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Samaje Perine, RB, Oklahoma

samaje-perine-ncaa-football-oklahoma-texas-tech2-850x560Nonostante Texas Tech non fosse la più temibile tra le avversarie di questi tempi, i Sooners hanno faticato parecchio per avere ragione della squadra allenata da Kliff Kingsbury, soprattutto per i risultati offensivi a dir poco deficitari patiti in fase aerea. Con l’assenza di Trevor Knight per infortunio le redini dell’attacco sono state consegnate al backup Cody Thomas, che ha concluso la sua personale prestazione con il 50% di completi, solamente 133 yards su passaggio, e soprattutto 3 intercetti, con Oklahoma sotto per 21-7 all’inizio del terzo periodo. Alla fine dei giochi i Sooners hanno concluso con uno score di 40 punti a referto frutto di una rimonta nell’ultimo quarto e mezzo, ed il merito è stato esclusivamente del rushing game condotto dal true freshman Samaje Perine, che ha collezionato 213 yards (8.5 yards di media-portata) e 3 mete, tra cui una spettacolare cavalcata di 64 yards che ha caratterizzato l’inizio del cambio d’inerzia della gara riportando la squadra di Stoops ad un solo possesso di distacco. Di Perine si è oramai perso il conto delle yards che è riuscito ad accumulare dopo il contatto, ha completamente sfiancato e demoralizzato la già debole difesa sulle corse dei Red Raiders meritandosi l’ideale premio di Mvp di questa partita, che Oklahoma ha vinto con un differenziale di turnovers al passivo, -3. Se si cerca un ideale candidato per freshman of the year per la Big XII, non si dovrebbero avere tanti dubbi.

Tyrone Swoopes, QB, Texas

Ottime notizie per il primo anno di Charlie Strong su una panchina importante che ha bisogno di essere risollevata come quella dei Longhorns, in quanto è arrivata l’agognata qualificazione automatica per un Bowl grazie alla sesta vittoria stagionale, che è stata anche la terza consecutiva. Contro Oklahoma State è stato fondamentale il contributo di Swoopes, un quarterback che con pochissima esperienza si è fatto le ossa durante questo campionato e che ha giocato in maniera alterna, fornendo prestazioni molto deludenti come quella di due sabati fa, dove Texas si salvò per merito del gioco di corse, ma anche risultando molto convincente, proprio come accaduto nella netta vittoria contro i Cowboys. Per Swoopes ci sono state da registrare 305 yards con il 72% di completi, due passaggi da touchdown e soprattutto nessun turnover, con un rendimento ottimale in fase di conversione di terzo down, occasioni nelle quali Texas ha ottenuto un nuovo set di tentativi in 11 delle 19 occasioni di cui ha usufruito. Se le prestazioni del giovane quarterback dovessero progredire verso una continuità più concreta, l’anno prossimo Texas potrebbe giocare un ruolo diverso all’interno della sua Conference.

Patrick Mahomes, QB, Texas Tech

ncaa-football-texas-tech-texas-christian5-850x560Nella disgraziata stagione dei Red Raiders c’è ben poco da salvare, basti pensare al record di 1-6 all’interno della Conference ed il 3-7 complessivo, ben lontano dalle aspettative che la direzione atletica nutriva nei confronti dell’ex alunno (e quarterback) Kliff Kingsbury. Una squadra mal disciplinata con la tendenza all’errore grossolano, ed inoltre incapace di giocare i secondi tempi con la stessa consistenza dei primi trenta minuti, perennemente flagellata da un numero inusitato di penalità che hanno cancellato molte giocate positive a livello offensivo e difensivo. Nel marasma generale Patrick Mahomes, il secondo quarterback della stringa, se n’è uscito con un 27/50 per 393 yards e 4 mete, una prestazione molto pulita ed esente da turnovers, che ha permesso ai suoi di mantenere il vantaggio a lungo prima che la difesa non riuscisse più, nella ripresa, a fermare qualsiasi azione dei Sooners. Il reparto offensivo con Mahomes sotto il centro ha ottenuto 23 primi downs, ha finito la gara senza nessun pallone perso, e convertito il 55% dei terzi downs giocati, numeri ben migliori rispetto alla mediocrità fatta vedere durante il campionato da questo attacco. Ed il buon Mahomes certo non può farci nulla se ancora la squadra non riesce a capire che perde perchè si spara da sola sui piedi, avendo accumulato altre 9 penalità in una stagione disastrosa da quel punto di vista, una delle quali ha negato un importante touchdown nel terzo periodo, proprio quando i Red Raiders hanno perso il controllo della gara.

WORST

Texas Christian Horned Frogs

D’accordo, hanno vinto. E tutto sommato hanno anche messo assieme delle buone statistiche, seppure distanti dalle medie offensive stagionali. Però una squadra che risiedeva nella Top 4 fino ad una settimana fa ed ha distrutto un avversario dietro l’altro non può semplicemente permettersi di vincere per 34-30 contro Kansas, soprattutto per il brutto football fatto vedere fino a questo momento dai Jayhawks, quasi mai competitivi anche con le avversarie più piccole. Certo, Kansas è molto migliorata da quando l’interim head coach Clint Bowlen  è subentrato a Charlie Weis, ma non ci si può permettere di sfiorare l’upset clamoroso contro una squadra che ha appena vinto la prima partita Big XII dopo una carestia durata anni, e che dal 1995 non batte un avversario piazzato tra i migliori 5 della nazione. Tre turnovers a carico degli Horned Frogs contro zero dei Jayhawks, ed un botta e risposta risolto solamente da una grande giocata di Cameron Echols-Luper, autore del punt return di 69 yards che verso il termine del terzo periodo ha riportato sopra di quattro lunghezze il team di coach Patterson, prima dello scambio di field goal del quarto conclusivo. Nonostante la vittoria, però risicata contro un’avversaria molto più debole, TCU è caduta di una posizione nel ranking dei playoffs, ed il quinto posto significa essere tagliati fuori per un soffio dalla strada che conduce al Championship, un qualcosa che gli Horned Frogs vogliono evitare a tutti i costi. Solo che ora devono sperare nei risultati negativi di chi sta loro davanti, proprio un pasticcio a questo punto dell’anno.

Oklahoma State Cowboys

garmanI Cowboys, dopo un inizio promettente, non riescono più a far terminare una striscia negativa che dura da quattro partite consecutive, con tutte queste sconfitte caratterizzate da un distacco di almeno 21 punti di scarto. Molto pallida la figura che l’attacco ha fatto contro la forte difesa di Texas, limitato come è stato a 158 yards su passaggio e una miseria di 34 su corsa, quest’ultima una cifra vicina al non accettabile per il College Football. Le secche offensive sono il motivo principale di questi grandi distacchi nei punteggi finali, i dati più negativi, oltre a quelli già citati, sono le sole 5.4 yards di media su passaggio per il quarterback Daxx Garman, un disastroso 2/13 in fase di conversione di terzo down, e la logica conseguenza di possedere il pallone per 21 minuti, troppo poco per costruire dei drives interessanti, contro i ben 38 elargiti ai Longhorns.

 

 

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