WISCONSIN

I Bagers ripartono da Paul Chryst, nuovo head coach assunto dall’università di Madison per cercare di centrare l’obiettivo primario, ovvero qualificarsi per un Bowl valido per i College Football Playoffs e, magari, anche vincerlo, lavando l’onta dei tre Rose Bowl consecutivi persi nell’era Bret Bielema, quella che, senza ombra di dubbio, ha rilanciato in maniera determinante Wisconsin.

Assistito in attacco dall’OC Joe Rudolph, l’ex allenatore di Pittsburgh, durante la primavera, ha lavorato a stretto contatto con il quarterback Joel Stave per cercare di migliorare un passing game che nelle ultime stagioni non ha certo reso per quanto ci si attendeva, anche a causa della presenza di un certo Melvin Gordon nel backfield e della volontà di Gary Andersen, il predecessore di Chryst sulla sideline, di puntare maggiormente sul gioco palla a terra.

Scelta opposta a quella che invece sembra interessare al nuovo corso, voglioso di dare un’impronta più bilanciata alla offense e installare una Pro-style, dando maggiori responsabilità al giocatore che si sistemerà dietro il centro, motivo per cui, statistiche alla mano, il senior numero 2 dovrà dare un taglio netto al passato e diventare un passer decisamente più preciso, evitando quindi di chiudere un’altra stagione con un rapporto negativo tra intercetti, 10, e TD pass, 9, lanciati.

Cosa non facile se si pensa che i Badgers non possono contare su un gruppo di ricevitori adeguato, almeno sulla carta, a supportare la causa; certo, il ritorno del leading receiver Alex Erickson, 772 yards, 3 TD, è importante per rendere più agevole il passaggio ad un nuovo tipo di attacco, ma preoccupa la situazione persistente alle sue spalle, dove sembra non esserci il talento necessario per garantire continuità al progetto, con Robert Wheelwright e Jordan Fredrick che, pur avendo esperienza di campo, non hanno mostrato nulla di eccezionale.

Saranno ampiamente coinvolti, al pari di Reggie Love e dei tight end Troy Fumagalli e Austin Traylor, ma, salvo sorprese, non ci si attende da loro delle prestazioni di alto livello, a differenza, invece, di quanto potrebbe fare il nuovo titolare nel backfield, Corey Clement, che da seguito alla dinastia di runningback prodotta da Wisconsin andando a coprire il vuoto lasciato dal suo predecessore, del quale è stato backup lo scorso anno, chiudendo con 949 yds e 9 touchdowns all’attivo; alle sue spalle Dare Ogunbowale, Taiwan Deal e l’interessantissimo freshman Jordan Stevenson, di divideranno le portate quando sarà necessario farlo rifiatare.

Ad aprirgli la strada una linea offensiva che recupera due soli starter, il left tackle Tyler Martz e il centro Dan Voltz, due dei migliori lineman della Big Ten, ed inserisce tre volti nuovi, il senior LG Ray Ball, l’unico con una certa esperienza, e i promettentissimi Michael Detter, freshman, e Haydend Biegel, sophomore, che andranno ad occupare i due spot sul lato destro; pesantemente rinnovata anche la defensive line, che, a differenza di quella opposta, si presenterà al via con una new entry a sinistra, il senior Jake Keefer, che affiancherà l’altro “esordiente” Arthur Goldberg, 25 placcaggi, l’uomo scelto per ricoprire la posizione di NT, e il sophomore Chikwe Obasih, già protagonista, con 2.5 tackles for loss e 1.5 sacks, nel corso della stagione da matricola.

Sojourn Shelton

Sojourn Shelton

Molto solido il reparto linebacker, che nonostante debba sopperire alla perdita di due inside estremamente produttivi, Trotter e Landisch, autori di 177 tkl nel 2014, può contare sul ritorno di due outside mostruosi come Vince Biegel, 56 placcaggi, 16.5 tackles for loss, 7.5 sacks, e Joe Schobert, 69 stops, 13.5 tackles for loss, 3.0 sacks, pass rusher formidabili in grado di mettere in difficoltà qualsiasi attacco avversario; alla loro esperienza si affideranno i due nuovi starter centrali, Leon Jacobs e T.J. Edwards, redshirt freshman che ha già fatto intravedere ottime cose in primavera.

Un periodo, quest’ultimo, che ha sfruttato a suo favore Tanner McEvoy, ex quarterback che si è conquistato lo spot da titolare nella posizione di free safety, andando ad affiancare sul profondo un altro dei talenti difensivi dei Badgers, Michael Caputo, leading tackler della passata stagione con 106 placcaggi all’attivo; giocatore completo, reattivo sia contro le corse che contro i passaggi, è stato uno dei punti cardine di un reparto che ha chiuso al quarto posto della nazione, concedendo 294 yards di total offense agl’avversari.

