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– Brett Hundley e la Difesa Bruins
UCLA era una delle grandi favorite nella pre-season, data da tutti come squadra da prime 10 nel ranking e anche come contendenti principali ad un posto nei playoff. Dopo un inizio per niente convincente, con vittorie sudate contro Virginia, Memphis e Texas (dove si e` anche infortunato Hundley ad inizio gara) non sembravano la squadra che in tanti ci si aspettava. Questa settimana avevano davanti a loro una sfida essenziale per la divisione sud della conference, contro gli Arizona State Sun Devils.
I Bruins non si sono solo fatti trovare pronti per l’incontro ma sono stati dominanti. Brett Hundley e` tornato dall’infortunio (gomito sinistro) alla grande, giocando la miglior partita della sua carriera collegiale. Per prima cosa, al contrario del suo atteggiamento passato, Hundley è stato calmo nella tasca e veramente chirurgico nelle sue decisioni. Metodico nel suo approccio, trovando il tempismo giusto quando c’era da scappare via dalla pressione e creare una giocata in corsa, una delle doti più speciali di Hundley che e` un vero velocista e pericolosissimo in corsa. Sapendo quando allungare la giocata coi piedi, per liberare il ricevitore e creare una giocata in spazio e anche mostrando coraggio nel stare nella tasca ed assorbire il colpo proprio quando stava liberando il passaggio. In questo, Hundley si e` mostrato molto migliorato, e se riesce a continuare con questo approccio sarà` da considerare un candidato molto ma molto serio al Heisman. Hundley ha anche mostrato una grande efficienza ed accuratezza sul passaggio, completando 18 su 23 passaggi e mancando pochissimi lanci. Con Hundley così in forma, dal secondo quarto in poi la difesa Sun Devils si e` aperta, e il QB di UCLA ha mostrato anche la forza del braccio nel terzo quarto completando un bellissimo lancio a Jordan Payton che l’ha portata il resto della strada per un TD bomba da 80 yards. A fine partita Hundley e stato capace di passare la palla per 355 yards e 4 TD correndo per un altro TD e altre 72 yards veramente una partita speciale.
La storia forse più importante della vittoria Bruins, è stata la difesa che non ostante la giovane eta` dei tanti interpreti e` piena di giocatori di calibro atletico altissimo e l’hanno mostrato contro l’attacco potente di ASU. Nonostante la mancanza del QB dual-threat Taylor Kelly fosse fuori partita per ASU il sostituto Bercovici ha cominciato la partita molto bene, portando ASU in vantaggio 17-6 ad inizio secondo quarto. Ma la difesa Bruins ha trovato le misure e creato big play, cominciando con il fumble forzato da Eddie Vanderdoes un DT-DE da 3-4 (i Bruins usano tanti fronti ibridi) solo un sophomore ma un giocatore dal talento grandissimo che si e` trasferito da Notre Dame prima d’arrivare a Los Angeles. Anthony Jefferson la Safety senior, ha fatto un grandissimo intercetto nell’uno contro uno contro Jalen Strong andando a contrastarlo in area e rubandogli la palla durante il salto. Ishmael Adams il CB junior, ha creato un INT a fine secondo quarto riportando la palla per un TD di 95 yards, Adams ha poi ipotecato definitivamente la partita con un Kick Off riportato per TD ad inizio secondo tempo. Le giocate strepitose non sono finite li, i due LB stellari di UCLA Eric Kendricks (un LB atletico che mi ricorda tanto il Shazier visto l’anno scorso a Ohio State) e Myles Jack, sono stati fenomenali nel annientare il gioco di corse di ASU e limitando DJ Foster a solo 30 YD nella partita. La pressione creata dal DE Owamagbe Odighizuwa e dal OLB Kenny Orjioke ha messo Bercovici in difficoltà sopratutto col continuare dell’incontro, limitando uno degli attacchi più potenti della conference a solo 27 punti in una vittoria schiacciante per 62-27.
