La dissoluzione della Pacific-12 Conference, meglio nota come PAC-12, che ha perso ben 10 delle università che la costituivano rimanendo con le sole Oregon State e Washington State ai nastri di partenza della regular season 2024 del Football NCAA, è stato semplicemente l’atto finale di una rivoluzione iniziata nel 2021, quando le gloriose Texas e Oklahoma annunciarono il loro passaggio dalla Big 12 alla Southeastern Conference (SEC), operazione che è stata formalizzata solo pochi giorni fa, il 1 Luglio, aprendo un mese caldissimo per il panorama del football universitario, che si concluderà con i trasferimenti ufficiali delle 10 scuole fuoriuscite dall’ormai ex “Conference of Champions” il prossimo 1 Agosto.
Con Oregon, UCLA, USC, Washington che si sposteranno nella Big Ten, Arizona, Arizona State, Colorado, Utah che si uniranno alla Big 12, California e Stanford che cambieranno addirittura costa, andando a infoltire le fila della Atlantic Coast Conference (ACC), ecco come saranno strutturate le nuove Conference della Division I-A della NCAA nel 2024, stagione in partenza il prossimo 24 Agosto, con la cosiddetta “Week 0” che aprirà con il match di Dublino, Irlanda, tra Florida State e Georgia Tech, ribattezzato Aer Lingus College Football Classic.
AAC – American Athletic Conference
L’erede della fu Big East Conference perde SMU ma acquista Army, mantenendo quindi il numero di 14 membri, raggruppati in un’unica divisione; a farne parte, oltre agli stessi Black Knights, saranno altri 13 programmi di football: Charlotte 49ers, East Carolina Pirates, Florida Altantic Owls, Memphis Tigers, Navy Midshipmen, North Texas Mean Green, Rice Owls, South Florida Bulls, Temple Owls, Tulsa Golden Hurricanes, Alabama-Birmingham (UAB) Blazers, Texas-San Antonio (UTSA) Roadrunners e i Tulane Green Wave, arrivati secondi la scorsa stagione dopo aver perso il Championship con i Mustangs.
ACC – Atlantic Coast Conference
Nonostante le proteste di Clemson, Florida State, North Carolina e le cause intentate dalle prime due per l’arrivo di California e Stanford, la Conference della costa atlantica è rimasta compatta, almeno per ora, aggiungendo altresì i Campioni AAC del 2023, Southern Methodist ed arrivando a contare così 17 team pronti a darsi battaglia, raggruppati in un’unica Division, e qui di seguito elencati: Boston College Eagles, Cal Golden Bears, Clemson Tigers, Duke Blue Devils, Florida State (FSU) Seminoles, Georgia Tech Yellow Jackets, Louisville Cardinals, Miami (FL) Hurricanes, North Carolina Tar Heels, North Carolina State Wolfpack, Pittsburgh Panthers, Southern Methodist (SMU) Mustangs, Stanford Cardinal, Syracuse Orange, Virginia Cavaliers, Virginia Tech Hokies e Wake Forest Demon Deacons.
Big Ten (B1G) – Big Ten Conference
Inizialmente accordatasi con ACC e Pac-12 per evitare di soffiarsi le squadre a vicenda dopo il famoso annuncio di abbandono della concorrente Big XII da parte di Texas e Oklahoma, è venuta meno al patto conosciuto con il nome di “The Alliance” sfruttando le difficoltà della Conference della West Coast per acquisire 4 nuovi team, inizialmente UCLA e USC, che comunicarono il passaggio alla B1G nel 2022, e successivamente, nel corso del 2023, Oregon e Washington; raggiunto il numero di 18 membri, l’istituzione con sede a Rosemont, Illinois, ha abbandonato la storica struttura a due Division, raggruppando tutti i contendenti in una singola divisione, così composta: Illinois Fighting Illini, Indiana Hoosiers, Iowa Hawkeyes, Maryland Terrapins, Michigan State Spartans, Minnesota Golden Gophers, Nebraska Cornhuskers, Northwestern Wildcats, Ohio State Buckeyes, Oregon Ducks, Penn State Nittany Lions, Purdue Boilermakers, Rutgers Scarlet Knights, Southern California (USC) Trojans, UCLA Bruins, Washington Huskies, Wisconsin Badgers e i Campioni Nazionali in carica, i Michigan Wolverines.