Merito, soprattutto, dell’ottimo lavoro svolto dalla passing defense, che può fare affidamento su un duo di cornerback affiatato e difficilmente superabile; a formarlo il senior Darius Hillary,41 stops, 5 broken pass, e, soprattutto, Sojourn Shelton, giocatore veloce, istintivo e dotato di una buonissima tecnica che ha concluso la sophomore season con 6 pass defended e 33 tackles messi a segno; incubo delle passing offense avversarie, inizierà il suo terzo torneo con i Badgers, nei quali si era messo in luce già nella stagione d’esordio in NCAA, 2013, totalizzando 4 intercetti.

Le sue prestazioni, e quelle del reparto difensivo più in generale, saranno probabilmente determinanti per la stagione 2015 di Wisconsin, che sarà messa a durissima prova già il prossimo 5 Settembre, quando, a Dallas, in Texas, dovrà vedersela con gli Alabama Crimson Tide, una delle compagini migliori, da anni, nel panorama universitario; se Chryst riuscirà ad aver ragione di Saban, il proseguo della regular season risulterà certamente più facile, anche se Nebraska e Minnesota saranno due avversarie temibilissime per la conquista della Division e l’accesso al Big Ten Championship.

NEBRASKA

L’era Mike Riley non inizia con i migliori auspici a Lincoln, visto che sarà costretto a cambiare parecchio personale in ruoli cardine e, allo stesso tempo, variare completamente il sistema di gioco, virando sulla pro-style offense che è sempre stata un suo credo fin dai tempi del primo stint con Oregon State, università che ha lasciato al termine della scorsa stagione, dopo dodici tornei in cui ha portato i Beavers al vertice della nazione.

Il suo primo obiettivo, dall’insediamento come head coach dei Cornhuskers, è stato quello di correggere i difetti di Tommy Armstrong Jr., quarterback che lo scorso autunno ha completato appena il 51.7 % dei passaggi, decisamente poco per un attacco che farà del passing game il suo punto cardine per muovere l’ovale; autore di 19 TD pass e 11 intercetti, ha completato per 2,314 yards e corso per 664 yds, 5 touchdowns, chiudendo come secondo runner del team, alle spalle del leader Ameer Abdullah, passato tra i professionisti nell’ultima primavera.

Al suo posto si alterneranno Terrell Newby, 282 yards, 5 TD, il sophomore Adam Taylor e il senior Imani Cross, 384 yds, 5 segnature, che proveranno a mantenere il running game di Nebraska ai livelli della passata stagione, quando ha chiuso tra i primi venti della nazione, centrando il diciassettesimo posto del ranking con 240 yards conquistate, di media, a partita; spesso utilizzati anche al di fuori del backfield, Cross e Newby potrebbero rappresentare due opzioni importanti per l’OC Danny Langsdorf, che potrà contare anche sul tuttofare De’Mornay Pierson-El, receiver che in alcune occasioni può essere schierato come runningback.

Piccolo, scattante e veloce, il sophomore numero 15 ha totalizzato 229 yds e 3 touchdowns dalla linea di scrimmage nella freshman season, e si candida ad essere uno dei target primari nel nuovo attacco aereo degli Huskers, nonostante un infortunio che lo terrà fuori a lungo nella prima parte di stagione; al suo ritorno, previsto per la nona settimana di regular season, dovrà cercare di conquistarsi nuovamente un posto al sole, lottando con i tre WR attualmente indicati come starter, il senior Jamal Turner e gli junior Jordan Westerkamp, 666 yards, 4 TD, e Alonzo Moore.

Alle loro spalle, una certa profondità è garantita da Sam Burtch, Taariq Allen e Brandon Reilly, con Centhan Carter, 1 touchdown, e Sam Cotton, entrambi junior, che potrebbero fare la differenza nella posizione di tight end, tornando utili anche alla linea, piuttosto esperta, come bloccatori; ancorata all’esterno dai tackle Alex Lewis e Zach Sterup, all’interno è completata da tre letterman, le guardie Dylan Utter, Chongo Kondolo, e il centro Ryne Reeves.

Maliek Collins

Maliek Collins

Sulla linea opposta si farà certamente sentire la perdita di Randy Gregory, che a livello statistico potrebbe essere adeguatamente sostituito da Maliek Collins, 10.5 tackles for loss, 4.5 sacks, defensive tackle che affiancherà Vincent Valentine, 3.0 sacks, al centro, con Jack Gangwish e Greg McMullen, 7.0 tackles for loss, 4.0 sacks, che invece si sistemeranno ai due estremi, per continuare a garantire un certo supporto in fase di pass rushing.

