Nel sabato che non ha visto in campo Georgia ed Alabama, che hanno avuto il turno di riposo in vista del grande big match che li vedrà opporsi nella prossima giornata, sono tornate in campo Ohio State e Clemson, oltre che Texas e molte altre squadre protagoniste della stagione che ancora avranno il loro weekend di riposo più avanti.

Ohio State, per cominciare, ritorna alla grande e batte per 49-14 Marshall. Nonostante lo spavento iniziale per il vantaggio dei Thundering Herd, i Buckeyes reagiscono subito e si portano a casa il match realizzando ben 7 TD, tutti convertiti.

A differenza delle altre squadre in vetta alla classifica del ranking Ohio State è quella che senza dubbio, statistiche a parte, predilige giochi di corsa e non potrebbe essere altrimenti quando ti ritrovi nel roster un running back del calibro di Quinshon Judkins, che solo contro Marshall ha corso per 173 yard con 2 TD.

Anche Henderson, running back che si alterna al primo, realizza 2 TD, confermando quanto detto prima sui giochi di corsa. In caso di problemi con questo tipo di gioco, tuttavia, la coperta di Ohio State anche nel reparto dei ricevitori è di spessore. A tal proposito, nonostante non sia stato protagonista assoluto in questa partita, Jeremiah Smith rimane, a mio parere, uno dei miglio ricevitori di tutta la NCAA. Il suo TD è servito comunque a chiudere definitivamente i conti nella partita di sabato nel terzo quarto, portando i Buckeyes in vantaggio di 28 punti prima dell’ultimo quarto.

3-0 segna ora il tabellino di Ohio State, in tre partite francamente troppo poco proibitive per poter definire le reali possibilità di poter vincere il titolo NCAA. Dopo Michigan State, che sarà la sfidante della prossima giornata e Iowa, in quella dopo ancora, arriverà il match contro Oregon che senz’altro darà una risposta in merito.

Where Ohio State football ranks in the AP Top 25 after Week 4 - cleveland.com

Quinshon Judkins, running back col numero 1, è stato uno dei protagonisti assoluti della partita di Ohio State contro Marshall.

Anche Clemson, dopo il weekend di pausa, ritorna a vincere e lo fa con un’altra prestazione convincente. Battuti i Wolfpack di North Carolina State per 59-35. Nonostante il ritmo dei padroni di casa sia andato sempre più a calare a risultare decisivi sono stati i 4 TD realizzati solamente nel primo quarto. A metà incontro non c’era più possibilità per NC State di rimontare, essendo già sotto a quel punto 45-7. Il loro orgoglio è stato comunque l’ultimo a uscire dal campo, come dimostrano i 3 TD realizzati da loro solo nell’ultimo quarto. Nonostante l’incredibile forza e varietà che Clemson ha nell’attacco (sono stati coinvolti nel match ben 6 RB e 8 tra WR e TE), da rivedere è sicuramente la difesa. In ogni caso buona la loro reazione, non scontata, nelle ultime due partite dopo la pesante sconfitta subita alla prima giornata contro Georgia.

Anche la squadra numero uno del ranking è scesa in campo, portandosi a casa anche la quarta vittoria su quattro. Non posso non star parlando di Texas, che frantuma UL Monroe per 51-3 e si conferma indiscutibilmente la squadra da battere e meritatamente in testa al ranking NCAA. A essere mostrate allo stadio di casa, nelle tribune completamente arancioni, non sono state come sempre solamente le doti offensive straordinarie di questa squadra, guidata ora dal QB Arch Manning che ha preso il posto dell’infortunato Quinn Ewers, ma anche quelle difensive.

L’equilibrio di questa squadra, che alterna una offense ricca di giocatori di una qualità nettamente superiore e una difesa sempre più capace di leggere le situazioni della offense opposta e anche sempre più abile negli intercetti, è ciò che rende al momento Texas la squadra più completa. Prossima sfida contro Mississippi State sempre in casa. Piccolo spoiler: le cose non andranno diversamente da ciò che già abbiamo visto nelle prime quattro partite.

Texas Longhorns fans hyped about team's success this season | FOX 7 Austin

Texas ha rinforzato ulteriormente il primo posto nel ranking, ora il loro tabellino è 4-0.