Big 12 – Big Twelve Conference
Ripresasi dalla batosta subita nel 2021 dopo il già citato annuncio dell’addio da parte di Oklahoma e Texas, la Conference con il quartier generale situato a Irving, Texas, ha portato a termine con successo il lungo corteggiamento cui ha sottoposto Arizona, Arizona State, Colorado e Utah, riuscendo, non solo a ritornare al numero storico di 12 componenti, ma aumentandolo addirittura fino a 14, anche in questo caso, raggruppati in un’unica Division guidata dai vice campioni Big 12 del 2023 Oklahoma State Cowboys, e così completata: Arizona Wildcats, Arizona State Sun Devils, Baylor Bears, Brigham Young Cougars, Central Florida (UCF) Knights, Cincinnati Bearcats, Colorado Buffaloes, Houston Cougars, Iowa State Cyclones, Kansas Jayhawks, Kansas State Wildcats, Texas Christian (TCU) Horned Frogs, Texas Tech Red Raiders, Utah Utes, West Virginia Mountaineers.
CUSA – Conference USA
Trovatisi nel 2021 con soli cinque programmi di football che avevano confermato la loro presenza all’interno della Conference USA nelle stagioni future, a Dallas hanno stretto i denti, si sono rimboccati le maniche e, lavorando con serietà, sono riusciti a scongiurare il collasso già nel 2023, con l’aggiunta di Liberty, New Mexico State, Jacksonville State, Sam Houston State, e tornare in doppia cifra, come numero di università iscritte, in vista della partenza della season 2024, con l’arrivo di Kennesaw State; reduce da una stagione negativa in Division I-AA, l’ateneo con sede in Georgia anticipa di 12 mesi il viaggio verso la CUSA di altre due scuole FCS, programmato per il 1 Agosto 2025, Delaware e Missouri State. In attesa di aggiungere Blue Hens e Bears, la singola Division della conference è composta dalle seguenti 10 squadre: Florida International Panthers, Jacksonville State Gamecocks, Kennesaw State Owls, Liberty Flames, Louisiana Tech Bulldogs, Middle Tennessee Blue Raiders, New Mexico State Aggies, Sam Houston Bearkats, Texas-El Paso (UTEP) Miners, Western Kentucky Hilltoppers.
MAC – Mid-American Conference
Rimasta invariata per numero di componenti, la MAC ha deciso di effettuare un piccolo cambiamento a livello strutturale, abbandonando la suddivisione in East e West che la caratterizzava fin dal 1996 e variando i criteri d’accesso al Conference Championship Game, dove non si affronteranno più le vincitrici delle rispettive Division, ma la prima e la seconda classificata della regular season; una variazione resa probabilmente necessaria in vista del passaggio a 13 squadre previsto per il 2025, quando UMass rientrerà nella Mid-American dopo 8 stagioni passate da Indipendent, aggiungendosi agli attuali 12 team: Akron Zips, Ball State Cardinals, Bowling Green Falcons, Buffalo Bulls, Central Michigan Chippewas, Eastern Michigan Eagles, Kent State Golden Flashes, Miami (OH) RedHawks, Northern Illinois Huskies, Ohio Bobcats, Toledo Rockets, Western Michigan Broncos.
MW – Mountain West Conference
Dopo aver assaporato la possibilità di attirare alcune delle fuoriuscite dalla Pac-12 sfruttando la sua posizione geografica, la conference con sede a Colorado Springs ha mantenuto la composizione classica a 12 squadre, confermando però quanto deciso nel 2023, ovvero il passaggio da due Division, Mountain e West, ad una Division univoca, nella quale sono stati inseriti tutti i team guidati dai Campioni della MW Boise State Broncos: Air Force Falcons, Colorado State Rams, Fresno State Bulldogs, Hawaii Rainbow Warriors, Nevada Wolf Pack, Nevada-Las Vegas (UNLV) Rebels, New Mexico Lobos, San Diego State Aztecs, San José State Spartans, Utah State Aggies, Wyoming Cowboys.
PAC-12 – Pacific-12 Conference
Vittima e allo stesso tempo carnefice, tramite dieci delle dodici università che la componevano, del terremoto che ha stravolto il panorama del football universitario, l’ex regina delle conference FBS ha deciso di mantenere l’acronimo e la sede, situata a San Francisco, in attesa di capire cosa fare del proprio futuro, se sparire dal panorama del NCAAFB oppure unirsi, come si vociferava negli scorsi mesi, con la Mountain West, consolidando definitivamente una collaborazione già attivata in vista della stagione 2024, con i sopravvissuti Oregon State Beavers e Washington State Cougars che disputeranno 6 partite ciascuno contro le compagini della MW mentre opereranno essenzialmente da Indipendent come programmi di football; una specie di toppa in vista di chiarire le future intenzioni, per le quali è prevista una soluzione definitiva entro il termine della season 2026.
