, ai Pats.
NY Jets: @ Cleveland
Detroit: @ Buffalo
San Diego Chargers – Houston Texans 29-23
Dopo aver sconfitto con perentorietà i lanciatissimi Titans, i Chargers replicano con una importante vittoria, per il morale e per la classifica, contro i Texans, a Houston. L’inizio per i Chargers è stato traumatico, con un punt bloccato a pochi metri dalla end-zone e subito sfruttato dal redivivo Foster. Ma nel prosieguo, Houston è stata surclassata soprattuto per mano di un Rivers eccezionale-17/23, 295, 4 Tds, 1 INT. Il Qb dei californiani questa domenica ha trovato il compagno ideale nel rookie Ajirotutu-111 Yds, 2 Tds, ma è stato ben aiutato dall’altro talentuoso ma incostante McMichael-anch’egli 2 Tds ricevuti. Houston ha saputo rispondere col solo Foster, ma per coach Kubiak e soci, questa San Diego era troppo in palla.
San Diego: Bye
Houston: @ Jacksonville
Arizona Cardinals – Minnesota Vikings 24-27 OT
Per coach Childress le ultime settimane sono state una “Passione/Via Crucis”, vuoi per le non perfette condizioni fisiche di Favre-tra l’altro brutalmente livellato al suolo settimana scorsa, tackle che gli ha provocato una lacerazione al mento, e un Moss che prima sembra l’asso che face cambiare, in meglio la stagione, e poi, si dimostra un alieno, e viene caldamente invitato a fare le valigie. Domenica finalmente ha potuto tirare un lungo e tanto agognato respiro di sollievo.
Ma solo negli ultimi istanti dell’Overtime, perchè fino a 3 minuti dalla fine Arizona sembrava quella che dominava con attentissimi special teams, una secondaria di gran livello. Infatti i ragazzi di coach Wisenhunt sono andati con disarmante facilità sul 24-10, grazie anche ad una selva di errori di precisione di Favre. Come detto, grande protagonista della serata per Arizona è stata la difesa, infatti l’attacco, vedi Qbs, Anderson e Breaston, non hanno sfavillato. Tuttavia, il vecchietto terribile Favre ha tirato fuori dal cilindro un rush finale di altissimo livello, e il computo generale parla di un record-36/47, 446 Yds, 2 Tds, e 2 dolorosi INTs. In particolare, negli ultimi tre minuti, Favre, Schancoe, Peterson si sono stabilmente assisi sulle ultime 20 Yds di Arizona e da lì hanno guidato una furiosa rimonta, conclusa con il FG di Longwell. Per Arizona una sconfitta sanguinosa, ma dimostra ancora che è una stagione di transizione. Per Minnesota un attesissimo sospiro di sollievo.
Arizona: vs Seattle
Minnesota: @ Chicago
NY Giants – Seattle Seahawks 41-7
Nelle precedenti tre partite casalinghe, Seattle aveva raccolto altrettante vittorie, e anche il “Dodicesimo uomo in campo”, il pubblico, aveva svolto il suo compito egregiamente. Ma ieri sono saliti al freddo di Seattle i lanciatissimi Giants, che permettetemi il gioco di parole, hanno compiuto un “Giant step” verso i playoffs.
Il piccolo Manning ha raccolto una prestazione egregia-21/32, 290 Yds, e ben 3 Tds. Nicks, Smith, Boss sono stati i suoi obiettivi principali, ma anche il sempre decisivo Bradshaw ha segnato due Tds, aiutando la “NY blu” ad issarsi al top della NFC East. Guardando il tabellone, si capisce quanto l’attacco abbia dominato, ma anche come la difesa si sia chiusa a doppia mandata, permettendo solo nell’ultimo quarto ai Seahawks di varcare la linea di meta. Per Seattle, l’attenuante potrebbe essere ricercata nel fatto di aver dovuto sostiutire il titolare con il debuttante Whitehurst-12/23, 113Yds, 1 Td, 2 INTs. Dunque il record immacolato di Seattle è caduto, ma oggettivamente era molto difficile reggere l’urto di questi Giants.