In mediana, importantissimo il recupero del junior Michael Rose-Ivevy, al rientro da un infortunio al ginocchio che lo ha tenuto fuori per tutto il 2014; se sano, può offrire un contributo fondamentale come outside linebacker, sistemandosi sul lato opposto al secondo anno Marcus Newby, uno dei tanti giovani che compongono il reparto di Nebraska, e che saranno pronti a far rifiatare il trio, completato da Josh Banderas, 50 placcaggi messi a segno la scorsa stagione.

Tra i migliori tackler della squadra, Nathan “Nate” Gerry, safety che ha totalizzato 88 stops, 5 intercetti e 4 pass defended nel passato torneo e che difenderà la zona profonda del campo con Byerson Crockrell, già visto all’opera nella posizione di nickel back in autunno; spostato nel back-end, è pronto a dare manforte ad un gruppo che può contare su un buon reparto cornerback, guidato dai senior Daniel Davie, 2 INT, 5 broken pass, e Jonathan Rose, preferito, per ora, ai sophomore Joshua Kalu, Chris Jones, e al junior Charles Jackson, starter del 2013 al rientro da un problema al ginocchio che lo ha tenuto fuori fino al termine della scorsa regular season.

Negli special team, perso per diverse settimane il già citato Pierson-El, 589 yards e 3 TD nei punt return, il ruolo di ritornatore titolare dovrebbe essere condiviso da Westerkamp, Reilly e Newby, che proveranno a non far rimpiangere il compagno; come kicker, confermato il secondo anno Drew Brown, che ha battuto il record di punti del fratello Kris, raggiungendo quota 101, mentre come punter, lo starting spot è saldamente nelle mani di Sam Foltz.

Dopo una partenza piuttosto agevole con Brigham Young e South Alabama, i Cornhuskers avranno una prima sfida impegnativa con Miami nel terzo weekend di regular season, che li metterà alla prova ad una ventina di giorni di distanza dal match che potrebbe risultare già decisivo per il proseguo della stagione di Nebraska, contro Wisconsin, principale rivale per la conquista della West Division.

MINNESOTA

Dopo due stagioni chiuse con 8 vittorie e 5 sconfitte, coach Jerry Kill ha la seria possibilità di portare i Golden Gophers a competere ad un livello più alto, andando a contrastare la leadership di Nebraska e Wisconsin nella West Division della Big Ten; merito, principalmente, di una difesa molto solida e di un attacco che, nonostante qualche difficoltà a mantenere una buona produzione via aerea, continua a macinare yards e smuovere costantemente il tabellone.

A guidarlo, per il terzo anno di fila, sarà ancora Mitch Leidner, ragazzo esploso nel 2013 che continua ad essere uno dei giocatori simbolo di questa squadra, e che pare decisamente intenzionato, in questo 2015 alle porte, a migliorare sensibilmente anche come passer, incrementando le 1,798 yards, per 11 TD pass e 8 INT, lanciate nello scorso torneo; per farlo, dovrà snaturare un po’ il suo gioco e limitare le scorribande su corsa che lo hanno reso celebre e gli hanno consentito di conquistarsi lo starting job all’inizio della sua carriera NCAA.

Abbastanza rapido a mettersi in moto e abile ad evitare i placcatori avversari, il numero 7 ha accumulato 452 yds e 10 touchdowns nel 2014, risultando, al termine della regular season, il secondo miglior runner del team, alle spalle dell’attuale giocatore di Tennessee, nonché ex leading rusher, David Cobb; proprio la sua perdita potrebbe influire parecchio sullo sviluppo del running game di Minnesota, non più abituata a dividere le portate, in egual misura, tra i suoi rusher, cosa che invece, dovrà tornare a fare quest’anno, quando è molto probabile che si alternino nel backfield il senior Rodrick Williams Jr., 114 yards, 3 TD, e i giovani Berkley Edwards, già 140 yds, 3 touchdowns, corse da matricola, e Rodney Smith, un redshirt fresman.

A dargli una mano, saltuariamente, anche il playmaker K.J. Maye, receiver tuttofare che spesso viene schierato anche come RB, come dimostrano le 442 yards, 2 TD, conquistate partendo dalla linea di scrimmage lo scorso autunno; il senior sarà anche uno dei principali destinatari dei lanci di Leidner, che dopo aver perso Maxx Williams cercherà di riorganizzare la passing offense coinvolgendo molti più ricevitori, tra i quali spicca Drew Wolitarsky, tra gli elementi più esperti di un gruppo giovane e talentuoso, formato da un sophomore, Eric Carter, e due redshirt freshman, Melvin Holland Jr., Isaiah Gentry, che possono fare grandi cose in prospettiva.