– Jared Goff vs Sefo Liufau
Cal contro Colorado ci ha regalato uno degli incontri più eccitanti ed intensi della giovane stagione Pac-12. Uno scontro che e` finito sul 59 a 56 per i Cal Bears. Ed un incontro assolutamente pazzo, con diversi colpi di scena e cambi di vantaggio. I due protagonisti principali, sono stati i due QB che hanno segnato 7 TD a testa pareggiando il record FBS di TD in una partita da due QB. Non male per due giocatori che sono solo all’inizio del loro secondo anno collegiale.
I Colorado Buffs hanno cominciato l’incontro al meglio, andando in vantaggio di 28-14 a fine primo tempo. Liufau ha giocato la miglior partita della sua giovane carriera, sfruttando al meglio le diverse formazioni che usano i Buffs in attacco (simile all’attacco di San Jose State visto negli ultimi anni con David Fales, l’ex coach di SJSU e ora l’allenatore dei Buffs) e un ampio gruppo di WR, lanciando la palla a ben 12 ricevitori diversi. Liufau ha anche mostrato buona mobilità correndo via dalla pressione e creando 72 yards su corsa. La qualità che più risalta in Liufau è la sua durezza e resistenza, nel prender colpo dopo colpo e rimettersi in piedi e giocare al meglio, per un QB così giovane mostra già una presenza veterana.
Nel secondo tempo Jared Goff e i Golden Bears si sono fatti trovare pronti, cominciando subito il primo tempo con uno screen pass al RB Daneil Lasco, che ha preso palla e rotto diversi tackle per un TD di 92 yards, riaprendo completamente l’incontro. Da li in poi Goff e` stato perfetto, mostrando gran tocco ed accuratezza, composto nella shotgun e consegnando la palla in modo regolare ai suoi ricevitori, riportando Cal in vantaggio 35-28 alla fine del terzo quarto.
E` a questo punto che Sefo Liufau ha deciso di cercare il suo WR stellare, Nelson Spruce, trovandolo per il TD del pareggio 35-35 e poi subito dopo del vantaggio 42-35 ad inizio 4 quarto. Spruce ha colmato la miglior partita della sua stagione, mostrandosi immarcabile per la difesa Bears, che gli ha concesso 19 reception per 179 yards e 3 TD. I Bears nel secondo tempo non si sono mai fermati, ed hanno risposto subito ai due TD di Spruce con una giocata fantastica di Goff, che su secondo down e 10 YD con pressione in faccia, ha fatto scramble a destra e fatto partire un bellissimo pallone a Stephen Anderson, imbeccandolo pienamente in corsa e portando segnando un TD di 75 yards. A questo punto Liufau ha commesso il suo unico errore della partita, lanciando un INT sul drive che doveva ridarli il vantaggio. Goff ha punito subito, trovando Chris Harper per un TD di 40 yards dando ai Golden Bears un vantaggio di 49-42 con solo 2 minuti e mezzo rimasti.
Ma come per copione la partita non poteva finire con uno stop difensivo, e con solo 20 secondi rimasti, Liufau ha completato un passaggio bellissimo al freshman Bryce Bobo nell’angolo della end zone, un lancio perfetto per pareggiare del tutto lo scontro sul 49 e mandare la partita in Over Time. Nell’OT le cose sono continuate ad intensificare con Goff che su terzo down ha completato un TD di 25 yards a Bryce Treggs, e Liufau che risponde quasi immediatamente con un TD di 25 yards a Nelson Spruce. Un botta e risposta che ci porto` sul 56 pari. Colorado con la palla sul doppio OT ha portato la palla fino alla 1 yard di Cal. Con la difficile decisione su Quarto down, Colorado ha deciso di andare per il TD invece d’accontentarsi per il FG, purtroppo ci fu un problema di comunicazione e Colorado non è stata capace di segnare. Goff e Cal si sono permessi tre giocate conservative per poi segnare il FG della vittoria. Una partita emozionante che ha anche finito la striscia negativa di 15 sconfitte consecutive di Cal contro avversari di Pac-12. Una partita importante per lo sviluppo di entrambi questi due QB che sono essenziali nella ricrescita di queste due università dalla gran storia.
