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Cody Kessler e Nelson Agholor, la coppia più letale della Conference
Cody Kessler sta sorprendendo tutti, aveva cominciato la carriera da QB titolare a USC senza tante delle speranze e prospettive attaccate ad altri giovani QB ad inizio carriera in Sud California. Kessler sembrava essere solo un giocatore che stava tenendo il posto per single callers più talentuosi come il Freshman di riserva Max Browne. Ma dopo un’annata in continua crescita la scorsa stagione, quest’anno sta facendo faville e sta mostrando una vera adattabilità al sistema di coach Sarkisian. Kessler negli ultimi mesi contro avversari di Conference si e` preso l’attacco in mano, dopo 319 yd contro Colorado e 400 contro Washington State, giovedì sera contro Cal ha fatto un altra grande serata, passando la palla per 371 yard e completando 73,8 % dei passaggi in aggiunta a 4 TD. Kessler e` un bel QB da west coast e ha tante delle stesse doti dei grandi QB dell’era moderna dei Trojans come Matt Barkley, Mark Sanchez e Matt Leinart. Ha un buon braccio con buona accuratezza, e anche un QB con buona presenza nella tasca in aggiunta a un fisico da pro style. I miglioramenti ed il buon gioco sono importanti, ma sarà essenziale per il QB dei Trojans continuare il rendimento positivo soprattutto settimana prossima nel derby contro i rivali di UCLA.
A Los Angeles sono abituati da un paio d’anni ad avere WR stellari, prima Robert Woods e poi Marqise Lee e da un paio di stagioni il nuovo fenomeno si chiama Nelson Agholor. Agholor sta vivendo un altra bella annata con 82 ricezioni, 1,079 yard e 10 TD. Contro Cal ha fatto la sua seconda partita di fila con più di 200 yard ricevute, nelle ultime 4 ha fatto le sue migliori prestazioni e non a caso anche Kessler ha giocato al meglio in quel periodo. Agholor e` strepitoso con la palla in mano, ed ha il potenziale di portare la palla nella endzone qualunque volta la tocca. L’unico punto debole per il WR in passato sono state le mani non sempre costanti, troppe drops, di recente sta anche mostrando mani molto più sicure, come visto dalle 16 ricezioni contro i Bears. Questo duo dinamico potrebbe non esserci più l’anno prossimo, ma se per caso decidono entrambi di restare possono ambire a grandi cose a USC.
Giusto per far nota, Leonard Williams e` stato devastante ancora una volta, limitando l’attacco in corsa dei Bears ed anche tenendo Goff nella tasca e forzando fuori la palla in modo svelto limitando l’attacco aereo di Cal. Non se ne parla molto nei media Nazionali qui negli States, ma zitto zitto Williams sta facendo una delle più grandi stagioni di un DL interno dell’ultimo decennio, ai livelli di Aaron Donald l’anno scorso o l’ultimo anno di Ndamukong Suh a Nebraska.
Il ritorno di Sean Mannion
Il QB senior di Oregon State ha cominciato l’anno con grandissime aspettative, del resto arrivava da un 2013 fantastico dove lui e Brandin Cooks hanno divorato le difese avversarie per aria. Quello successo quest’anno si sa già, soprattutto se leggete questa rubrica regolarmente sapete quanto ha deluso quest’anno Sean Mannion. Ma nella seconda meta` contro Arizona State tutto e` cambiato, dopo un vantaggio dei Beavers costruito su due corse lunghissime (Storm Woods per 78 yard e Terron Ward per 66 yard) il vantaggio di Oregon State era già svanito nel secondo tempo. Ed e` qui che e` uscito Mannion, quello che ricordavamo dai tempi passati, in svantaggio 24-14 ha condotto i suoi su un drive lungo e sudato, 11 giocate per 87 yard per riprendere il vantaggio con un bel passaggio di Mannion a Victor Bolden per un TD di 20 yard. Nel quarto finale con la squadra ora sotto 27-21 ha fatto partire il braccio ed ha trovato Jordan Villamin per un TD mostruoso di 67 yards che ha sbloccato definitivamente la partita per i Beavers, dandoli il vantaggio di 28-27.
La difesa di Oregon State e` stata molto efficace nel limitare Taylor Kelly (QB di ASU), infastidendolo l’intera sera e creando 2 INT, uno riportato per TD sull’ultimo drive quando Kelly stava cercando in tutti i modi di riprendere in mano la partita.
