Se due indizi non erano ancora sintomi sufficienti dell’ottimo rapporto che intercorre tra Boise State ed il Fiesta Bowl, ora ogni dubbio dovrebbe essere fugato: dopo le vittorie di 2007 (43-42 contro Oklahoma all’OT) e 2010 (17-10 contro TCU), i Broncos conquistano anche l’edizione 2014 del prestigioso Bowl, sconfiggendo Arizona 38-30 e portandosi a tre vittorie su altrettante partecipazioni.
Ciò che ha portato alla vittoria l’università dell’Idaho sui favoriti rivali è riconducibile al primo quarto di gioco: dopo 10 minuti di partita, infatti, Boise State conduceva 21-0 ed a nulla sono valsi i vari tentativi di rimonta di Arizona, che pure ha provato a rientrare ed ha anche avuto la palla per raggiungere il supplementare. Le prime tre segnature dei Broncos hanno messo in mostra tutte le loro armi offensive, dalla corsa da 56 yards di Jay Ajayi per il 7-0, alla precisione del QB Grant Hedrick in occasione del passaggio da 57 yards per Chaz Anderson, alla creatività dell’HC Bryan Harsin, che ha portato i suoi a segnare il terzo TD riproponendo lo stesso schema che aveva portato i Broncos a vincere il Fiesta Bowl 2007, lo Statue of Liberty play, in cui il QB finge di lanciare con una mano verso un ricevitore su un lato salvo poi tenere la palla con l’altra mano e servire il proprio runningback con un handoff.
Per contro Arizona, disorientata da un inizio così complicato, ha provato a replicare con le corse del RB Nick Wilson e del QB Anu Solomon, molto più a suo agio in questo tipo di situazioni che su passaggi: di quest’ultimo infatti è stata la corsa da 1 yard (dopo altre 26 in 3 portate precedenti nel drive) che ha portato il punteggio sul 21-7. Sul drive successivo, però, Solomon si faceva intercettare su un facile lancio corto da Cleshawn Page, che riportava la palla fino alle 22 avversarie, da cui poi Ajayi la riportava in endzone per il 28-7. Drive successivo e Solomon risorgeva, con un’altra massiccia dose di corse ed il TD di Wilson per il 28-14. Il primo tempo, per merito di due FG, si chiudeva sul 31-17 ma se da una parte si faceva notare la verve del WR Thomas Sperbeck, semplicemente immarcabile durante tutta la partita ed MVP offensivo della partita seppur senza segnare (12 ricezioni per 199 yards), dalla parte di Arizona si subiva la perdita per concussion del RB Wilson, capace fino a quel punto di 86 yards corse ed 1 TD.
L’intervallo faceva bene ai coordinatori difensivi di entrambe le squadre, i quali riuscivano ad aggiustare i loro meccanismi, ed i risultati si vedevano, con un solo FG segnato da Arizona (interessanti tra l’altro le storie dei due kicker: quello di Arizona, Casey Skowron, allena la squadra di calcio dell’università, mentre quello di Boise State, Dan Goodale, è assistente allenatore della squadra di basket). Alcune giocate di livello hanno così visto protagonisti difensori del calibro di Scooby Wright III (All-American e PAC 12 defensive player of the year)e Tra’Mayne Bondurant per i Wildcats e Tanner Vallejo e Kamalei Correa per Boise State.
Quando però Arizona, sotto 31-20, poteva provare ad avvicinarsi ma Solomon commetteva il secondo errore di giornata, sbagliando un facile lancio nella propria metà campo, permettendo così a Donte Deayon di trotterellare in endzone per il 38-20. Solomon però sapeva farsi perdonare pochi attimi dopo, trovando sul profondo il WR Samajie Grant, abile a battere proprio lo stesso Deayon e a riportare i suoi a meno 11.
Nell’ultimo quarto di gioco Boise State rinunciava a qualsiasi velleità offensiva e veniva punita da un FG del solito Skowron, che portava i suoi a soli 8 punti, quindi un TD con relativa conversione da due punti. Arizona aveva ancora il tempo per ben due drive per impattare il punteggio, ma il primo arrivava solamente alle 35 yards avversarie prima di essere affossato da una mancata conversione di quarto down, mentre il secondo dava molte speranze ai tifosi di Arizona che fiduciosi avevano percorso le 131 miglia che separano Tucson, sede dell’ateneo, e la piovosa per l’occasione Glendale, luogo della sfida: il drive arrivava infatti fino alle 8 yards avversarie, salvo poi terminare con una delle costanti del match, i sack da parte della difesa di Boise State su Solomon, che in totale sono stati ben 8. Il già citato Correa metteva così fine alla sfida, con il punteggio finale di 38-30 a favore di Boise State.
Alla fine dell’incontro sono stati nominati i due MVP, entrambi dei Broncos: dal lato offensivo abbiamo già citato la nomina di Sperbeck, mentre dal lato difensivo è stato scelto il LB Vallejo, che ha chiuso la sua partita con 14 tackles e 1,5 sacks.
Forte del vantaggio acquisito nelle prime battute di gioco, Boise State ha saputo amministrare bene il vantaggio ed Arizona raramente, o meglio, solamente nell’ultimo drive ha dato l’impressione di poter impensiere seriamente gli avversari. I Broncos, inoltre, una volta in vantaggio hanno iniziato ad aumentare la pressione sul QB Solomon il quale è andato in difficoltà anche sulle cose semplici, pur riuscendo ad uscire con le proprie gambe da più situazioni difficili: considerando che si tratta di un freshman, così come il RB Wilson (redshirt il primo, true il secondo), si può dire senza dubbio che per i Wildcats questa sconfitta può essere la partenza per altre annate ad alto livello.
Andrea Cornaglia, classe ’86, profonda provincia cuneese, si interessa al football dal 2006, prendendo poi un’imbarcata per il mondo dei college dal 2010: da lì in poi è un crescendo di attrazione, inversamente proporzionale al numero di ore dormite al sabato notte