– Shaq Thompson Danny Shleton e la difesa Washington
Per chi non pensa che si gioca in difesa nella Pac-12 vi suggerisco di vedere la sfida tra Washington e Stanford ed il punteggio molto basso in uno scontro dominato da due difese molto abili, e tra le migliori della NCAA quest’anno. La difesa di Stanford è ben conosciuta da quando c’è coach Shaw che usa una 3-4 molto aggressiva ed ha tanto talento anche nelle secondarie.
Ma non e` di Stanford che vi voglio parlare ma della difesa dei Washington Huskies che quest’anno ha giocato molto ma molto bene. La difesa Huskies e` ancora giovane ma ha due leader che sono tra i più forti nei propri ruoli nell’intera nazione, ed hanno profili da prospetti NFL d’altissimo livello.
Il primo di qui vi parlo e` Danny Shelton il senior DT dei Huskies, dai ricci rossi che gli escono dal casco, un look che lo rende molto facile da distinguere, ma comunque un vero terrore da fermare. E’ un DL dal fisico del classico Nose Tackle (6-2 per 339 lbs.), ma fa molto più che prendersi due OL per snap, e` al momento uno dei leader in Sacks nell’intera NCAA con 7 (Secondo a solo Shane Ray di Missouri con 8), e ha anche 10 tackle per un perdita di yards, altra nota statistica notevole sono i 47 tackle a partita che ha fino ad ora, veramente impressionante per un giocatore che e` molto più di un classico gap-stuffer ed e` un playmaker importantissimo. Shelton sta mostrando doti spettacolari nel creare penetrazione dall’interno per un giocatore delle sue dimensioni, infatti a vederlo sembra il classico NT grosso e lento, invece guardandolo si vede un footwork eccezionale, una forza impressionante nelle mani e nella spinta creata dalle gambe potenti che ha. La qualità migliore di Shelton nonostante tutto quello già detto sta nel motore costante che lo rende una vera peste costante per qualunque attacco affronta. Contro i rivali della North Division ha trovato la miglior linea affrontata fino ad ora (e per talento una delle migliori linee nell’intera prima divisione anche se molto inesperta), ma è stato comunque un giocatore d’impatto, combinando 7 tackle e anche un mezzo TFL. Ha mostrato la potenza del corpo anche contro avversari più forti, ed e` stato essenziale nel limitare le corse interne dell’attacco di Stanford che in corsa ha avuto solo successo con Ty Montgomery su corse esterne e dal QB Hogan su situazioni di scramble. Shelton e` un prospetto da tener d’occhio nel prossimo Draft, come uno dei linemen senior più forti della classe, con dimensioni che dovrebbero far gola a molti DC NFL.
L’altro grande giocatore della difesa Huskies e` il junior LB/SS tutto fare Shaq Thompson, che e` stato assolutamente superbo contro Stanford. Ha alzato il suo livello di gioco nella partita più importante dell’anno a questo punto, ed e` stato una spina nel fianco dell’attacco avversario l’intera partita. Colmando il tutto con una grandissima giocata a fine secondo quarto, quando fermando una corsa del RB Remound Wright gli ha tolto la palla e riportato l’azione per il TD del pareggio 14-14. La dote veramente unica di Thompson e la sua versatilità, e` un giocatore eccellente in copertura e assolutamente fantastico per le doti da playmaker che ha, ed il fiuto della palla. A 6-1 e 228 lbs. può essere un SS aggressivo e violento, ma anche un LB speciale per le sue doti in copertura, può anche avere un impatto usato come blitzer. Quest’anno e` anche stato usato come RB, mostrando veramente la velocità del ragazzo non ostante il peso, e` usato anche negli special teams dove contro Stanford è stato il portatore di palla sul tentato fake punt non riuscito nel 4 quarto che ha poi portato al TD vincente dei rivali.
Thompson sta avendo una stagione speciale, con due Fumble recuperati, entrambi forzati da lui, entrambi riportati per TD, un INT anche questo riportato per un TD. Ha 34 Tackle (7 contro Stanford) ed anche 2 TFL e un Sack con anche due passaggi deviati. Ed ho la sensazione che ora che le partita diventano più serie lui sta alzando il suo livello di gioco. In quanto a prospetto NFL, sembra essere uno dei talenti difensivi più intriganti e se si dichiarerà sembra difficile immaginarlo fuori dal primo giro, e` presto, ma un potenziale Safety che sta già ricevendo paragoni a Kam Chancellor non e un qualcosa che si trova tutti i giorni. Se poi consideriamo che può giocare in qualunque sistema ed avere un impatto sia nella pass rush che in copertura allora stiamo trattando un giocatore che e` veramente unico per il suo skill set così vario. Date le dimensioni, da LB deve essere usato in spazio dove non deve subire i blocchi di OL molto più grossi.