L’attacco Washington si sveglia
E` tutto l’anno che l’attacco Huskies ha problemi, e se solo avessero giocato in modo decente con la bella difesa che si trovano, avrebbero potuto ambire a molto di più. Sono arrivati al punto di far giocare il loro miglior difensore Shaq Thompson come RB pur di innescare un attimo il reparto offensivo. Sabato contro Arizona Thompson non e` servito grazie alla bellissima prestazione di Dwayne Washington un sophomore che ha giocato a tratti l’intero anno, ma che questo sabato e` esploso ufficialmente e potrebbe essere giusto quel che serve ai Huskies adesso ed in futuro. Le corse di Washington hanno aperto del tutto l’attacco, il RB grosso di 219 lbs. ed alto 6-2 ha usato il suo fisico e corso nel mezzo della difesa di Arizona creando diverse corse grosse, come il TD di 66 yard nel secondo quarto per dare il vantaggio di 17-7. Washington ha finito la partita con 148 yards in corsa e 2 TD. Il QB dei Huskies Cyler Miles ha giocato discretamente, potendo gestire l’attacco invece di cercare di creare giocate come al solito. I Huskies hanno anche trovato un trick play col WR Marvin Hall che ha passato la palla per un TD a Joshua Perkins su una giocata di 36 yards. Peccato che al ultimo e tutto stato infranto, ma la prestazione dell’attacco e sopratutto di Dwayne Washington ha mostrato grandi miglioramenti.
La battaglia delle difese, Utah batte Stanford in 2 OT
Utah contro Stanford é stata una battaglia difensiva fantastica, appaiando la 7ma miglior difesa in punti concessi (Stanford con 16,5 punti concessi a partita) e la miglior difesa per sacks creati (Utah con 47). Questo ha portato ad una gara molto combattuta e fisica soprattutto nelle trincee dove gran parte della partita si e` decisa. Il tempo regolamentare e` finito sul 7 pari con entrambi le squadre che hanno messo a segno un TD nel primo tempo per poi essere annientate nel secondo tempo. L’unica giocata grossa concessa dagli Utes nei 60 minuti di regolazione e` stata una corsa di Christian McCaffrey su 4 down e inches dov’è` scattato sull’esterno ed e stato portato giù solo 3 yard prima della endzone, portando al vantaggio di 7-0 solo due giocate più tardi. Stanford ha il TD agli Utes su un drive lungo e combattuto, finalizzato da una corsa di 2 yard di Travis Wilson su uno schema di zone read. A parte questi due drive, le difese sono state perfette. Stanford ha limitato il reparto di corsa degli Utes a solo 70 yard su 32 corse dopo entrambi gli OT. E non hanno concesso molto a Travis Wilson nell’aria, che pero ha cominciato ad avere più successo nei tempi supplementari. Wilson ha cominciato l’OT con un TD sulla prima giocata al WR Kaelin Clay che si e` rifatto del brutto errore contro Oregon. Stanford e` stata capace di rispondere nel primo OT con un passaggio di Kevin Hogan a Austin Hooper per portare al secondo supplementare. Nel secondo OT Stanford si e` dovuta accontentare di un field goal per colpa di Nate Orchard, il DE leader degli Utes che e` stato assolutamente impossibile da bloccare. Orchard ha combinato 3 sacks e mezzo nella gara incluso il tackle di Hogan durante il 2 OT per limitare Stanford ad un FG, concedendo a Utah di vincere la partita nel proprio possesso con un TD di Kenneth Scott.
Continua così la grande stagione di questi Utes che hanno vinto 2 partite su 3 giocate in OT quest’anno ed hanno inguaiato abbastanza questa Stanford che ora deve assolutamente vincere una delle ultime due partite per continuare la striscia di Bowls giocati dal 2008 (secondo anno di Jim Harbaugh).
