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– Arizona e la rivincita di Rich Rod
C’è mai stato un allenatore con un sistema di gioco più adatto alla Pac-12 di Rich Rod? Il Coach che era dato come un uomo quasi dimenticato dopo l’esperienza fallimentare vissuta a Michigan in tre anni coi Wildcats sembra un uomo rinato. In tre stagioni coach Rodriguez ha avuto tre QB diversi, ma e` comunque stato capace di battere una squadra nella top 10 dei rankings ogni anno ad Arizona (2012 USC, 2013 Oregon e ancora i Ducks quest’anno).
La vittoria contro i Ducks in trasferta all’Autzen Stadium e` probabilmente la vittoria più importante e più significativa nel mostrare i miglioramenti fatti dalla squadra di Rich Rod e anche il potenziale che ha questa rosa.
Oregon dal suo canto aveva problemi molto gravi sulle linee, ma nessuno si poteva aspettare questo tipo di partita da parte della difesa di Arizona che e` stata assolutamente impeccabile. Mettendo pressione su Mariota l’intera partita e non lasciandolo scappare via dalla tasca. La difesa è anche stata fortissima nel limitare l’attacco in corsa dei Ducks che su 41 tentativi ha prodotto una media di 3,5 yards a portata e non hanno mai trovato corse lunghe che hanno aperto la difesa. E` chiaro che Rich Rod e il suo staff sembrano aver trovato un modo per limitare i Ducks, dopo la bella prestazione vista nella vittoria contro Oregon anche l’anno scorso.
Rodriguez e` conosciuto sopratutto per il suo attacco, che sembra avere finalmente l’uomo giusto sotto centro nel redshirt freshman Anu Solomon, che per me ha giocato la sua migliore partita della stagione. Se si vedono i numeri, sopratutto a confronto con quelli messi su da Solomon in altre partite quest’anno sembra difficile, ma lui ha mostrato una grande compattezza nella tasca ed e` stato capace di trovare i primi down quando l’attacco ne aveva bisogno. A parte il suo INT nel primo tempo e` stato veramente eccellente, completando 20/31 passaggi per 287 yard e 1 TD. Ogni volta che sembrava che la partita l’avessero presa in mano i Ducks, Solomon e l’attacco di Arizona sono stati capaci di rispondere. La sua leadership in campo e stato il fattore principale per portare i Wildcats alla vittoria. Il gioco di corsa di Arizona e stato quello che gli ha dato un vero vantaggio, con il frehsman Nick Wilson che ha segnato 2 TD e ha corso per una media di 7 yard per portata. Ma sopratutto i Wildcats hanno trovato il senior RB Terris Jones-Girgsby che ha fatto una grandissima gara correndo per 115 yard, tante delle quali su corse violente e dure dove ha mostrato un sacco di cuore e coraggio. E stata sua la corsa per il TD della vittoria per il vantaggio di 31-24.
La vera giocata della vittoria l’ha fatta uno dei leader della difesa di Arizona, Scooby Wright, che mentre Mariota e l’attacco Oregon stavano facendo il drive che molti immaginavano avrebbe pareggiato ancora una volta la partita, Wright ha battuto il RT dei Ducks forzando Mariota fuori dalla tasca, e poi da dietro e` riuscito a portarlo giù ed ha rubarli la palla. Mariota fino a quella giocata non aveva ancora dato via la palla (creato un turnover) durante l’intero anno.
Questa e una partita importante per il football ad Arizona, che con Rich Rod e due giovani talenti come il QB Solomon ed il RB Wilson potrebbero essere arrivati definitivamente nella Pac-12 come veri contendenti per i prossimi anni.
– L’attacco esplosivo di Cal e coach Dykes
California era data come la peggiore squadra nella conference ad inizio stagione, e considerando il 2013 da 1-11 che ha visto i Bears capaci di battere solo Portland State, si capisce il perché. Ma in questo secondo anno per Coach Sonny Dykes ed il Sophomore QB Jared Goff le cose stanno andando un tutt’altro modo.