NY Giants: vs Dallas
Seattle: @ Arizona
Kansas City Chiefs – Oakland Raiders 20-23 OT
Questa è una delle sfide più sentite e una delle tradizionali tra le franchigie della Lega di Football. Inoltre, i Chiefs stanno costruendosi una stagione di tutto rispetto, anche se in alcuni casi sono caduti in errori marchiani, che hanno sporcato il record. In ogni caso, possono essere considerate una delle grandi sorprese della stagione.
Come a Cleveland, anche in California, baia di Oakland, il football è uno sport molto seguito, e la passione per la squadra non è mai del tutto scemata, sebbene le prestazioni dei Raiders, dopo l’apparizione al SB del 2004, siano calate fino all’anonimato delle successive stagioni. Nella stagione di Oakland, Denver potrebbe essere considerata una pietra miliare: dopo quella vittoria, con i 59 punti segnati, i californiani hanno collezionato, con questa, tre vittorie consecutive, e hanno portato il proprio record sopra il 50%. Ma ciò che sorprende di più è la facilità con cui i nero-argento raggiungono l’area di end-zone.
Venendo alla partita, i Chiefs partono alla grande, con il solito Cassel sugli scudi-20/35, 216 Yds, 2 Tds 1 INT, ma la squadra non lo ha seguito a dovere. Da parte di Oakland invece una reazione rabbiosa, partita dal Td segnato dal kick-returner Ford, che con un Td da 94 Yds ha risvegliato i nero-argento. I quali da questo momento, non si sono più fermati e guidati dal solido e sicuro Campbell-19/33, 229 Yds, 1 Td e 1 INT, hanno risposto colpo su colpo ai Chiefs e dopo aver raggiunto la parità nel quarto quarto, hanno allungato fino all’Overtime, dove Janikowski è tornato ai precedenti livelli e ha finalmente dato ai californiani una preziosissima doppia W a Oakland. Per KC un’altra sconfitta sulla scia di quella di Houston; comunque nulla è perduto, il record di 5-3 li tiene nella scia delle altre grandi della AFC. Ma serve un pronto riscatto. Per Oakland oramai sembra iniziata una seconda stagione. Staremo a vedere curiosi come si potrebbe protrarre questo grande momento positivo.
Kansas City: @ Denver
Oakland: Bye
Indianapolis Colts – Philadelphia Eagles 24-26
Finalmente è andato in scena lo scontro tra i due Qbs più prolifici della Lega, Michael Vick per gli Eagles, Peyton Manning per i Colts. Il ritorno di Vick ha fatto più che bene agli Eagles, reduci anche da una settimana di Bye. Il Qb ha infatti lasciato il suo segno-17/29, 218 Yds, 1 Td pass e 1 rush Td. Inoltre è anche ritornato il Wr Jackson, che si è subito riconnesso con il suo alter-ego, il Vick, e ha subito risposto alla grande al fruttuoso secondo quarto dei Colts-17 punti.
Dalla parte dei Colts, che indossavano una maglia “throw-back”, del passato, non il solito Manning-31/52, 294 Yds, 1 Td, ma ben due INT, ha all’inizio guidato i suoi ad un 17-3 nel secondo quarto, salvo poi essere pizzicato per due volte dalla Safety Asante Samuel. A partire da questi episodi, Phila ha costruito la sua rimonta, che così permette alla squadra di coach Reid di inseguire a breve distanza i capofila Giants. Per Indy una battuta d’arresto che complica i piani per una tranquilla vittoria di division e che li obliga a guardare con attenzione ai prossimi impegni, perchè quest’anno nella AFC la corsa ai playoffs coinvolge più squadre, che sperano di approfittare l’un l’altra di un piccolo passo falso.
Indianapolis: vs Cincinnati
Philadelhia: @ Washington
Dallas Cowboys – Green Bay Packers 7-45
Dallas arrivava a Green Bay con un deprimente e sconfortante 1-6, che “conteneva” un coach in pratica esonerato, anche se il buon Jerry Jones non si è ancora deciso a prendere il coraggio, o meglio il contratto, a due mani e a mostrare al pessimo Philips la porta, un roster che ha dovuto far fronte a vari infortuni, ma soprattutto ad un’involuzione imbarazzante dei suoi giocatori chiave. Quindi la situazione non era delle migliori.
