Il primo Gennaio 2015 verrà ricordato come il primo giorno dell’epoca play off Ncaa. I due Bowl ospitanti le due semifinali sono stati il Rose Bowl tra i campioni in carica di Florida State contro Oregon, mentre lo Sugar Bowl ha visto Alabama e Ohio State battersi nella splendida cornice del Mercedes-Benz Superdome di New Orleans.
Prima e quarta del ranking, non pochi hanno criticato la scelta di mandare avanti OSU al posto di TCU o Baylor, eppure alla fine ha prevalso la voglia di far proseguire una squadra della Big 10 sottolineando ancora come il peso di una Conference possa fare la differenza in sede di decisione finale. Da un personale punto di vista, Ohio State ha meritato questa posizione perché le sfortune raccolte durante la stagione con gli infortuni di Braxton Miller prima, J.T. Barrett poi hanno rischiato di far saltare il banco, invece la compagnia di Urban Meyer è rimasta unita battendo Wisconsin con il sophomore Cardale Jones chiamato a guidare la squadra nel momento cruciale della stagione.
Le premesse per vivere una partita avvincente vi erano tutte perché Jones all’esordio ha dimostrato di avere buone qualità per rimanere in campo dando così battaglia alla truppa di Tuscaloosa, protagonista di una seconda parte di stagione semplicemente dominante dove ha superato tutte le rivali della Sec. Inoltre nelle vene di Bama correva una voglia di rivincita dopo la sconfitta patita per mano di Oklahoma proprio nello Sugar del 2014, un ingrediente ideale per accendere ancora di più le attese.
Un aspetto cruciale della partita è stato sicuramente la sfida tra i due quarterback in campo, entrambi alla prima esperienza con un evento simile e quindi di fronte a tale pressione. Nick Saban e Lane Kiffin hanno speso parole d’elogio riguardo Blake Sims, cresciuto notevolmente nel suo primo anno da starting QB nonostante sia già un senior; da lui ci si aspettava che seguisse lo stesso trend della stagione, cioè forzare poco cercando di bilanciare il più possibile passing game con running game.
Le cose si erano messe per Alabama nel primo quarto: avanti 21 a 6, bisognava trovare il modo di mettere OSU con le spalle al muro, purtroppo Sims è drasticamente crollato lanciando tre intercetti con cui ha rimesso in gioco i Buckeyes dimostrando di non avere le qualità per gestire un ruolo sempre difficile anche se attorno si è circondati da ottimi prospetti. A contrario di quanto fatto da Sims, Cardale Jones è stato bravo a tenere i nervi saldi facendo il suo compito, per poi lasciare al vero protagonista della partita il compito di chiudere ogni conversazione trascinando i suoi fino al punteggio finale di 42 a 35.
Ezekiel Elliott, running back fondamentale nella stagione di OSU, ha ferito la difesa di Bama nel suo punto più forte, cioè la run defense, terza nella Nazione, la quale ha potuto poco contro l’organizzato running game avversario concedendo a Elliott la bellezza di 230 yards e 2 touchdown. Approfittando della performance del suo back field, il gioco aereo di Meyer ha prodotto due score pesanti, uno lanciato da Jones per Devin Smith, ancora decisivo quando le sfide contano, mentre il secondo è stato finalizzato da Michael Thomas con un incredibile presa dopo un lancio del altro wide receiver Evan Spencer.
Così a cavallo del secondo e terzo quarto, Ohio State ha tracciato il solco con cui ha chiuso la partita grazie anche al pick six siglato da Steve Miller. Amari Cooper, la vera stella di questo attacco, ha ricevuto 9 passaggi siglando si due touchdown ma contenuto a 71 yards da una difesa dei Buckeyes davvero notevole, capace di mettere a terra per tre volte Sims e di siglare quei tre turnovers che hanno permesso al proprio attacco di gestire meglio il pallone e di logorare la difesa avversaria.
Saban ha dichiarato: “i turnovers ci hanno impedito di controllare il gioco come abbiamo fatto durante questa stagione, questo ci ha messi in difficoltà lasciando a loro il pallino della situazione nel momento in cui bisognava chiudere la partita”. Sims ha confermato i dubbi che c’erano su di lui a inizio stagione, cioè il non saper gestire momenti in cui si è chiamati a inseguire l’avversario senza poter gestire il tempo a tuo piacimento. Questo ha probabilmente forzato il passing game in momenti in cui sarebbe stato meglio far correre i cavalli Henry e Yeldon, autore entrambi di uno score personale, invece si è stati costretti a lanciare e l’esito finale è stato disastroso.
Alabama perde così il terzo Sugar Bowl nelle ultime tre apparizioni ( Utah nel 2009 e Oklahoma nel 2014), per conto di Ohio State questo Bowl porta bene dato che già nel 2011 trionfarono battendo Arkansas. Proprio i Buckeyes conquistano così l’opportunità di sfidare Oregon, la vincitrice dell’altra semifinale, nel National Championship, un obiettivo che Meyer e compagni si erano prefissati di raggiungere il più presto possibile dopo la sospensione dai Bowl che ha li ha colpiti qualche anno fa.
Un traguardo meritato per averci sempre creduto seppure quando per molti erano dati come prossimi sconfitti, Meyer ha fatto un lavoro notevole e dovrà cercare di proseguirlo contro i Ducks dove si troverà di fronte un front seven molto aggressivo, ma soprattutto un attacco finalmente convinto delle sue possibilità trascinato da un Marcus Mariota deciso a prendersi la corona del college prima di passare tra i professionisti.
Saban, il cui record nello Sugar è di 0-3, ha il merito di aver costruito l’ennesima stagione vincente consapevole di avere un esordiente nel ruolo. Lo ha reso un titolare credibile, purtroppo alla lunga si rischia di pagare e così è stato; ora il desiderio è chiaramente quello di voler tornare alla caccia della finale, cosa che però non sarà affatto facile viste le dipartite le quali sicuramente ci saranno verso la Nfl, inoltre bisognerà nuovamente trovare un nuovo QB, magari partendo dal redshirt freshman Cooper Bateman o dal freshman David Cornwell, per guidare una squadra sempre attesa ai piani più alti.
La stagione di Ohio State continua: il Lunedì 12 Gennaio presso l’AT&T Stadium di Arlington, Texas, Meyer potrà dare ancora prova della sua straordinaria mentalità da coach vincente. Oregon è avvisata, dopo Alabama i Buckeyes sono pronti a spennare le papere per diventare i primi della nuova epoca.
Student, rugby referee, Carolina Panthers, NCAA Football, NBA, Radio Play.it. Affascinato da Twitter: CamFederico
Col senno del poi si può dire che la SEC West è stata sopravvalutata?
Sopravvalutata si, cerchiamo di non esagerare però perché a livello complessivo rimane forse la Conference più competitiva.