Chiudiamo la nostra nuova rubrica con I top e worst ancora restanti della week 4. Nelle intenzioni degli autori l’idea sarebbe stata quella di fermarsi alle cinque power conferences, ma sarebbe stato, ad una successiva analisi, discriminatorio verso le altre squadre del sistema FBS,. Di conseguenza questa parte dei top e worst tratterà di tutto questo. Let’s go!
TOP
– La Big 10 tranne Michigan: dopo una week, la 3, in cui erano arrivati dei risultati negativi nelle partite off-conference (6 sconfitte su 9 partite), una rivincita è arrivata prepotente: 13 partite giocate, in quanto la quattordicesima squadra, Ohio State riposava, e ben dodici vittorie. L’unica a cadere è stata Michigan, autrice di una brutta figura, non la prima in stagione, contro Utah, mentre degna di nota è la vittoria-upset di Indiana contro Missouri, rankata al numero 18.
– East Carolina Pirates: l’università di Greenville, North Carolina, ha decisamente trovato la quadratura del cerchio in questo 2014, o meglio l’ha conservata dopo un 2013 di altissimo livello. Sotto l’egida attenta del QB Shane Carden i Pirates hanno saputo sviluppare un gioco aereo di altissimo livello che ha permesso loro un record di 3-1 comprensivo di upset in trasferta a Virginia Tech, sconfitta onorevole contro South Carolina e 70 punti rifilati a North Carolina. Il tutto ha portato all’ingresso nel ranking AP, cosa che non succedeva dal 1991.
– David Cobb (Minnesota): se i Gophers riescono ad avere la meglio su San Jose State è principalmente merito del senior RB texano, capace di 207 yards e 2 TD in 34 portate. RB di potenza e molto diretto, Cobb porta così il suo totale a 592 yards e 4 TD.
WORST
– Southern Methodist: 45 punti da Baylor alla prima settimana sono ancora accettabili, si possono trovare molte attenuanti su una prestazione del genere. Week 2, trasferta contro North Texas, sicuramente non Oregon, ed altra sconfitta per 43-6, questa volta molto più preoccupante e con un saldo di 10 (dieci) yards corse. A chiudere un bel 58-6 da Texas A&M, che porta ad un record di 0-3 e a dei numeri che vedono SMU all’ultimo posto su 128 in yards corse, punti fatti e punti subiti. Le corse sono un problema ma anche l’alternanza tra due QB dal dubbio valore non ha portato da nessuna parte.
– Michigan: se tra i top eravamo già stati chiari, qua si è obbligati a spendere due parole sui Wolverines, che appena il livello dell’avversario si alza un attimo vanno in difficoltà e prendono imbarcate notevoli. Dopo il pessimo 38-0 da Notre Dame è arrivata anche la sconfitta contro Utah, un 26-10 che non lascia rammarichi. Sono molte le cose che non vanno nei Wolverines, da un QB, Devin Gardner, che continua a mostrare incostanza e gravi carenze sui giochi di passaggio, difetti che si porta dietro da anni, a un gruppo di WR che vede il solo Funchess (un TE) positivo e una difesa che manca sia di stelle che di profondità. Ed ora che inizia la conference urge una sistemata, altrimenti c’è il serio pericolo di altri peggioramenti.
Andrea Cornaglia, classe ’86, profonda provincia cuneese, si interessa al football dal 2006, prendendo poi un’imbarcata per il mondo dei college dal 2010: da lì in poi è un crescendo di attrazione, inversamente proporzionale al numero di ore dormite al sabato notte