Riparte lo spettacolo collegiale del football a stelle e strisce, orfano fortunatamente di opt out, cancellazioni e calendari mozzati.

L’imminente week 1, estesa da sabato 28 agosto a lunedì 6 settembre, vedrà i Sooners lanciati in una probabile passeggiata nella Louisiana di Tulane University, la prima della possibile striscia che dovrebbe avvicinarli all’imbattibilità da qui a fine novembre, con Iowa State unica antagonista seria in Big 12!

Questo mini preambolo fa capire che fra le nostre contendenti al titolo nazionale viene finalmente inserita Oklahoma, sostanzialmente per quattro fattori: la profondità di un roster ricco di skill set in ogni comparto, novità del passato recente, un’inedita difesa apparentemente ferocie e affidabile, il ricambio di assi dietro al centro per le mammasantissime Alabama, Clemson e OSU – che limerebbe perciò i divari – ed infine il ritorno a battere le mani in regia di quello splendente diamante grezzo che prende il nome di Spencer Rattler, atteso da tutti nella corsa all’Heisman Trophy!

I tempi di Baker Mayfield e Kyler Murray non sono dunque così lontani a Norman, sebbene la linea sia oggi priva dell’All American Creed Humphrey, emigrato ai Chiefs nell’ultimo Draft: musica per le orecchie di coach Lincoln Riley, giovane prodigio della sideline e magnifico OC qui al debutto (2015), quando scortò la squadra ai CFP grazie al settimo ranking offensivo di tutta la nazione!

Infortuni permettendo, il suo signal-caller dal playmaking che strizza l’occhio a sua maestà Pat Mahomes, non può far altro che progredire l’effervescente ma pure solida direzione tecnica della tornata d’esordio, dove da freshman performò il 68% di completi per 28 mete e più di 3.000 yard!

Nelle corse, con Seth McGowan fuori dal programma annuale (al pari del Wr Trejan Bridges) e TJ Pledger accasatosi a Utah, perviene da Tennessee il transfer Eric Gray e rientrano Rhamondre Stevenson e il backup Marcus Major, responsabili di 850 yd combinate l’ultima campagna; tuttavia, colui al quale si chiede di alzare l’asticella e dare respiro alle magie di Rattler è senza dubbio lo junior texano Kennedy Brooks, armadio tarchiato abbatti tacke da 7,5 iarde a portata per 2.067 totali in due stagioni, chiamatosi fuori dalla shortened season 2020 causa Covid.

L’eccellenza del parco ricevitori poi può addirittura migliorare, se ai volti noti Marvin Mims, Theo Wease e il mastodontico ma agile e longilineo junior tight end Austin Stogner si unissero gli impatti istantanei del transfer da Arkansas Mike Woods e di un Jadon Haselwood in ripresa dalla rottura del crociato.

Parlavamo della difesa, una macchina da guerra nella pass rush, dove oltre a Nik Bonitto, stella della linebacker room e plausibile Defensive Player of the Year, coadiuvato dai ritorni di Brian Asamoah e DeShaun White, i tre DL Perrion Winfrey, Jalen Redmond e Isaiah Thomas non dovrebbero far rimpiangere la dipartita sponda NFL di Ronnie Perkins, e concorrere ognuno nella propria posizione quale migliore della conference.

Il termometro della stagione però sarà dato dal rendimento out wide dei sophomore DJ Graham e Woodi Washington, da cui dipenderanno le aspirazioni nazionali dell’università, dopo che in secondaria Norwood e Brown sono stati draftati da Steelers e Seahawks, sperando che il problema turnover diventi solo uno spiacevole ricordo.

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