La Mountain West Conference è la Mid-Major (termine usato per le conference che non sono a livello BCS ma che comunque possono competere a livello alto) che nell’era BCS ha avuto più successo e che ogni anno sembra offrire una squadra da Top 25 nel ranking.

L’anno scorso nonostante tanti giovani allenatori alle prime esperienze nel college football che conta, la conference si è comportata ancora una volta alla grande, portando 5 squadre a un Bowl e vincendone 3 (uniche sconfitte sono state Fresno State contro USC e Boise State contro Oregon State). Fresno State ha fatto da squadra totem per la conference con Derek Carr e Davante Adams come stelle principali.

Il 2013 è stato anche il primo anno dove la MWC è stata raggruppata in division ed il titolo di Campione di Conference è stato determinato da una finale. Una sfida che ha visto l’attacco stratosferico di Fresno State sfidare la gran difesa di Utah State. E alla fine hanno vinto i Bulldogs, in uno scontro a punteggio basso che gli Aggies avranno sicuramente pensato di vincere se solo avessero avuto il loro QB Chuckie Keeton sano e in partita.

Questa è un annata diversa nella MWC per diversi motivi. Per prima cosa dopo anni di costanti aggiunte e cambiamenti la conference è rimasta intatta. La conference in passato è stata dominata per gran parte in attacco e questa stagione potrebbe essere diversa, non solo perché sono partiti grandi QB come Carr, David Fales e Brett Smith, ma sopratutto perché squadre come Fresno, Utah St, e Boise St hanno difese piene di talento. E tante squadre come New Mexico e Air Force, che sopratutto recentemente hanno fatto pietà in difesa, dovrebbero essere migliorate in modo significativo. L’altra differenza dagli anni passati è che la Conference non sembra avere una favorita chiara, con almeno due contendenti per division (SDS e Fresno nella West, Utah St e Boise St nella Mountain), e anche una squadra per division che si presenta come possibile upset pick (Nevada e CSU).

WEST DIVISION

SAN DIEGO STATE AZTECS
Sono anni che San Diego State bussa alla porta, dalla rinascita del program a metà anni 2000 con Chuck Long, poi passata per Brady Hoke ed ora tocca a Rocky Long cercare di vincere un titolo di conference che manca dal 1986, quando la squadra giocava ancora nella WAC. Eppure è dal 2009 che gli Aztecs arrivano alla postseason e sembrano pronti per fare quel salto di qualità in una West division che sembra essere apertissima. Ora all’inizio del quarto anno tocca appunto a Rocky Long prendere questo gruppo discretamente inesperto (solo 9 titolari di ritorno) e portarlo a raggiungere per lo meno un titolo di division.

Gli Aztecs giocano un sistema pro-style molto fisico. L’attacco manca d’esperienza ma ha un sacco di potenziale. Il reparto WR su tutti sembra essere quello con maggior potenziale ed aspettative. L’offensive coordinator Bob Toledo l’ha descritto come il gruppo di WR più profondo che abbia mai avuto da allenatore in carriera. Il giocatore di maggior talento e abilita è il senior Ezell Ruffin che viene da un bellissimo 2013 dove ha ricevuto 68 passaggi per 1,136 YD aggiungendo 3 TD. Ruffin ha una buonissima combinazione di stazza, (6-1 per 210 lbs.) buone mani e velocità, che lo rendono uno dei migliori WR nella conference e il playmaker di maggior riferimento per l’attacco Aztecs. Ma l’uomo su cui tutti gli occhi saranno puntati è il senior QB Quinn Kaehler che ha giocato da titolare per la prima volta lo scorso anno, discretamente, passando per 3,000 YD e 19 TD ma i 9 INT e il 59 % di passaggi completati mostrano che ci sono ancora margini seri di miglioramento. Nonostante una buona stagione da game manager non ha mai stupito e non lo si è mai visto prendere la squadra in mano. Quest’anno toccherà a Kaehler non solo avere il compito di non perdere la partita, ma di avere il coraggio di andare a vincere la partita quando serve. Fatto sta che l’attacco ha già una delle migliori combinazioni di QB, WR nella conference con Kaehler e Ruffin non certo un brutto modo per cominciare.