Mitch Leidner

Mitch Leidner

Completano il novero di opzioni a disposizione del QB i tight end Lincoln Pisek e Duke Anyanwu, ragazzi con limitata esperienza di campo che saranno utilizzati maggiormente come bloccatori, in supporto ad una linea offensiva che riparte da quattro starter esperti, le senior guard Joe Bjorklund, Josh Campion, il miglior lineman del team, e gli junior tackle Jonah Pirsig, Ben Lauer, ai quali si aggiunge un nuovo centro, Brian Bobek, anche lui giunto al suo ultimo anno a Minneapolis.

Sempre un senior la farà da padrone sulla linea opposta, Theiren Cockran, 7.0 tackles for loss, 4.0 sacks, 1 forced fumble, che ancora una volta guiderà il front four, e la pass rushing dei Gophers, dalla sua posizione di end sul lato sinistro, opposto alla new entry Hendrick Ekpe; nel mezzo, spazio al sophomore Andrew Stelter, 2.0 sacks da matricola, e ad un giocatore che ha fatto ottime cose, 23 placcaggi, 6.0 tackles for loss, 2.0 sacks, nella stagione d’esordio in NCAA, il DT Steven Richardson.

Alle loro spalle De’Vondre Campbell, 75 stops, 1 intercetto, farà da chioccia ad una mediana che si presenta ai nastri di partenza con almeno altri quattro elementi in grado di alternarsi nel lineup titolare, lo junior Jack Lynn, 57 placcaggi, 7.5 tackles for loss, Everett Williams, Jonathan Celestin, 3.0 tackles for loss, e Cody Poock, transfer da Iowa Western che si è messo in luce in primavera, al rientro da un infortunio che lo ha tenuto ai margini lo scorso anno.

Nelle secondarie, la vera forza dei Golden Gophers, che possono contare su un quartetto di primo livello, composto dalle safety Damarius Travis, 61 placcaggi, 2 intercetti, e Antonio Johnson, 33 stops, 3 broken pass, e dai cornerback Eric Murray, 69 tackles, 7 pass defended, e Briean Boddy-Calhoun, vera e propria stella del reparto difensivo, che ha guidato con 5 intercetti e 9 broken pass nel 2014.

Un altro corner, il velocissimo Jalen Myrick, è stato confermato come returner dopo le 508 yards conquistate e il TD realizzato la scorsa stagione, con i quali ha contribuito a rendere gli special team di Minnesota uno dei migliori della Conference; a completarli, il punter Peter Mortell e il kicker Ryan Santoso, che da freshman ha trasformato 45 extra points e 12 field goal.

Solidi e combattivi, i Gophers dovranno farsi trovare già al top della condizione ad inizio regular season, visto che sono attesi da una schedule piuttosto difficile, che si aprirà con il match casalingo contro Texas Christian, il 3 Settembre; a distanza di sette giorni,trasferta impegnativa a Colorado State, prima di affrontare le abbordabili Kent State e Ohio, e dare successivamente il via agli impegni intradivisionali, che partiranno con la visita a Northwestern, ad inizio Ottobre.

IOWA

Anno che potrebbe risultare decisivo per il futuro di Kirk Ferentz, che dopo sedici stagioni, diciassette con quella che sta per iniziare, secondo i ben informati, potrebbe anche decidere di lasciare Iowa se non ottenesse i risultati sperati, ovvero mantenere il trend di vittorie che gli ha permesso di centrare l’appuntamento con un Bowl al termine delle ultime due season; d’altronde l’aria di rinnovamento si respira a pieni polmoni ad Iowa City, dove sul finire dell’inverno si era già scelto di puntare con fermezza su un nuovo attacco guidato dal junior quarterback C.J. Beathard, ragazzo che ha dimostrato di possedere un buon braccio ed un rilascio rapidissimo, che dovrebbe consentirgli di armare a dovere un gruppo di receiver quasi totalmente rinnovato, almeno nei suoi starter.

Unico a rientrare alla base, complice anche l’infortunio subito dal TE Jake Duzey, fuori fino ad Ottobre per un infortunio al ginocchio rimediato in primavera, è stato il senior Tevaun Smith, che dopo aver totalizzato 596 yards e 3 TD nel 2014 è pronto a ricoprire nuovamente il ruolo di leading WR del team; ad affiancarlo, il junior Matt VandeBerg, 256 yds, 1 touchdowns, e Jerminic Smith, freshman pronto per fare il suo esordio sul palcoscenico della NCAA già in questa sua prima stagione universitaria.

Ai due si unirà il tight end di riserva Henry Kriger-Coble, autore di 2 TD nello scorso torneo, che prenderà il posto di Duzey fino al suo rientro, dando manforte ad un passing game che spera di ricevere un contributo importante anche dal nuovo starting runningback, Jordan Canzeri, 494 yds corse, scelto per sostituire Mark Weisman, uscito di scena dopo la laurea.