Non sono bastati i grandi Huskies in difesa che stanno anche avendo grandi stagioni dal CB Marcus Peters (altro nome d’interesse per il Draft 2015), l’OLB/DE Hau’oli Kikaha che ha recentemente pareggiato Shelton con 7 Sacks, e il freshman reclutato dall’intera conference Budda Baker che sta mostrando sprazzi di gran talento. Ma il talento di questo gruppo, ed il rendimento fortissimo, non possono esser messi in discussione, questa difesa Huskies fa sul serio.
Worst:
– Sean Mannion
Oregon State ha sfidato USC in una trasferta molto difficile, quindi non si può criticare più di tanto il QB dei Beavers Mannion che non ha avuto certo una buona partita, non solo per i suoi standard altissimi ma proprio per gli standard di decenza che ci si aspetta da quello che dovrebbe essere uno dei migliori Senior QB nell’intera NCAA. Di fatti Mannion non e` tra i miei Worst solo per la prestazione da 15-32 completi, 123 yards, e 2 INT contro i Trojans con zero TD. Ma e` qui per una stagione che fino ad ora non e` minimamente all’altezza del Mannion visto l’anno scorso, quando stava dando battaglia a Derek Carr per titolo di leader NCAA in yards passate. Infatti dopo 4 partite ha 4 INT, lo stesso numero di TD passati che ha a questo punto, e nonostante le buone partite contro le pietose difese di Portland State e Hawaii, negli ultimi due incontri non ha ancora segnato un TD. Per quanto faceva Brandin Cooks non mi aspettavo certo questo calo. Vedremo se la difesa di Colorado sarà quel che serve per rimettere in marcia Mannion e i suoi compagni.
– Cosa succede all’attacco Stanford?
Stanford da quando Harbaugh e poi il discepolo Shaw hanno riportato il program ai livelli massimi non ha mai avuto un attacco esplosivo, sopratutto per gli standard della conference. Ma ha sempre trovato modi d’essere potente ed in controllo con l’attacco che e` comunque sempre riuscito a mettere su punti. Quest’anno il punto di forza che e` sempre stato l’attacco di corsa non sembra esser più un vantaggio al momento, in parte per il gruppo di RB sembra troppo grezzo per dar un vero impatto, ma anche per la mancata spinta della OL. Questa linea offensiva di Stanford nel recruting di tre anni fa era data come una delle più grandi linee reclutate di sempre, per questo quando si parlava della OL di Stanford nell’offseason c’erano pochi preoccupati per gli Alberi che dovevano sostituire 4 titolari da una delle migliori OL viste nel 2013. Fino ad ora non sono stati all’altezza delle aspettative, ed anche il titolare di ritorno l’immenso (sia per dimensioni 6-7 per 320 lbs. che per potenziale) LT Andrus Peat non e` stato perfetto come sperato fino ad ora. Al momento, solo il WR tutto fare Ty Montgomery sta avendo l’impatto voluto, ed e` chiaro che il coaching staff di Stanford sta cercando di trovare più modi di mettergli la palla in mano. Il vero problema per la squadra di Coach Shaw sembra essere il mancato sviluppo del QB Kevin Hogan, l’erede di Luck che e` ora titolare al terzo anno, ha molta abilita` e sta a pennello nell’attacco orientato alla corsa di Stanford, ma non sta mostrando miglioramenti, rimanendo solo Game Manager e non un fattore incisivo. Fino ad ora la leadership veterana di Hogan e Montgomery son bastate per tirare avanti la baracca, ma dovranno migliorare negli altri reparti se vorranno veramente ripetere il titolo di conference ed impensierire i Ducks nella difficile Pac-12 North.