Un altro playmaker in attacco che promette moltissimo è il sophomore RB D.J. Pumphery che l’anno scorso ha fatto una buonissima impressione da freshman, correndo per 752 YD e 8 TD. Pumphery è un RB più piccolo (5-9 per 170 lbs.) ma con tanta esplosività che lo rende molto difficile da fermare in campo aperto. Gli Aztecs che solitamente usano due RB, sceglieranno tra Marcus Stamps e Chase Price per il RB più fisico e diretto. L’ex TE Adam Roberts cambia ruolo e torna al ruolo originale di full-back, posizione molto importante nell’attacco degli Aztecs. La linea offensiva ha bisogno di mostrare seri miglioramenti dopo un 2013 deludente, dove hanno concesso 26 sacks. Tornano 3 titolari tra cui il senior LT Terry Poole. La linea è molto grossa ed è senz’altro adatta al sistema d’attacco di San Diego; l’unico giovane sulla linea e` il sophomore LG Nico Siragua (6-5 320 lbs.).

La difesa torna da una buona stagione ed ha un gruppo molto profondo di giocatori sulla linea ed anche di linebacker. Il gruppo di DL è in particolar modo profondo, combinando tanta esperienza ed anche un gruppo di ragazzi atletici con buona velocità nella pass rush esterna. Il giocatore di maggior talento nonché il più intrigante di questa offseason è l’ex giocatore di USC Christian Heyward, un ragazzo di San Diego dal talento immenso. L’ora junior ha sofferto diversi infortuni nella sua carriera da Trojan limitandogli anche l’opportunità sul campo. Dopo essersi preso un anno di pausa (l’anno scorso ha semplicemente continuato gli studi a Grossmont College.) è tornato a casa. Heyward è speciale per la sua combinazione di stazza (6-3 300 lbs.) e abilita nella pass rush, due doti che lo rendono unico nel fronte degli Aztecs. L’altro DE, il senior Dontrell Onuoha è un titolare dalla scorsa stagione ed è il leader della linea. I linebackers invece hanno come leader l’OLB Derek Largent che nel 2013 è stato rallentato da tanti infortuni, ma che da quel che si dice sembra tornato ad essere aggressivo, veloce ed esplosivo come nel 2012, cosa che dovrebbe far paura ad ogni attacco avversario. L’altro senior LB Jake Fely ritorna ad essere titolare fisso dopo aver perso maggior parte del 2013 a causa di un piede rotto, ma ha un sacco di abilità e potrebbe essere una delle sorprese del reparto LB quest’anno. Le secondarie perdono quasi l’intero reparto safety (titolari e riserve) ed e in assoluto il punto di maggior preoccupazione per gli Aztecs. Ma le secondarie ritrovano anche uno dei migliori playmaker dell’intera difesa nel senior CB J.J. Whittaker. L’altro CB Damontae Kazee è un sophomore di buone prospettive che ha grandi aspettative in questa prima stagione da titolare.

Il reparto special teams merita anch’esso una menzione visti i problemi su field goal nella scorsa annata che sono costati almeno una vittoria. Nel 2013 si è visto un gruppo di due Kicker: Seamus McMorrow e Wes Feer che in due sono riusciti a mettere 8 field goal su 16. Quest’anno arriva Donny Hageman dal Junior College e il freshman John Baron II, entrambi su borsa di studio, e questi si dovrebbero giocare il posto con McMorrow quest’anno. Hageman sopratutto, arriva con una buonissima reputazione dal Junior College dove ha messo 19 FG su 20 nel 2013.

Il calendario si rivela un attimo più facile del 2013 dove dovettero affrontare Ohio State e Oregon State. I Buckeyes non ci sono più e questa è una buona notizia. Oregon State sarà un avversario molto difficile, sopratutto in trasferta, ma anche se gli Aztecs partono sfavoriti non c’è così tanta differenza tra le due squadre (l’anno scorso i Beavers hanno vinto 34 a 30). Le altre partite fuori conference sono tutte molto abbordabili (North Carolina e Northern Arizona). La prima sfida di conference contro UNLV sara` uno scontro molto sentito per i ragazzi di coach Long, che l’anno scorso hanno perso in malo modo contro i Rebels nell’ultima partita di regular season. La partita contro Fresno fuori casa è una sfida fondamentale per la West division. E` un peccato per gli Aztecs giocare questa partita fuori casa, perché credo veramente che sarebbero favoriti su campo neutrale. Anche Nevada e Boise State dovranno essere affrontate fuori casa, tutto ciò fa si che gli Aztecs abbiano una stagione tutta in salita. Visto il calendario ostico e lo scontro diretto contro Fresno St. giocato fuori casa, e` difficile dire che San Diego parta favorita nella West anche se molti esperti la vedono così. Penso più realisticamente che gli Aztecs possano puntare a una stagione da 9-10 vittorie ed un altra vittoria a un Bowl. Ma se Kaehler migliora in modo sperato, la OL pure, e il giovane reparto Safety riesce a tenere il passo non sarebbe assurdo pensare a San Diego State campione di conference.