Coach Dykes e` sempre stato conosciuto per i suo attacchi Air Raid esplosivi (l’attacco di Cal lo stanno chiamando Bear Raid) fin dai tempi quando era un assistente per coach Mike Leach a Texas Tech per poi perfezionare l’attacco nella prima tappa da HC a Louisiana Tech. Ora con Cal sembra aver implementato il suo sistema offensivo ed aver trovato anche l’interprete giusto sotto centro in Goff, che sta mostrando grandi miglioramenti nell’attacco in questo secondo anno, passando la palla per 1,875 yards, il settimo miglior totale nell’NCAA. Tutto d’un tratto guidati da questo attacco, Cal si trovano primi nella Pac-12 North che ha squadrone come Oregon, Stanford e Washington. Se poi pensiamo che l’unica partita persa dai Bears e stata la sconfitta in rimonta contro Arizona che li ha battuti solo con un Hail Mary allo scadere, si capisce veramente quanto siano cambiate le cose a Berkley.
Questa settimana Cal contro Washington State (dove Dykes ha affrontato il vecchio mentore Leach) ci ha regalato una delle partita più esaltanti per i tifosi del passing attack che vedrete tutto l’anno, una partita mozzafiato che i Bears hanno trovato il modo di vincere 60-59. Con Goff che ha passato la palla per 537 yards e 5 TD. Ed il RB Daniel Lasco che continua a creare big plays per l’attacco trovando 2 TD e più di 100 yard tra corsa e ricezioni. Il reparto WR dei Bears e` folto, dando a Goff tre opzioni di primo livello come Bryce Treggs e Chris Harper, tutti e due con mani sicure e buona velocità ed il più grosso Stephen Anderson (6-3 215 lbs.).
Va anche detto che Cal ha avuto un calendario favorevole ad inizio stagione che adesso dovrebbe cominciare a farsi molto più difficile. Ma con un record di 2-1 in conference e di 4-1 totale, i Bears stanno facendo grandi progressi quest’anno e potrebbero tornare ad essere un fattore nella North Divison per i prossimi anni.
– Connor Halliday
Connor Halliday e un QB assurdo, oserei dire l’equivalente di Peyton Manning per il gioco NCAA. Chiama i propri schemi dalla linea di scrimmage ed e` sempre in controllo del proprio attacco mostrando una grande accuratezza, e l’abilita di mettere punti sul tabellone alla svelta. Halliday e` leader NCAA per yards passate con 3,052 (quasi mille più del secondo Brandon Doughty di WKU con 2,165) e questo sabato quando ha affrontato il secondo attacco più forte nel gioco aereo (Cal) ha dato spettacolo. Ha dovuto passare la palla 70 volte per tenere il passo di Goff e l’attacco Bears, ma ha completato 49 passaggi per 734 yards (non ho sbagliato a scrivere) e 6 TD.
Una prestazione da incorniciare e che doveva bastare per la vittoria Cougars in casa, che purtroppo non e` arrivata per colpa del Kicker di WSU Quentin Breshears, che dopo un drive bellissimo di Halliday, che ha portato la squadra sulla 2 yard line dei Bears, ha sbagliato il FG della vittoria.
Se WSU fosse solo più competitiva nella conference sarebbe impossibile tenere Halliday fuori dalla conversazione per il Heisman, purtroppo dati i limiti della squadra sarà limitato a stupirci coi numeri e i passaggi che fa.
– Bercovici e Jalen Strong
Dopo una sconfitta schiacciante contro UCLA, era difficile immaginare che i Sun Devils potessero ancora ambire alla division South, sopratutto senza il loro leader Taylor Kelly. Il sostituto Mike Bercovici aveva davanti a se un compito molto difficile, quello di andare al Colliseum di Los Angeles e battere i Trojans. E stato capace di farcela con un grande aiuto dal suo WR stellare Jalen Strong.
Strong contro i Trojans e stato una macchina da Big Play, ed ha trovato TD nei momenti più importanti. Il TD di 77 YD a meta secondo quarto, e stato un esempio della velocità bruciante che ha il WR. Ed ha mostrato anche l’abilita di usare il corpo nel TD di 4yd dove il DB di USC non poteva far niente per fermarlo. Ma la vera giocata spettacolare di questi due e` stato il Hail Mary lanciato allo scadere, dove Bercovici ha lanciato la palla altissima e Strong è stato capace di inserirsi sotto il passaggio, completando una rimonta assolutamente incredibile.
