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Kansas State e le giocate che contano
In quella che continua ad essere una costante ascesa alla ricerca di un posto tra le migliori quattro squadre d’America, Kansas State sta effettuando tutte le giocate che servono comportandosi da squadra puntuale con l’appuntamento con il successo. Non si può certo tirare fuori un singolo protagonista in quella che è stata una grande e larga vittoria contro Oklahoma State, frutto di un vero e proprio sforzo collettivo che ha visto big play da tutti i reparti. Anzitutto gli special teams, nella persona del cornerback Morgan Burns, che dopo il drive di apertura dei Cowboys, finito in meta, ha risposto immediatamente con un kickoff return di 86 yards che ha permesso ai Wildcats di non prendere inerzia negativa dalla partita, oltre a fornire una buonissima prova in copertura. La difesa ha intercettato Daxx Garman in due occasioni e tenuto gli avversari a 48 yards totali nei due quarti conclusivi, l’attacco ha fornito prove di ottima fattura grazie alla superstar Tyler Lockett ed al collega di reparto Curry Sexton, una doppia minaccia che ha prodotto 253 yards su ricezione e due mete. Giocando in modo così completo ed efficiente i Wildcats possono seriamente pensare di dare filo da torcere ai rivali di conference di TCU, contro i quali giocheranno sabato prossimo per una sfida tra la numero 6 e la numero 7 del ranking, un attestato della validità della Big XII del 2014. E nel caso di vittoria, la squadra del leggendario Snyder potrebbe davvero cominciare a sognare in grande.
B.J. Catalon, RB, Texas Christian
Una settimana fa, su queste stesse pagine, elogiavamo i 7 passaggi da touchdown in quella che era stata la giornata della carriera del quarterback Trevone Boykin, un’incredibile performance offensiva che aveva fatto salire ancora di più le quotazioni degli Horned Frogs nei confronti dei votanti per il ranking. West Virginia, degna avversaria di TCU sabato scorso, non è esattamente conosciuta per la sua difesa ma è ugualmente riuscita a prendere le misure a Boykin limitandolo ad un significativo 12/30 per sole 166 yard, con un TD pass ed un intercetto. TCU ha rincorso i Mountaineers nel punteggio per tutta la partita, provocando turnovers nei momenti giusti della gara e soprattutto nei luoghi giusti, ovvero nel territorio a lei favorevole. Il finalizzatore di queste situazioni è stato il running back B.J. Catalon, che per tutta la stagione è stato un giocatore molto efficiente e produttivo, e che sabato ha preso per mano i compagni nel momento del bisogno portando in meta la palla due volte nel secondo tempo, comprendendo la segnatura che ha avvicinato i Frogs nel punteggio portando il divario a soli due punti. Catalon ha concluso la sua giornata con 105 yards in 20 tentativi, una media di 5.3, prima di lasciare il palcoscenico al kicker Jared Oberkrom, che a tempo scaduto a infilato i pali con il field goal che ha distrutto i cuori di tutti i fans di West Virginia.
Trevor Knight, QB, Oklahoma
Un uomo solo al comando del suo reparto offensivo, ecco ciò che Trevor Knight è sembrato nel mentre era impegnato a smembrare ogni singola parte della sguarnita difesa di Iowa State. Knight è diventato il primo giocatore della storia della FBS a lanciare 3 passaggi da touchdown e correre per 3 mete nella stessa partita, un fatturato molto impressionante se si considera che i Sooners hanno dovuto rinunciare al wide receiver Starling Shepard per infortunio, togliendo un’arma di importanza capitale per tutto l’attacco. Knight ha totalizzato 230 yards su passaggio, 146 su corsa, suo personale massimo in carriera, primeggiando in una giornata dove il reparto ha assemblato 751 yards di total offense. Giornata super per il rushing game, che ha potuto vantare tre giocatori sopra le 100 yards, con Knight, autore anche di 2 intercetti, accompagnato dal solito Samaje Perine, freshman che non è più una sorpresa, e dal titolare Alex Ross per un totale di ben 510 yards totali su corsa. I Sooners hanno vinto la partita numero 43 contro i Cyclones calcolando gli ultimi 45 incontri.