SAN JOSE STATE SPARTANS

L’università californiana è salita agli onori delle cronache nazionali negli ultimi due anni principalmente grazie al QB David Fales, giocatore di ottimo livello che aveva portato gli Spartans ad un 2012 da 11-2 e ad un 2013 con un record di 6-6, meglio comprensibile grazie alla pletora di infortuni che ha falcidiato la squadra per tutta la stagione. Fales ha lasciato l’ateneo destinazione NFL, ed il suo posto potrebbe essere preso, a sorpresa, da Joe Gray, junior capace in primavera di sottrarre il posto a Blake Jurich, backup di Fales nella scorsa stagione. Altra perdita importante è il WR Chandler Jones, ma qui le cose sono molto migliori, in particolare per merito di Tyler Winston, WR che alla sua prima stagione nell’università ha saputo approfittare dei buchi lasciati dagli infortuni e ritagliarsi tante ricezioni e tantissime yards. Anche il backfield è solido, con il RB Jarrod Lawson, molto elusivo e veloce, capace di guadagnarsi quasi 800 yards nel 2013. Se si aggiunge, poi, che i tre citati (Gray, Winston e Lawson), così come il TE Billy Freeman, sono giovanissimi sophomore, gli anni venturi sembrano brillanti per gli Spartans.

Il front seven (che si schiererà con un nuovo modulo 4-3) vede molti starter tornare, escluso Keith Smith selezionato dai Cowboys, e giocatori come Isaiah Irving, Travis Raciti e Christian Tago possono essere i talenti del reparto. Altro problema potrebbe essere la perdita del CB Bené Benwikere, ma anche qui, il reparto delle secondarie pare essere attrezzato per ammortizzarla.

Una stagione di transizione ci si aspetta a San Jose ed anche il calendario pare portare a questa conclusione: qualche match fuori portata (Auburn, Fresno State), qualcuno abbordabile (North Dakota) e tante sfide equilibrate che potrebbero portare ad un record leggermente negativo, se non in pareggio.

 HAWAII RAINBOW WARRIORS

L’università isolana è reduce da una stagione da 1-11, e vittoria è giunta, per di più, nella sfida con Army nell’ultima giornata. Ma la squadra non è da buttare, e molte delle sconfitte sono arrivate per un possesso o meno, sintomo questo di inesperienza e poca cattiveria, tutti aspetti su cui si può lavorare. Grossi lavori nel ruolo di QB: Taylor Graham (transfer da Ohio State) aveva iniziato le prime tre partite della scorsa stagione salvo essere poi panchinato dopo altrettante brutte prestazioni a favore di Sean Schroeder, decisamente più performante. Schroeder è partito ma Graham non avrà il posto in quanto in primavera il sophomore Ikaika Woolsey ha saputo guadagnarsi i gradi di starter. Il gioco dei guerrieri dell’arcobaleno è notoriamente incentrato sui passaggi ma le certezze maggiori provengono dal backfield, dove il senior Joey Iosefa ha trainato il reparto negli ultimi anni ed ora ha un buon compagno nel potente Steven Lakalaka. Il gruppo dei ricevitori offre poco e potrebbe trovare spazio, tra gli altri, Quinton Pedroza, transfer da Utah.

La difesa passerà quest’anno a una 3-4 e molto del successo del nuovo schieramento passerà dalle capacità di Moses Samia (scelto per il ruolo di NT) di adattarsi in breve tempo. Il reparto LB vede la perdita dei due migliori tackler e rushatori del 2013, così come le secondarie e quindi sarà molto difficile trovare delle alternative in breve tempo: dovendo fare proprio un nome punto sull’OLB transfer da UCLA (4 star recruit) Jeremy Castro.

Due sfide casalinghe contro Northern Iowa e Wyoming e il record del 2013 dovrebbe essere migliorato: se poi, magari, la difesa si inquadra in tempi rapidi, potrebbero arrivarne un altro paio.

FRESNO STATE BULLDOGS

Una sola partita. Un solo errore. Una ed una sola controprestazione a rovinare quella che sarebbe stata la migliore stagione della storia dei Bulldogs. Venerdì 29 novembre 2013, San Jose, California: Fresno State affronta gli Spartans, fino a quel punto della stagione molto altalenanti e con un record di 5-6. Fresno State con la vittoria in questa sfida, con una vittoria nella partita contro Colorado rinviata a settembre per maltempo e con la vittoria nel MWC Championship (poi effettivamente ottenuta), si qualificherebbe al primo BCS Bowl della sua storia. Ma.