Bercovici ha creato anche un gran passaggio a Cameron Smith per un TD di 73 yard prima del Hail Mary. Ed e` stato capace di mettere a segno 38 punti contro la difesa di USC non ostante un mancato aiuto da parte del running game che ha prodotto solo 31 yards su 22 corse. Bercovici ha passato la palla per 510 yards e 5 TD 202 delle quali sono andati a Strong che ha anche messo a segno 3 TD.
Per Bercovici, che e` un ragazzo della California che aveva pensato di trasferirsi nell’offseason, era chiaramente un momento molto speciale, con i genitori negli spalti. Una di quelle partite che ti ricorda la bellezza di questo sport.
WORST
Le teste di serie e la possibilità di andare ai playoffs
Questa è stata una week molto bella per la Pac-12, abbiamo visto tanti scontri decisi all’ultimo possesso, abbiamo visto Hail Mary e FG sbagliati allo scadere. Ma questa settimana non sarà ricordata per l’alto livello d’intrattenimento che ci hanno regalato gli scontri di conference questa settimana. No, questa week sarà ricordata come la settimana che la Pac-12 ha visto upsets ovunque ed ha fine weekend ha visto due squadre come Cal ed Arizona in testa alle due division.
Non era certo quello che si aspettavano Larry Scott (Commissioner della Pac-12) ed il resto della conference. Perché anche la Pac-12 si e` cannibalizzata questa settimana e l’hanno fatto ancor prima che cominciassero gli scontri veri (come la partita tra UCLA e Oregon che ci aspetta questo weekend). Questo non e` di buon auspicio per la conference in quanto ad avere una vera possibilità di portare una squadra ai playoff e di avere tante squadre nei rankings visto che ce solo Arizona rimasta tra le imbattute, e visto lo scontro con USC la prossima settimana chissà quanto durerà, sopratutto vista l’inesperienza in attacco dei Wildcats.
– Oregon
Questa e stata la partita dove i problemi della OL di Oregon non sono più stati riparabili. Gli OT a questo punto sono in svantaggio contro qualsiasi avversario, e se hanno avuto problemi contro Arizona e Washington State e` difficile immaginare che giocheranno meglio contro UCLA, Stanford, Washington ed anche Utah. Dopo la sconfitta di giovedì scorso sono uscite anche voci di un Mariota rallentato da infortuni minori, causati dalle tante botte prese contro WSU (che comunque ha gestito e giocato una buonissima partita), il problema maggiore e la mancata esplosività dall’attacco in corsa che fa si che i Ducks mancano del solito ritmo a cui siamo abituati.
Insomma senza miglioramenti drastici i Ducks non possono ambire a molto quest’anno perché se la linea e la difesa (altro reparto deludente nella scorsa settimana) non migliorano in modo immediato, potrebbe essere una delle stagioni più difficili viste dai Ducks in tanti anni.
– UCLA
La sconfitta dei Bruins è quella che alla conference in generale pesa di più. Dopo la vittoria schiacciante contro Arizona State promettevano molto bene, e sembravano essere la squadra più completa del lotto. Invece contro Utah sono tornati ad essere i soliti Bruins, con Hundley che e` peggiorato molto dalla grande gara contro i Sun Devils, si e` trovato indeciso nella tasca, ed e` tornato il suo brutto vizio di tenere troppo a lungo la palla. Sono tornati anche i problemi della OL che si e` vista troppo immatura e non ha avuto il solito aiuto da parte del QB.
Il punto di forza di UCLA a questo punto pareva essere la difesa, e sopratutto il fronte a sette. Ma contro gli Utes non hanno fatto il loro dovere, una volta entrato il QB di riserva Kendal Thompson UCLA non sapeva che fare con le sue abilità dual-threat e non ha trovato il modo di fermare il RB di Utah Devontae Booker che ha corso per 156 yard ed ha punito un paio di volte il capitano della difesa Bruins Kendricks (che ha giocato molto male).
UCLA dovrebbe essere più pronta per Mariota di quello che era per Thompson, ma la partita contro i Ducks sarà essenziale per i Bruins, e penso i tifosi si stiano anche stufando di vedere sempre questa mancata costanza da parte del loro QB.