Arrivati ormai alla week 13 del campionato di college di football americano c’è una certezza inconfutabile: Oregon è rimasta l’unica squadra, per ora, imbattuta. I team rimasti a 0 sconfitte fino alla scorsa settimana hanno perso la loro prima partita: sto parlando quindi di Indiana e di Army.
Indiana perde la sua prima partita stagionale con l’avversario peggiore, probabilmente, che si poteva incontrare in questo momento: Ohio State. I Buckeyes con una prestazione in crescendo riescono a battere gli Hoosiers per 38-15, confermando quanto detto nelle scorse settimane su Indiana. Sto parlando ovviamente del fatto che il calendario degli Hoosiers, decisamente scarno di confronti con squadre presenti nel ranking, gli aveva avvantaggiati e non poco nel ritrovarsi a questo punto della stagione imbattuti.
Questo non toglie nulla, ovviamente, al merito di trovarsi al quinto posto nel ranking fino allo scorso sabato. Indiana contro i Buckeyes è partita dimostrando le sue vere qualità offensive trovando il vantaggio, ma una serie di errori troppo, troppo grandi hanno invece permesso ai Buckeyes di rientrare subito in partita e poi di dilagare notevolmente nel risultato.
Sto parlando in primis del punt non riuscito da parte degli Hoosiers che porta i Buckeyes subito in endzone, ma anche della difesa non curante sul ritorno da 79 yard di Caleb Downs e sul TD che segue qualche minuto dopo da parte di Jelani Thurman. Sprazzi delle vere potenzialità di Indiana si tornano a rivedere nell’ultimo quarto, quando ormai è già troppo tardi.
Nella battaglia a caschi oro tra Notre Dame e Army anche quest’ultima perde la sua imbattibilità, pure in questo caso contro un avversario in forma strabiliante. Un’altra similarità rispetto alla partita tra Indiana e Ohio State sono gli errori di Army, che hanno certamente facilitato il lavoro ai Fighting Irish. Uno è sicuramente il punt fallito dai Black Knights nel primo quarto che fa allungare il vantaggio di 7-0 già accumulato da Notre Dame fino a 2 possessi di differenza. Anche il fumble del QB di Army Bryson Daily su corsa denota una mancata attenzione, forse mischiata ad un po’ di ansia per l’avversario, che deve essere però sempre altissima in una partita di questo livello.
Notre Dame vince facendo una delle cose che sa fare meglio, ovvero sfruttare la loro costanza all’interno delle partite. Certo, con un reparto come quello dei RB che ti porta a casa 5 TD con tre uomini diversi, un assoluto punto di forza per quest’università, tutto diventa più agevole.
Con un po’ di difficoltà arriva anche la vittoria per Penn State, che batte 26-25 Minnesota. Il primo tempo si chiude in vantaggio per i Golden Gophers che, con coraggio e creatività nelle azioni della offense, avevano già fatto presagire che la giornata dei Nittany Lions sarebbe stata tutto tranne che facile. Tra i punti per Minnesota del primo tempo da segnalare una straordinaria trick play con un flea flicker per il TD su ricezione di Jameson Geers e 2 punti arrivati dopo una conversione da 1 punto fallita da Penn State e ritornata appunto in endzone da Minnesota.
Nel secondo tempo a fare la differenza sono stati due first down ottenuti da un 4th &1 a fine partita. Il primo viene ottenuto con un fake punt e il secondo è stato fondamentale per impedire a Minnesota di avere anche solo qualche secondo per cercare un field goal per il sorpasso.
Nelle altre partite della giornata Texas riesce a battere 31-14 un avversario che si è dimostrato tedioso per molte squadre nel corso di questa stagione quale Kentucky; Georgia batte senza problemi 59-21 UMass e Miami vince contro Wake Forest per 42-14. Clamorosa terza sconfitta stagionale invece per Alabama, che perde disastrosamente 24-3 contro Oklahoma, e anche per Ole Miss, sconfitta invece da Florida. Una cosa sull’Heisman Trophy dopo questa partita di Alabama è assolutamente certa: Jalen Milroe non ne sarà il vincitore.
Il nuovo ranking dopo la week 13
Le prime quattro posizioni rimangono ancora invariate, mentre in quinta posizione sale con merito Notre Dame. A seguire Georgia, Tennessee, Miami, SMU e Indiana a chiudere la top 10. Clemson sale in 12 e Alabama risprofonda in 13, con ben 3 sconfitte a tabellino. Sale di ben 7 posizioni Arizona State dopo la vittoria contro BYU, che è invece finita in 19. Nuova ri-entrata Missouri, posizione numero 24 per i Tigers.
Cosa riserva la week 14?
In occasione delle festività, la giornata numero 14 si divide tra venerdì (il famoso black friday) e sabato. Venerdì giocheranno Ole Miss contro Mississippi State, Boise State contro Oregon State e Georgia contro Georgia Tech. Sabato in campo Ohio State contro Michigan, Tennessee contro Vanderbilt e South Carolina contro Clemson, tutte alle 18 ore italiane. Alle 21:30 in campo invece Penn State contro Maryland, Notre Dame contro USC, Alabama contro Auburn, Miami contro Syracuse e California contro SMU. Nella notte scenderanno in campo Oregon contro Washington e Texas contro Texas A&M. Direi giornata abbastanza carica di eventi.
Studente in “Scienze della comunicazione”, grande appassionato di NFL dal 2020 e scrittore nel tempo libero. Amo gli Stati Uniti, per questo motivo ho dedicato un blog personale (@ParlandodiUSA) a scrivere articoli su questo splendido paese.