TOP
– #12 OKLAHOMA SOONERS
Big 12 affare tra TCU e Baylor? Qualcuno non la pensa così e nelle ultime settimane ce lo ha ricordato: se nella scorsa settimana Oklahoma State aveva sconfitto nettamente TCU (che anche questa settimana priva per quasi tutto il match di Trevone Boykin ha faticato molto per avere ragione di Kansas), in questa week è stata Oklahoma a dar notizia, scofiggendo in trasferta Baylor, 44-34. La partita è stata in equilibrio per tutta la prima metà di gioco e fino al terzo TD di giornata di Devin Chafin, che ha portato il punteggio sul 20-20, poi le stelle dei Sooners sono salite in cattedra: prima Baker Mayfield (24/34, 279 yards, 3 TD, 1 INT, più 76 yards e 1 TD su corsa) trova in endzone Sterling Shepard (14 ricezioni, 177 yards, 2 TD), poi Samaje Perine (28 portate, 166 yards, 2 TD) si inventa una corsa da 55 yards che porta il punteggio sul 34-20, troppo difficile da recuperare per i Bears. I Sooners sono, usando espressione abusata in questo periodo, artefici del loro destino: “basterà” vincere contro TCU ed Oklahoma State per conquistare la Big 12, magari anche in coabitazione con altri. Per i playoff, invece, si dovrebbe vincere la conference in solitudine e sperare che la sconfitta contro Texas non influenzi troppo il comitato.
– KEENAN REYNOLDS (QB, NAVY)
Bastava un solo TD per diventare in solitaria il giocatore collegiale con più TD su corsa di sempre, superando Montee Ball con cui era appaiato a quota 77. Keenan Reynolds, però, ha voluto esagerare dopo una giornata di “riposo” senza segnature contro Memphis, e nella sfida contro Southern Methodist si è concesso 4 segnature su corsa (ed una su passaggio), permettendo alla squadra della Marina di vincere 55-14. Navy, inoltre, con questa vittoria si mantiene in testa alla combattutissima AAC West, alla pari con Houston con un record di 6-0, in attesa della sfida diretta che arriverà tra due settimane, e salirà certamente nei ranking, magari andando a raggiungere la posizione 17, la più alta dal 1979. Reynolds, poi, ha nel mirino Ball per un altro obiettivo: gli 83 TD totali (corsi o ricevuti) realizzati da Ball nella sua carriera collegiale: con altre (almeno 4 partite) l’obiettivo è ampiamente alla portata.
– USF BULLS
L’università di Tampa (non molto in auge adesso ma chi si ricorda del 2007?) è reduce da quattro stagioni con record negativo ma in questo 2015 la musica sta lentamente cambiando ed una stagione in positivo si affaccia alla soglia, nonostante la partenza 1-3. I Bulls hanno infatti hanno avuto buon gioco a sconfiggere piuttosto nettamente Temple, squadra lodata da più parti per la sua difesa nelle prime 8 partite e poi collassata dopo la sconfitta contro Notre Dame. South Florida ha costruito il suo successo nel secondo quarto, chiuso con un parziale di 24-3, grazie ai suoi uomini migliori come il QB Quinton Flowers, sophomore di Miami (230 yards su passaggio e 2 TD pass, 90 yards su corsa e 1 TD, nel miglior dual-threat style che Flowers rappresenta) e il RB Marlon Mack, sophomore della Florida a sua volta (Sarasota, nei dintorni di Tampa), che ha messo a referto 272 yards tra corse e ricezioni, per 3 TD. Mack ha così superato le 1000 yards su corsa stagionali, bissando la quota ottenuta nel suo anno da freshman. Con questa vittoria USF apre nuovi scenari sulla AAC East, essendo a solo una partita di distacco da una Temple in crisi e che deve ancora affrontare Memphis: i Bulls però devono affrontare Cincinnati, quindi per qualsiasi risultato di livello ci sarà da sudare.
WORST
– I CAPICLASSIFICA DELLA PAC 12
Utah e Stanford, che succede? Gli Utes perdono dopo due overtime contro una Arizona che in questa stagione era stata maltrattata un po’ da chiunque, e vengono raggiunti in testa alla Pac 12 South da USC, che ha sconfitto Colorado pur con qualche patema: i Trojans, però, ai tempi vinsero lo scontro diretto e sono così qualificati al Championship in caso di arrivo a pari merito. Tra le due può ancora inserirsi UCLA, la quale deve ancora giocare contro entrambe e in caso di due vittorie sarebbe avanti in qualsiasi tie-breaker.
Stanford, invece, si fa sorprendere in casa da Oregon, ultima rivale per la conquista della North, e non conquista matematicamente la division: il record dei Cardinal in Pac 12 è 7-1, mentre quello dei Ducks è 5-2. A Stanford basterà vincere contro Cal (Molto sottotono nel periodo attuale) per vanificare ogni velleità di rimonta avversaria, che però esiste in quanto i Ducks devono ancora affrontare due avversarie di conference. Allargando il raggio d’analisi Utah e Stanford sono le due migliori rappresentanti della Pac 12 ed entrambe hanno due sconfitte: a meno di cataclismi è complicato che una delle due (o altre della conference) abbia possibilità playoff.
– BOISE STATE BRONCOS
Gli scommettitori davano favoriti i Broncos nella sfida casalinga contro New Mexico di 31 punti e nulla lasciava prevedere che Boise State potesse perdere, invece i Lobos compiono l’upset della giornata, vincendo 31-24. Le statistiche della gara sono stranissime: Boise State ha dominato in yards totali (641-413), primi down (40-11, per capirci) e tempo di possesso (33 minuti a 27 circa), ma i turnover (4-2), i tre intercetti del QB Brett Rypien e i big play di New Mexico hanno portato ad un risultato negativo per l’università dell’Idaho. Per i Lobos si tratta certamente già della miglior stagione dal 2007 mentre Boise State paga infortuni e una difesa meno performante rispetto allo scorso anno, e rischia seriamente di non arrivare nemmeno al Championship della Mountain West, combattendo contro la stessa New Mexico ed Air Force per questa posizione.
Andrea Cornaglia, classe ’86, profonda provincia cuneese, si interessa al football dal 2006, prendendo poi un’imbarcata per il mondo dei college dal 2010: da lì in poi è un crescendo di attrazione, inversamente proporzionale al numero di ore dormite al sabato notte