SEC – Southeastern Conference
A quasi tre anni dall’annuncio che sconvolse il mondo del football NCAA, Oklahoma e Texas sono finalmente entrate a far parte ufficialmente della SEC, e la conference giunta al suo novantaduesimo anno di attività ha deciso di cambiare volto cancellando la suddivisione in East e West Division che era stata introdotta nel 1991; “campionato a girone unico” come scriverebbero i cantori del soccer nel nostro paese che vedrà 16 team darsi battaglia per chiudere nelle prime due posizioni e accedere al prestigioso SEC Championship. Oltre ai campioni uscenti, gli Alabama Crimson Tide, le altre 15 contendenti saranno: Arkansas Razorbacks, Auburn Tigers, Florida Gators, Georgia Bulldogs, Kentucky Wildcats, Louisiana State (LSU) Tigers, Mississippi State Bulldogs, Missouri Tigers, Oklahoma Sooners, Ole Miss Rebels, South Carolina Gamecocks, Tennessee Volunteers, Texas Longhorns, Texas A&M Aggies, Vanderbilt Commodores.
SBC – Sun Belt Conference
Dopo l’aggiunta di 4 nuovi membri nel 2022, gli ex C-USA Marshall, Old Dominion, Southern Miss, e l’ex Division I-AA James Madison, la Sun Belt è rimasta invariata ed ha mantenuto la struttura adottata proprio a partire da quella stagione, con la suddivisione in East e West Division, nelle quali si divideranno, equamente, le 14 squadre che la compongono. Ad oriente i campioni dell’est Appalachian State Mountaineers, Coastal Carolina Chanticleers, Georgia Southern Eagles, Georgia State Panthers, James Madison Dukes, Marshall Thundering Herd, Old Dominion Monarchs; ad occidente I campioni dell’ovest Troy Trojans, Arkansas State Red Wolves, Louisiana Ragin’Cajuns, Louisiana-Monroe Warhawks, South Alabama Jaguars, Southern Mississippi Golden Eagles, Texas State Bobcats.
FBS Indipendents
Con Army passata alla AAC ed in attesa che UMass si aggreghi nuovamente alla MAC nel 2025, conference della quale aveva già fatto parte dal 2012, anno di esordio nella Division I-A, al 2015, rimangono solamente 3 i programmi di football indipendenti nel panorama della FBS Subdivision per il 2024: Connecticut (UConn) Huskies, Massachusetts (UMass) Minutemen, Notre Dame Fighting Irish.
Un totale di 134 programmi di football universitari suddivisi in 10 conference, alcuni storici, con radici nella palla lunga un piede che partono fin dagli albori di questo Sport, sul finire del diciannovesimo secolo, ed altri giovanissimi, come Charlotte, che ha aperto le porte al football solo nel 2013, che si affronteranno nei mesi autunnali per strappare l’accesso ai primi College Football Playoff della storia che vedranno 12 squadre al via; rispetto al passato, infatti, non saranno solo le 4 protagoniste dei cosiddetti due Bowl di semifinale a giocarsi l’accesso al National Championship, ma ci saranno 12 team pronti ad affrontare tre turni di qualificazione, in programma tra il 20 Dicembre 2024 e il 9-10 Gennaio 2025.
Protagoniste di questa fase finale saranno le vincitrici delle quattro Conference facenti parte della ex Power-5, ACC, Big 12, Big Ten, SEC, diventata ora “Power Four”, che si gioveranno anche di un bye al primo turno, e altre otto squadre, selezionate in base al ranking, che si sfideranno per accedere ai Bowl che faranno da cornice ai quarti di finale; i risultati di Fiesta Bowl, Peach Bowl, Rose Bowl e Sugar Bowl determineranno poi quali saranno le semifinaliste che si affronteranno nel Orange Bowl e nel Cotton Bowl, match dai quali usciranno i nomi delle partecipanti al National Championship di Atlanta, che si disputerà al Mercedes-Benz Stadium il 20 Gennaio 2025.
Folgorato sulla via del football dai vecchi Guerin Sportivo negli anni ’80, ho riscoperto la NFL nel mio sperduto angolo tra le Langhe piemontesi tramite Telepiù, prima, e SKY, poi; fans dei Minnesota Vikings e della gloriosa Notre Dame ho conosciuto il mondo di Playitusa, con cui ho l’onore di collaborare dal 2004, in un freddo giorno dell’inverno 2003. Da allora non faccio altro che ringraziare Max GIordan…