Il match più atteso di giornata era però quello tra Tennessee, che era sesta nel ranking, e Oklahoma, che era numero 15. A spuntarla sono stati i Volunteers che hanno vinto meritatamente con costanza all’interno del gioco offensivo, senza eccessi e senza difetti. Oklahoma ha provato più volte a rientrare in partita, ma l’unico a crederci sembrava il QB Hawkins Jr, come si può constatare dall’azione del TD finale dei Sooners e dal fatto che, nonostante non sia lui un running back, abbia corso più lui di chiunque altro nei giochi di corsa. A essere decisive, purtroppo in negativo, sono state alcune scelte in end zone che altrimenti avrebbero portato ad un esito diverso per Oklahoma che, con questa sconfitta, perde posizioni importanti nel ranking.

Vincere non equivale sempre ad una vera e propria vittoria, anche se ciò può sembrare una contraddizione. Questo è il caso di Missouri che vince contro Vanderbilt per 30-27 nei tempi supplementari, perdendo però alcune posizioni nel ranking visto il passo che mantengono le altre squadre nelle prime posizioni della classifica. Un esempio su tutte è Ole Miss, che con le strabilianti 225 yard ricevute di Tre Harris vince anche contro Georgia Southern per 52-13 senza apparentemente spingere troppo sul pedale dell’acceleratore.

Continua anche a vincere Miami, che passa su South Florida per 50-15. Benissimo Penn State e in ripresa sia Michigan, che vince contro USC per 27-24 e Notre Dame, che vince contro Miami (OH). Perde dopo tre vittorie Kansas State su un campo difficile come quello di BYU. Il weekend negativo per le squadre di Oklahoma viene confermato anche dalla sconfitta di Oklahoma State contro Utah. Risultato finale 22-19 per gli Utes.

Premio per la partita più spettacolare e pazza dell’anno non può che non andare a James Madison contro North Carolina, risultato finale 70-50 per i primi.

James Madison scores school-record 53 first-half points in 70-50 win at North Carolina - Yahoo Sports

Sì avete capito bene, ben 120 punti realizzati in una sola partita! 70 di questi dai vincitori di James Madison University

Il nuovo ranking dopo la week 4

Rimangono invariate le prime quattro posizioni, complice anche il riposo della numero 2 Georgia e della numero 4 Alabama. Sale in quinta Tennessee, rubando una posizione a Ole Miss, che rimane in un’onesta e ottima sesta posizione. A seguire ora Miami, davanti a Oregon e Penn State. A chiudere la top 10 Utah, che guadagna due posizioni rispetto alla scorsa settimana. In 11 troviamo Missouri, che perde 4 posizioni complice l’aver vinto con troppa sofferenza contro Vanderbilt. Michigan ritorna a farsi vedere nella prima metà della classifica al dodicesimo posto. Sono ben 6 le posizioni guadagnate dai Wolverines rispetto alla precedente settimana. In risalita anche Clemson, che passa dalla posizione 21 alla numero 17. Tracollo per Oklahoma, che passa dalla 14 alla 20, e per Oklahoma State, che passa dalla 15 alla 21. Disastro Kansas State, ora numero 23. Nuove in classifica BYU, numero 22, e Boise State, numero 25.

Cosa riserva la week 5?

Consiglio di preparare i popcorn e anche un caffè per rimanere svegli perché alle 01:30 della notte tra sabato 28 e domenica 29 settembre andrà in scena una, se non la più attesa, partita di questa regular season. A sfidarsi Georgia, numero 2, e Alabama, numero 4. Il sabato sera si aprirà come al solito alle ore 18 con Ole Miss-Kentucky, Minnesota-Michigan e Oklahoma State-Kansas State. Decisamente non male come inizio. Più tardi, alle 21:30 sarà interessante seguire Louisville contro Notre Dame. Poco più tardi giocherà anche Texas contro Mississippi State. Nella notte scenderanno in campo sia Ohio State che Clemson. Un’affascinante Oregon-UCLA chiuderà la giornata all’alba di domenica 29 settembre.

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Georgia contro Alabama sarà il match più importante della regular season fino ad oggi

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