WORST
ASU ed il sogno Playoffs infranto nel gelo di Corvallis, Oregon
Arizona State aveva appena vinto lo scontro più importante dell’anno contro i Fighting Irish di Notre Dame. E dopo lo scontro casalingo era ora di partire per Oregon e prendersi cura dello scontro facile contro i Beavers. La trasferta sembrava più difficile dopo l’arrivo del freddo da record in Oregon, e quindi i diavoli del sole hanno dovuto cambiare clima, andando dai 32 gradi settimana fa contro Notre Dame ai -3 di Corvallis (a fine gara la temperatura era scesa ai meno 10). Il freddo ha sembrato influire su Arizona State soprattutto all’inizio dove la difesa si e` fatta bruciare da due corse lunghe. Ma dopo lo svantaggio di 14-3 i Sun Devils si sono riportati in gara andando in vantaggio di 24-14 alla fine del primo tempo. Ma nel secondo tempo l’attacco di ASU non ha mai trovato la marcia giusta, il QB Taylor Kelly ha giocato in malo modo e col continuare della gara e` solo peggiorato. Kelly ha completato il 50% dei passaggi, e nel secondo tempo gli incompleti sono stati molti più dei passaggi completati, Kelly ha lanciato pure due INT. DJ Foster non era in piena forma sopratutto col continuare della gara e` stato visto troppo spesso sulla sideline e non in campo dove serviva. Kelley col continuare della partita ha cominciato a pressare la palla sopratutto verso Jaelen Strong. Strong a furia di ricevere così tanti targets e` cominciato a rallentare ed a subire brutti colpi, Kelly ha passato la palla nella sua direzione ben 18 volte completandone solo 9, e pochi dei passaggi incompleti sono stati colpa di Strong che ha dovuto spesso saltare e sacrificare il corpo per solo tentare di far la ricezione. Per me e` stato impossibile non pensare al QB di riserva Bercovici che aveva sostituito Kelly in modo molto efficace nelle tre partite di Ottobre dov’era usato da titolare. Bercovici ha il braccio migliore dei due, ed una volta che Kelly non era chiaramente più in gara penso sarebbe stato opportuno tentarlo. Alla fine i Sun Devils hanno perso l’opportunità di giocarsi un posto nei playoffs, ed hanno negato a tutti i tifosi Pac-12 un quarto di finale nel conference championship, un vero peccato.
Washington spreca il grande upset con un fumble all’ultimo momento
Il RB Dwayne Washington ha avuto il suo break out game e sembrava stesse portando i Huskies alla prima vittoria importante dell’era Petersen. Eppure non era in campo sulla giocata che e` risultata ad essere la più essenziale di tutte, infatti il fumble perso dai Huskies con solo 1:23 rimasti l’ha commesso il RB Deontae Cooper e non Washington. Dwayne Washington non era in campo perché si era appena fatto male nello snap precedente. Va aggiunto anche che il fumble era al limite con Cooper che ha perso la palla proprio mezzo secondo prima che il ginocchio toccasse a terra. I Huskies avevano bisogno di solo due altri snaps per esaurire il cronometro e portare a casa l’upset. E stato un finale assolutamente sfortunato per i Huskies ed anche un continuare della bella fortuna che stanno ricevendo quest’anno i Wildcats di Rich Rod.
L’attacco Arizona che perde i colpi anche se la fortuna è dalla loro
Ci deve esser stato qualcosa nell’aria del deserto dell’Arizona questa settimana. Perché anche i Wildcats hanno avuto troppi problemi in attacco questa settimana. Eppure i ragazzi di Rich Rod ci avevano abituato ad un livello eccezionale, sopratutto del QB Anu Solomon che sta avendo una stagione rivelazione quest’anno. Per Solomon lo scontro con Washington e stato il peggiore da titolare, ed ha mostrato grandi problemi nel macinare yard l’intera partita. Solomon e` stato sotto tono soprattutto nel secondo tempo dove l’attacco ha segnato solo 3 punti prima dell’ultimo drive fortunato allo scadere. Il giovane QB dei Wildcats e` stato impreciso sul lancio e non e` stato capace di creare yard aggiuntive in corsa. Ha avuto diverse opportunità per cercare di riportare la sua squadra in vantaggio ed ha fallito alla grande, Coach Rich Rod era visibilmente arrabbiato per tutto questo.
Anche il gioco di corsa di Arizona ha avuto tantissimi problemi non ostante un buon ritorno di forma di Nick Wilson. Questa é la seconda settimana di fila che vede Arizona avere problemi in attacco, se i Wildcats pensano di vincere la Pac-12 South dovranno riparare tutti i problemi alla svelta.