WORST
Oklahoma State Cowboys
Le premesse per questa squadra erano state ben differenti in apertura di campionato, quando il team allenato da Mike Gundy aveva messo in difficoltà addirittura Florida State nell’opener. Nove settimane dopo la squadra si è dimostrata assai poco competitiva nei confronti della sua conference di appartenenza, giungendo ora alla terza sconfitta consecutiva, prima striscia negativa così lunga dal 2005 ad oggi, e la detenzione all’attualità di un 3-3 dentro la conference che non lascia speranze per nulla, se non per finire la stagione in maniera dignitosa e strappare la qualificazione ad un Bowl minore. Contro Kansas State l’attacco ha segnato solo nel drive di apertura, con Daxx Garman fermo a 12/23 per 148 yards e 2 intercetti, ben poco rispetto alle potenzialità offensive. La meta successiva è arrivata dopo una vita, a metà del quarto periodo, ed è stata segnata dalla difesa, con Ramon Richards a riportare un intercetto del backup quarterback Joe Hubener, nel frattempo subentrato a Jake Waters a vittoria acquisita. Tre turnovers, 3/13 nei terzi downs, e solo 260 yards di total offense sono statistiche ben lontane da quello che i Cowboys sanno veramente fare.
Texas Tech nel mese di novembre
Nel mese di novembre, calcolando le partite giocate dai Red Raiders a partire dal 2011, l’ateneo è 1-11 negli ultimi tre anni, forse una statistica semplicemente casuale, forse no. Quando si decide la stagione Texas Tech molla la presa, ma quest’anno non l’ha neanche mai addirittura mantenuta, dato che le serie di sconfitte si è allungata ed ora il bilancio intra-conference è peggiorato ad 1-5 con tre partite rimaste da giocare. E’ doveroso far notare che l’attacco ha perso il quarterback titolare Davis Webb per infortunio alla caviglia e quindi la sfida contro Texas ha visto schierato il backup Patrick Mahomes, ma bisogna altrettanto correttamente sottolineare che Webb, a questo punto della stagione, aveva già peggiorato le prestazioni rispetto al 2013 in termini di intercetti lanciati, e l’efficienza offensiva era ben lontana dalla strada giusta. Sabato a peggiorare le cose è arrivato anche il colpo che ha estromesso Mahomes dalla partita con un trauma cranico, spazio dunque al terzo quarterback della stringa, Vincent Testaverde, esatto, proprio il figlio del mitico Vinnie, che ha diretto un drive finito a punti ma che ha terminato senza passaggi da touchdown e con un intercetto. I problemi di Texas Tech sono molto più grandi del ruolo di quarterback, le penalità fioccano ovunque e tolgono continuità alle serie offensive, e la difesa è un colabrodo specialmente contro le corse.
Iowa State
I Cyclones non hanno giocato del buon football negli ultimi anni e da tempo non sono un programma prominente nella conference, tutto sommato la squadra ad inizio stagione aveva mostrato interessanti passi in avanti e si pensava che il suo livello qualitativo si sarebbe potuto gradualmente alzare. La verità fa male, ed i Cyclones l’hanno scoperta andando a cozzare contro Oklahoma, dalla quale hanno ricevuto 59 punti e più di 700 yards di total offense al passivo, una diseguaglianza tra squadre imbarazzante. La buona notizia è che sabato Iowa State affronterà Kansas, con ottime possibilità di portare a casa la vittoria, ma per il salto di qualità atteso, anche per quest’anno non se ne fa nulla.
Davide Lavarra, o Dave e basta se preferite, appassionato di Nfl ed Nba dal 1992, praticamente ossessionato dal football americano, che ho cominciato a seguire anche a livello di college dal 2005. Tifoso di Washington Redskins, Houston Rockets, L.A. Dodgers e Florida State Seminoles. Ho la fortuna di scrivere per questo bellissimo sito dal 2004.