La terza giornata della nuova era di college football presentava un unico scontro tra due squadre posizionate nelle prime 25 squadre del ranking: Georgia faceva visita ai rivali di South Carolina per una sfida da anni molto sentita nella parte East della Sec perché spesso determinante per l’esito finale della classifica nonché diretto accesso al Sec Championship Game; e anche quest’anno la partita si è fatta apprezzare parecchio.
Iniziata in ritardo a causa di una tempesta, il susseguirsi dei punti sul tabellone è sempre rimasto vicino con il massimo vantaggio di undici punti siglato dai Gamecocks per due volte ma sempre accorciato dai Bulldogs, capaci di restare vicini nel punteggio grazie alla splendida prestazione del running game ma salvo poi perdersi nel finale. La svolta della partita è arrivata a cinque minuti dalla fine: il kicker ospite Marshall Morgan sbaglia il field goal del pareggio vanificando l’intercetto realizzato dal cornerback Damian Swann, ridando il pallone alla squadra di Steve Spurrier che abilmente lo congela fino al termine della partita col risultato di 38 a 35.
I Gamecocks hanno iniziato con qualche difficoltà e pure contro Georgia sono emersi alcuni problemi dovuti alle partenze verso la Nfl di validi giocatori del front seven come Jadeveon Clowney o il tackle Kelcy Quarles, infatti Georgia ha sfoderato una prestazione da 217 yards guadagnate via terra tenendo il fiato sul collo agli avversari rischiando di fare il colpaccio. Per fortuna la squadra di casa è riuscita a mettere in moto l’attacco dopo due prime uscite non del tutto convincenti con il quarterback Dylan Thompson autore di una solida prestazione chiusa con 4 touchdown, assistito da un running game incisivo che sta svelando il potenziale del duo Mike Davis – Brandon Wilds, capaci di combinare per 159 yards sfruttando al meglio il valore della linea offensiva formata da Spurrier in questi anni.
L’altra faccia della medaglia però svela una difesa assolutamente inferiore a quella vista negli ultimi anni al campus di Columbia: le secondarie hanno salvato la faccia contro Georgia ma senza progressi del front seven difficilmente si riuscirà a essere decisivi in altre occasioni, perché non sempre ci sarà Morgan a sbagliare un field goal a pochi minuti dal termine. Spurrier dovrà lavorare sodo su questo, concedere 173 yards di media su corsa a partita è un dato troppo negativo per gli standard di una squadra in corsa per giocarsi il titolo della Sec.
Molti meriti rimangono anche ai Bulldogs: l’attacco sta rispondendo presente alla partenza del leader Murray con un running game solido guidato da un Todd Gurley deciso a conquistarsi l’Heisman Trophy come dimostrano le 131 yards corse in 20 portate mettendo in luce la sua straordinaria capacità di rompere il placcaggio e guadagnare yards extra. A impressionare maggiormente di Gurley è la completezza delle sue qualità: ricevitore e carrier di primo livello, sicuramente vorrà continuare così per provare a guadagnarsi una posizione nel primo giro del prossimo Nfl Draft per il quale probabilmente si dichiarerà.
Il sostituto di Murray, il senior Hutson Mason, fino ad ora non sta sfigurando con 2 touchdown messi a segno seppure il suo reale valore dovrà essere valutato in sfide più importanti quando il solo running game difficilmente basterà a vincere contro avversari più quotati. Stesso discorso vale per la difesa dove le secondarie rimangono ancora un’incognita e se ora si vuole ambire al titolo della Division bisognerà alzare il livello ma l’impressione principale è che manchino ancora gli interpreti sufficienti per fare lo step necessario.
Cosa attende ora le due formazione, cosa cambia questa vittoria nel percorso di una e l’altra squadra? La vittoria sembra, al momento, spostare gli equilibri a favore dei Gamecocks perché oltre ad essere una questione morale, South Carolina si appresta ad affrontare una serie di partite interessanti contro Vanderbilt e Missouri, due sfide che ci diranno se questa squadra rimane la favorita per la vittoria della sua parte del tabellone. Sarà importante capire quante possibilità ci saranno di prendersi una rivincita contro la parte Ovest della Sec, cerchiata di rosso è la data del 25 ottobre in casa di Auburn, sulla carta una partita difficile ma Spurrier ha dalla sua esperienza e la capacità di ottenere il meglio dai suoi ragazzi; qualora dovesse imboccare una serie di vittorie importanti potrebbe pure pensare di fare lo sgambetto a qualcuno ma rimane obbligatorio fare rapidi progressi in difesa.
Georgia invece ha dalla sua un calendario probabilmente più abbordabile: tre sfide casalinghe dovrebbero permettere di risollevare il morale per poi volare in Missouri, partita difficile da gestire specie fuori dalle mura amiche. I due vantaggi stanno nelle sfide interne con Florida e Auburn, due squadre che i Gamecocks dovranno affrontare in trasferta a differenza dei Bulldogs.
E’ difficile pronosticare come possa andare a finire ora: sulla carta si potrebbe dire che Georgia potrebbe avere la schedule migliore, nella realtà spesso i Bulldogs hanno fallito con appuntamenti importanti mentre i Gamecocks spesso si sono ritrovati in situazioni in cui sembravano essere svantaggiati come all’inizio dell’ultima gara. La sensazione è che la vittoria ottenuta questa settimana possa aver rinvigorito lo spirito dei vincitori e annichilito leggermente le speranze di coloro che ne sono usciti sconfitti.
Per tirare le somme bisognerà aspettare la vigilia della partita del 25 ottobre, data essenziale dove probabilmente ci saremo già fatti un’idea più chiara del reale valore delle due formazioni e delle loro possibilità di ambire o meno al titolo divisionale, un titolo per ora chiuso tra loro due ma che non vede per nulla esclusa Missouri, purtroppo non ancora impiegata in un test consono per farci intendere se possa o meno dire la sua. La risposta arriverà il 27 settembre al Williams – Brice Stadium dove con South Carolina sarà certamente battaglia.
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