Ad aprirgli la strada ci penserà il senior fullback Macon Plewa, che collaborerà con la linea offensiva per garantire protezione sia sui passaggi che sulle corse, andando a supportare un reparto che dovrà sopperire alla perdita di un leader assoluto del calibro di Brandon Scherff; a tentar di raccoglierne la pesante eredità un sophomore, Boone Myers, che farà il suo esordio sul lato sinistro, opposto ad un altro prospetto al secondo anno di college football, Ike Boettger, con il quale completeranno una OL che può contare su tre esperti senior negli spot di guardia, Eric Simmons e Jordan Walsh, e di centro, dove si sistemerà il carismatico Austin Blythe.

Desmond King

Desmond King

Situazione diametralmente opposta sulla defensive line, dove invece è proprio nel mezzo che persistono più preoccupazioni, visto l’obbligo di andare a rimpiazzare due tackle produttivi come Carl Davis e Louis Trinca-Pasat; per fortuna, il DC Phil Parker avrà nuovamente a disposizione gli end titolari della passata stagione, Nate Meier, 6.0 tackles for loss, 2.0 sacks, e Drew Ott, pass rusher efficace che ha concluso la junior season con 57 placcaggi, 12.0 tackles for loss, 8.0 sacks e 1 forced fumble all’attivo, e che avrà il compito di istruire adeguatamente i due nuovi compagni di reparto, Jaleel Johnson e Nathan Bazata, scelti per partire titolari al centro del front four.

Alle loro spalle, una mediana altrettanto rinnovata, che annovera un solo giocatore con esperienza di starting job, Bo Bower, sophomore reduce da una serie di prestazioni piuttosto convincenti nell’anno d’esordio in NCAA, chiuso con 38 tackles, 1.0 sack e 2 intercetti; numeri che fanno ben sperare sia per il presente che per il futuro, in cui, con gli altri underclassemen Josey Jewell, 51 placcaggi, e Ben Niemann, potrà formare uno dei migliori reparti linebacker della Conference.

Status che hanno già fatto loro le secondarie, e soprattutto la coppia di cornerback, composta da Greg Mabin, 53 stops, 1 INT, 5 broken pass, e Desmond King, 64 tackles, 3 intercetti, 5 pass defended, attori principali di un gruppo che ha permesso alla passing defense di piazzarsi al settimo posto della nazione lo scorso anno; a completarlo, il talentuosissimo Jordan Lomax, FS che ha messo a segno 92 placcaggi, 1 INT e 1 forced fumale nel 2014, e Miles Taylor, new entry del gruppo, alla sua seconda stagione ad Iowa.

Molto esperti anche gli special team, che possono fare affidamento su due senior come il punter Dillon Kidd e il kicker Marshall Koehn, un cecchino che ha infilato tra i pali tutti e 38 i field goal calciati, gli Hawkeyes sembrano intenzionati a rinnovare la loro fiducia al returner Jonathan Parker, RB che, da freshman, ha conquistato 534 yards in 24 ritorni.

Attesi dal derby con Iowa State già alla seconda settimana di regular season, coach Ferentz e i suoi ragazzi proveranno a sfruttare una schedule piuttosto agevole nelle prime quattro week per presentarsi con un record decisamente positivo alla partenza degli scontri divisionali, che saranno inaugurati dalla trasferta in Wisconsin, il prossimo 3 Ottobre; se riuscissero a superare anche lo scoglio Pittsburgh, nel terzo weekend di Settembre, e presentarsi al cospetto dei Badgers con 4 vittorie e 0 sconfitte, sognare un ruolo da outsider nella difficilissima West Division della Big Ten, non sarebbe affatto utopico.

NORTHWESTERN

Si preannuncia un anno fondamentale per il percorso del programma guidato da Pat Fitzgerald, voglioso di rilanciarsi dopo un paio di stagioni perdenti che hanno rallentato la crescita dei suoi Wildcats, presenza fissa ai Bowl di fine stagione nel quinquennio 2008-2012, quando si chiuse una sorta di era con la conquista del Gaotr Bowl; da allora, ad Evanston, le cose non sono andate proprio come ci si aspettava, e a complicare la situazione sono arrivati anche gli infortuni che hanno colpito, a più riprese, gli uomini chiave del team, impedendo alla squadra di rendere al meglio o, comunque, sfruttare appieno tutte le armi a sua disposizione.

Tra queste un reparto receiver davvero di buon livello, composto da diversi ragazzi interessanti, su tutti Dan Vitale, 402 yards, 2 TD, e Christian Jones, senior dotato di ottime mani che ritorna dopo aver ottenuto un medical redshirt lo scorso anno; ad affiancarli, chi nella depth chart titolare, chi come rincalzo, i vari Cameron Dickerson, 318 yds, 1 touchdown, Mike McHugh, Pierre Youngblood-Ary, Austin Carr, ed un validissimo runner che ha dimostrato di saper fare buonissime cose anche al di fuori del backfield, Justin Jackson, messosi ottimamente in luce già nel corso della freshman season, chiusa con 1,388 yards,1,187 delle quali corse, e 11 TD dalla linea di scrimmage.

