Dopo una settimana di pausa, nella quale hanno solo giocato Army e Navy in uno scontro come sempre molto competitivo (31-13 per Navy), è tornato il campionato NCAA di football americano, con le prime partite del nuovissimo sistema di playoff. Da quest’anno, infatti, non si giocano solamente due semifinali e la finale, ma si parte bensì dagli ottavi, dei quali hanno però il passaggio garantito al turno successivo solo i 4 vincitori delle migliori 4 conference. Hanno quindi riposato Oregon, per la Big Ten; Georgia, per la SEC; Boise State, per la Mountain West e infine Arizona State, per la Big 12.
Il primo match ha visto opporsi Notre Dame e Indiana, in una sorta di derby dello stato. Dopo un inizio decisamente rocambolesco, con un intercetto per parte, la partita si accende improvvisamente con una corsa sensazionale da 98 yard convertita in TD da parte del RB di Notre Dame Jeremiyah Love, che porta in vantaggio i Fighting Irish. Alla fine di un primo tempo controllato il vantaggio per loro si estende di 7 punti ancora, chiudendo 17-3 alla metà.
Il terzo quarto risulta essere quello meno intenso della partita, con un solo field goal realizzato da Notre Dame per estendere ancor più il vantaggio. Nell’ultimo quarto uno splendido lancio da 44 yard del QB Leonard per Jordan Faison porta i Fighting Irish a poche yard dalla endzone, dove il TD dello stesso Leonard porta il risultato sul 27-3. 2 TD consecutivi per Indiana, che riesce a eseguire anche l’on side kick, non bastano in alcun modo a riacciuffare il risultato. Sempre meglio tardi che mai, ma non in questo caso.
27-17 è il risultato finale per i Fighting Irish. Nel prossimo turno, all’Allstate Sugar Bowl, Notre Dame incontrerà Georgia.
Uno dei più grossi problemi riscontrati nella finale della SEC contro Georgia si è risolto alla grande per Texas, che coi giochi di corsa questa volta azzeccati riesce a battere per 38-24 Clemson, con lo sprint fondamentale arrivato nel secondo quarto con ben 3 TD che hanno messo abbastanza in sicurezza l’esito finale. I Tigers erano arrivati a questo scontro dopo aver vinto la finale della ACC contro SMU, un po’ inaspettatamente, forse.
Per questo motivo la preparazione fisica e mentale non è stata sicuramente delle migliori, l’avversario è risultato essere inoltre, come prevedibile, di un livello tecnico decisamente superiore. Per Texas ora arriva il momento di affrontare Arizona State nel Chick-fil-A Peach Bowl, senza dubbio l’avversario più semplice sul percorso alla finale. L’errore più grande sarebbe in ogni caso quello di sottovalutare i Sun Devils, che meritatamente hanno trionfato due settimane fa nella finale della Big 12 e hanno avuto quindi il posto garantito ai quarti.
Ottima la reazione invece di Penn State, che si riprende alla grande dopo la sconfitta nella finale della Big Ten contro Oregon. I Nittany Lions hanno trovato dei SMU Mustangs sicuramente arrabbiati e pronti a giocarsi la sfida quasi ad armi pari. Il risultato finale, però, non rispecchia decisamente quelle che erano le aspettative di SMU per questa partita, decisa già a fine primo tempo con Penn State avanti 28-0.
Protagonista dei primi due quarti è senza dubbio la difesa, che si trasforma in attacco e converte due intercetti in due pick six sia nel primo quarto, con Dominic DeLuca, sia nel secondo quarto, con Tony Rojas. Due corse di Kaytron Allen e Nicholas Singleton mettono poi al sicuro il risultato. Un secondo tempo discreto è più che sufficiente per vincere la partita, che fino a 8 minuti dalla fine non aveva visto SMU realizzare nemmeno un TD.
Penn State si appresta così ad affrontare nel Vrbo Fiesta Bowl Boise State, arrivata direttamente ai quarti di finale grazie soprattutto alle prestazione e ai TD di Ashton Jeanty, che purtroppo non ha vinto l’Heisman Trophy alle spese di Travis Hunter. Il ricevitore tuttofare di Colorado ha vinto la scorsa settimana l’ambito trofeo del miglior giocatore della stagione di football americano nella NCAA e nonostante l’abbia vinto meritatamente rimane il rimpianto per Jeanty. D’altronde sarebbe stato suo in qualsiasi altra stagione, ma le prestazioni aliene di Hunter di quest’anno non potevano non essere premiate.
Nell’ultima partita degli ottavi di finale della nuova formula dei playoff si sono sfidati Tennessee e Ohio State. Entrambe le squadre sono arrivate a questa partita con due sconfitte nel tabellino, con i Buckeyes sicuramente leggermente favoriti alla vittoria nei pronostici. Quel “leggermente”, sfortunatamente per i Volunteers, si è da subito rivelato essere un divario ben più grande.
Ohio State ha infatti dominato il primo quarto, con 3 TD di 3 giocatori chiave della stagione dei Buckeyes: il ricevitore Jeremiah Smith e i RB Quinshon Judkins e TreVeyon Henderson, come sempre alternati e gestiti perfettamente dall’OC. Un inspiegabile secondo quarto senza marcature rimette però Tennessee in gioco, che dimezza lo svantaggio all’intervallo fino a 21-10.
Quasi abbastanza comicamente il terzo quarto ricomincia esattamente come era iniziato il primo, con un TD di Jeremiah Smith, seguito da uno di Judkins. Nell’ultimo quarto c’è anche spazio per un altro TD di Henderson, che ottiene come i suoi due compagni il secondo TD di giornata.
Se questi tre ragazzi, coordinati dall’aiuto del QB Will Howard, proporranno quest’intensità e costanza nella prossima partita dei quarti di finale, sarà tutt’altro che una partita facile per gli avversari. Peccato che contro ci saranno gli imbattuti, per ora, Oregon Ducks. L’appuntamento per lo scontro tra queste due squadre sarà in California, nel rinomatissimo Rose Bowl.
In contemporanea alle prime partite di playoff si sono giocati altri Bowl, ecco i risultati:
- South Alabama- Western Michigan: 30-23
- Memphis- West Virginia: 42-37
- California- UNLV: 13-24
- Western Kentucky- James Madison: 17-27
- Georgia Southern- Sam Houston: 26-31
- Ohio- Jacksonville State: 30-27
- Tulane- Florida: 8-33
- Coastal Carolina- UTSA: 15-44
- Northern Illinois- Fresno State: 28-20
- South Florida- San José State: 41-39
Il calendario delle prossime partite dei playoff
I quarti di finale dei playoff cominceranno nella notte italiana tra il 31 dicembre e l’1 gennaio: a sfidarsi alle 1:30 di notte saranno Penn State e Boise State. Nel primo giorno dell’anno si sfideranno alle 19 Texas e Arizona State, alle 23 Ohio State contro Oregon e nella notte che porta al 2 gennaio si sfideranno invece Notre Dame e Georgia.
Studente in “Scienze della comunicazione”, grande appassionato di NFL dal 2020 e scrittore nel tempo libero. Amo gli Stati Uniti, per questo motivo ho dedicato un blog personale (@ParlandodiUSA) a scrivere articoli su questo splendido paese.
Come al solito articolo molto ben fatto.Auguri di buon anno a te e agli amici del sito.🙋