E la partita ha mostrato tutta la pochezza, difficoltà, mancanza di volontà, in coloro che vestono la maglia con la stella solitaria. Il pronostico pendeva a favore di Green Bay, ma il campo ha perentoriamente affermato quanto Green Bay sia in grande forma. Il Qb di GB Rodgers-27/34, 289 Yds, 3 Tds ha guidato, non ad una semplice vittoria, ma ad una grande affermazione i giallo-verdi del Wisconsin; tra i compagni di squadra, spiccano le prestazioni di Jennings, Jones, Jackson, tutti con un Td ricevuto. Obiettivamente di fronte avevano un team allo sbando, con un back-up come Kitna-19/30, 183 Yds, 1 Td, 2 INTs che dimostra perchè non calcava più un campo Nfl. E nel complesso Dallas dimostra proprio di scendere in campo già battuta e quindi non resta che aspettare che la fine della stagione si avvicini quanto prima. Come si può leggere dai commenti live sul sito uffciale Nfl, oramai i tifosi di Dallas parlano di giungere in fondo alla classifica, così che i Cowboys scelgano per primi al prossimo Draft, e magari trovare i “nipoti” di Aikman, Smith, Irvin, e non solo, perchè la ricostruzione deve innanzitutto partire dalla panchina. Quindi per i tifosi della ex America’s Team, ci vorranno pazienza e lungimiranza.
Dallas: @ NY Giants
Green Bay: Bye
Finalmente posso parlare da TIFOSO COWBOYS: YYYYESSSSSS!!!!!! Signor Jones, ERA ORA!!!!!!! Non che adesso cambi qualcosa in positivo….comunque il momento per una scossa doveva arrivare…per me doveva arrivare prima, ora sull’1-7 mi sembra finanche “troppo facile”. In ogni caso, bene!!!!! Buona serata a tutti!!!!! Mi auguro che non abbia commesso troppi errori…Buona lettura!!!!
Tifoso LoneStar???…..Speri nel draft o cmq gradiresti un finale dignitoso???? Kitna sempre al suo posto????
Caro Lyer, sì sono un tifoso dei Cowboys, che è dall’inizio dell’anno che pensa che il più grande errore di Jerry Jones sia stato confermare quell’inetto di Philips. E’ pur vero che Dallas ha di nuovo vinto il titolo divisionale sotto la sua guida, ma è altrettanto evidente che quando si sono trovati di fronte al “Do or die” del Divisional, bè, sono proprio morti, sul colpo.Spero infine nel draft, ma mi auguro che questa scossa-molto, troppo tardiva, serva a qualcosa: 1-7 è irrecuperabile, però se finisse almeno dignitosamente la stagione, ne sarei felice. Su Kitna: questo ha Dallas, non può mica richiamare Aikman…..
Week da dimenticare….I miei bucanieri sono rimasti senza bottino…e i cardinals hanno gettato tutto in 3 minuti…..uff
E visto quello che i Giants avevano fatto prima con i QB di Chicago e poi di Dallas Matt Hasselbeck ha pensato bene di chiamarsi fuori…non si sa mai hahahah
Quanto mi dispiace per i poveri Cowboys hahahahahaha .Go bucs
A’ “Bucsvillle”…fai poco il ganassa!!!!! Che fino all’anno scorso eri in fondo alla classifica….Quest’anno stiamo facendo schifo è vero, ma finalmente il GM Jones ha preso il toro per le corna e ha cacciato quel ciccione incompetente di Philips. Per il resto, state facendo un gran campionato, non lo metto in dubbio, ma vedremo quando arriveranno i playoffs…Come si suol dire: “Ride bene chi ride ultimo”.
Caro simonmp1 il problema dei Cowboys e’ proprio Jerry Jones ma purtroppo nessuno puo’ cacciarlo ,finche’ questo presuntuoso egocentrico non si fa da parte ed assume un vero general manager limitandosi a fare il proprietario Dallas andra’ poco lontano.