A dargli una mano, nelle portate, Warren Long e Salomon Vault,che si alterneranno, molto probabilmente, anche con uno dei quarterback scelti per affiancare l’ex backup Zack Oliver dietro il centro; probabile, viste le ottime abilità di passer, ma la mancanza, quasi totale, di mobilità, mostrate da quest’ultimo, che Fitzgerald, d’accordo con l’OC Mick McCall, opti per un sistema offensivo con due QB, sfruttando così le qualità di dual-threat di Matt Alviti o Clayton Thorson, uscito alla grande dalle sedute primaverili, dopo un anno passato tra i redshirt.

Justin Jackson

Justin Jackson

Davanti a loro, una linea che ha creato non pochi problemi la scorsa stagione, concedendo ben 34 sacks alle difese avversarie; statistica che, assolutamente, il coaching staff dei WIldcats non pare propenso a replicare, tanto da aver messo in discussione tutti gli starting spot della linea durante l’offseason, in cui sembra si siano riusciti comunque a salvare i tackle Eric Olson, Geoff Mogus, e il RG Matt Frazier, tutti confermati, alla fine, nei loro vecchi ruoli.

Sul lato opposto dello scrimmage, una defensive line di altissimo livello, che, oltre a validi tackle del calibro di Greg Kuhar, 2.0 tackles for loss, e Sean McEvilly, si presenta ai nastri di partenza della season 2015 con quattro end in grado di contribuire attivamente alla pass rushing del team, capitanati dal validissimo Dean Lowry, senior reduce da un torneo chiuso con 41 placcaggi, 8.0 tackles for loss, 4.0 sacks, e 8 broken pass all’attivo; sul lato opposto, spazio ad un altro elemento esperto, Deonte Gibson, 3.5 tackles for loss, 1.0 sack, mentre alle loro spalle, pronti a farli rifiatare, ci saranno l’interessantissimo sophomore Xavier Washington, già visto all’opera da matricola, e Ifeadi Odenigbo, edge rusher in grado di tornar utile sia come DE che come OLB.

Proprio in mediana i Wildcats saranno costretti ad affrontare la perdita più dolorosa, ovvero quella del MLB Collin Ellis, costretto a ritirarsi dalle scene anzitempo a causa dei continui infortuni, che sarà sostituito nel mezzo dal giovane Anthony Walker, già fattosi notare nel corso di una freshman season conclusa con 51 tackles, 1.5 sacks, 2 intercetti e 1 forced fumble all’attivo; al suo fianco, Drew Smith, 37 placcaggi, e Jaylen Prater, cercheranno di garantire solidità ad un reparto che può contare su un supporto costante da parte delle secondarie, complete e abili a farsi trovare pronte sia quando si tratta di difendere sui passaggi che sulle corse.

Guidate da una coppia di cornerback affiatata e produttiva, composta da Matthew Harris, 70 tackles, 2 INT, 7 pass defended, e Nick VanHoose, 59 placcaggi, 2 intercetti, 10 broken pass, sono già riuscite a trovare un degno sostituto per la safety Ibraheim Cambpell, rimpiazzato con l’ottimo sophomore Godwin Igwebuike, talento che può ambire a diventare uno dei migliori interpreti del ruolo nella Big Ten e che affiancherà il senior Treveon Henry, 73 stops, nel back-end il prossimo autunno.

Da lui e dalle altre matricole gettate nella mischia nella passata stagione, coincisa con il loro esordio in NCAA, si attende una nuova spinta per Northwestern, chiamata ad un esordio piuttosto difficile contro Stanford, prima di un derby decisamente più abbordabile contro Eastern Illinois, alla seconda settimana di una regular season che metterà i Wildcats di fronte ad un altro scomodo cliente extra Conference, i Duke Blue Devils, avversario ostico che potrebbe incidere parecchio sul proseguo del 2015 dei ragazzi di Fitzgerald.

ILLINOIS

Coach Tim Beckman ha condotto ad un miglioramento costante I Fighting Illini, che hanno ottenuto due vittorie in più rispetto alla stagione precedente, per ogni anno passato sotto la guida del loro attuale capo allenatore, una proiezione che, pertanto, se mantenesse il trend, dovrebbe portare Illinois alla prima season vincente dell’ultimo lustro; purtroppo, come risaputo, tra la carta e la realtà le cose cambiano notevolmente, e non sarà affatto facile, per l’ateneo di Champaign, emergere in una Conference competitiva come la Big Ten.

