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Dak Prescott, QB, Richie Brown, LB, Mississipi State
Il quarterback è stato il protagonista offensivo di una partita che dovrebbe essere considerata un upset, ma che in realtà regala la giusta esposizione ad una Mississipi State che è stata sottovalutata troppo a lungo. Prescott ha giocato una gara dominante contro la forte Texas A&M sommando 5 touchdowns che portano la sua firma, due su passaggio e ben tre su iniziativa personale. La sua precisa prestazione è stata suggellata da 279 yards su passaggio e 20 passaggi completi sui 26 tentati, oltre a 70 yards percorse con le proprie gambe, una performance totale, che ha avuto molto a che vedere con le 559 yards di total offense con cui i Bulldogs hanno terminato il loro statement game. Brown è stato invece il mattatore difensivo, tormentando Kenny Hill per tutto il giorno e rifilandogli qualcosa come tre intercetti (Hill ne aveva lanciati solo due in tutto il campionato), un’impresa davvero eccezionale per un giocatore che ricopre il ruolo di linebacker. E fu così che Mississipi State abbandonò una volta per tutte il fondo della SEC West, che ora è più intricata di prima, ed è tutto dire…
Bo Wallace, QB, Ole Miss
Era la partita che un quarterback si sogna per tutta la vita. Di fronte Alabama, l’avversario che puntualmente ti prende a calci nel sedere e che tutti ritengono più forte di te. Resisti, stai in partita nonostante il disavanzo di talento, lotti con i denti serrati, ci credi e riesci nell’impresa. Bo Wallace è stato un uomo di ghiaccio nel momento decisivo della gara contro i Tide, una sfida che ha visto i Rebels indietro fino al terzo quarto di gioco. Non fermiamoci ai meri numeri, che sono comunque di rilievo (251 yards e 3 mete), Wallace ha tirato fuori il meglio di sé quando la sua squadra aveva maggiormente bisogno di lui, il quarto periodo, quello della rimonta e del sorprendente sorpasso, dove lui ha messo lo zampino conducendo due serie decisive che hanno portato al pareggio e quindi al sorpasso definitivo, il tutto mentre un’eroica difesa teneva a zero Alabama per tutto l’ultimo periodo. Ed ora Ole Miss è terza nel ranking alla pari con Mississipi State, in quella che per entrambe le università è una settimana di incorniciare.
Nick Marshall, QB, Auburn
Un tempo la sfida tra Auburn e LSU avrebbe potuto decidere parecchio dentro la conference, ma a giudicare dal 41-7 con cui Marshall e compagni hanno neutralizzato i Bajou Bengals la forbice nel divario sembrerebbe essersi allargata parecchio. Il quarterback è stato il protagonista assoluto di una gara che lo ha visto condurre l’attacco a quattro possessi consecutivi andati a punti (un field goal, tre mete) per poi concludere la sua giornata con 207 yards aeree e due passaggi vincenti, oltre a 119 yards (7.4 di media) ed ulteriori due segnature. La sconfitta con 34 punti di distacco è la peggiore dell’era Les Miles, ed Auburn rimane in prima fila per giocare i playoffs.
WORST
South Carolina
Quando finirà la stagione da incubo di Steve Spurrier? La squadra è a quota 3-3 dopo sei gare quando sarebbe dovuta essere competitiva per vincere almeno la division, ed ora arriva la seconda sconfitta in 22 partite allenate dal buon Steve contro Kentucky, un passo falso che seppellisce definitivamente le buone speranze dei Gamecocks di giocare per qualche trofeo importante. La squadra è ancora caduta a terra nel quarto periodo, ha concesso ai Wildcats i 21 punti conclusivi della gara, ovviamente decisivi per cancellare il vantaggio precedentemente accumulato da South Carolina.
LSU
Dietro la lavagna anche una ex contender illustre, che ha concesso 247 yards agli avversari…nel solo primo quarto. I Tigers non sono stati degli avversari degni di nota per Auburn, che ha tranquillamente passeggiato sui resti del team allenato da Les Miles macinando 566 yards al termine della gara. LSU è 0-2 nella SEC per la prima volta da quando Les Miles allena, e c’è un grosso problema da risolvere nel ruolo di quarterback in quanto nè il freshman Brandon Harris e tantomeno il sostituto Anthony Jennings sono riusciti a convertire nessuno dei 13 terzi down tentati.
Jeff Driskell, QB, Florida
I Gators hanno vinto per 10-9 contro Tennessee, annientata per la decima volta consecutiva, ma Driskell non ha esattamente nulla di cui andare fiero. Florida non ha combinato niente di buono fino a che il quarterback non è stato rimpiazzato dall’inesperto ma maggiormente efficace Treon Harris, che non casualmente ha guidato l’attacco all’unica meta di partita e al field goal decisivo. Driskell, nella sua presenza in campo, aveva precedentemente fatturato 59 yards con 3 intercetti, cifre indegne per la fama di un attacco come quello dei Gators.
Davide Lavarra, o Dave e basta se preferite, appassionato di Nfl ed Nba dal 1992, praticamente ossessionato dal football americano, che ho cominciato a seguire anche a livello di college dal 2005. Tifoso di Washington Redskins, Houston Rockets, L.A. Dodgers e Florida State Seminoles. Ho la fortuna di scrivere per questo bellissimo sito dal 2004.