La fine dell’anno si avvicina e con essa anche l’insieme di Bowl di fine stagione, tipica appendice di fine stagione per le squadre che meglio si sono comportate durante l’anno.
Quest’anno i Bowl saranno 41 per 80 squadre impegnate in quanto, per la seconda volta nella storia, il Championship Game vedrà affrontarsi le due vincenti di Orange Bowl e Cotton Bowl.
Mai nella storia c’era stato un numero così alto di Bowl e per riempire tutti gli spot sono state chiamate, prima volta nella storia, alcune squadre con record negativo e la cosa ha chiaramente creato molte polemiche. In alcune puntate andremo a vedere quali sono queste sfide di fine anno ed il loro orario italiano.
GILDAN NEW MEXICO BOWL
SABATO 19 DICEMBRE, ORE 20.00
UNIVERSITY STADIUM, ALBUQUERQUE, NEW MEXICO
ARIZONA WILDCATS (PAC 12, 6-6) vs.
NEW MEXICO LOBOS (MOUNTAIN WEST, 7-5)
Solo il fatto di giocare in casa può essere punto a favore dei Lobos, i quali non paiono avere possibilità contro Arizona, squadra dall’elevato tasso tecnico che però in stagione non è riuscita ad esprimere pienamente il suo potenziale. New Mexico, per contro, è riuscita a conquistare alcuni scalpi importanti (es. Boise State) ed ha conquistato risultati non preventivabili a inizio stagione ed ha guadagnato per la prima volta l’accesso a un Bowl dal 2007, quando sconfisse 23-0 Nevada, sempre nel Bowl di casa, ma ha poche possibilità di replicare il bel successo di otto anni fa.
ROYAL PURPLE LAS VEGAS BOWL
SABATO 19 DICEMBRE, ORE 21.30
SAM BOYD STADIUM, LAS VEGAS, NEVADA
BYU COUGARS (Independents, 9-3) vs.
#22 UTAH UTES (PAC 12, 9-3)
Tra Provo (sede di BYU) e Salt Lake City ci sono solamente 72 km e ciò può dare ulteriore interesse a un Bowl che già di suo offre molti spunti. I Cougars sono all’undicesima partecipazione consecutiva a un Bowl e sarà l’ultima partita sulla panchina di BYU per il coach Bronco Mendenhall, che li ha guidati per lo stesso numero di stagioni, il quale ha già firmato per Virginia. Utah ha assaporato anche l’aria dei playoff prima di inabissarsi nel finale.
Continua…
Andrea Cornaglia, classe ’86, profonda provincia cuneese, si interessa al football dal 2006, prendendo poi un’imbarcata per il mondo dei college dal 2010: da lì in poi è un crescendo di attrazione, inversamente proporzionale al numero di ore dormite al sabato notte