Certo, il ritorno a tempo pieno di Wes Lunt, che l’anno passato ha terminato spesso anzitempo i match a causa di continui problemi al polso e alla mano, potrebbe agevolare le cose, e non poco, visto che, quando integro, il quarterback al terzo anno in NCAA ha dimostrato di essere un passer efficiente e produttivo come pochi altri, completando, tra l’altro, per 1,736 yards, 14 TD, 3 INT, nel torneo 2014.

Poco mobile, ha bisogno di una linea che lo protegga adeguatamente per riuscire a mettere in aria il pallone, una cosa che Illinois sembra in grado di garantirgli, soprattutto sul lato destro, dove si ripresenta con tutti e tre i suoi starter, il centro Joe Spencer, la guardia Teddy Karras, e il tackle Christian DiLauro; completata all’opposto dai volti nuovi della depth chart, Patrick Flavin, LG, e Austin Schmidt, LT, dovrà dare manforte ad un running game poco produttivo, che l’anno passato ha penalizzato, non poco, il gioco offensivo del team.
A condurre, principalmente, sarà il confermato Josh Ferguson, classico runner da terzi down che ha preso possesso del backfield già nella scorsa stagione, collezionando 735 yds e 8 touchdowns, che sarà coadiuvato dal JUCO transfer Henry Enyenehi e dalla freshman Ke’Shawn Vaughn, ragazzo che ha scelto gli Illini per aver, fin da subito, la possibilità di ritagliarsi uno spazio importante.

Wes Lunt

Wes Lunt

Sulle sideline largo a Geronimo Allison, 598 yds, 5 touchdowns, e a Justin Hardee, 240 yards, 1 TD, prime opzioni di un gruppo che può ulteriormente contare sull’emergente Dionte Taylor, messosi in luce in primavera, e sul tight end Tyler White, che potrebbe, un po’ a sorpresa, rivelarsi una risorsa preziosa durante la regular season alle porte.

La difesa sarà chiamata a migliorare una pass rushing piuttosto deludente, puntando su una coppia di DT con una discreta esperienza alle spalle, Rob Bain e Teko Powell, e su una coppia di end che avrà, come compito principale, quello di alzare la pressione sul backfield avversario, cosa che dovranno fare, con tutte le loro forze, Jihad Ward, 51 placcaggi, 8.0 tackles for loss, 3.0 sacks, e Dawaune Smoot, il giocatore prescelto per ricoprire il ruolo ibrido di LEO, in cui si allineerà, a seconda delle situazioni, come defensive end o come linebacker esterno.

Ruolo che sarà parzialmente coperto anche dall’altro hybrid player presente nel roster di Illinois, ovvero Eric Finney, scelto per giocare nella STAR position; in mezzo, come ILB, confermati invece T.J. Neal e Mason Monheim, leading tackler della passata stagione con 111 placcaggi, 6.0 tackles for loss, 1.0 sacks e 2 intercetti; istintivo, veloce, rapido quando deve colpire l’avversario, è il tuttofare della difesa di Illinois, che si ciba, ampiamente, delle sue giocate.

Esperte, e già collaudate, le secondarie, che contano un solo inserimento nell’undici titolare, quello del FS Clayton Fejedelem, che affiancherà il valido Taylor Barton, 100 tackles, 1 INT, sul profondo, lasciando i senior Eaton Spence, 55 stops, e V’Angelo Bentley, autore di 1 TD su ritorno di intercetto, a difendere le sideline.

Quest’ultimo, inoltre, continua a confermare le sue ottime doti di returner, che gli hanno permesso di diventare il primo giocatore, nella storia di Illinois, a realizzare un TD sia su punt return che su kickoff nell’arco della stessa stagione; record che ha arricchito il suo palmares e lo ha elevato a minaccia credibile per tutti gli avversari che affronteranno i Fighting Illini, che completano gli special team con il kicker Taylor Zalewski, cecchino che ha trasformato 16 dei 18 field goal tentati, e il punter Ryan Frain, che rimpiazzerà il collega Justin Duvernois.

Importante, per Illinois, sarà comunque partire bene, sfruttando la spinta che possono garantirgli le prime, agevoli, uscite con Kent State, Western Illinois e Middle Tennesse State, quest’ultima, in programma la settimana successiva alla prima sfida importante del 2015, contro North Carolina; nella tana dei Tar Heels, i ragazzi di coach Beckman faranno le prove generali per affrontare, al meglio, l’esordio intradivisionale con Nebraska, fissato per il 3 Ottobre, che darà già un indirizzo alla loro stagione.

PURDUE

In crisi ormai da diverse stagioni, il team allenato da Darrell Hazell, reduce da 20 sconfitte nei suoi primi due anni di mandato a West Lafayette, si presenta ai nastri di partenza della Big Ten con la speranza di migliorare un passing game decisamente deficitario nel passato torneo, in cui Purdue, in sette occasioni, non ha superato lo scoglio dei 17 punti realizzati durante la partita; incredibile soprattutto il rush finale, in cui anche la produzione sull’intero terreno di gioco, e non solo in redzone, ha lasciato parecchio a desiderare, spingendo la squadra nei bassifondi della Conference.

Affidata nuovamente al junior QB Austin Appleby, 1,449 yards, 10 TD pass, 11 INT, la offense proverà ad invertire la rotta già nelle prime settimane di regular season, pena il possibilissimo cambio di guida, con il backup Danny Etiling, 800 yds, 6 touchdowns, 5 intercetti, e due freshman, David Blough e Elijah Sindelar, pronti a subentrare, nello starting spot, al numero 12.

Un’eventualità che non va sicuramente esclusa a priori, visto che tanto Hazell, quanto l’OC John Shoop, paiono orientati a tirare fuori il massimo dai Boilermakers quest’anno, soprattutto per cercare di sfruttare appieno il ritorno di Danny Anthorp, leading receiver del team, con 616 yards e 4 TD, rientrato a West Lafayette, per quella che sarà la sua ultima season in NCAA, dopo l’infortunio, e la conseguente operazione, al ginocchio che lo ha tenuto lontano dai campi sul finire della scorsa stagione.

Danny Anthrop

Danny Anthrop

Lui, DeAngelo Yancey, 147 yds e 3 touchdowns, e Cameron Posey, 188 yards, 1 TD, saranno le principali opzioni di un attacco aereo nel quale potrebbe trovare presto spazio anche il JUCO transfer Anthony Mahoungou, messosi in luce durante gli allenamenti primaverili, nei quali è emerso anche il talentuosissimo frehsman Markell Jones, prodotto locale che ha concluso la campagna da senior alla Columbus East HS correndo per 3,536 yards e 60 TD.

Un bel biglietto da visita che non è passato assolutamente inosservato dinnanzi al coaching staff dei Boilermakers, prontissimo a mettere in competizione il nuovo arrivato con i sophomore D.J. Knox e Keyante Green, per il posto lasciato vacante da Akeem Hunt, leading rusher del team fino al termine del passato torneo; pieno di opzioni, un backfield che promette bene in ottica futura potrà fare affidamento su una linea esperta e in grado di fare la differenza sul terreno di gioco, ancorata intorno al senior center Robert Kugler e completata dai tackle David Hedelin, J.J. Prince, e dalle guardie Jason King e Jordan Ross.

Piuttosto solida, centralmente, anche la linea difensiva, che ritrova gli starter DT dell’anno scorso, Ra’Zahn Howard e Jake Replogle, uno dei migliori pass rusher della squadra con 10.5 tackles for loss e 3.0 sacks all’attivo nel 2014; potenti, in grado di chiudere i corridoi interni agl’attacchi che affrontano, in coppia daranno sicuramente una mano a Galen Robinson, 2.0 sacks, e Evan Panfil, giovani cui spetterà l’ingrato compito di non far rimpiangere gli end Ryan Russell e Jelani Phillips, protagonisti del reparto arretrato nelle ultime stagioni.

Da seguire, con attenzione, l’evoluzione della mediana, in prospettiva una delle più complete e produttive della Big Ten, con Ja’Whaun Bentley pronto a replicare l’ottima season d’esordio in NCAA, chiusa da secondo placcatore del team con 76 stops, 3.5 tackles for loss, e 1 intercetto messi a segno; veloce, istintivo, è un MLB che ha mostrato, fin da subito, di poter diventare una guida per i colleghi Danny Ezechukwu, autore di 43 placcaggi, e Jimmy Herman, junior che totalizzato 56 tackles l’anno passato.

Altro eccellente colpitore, in grado di ricoprire più posizioni nelle secondarie, Frankie Williams, 74 placcaggi e 3 intercetti, si candida ad essere il nuovo playmaker difensivo tra le fila dei Boilermakers, costretti a cambiare per intero il back-end dopo le perdita di entrambe le safety titolari, che saranno probabilmente rimpiazzate dai giovani Robert Gregory e Leroy Clark, promossi a starter in primavera; i due junior si occuperanno di difendere il profondo del campo nelle prime uscite stagionali di Purdue, ma se i risultati non dovessero essere quelli prospettati dal DC Greg Hudson, auspicabile uno spostamento in mezzo di Williams, con uno tra Da’Wan Hunte e Evyn Cooper pronto ad affiancare Anthony Brown, 54 tackles, 10 pass defended, nel ruolo di cornerback.

Confermati kicker e punter dell’anno passato, i senior Paul Griggs e Thomas Meadows, l’università dell’Indiana avrà un’occasione più unica che rara per rilanciarsi, e nonostante il talento, soprattutto sul lato offensivo della palla, continui a latitare, chiudere, almeno in pareggio, una stagione che si preannuncia, scorrendo la schedule, piuttosto abbordabile.

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