Qualcosa va storto e la difesa dei Bulldogs (che per la verità era stata sospetta almeno in tre occasioni fino a quel punto) concede al QB David Fales e al suo attacco qualcosa come 736 yards e 8 TD; a nulla valgono i 6 TD lanciati da Derek Carr (3 per Davante Adams) ed è sconfitta, 62-52. Come detto poi Fresno State vincerà contro Utah State e sarà campione della MWC, ma perderà contro USC il Las Vegas Bowl.

Non ho citato Carr e Adams per caso, in precedenza: riuscirà l’ateneo a colmare le loro partenze (e quella dell’altro WR Isaiah Burse, e quella del TE Marcel Jensen, e quella dell’OG Austin Wentworth)? Da questa risposta dipende tutto il futuro dell’università di Fresno.

QB titolare sarà Brandon Connette, transfer da Duke, dove con il collega di reparto Anthony Boone è stato uno dei maggiori artefici della ottima stagione dei Blue Devils: Connette, californiano (si è trasferito per stare vicino alla madre ammalata), è un passatore più che discreto nonché un ottimo corridore ed i 14 TD su corsa uniti ai 13 su passaggio sono un ottimo biglietto da visita. Il backfield è forse l’unico reparto che non varierà dal 2013: il duo di RB composto da Josh Quezada e Marteze Waller si è ben comportato e anche per questa stagione sembra essere una ottima valvola di sicurezza nel caso in cui il prediletto gioco sui passaggi non funzioni, nonostante la presenza di Josh Harper, l’ultimo dei tre ricevitori da 1000 yards rimasto in università. Difficile capire chi giocherà al suo fianco ma gli allenamenti primaverili hanno portato ai nomi di Aaron Peck e Greg Watson, due elementi di esperienza e sistema, mentre tra i giovani potrebbe trovare la sua dimensione Darrell Fuery, redshirt freshman molto brevilineo che potrebbe essere un buon portatore di big plays.

In difesa il sistema 3-4 ha visto nel 2013 solamente sei DL capaci di registrare statistiche e con la partenza di due di questi si spera che la linea abbia/avesse dei rincalzi di qualità a far compagnia al DE Tyler Davison. Giocare LB nei sistemi difensivi dell’HC Tim DeRuyter significa essere devoti fanatici dell’aggressività e della pressione: in tutto questo si sono messi in luce in particolare gli OLB Ejiro Ederaine e Donavon Lewis, capaci di produrre, insieme, 15 sacks e 25,5 tackles for loss, ed i loro ritorni, così come quelli dei due ILB titolari sono importanti per un reparto che cerca sicurezze. Sicurezze che invece non ci sono nel backfield: le due S titolari (Derron Smith e Charles Washington, 16 TFL, 8 INT e 6 sacks in due) sono ancora al loro posto ma i CB sono da ricreare alle basi: Curtis Riley è uno dei candidati più forti ma l’insicurezza è tanta.

Ironia della sorte, la partita di esordio sarà contro gli ultimi avversari del 2013, quei Trojans dell’ultima amara partita persa. A seguire trasferta nello Utah contro gli Utes ed esordio casalingo contro Nebraska: contata una fisiologica mancanza di intesa con tutti i nuovi pezzi della squadra una partenza 0-3 non è così utopica. Chiaramente, poi, tutte le altre sfide (tranne forse quella contro Boise State, per lo più sul campo blu dell’Idaho) sono più alla portata, e si potrà ancora competere per difendere il titolo di conference conquistato.

UNLV REBELS

Il 2013 dei Rebels è stato qualcosa che difficilmente si sarebbe potuto immaginare dalle parti di Las Vegas: sconfitte solamente contro squadre molto più forti, un record di 7-5 e la partecipazione ad un Bowl che non si vedeva da diversi anni. La stagione 2014 poteva presentarsi macchiata in partenza da una decisione della NCAA che, ad aprile, aveva deliberato una sospensione di un anno dai Bowl per la mancanza dei requisiti minimi accademici degli atleti (primo caso nel panorama universitario); la decisione è stata però ribaltata a fine giugno e quindi l’allarme è rientrato. Il QB titolare sarà, per un nuovo tentativo, Nick Sherry: il giovane 3 star recruit aveva preso i gradi di starter anche nel 2013 salvo poi perderli dopo alcune brutte prestazioni a favore di Caleb Herring, che però ha lasciato la scuola, così come il RB Tim Cornett. Il posto di quest’ultimo sarà preso da Shaquille Murray-Lawrence e molte aspettative sono riposte su questo piccolo RB (5’8 per 180 libbre), atleticamente prontissimo e con il big play sempre in canna, così come sul WR Devante Davis, molto più fisicato e alla sua ultima stagione in ateneo.

La linea difensiva vede la partenza di tutti i DT che hanno giocato nella scorsa stagione un numero significativo di snaps e quindi rimane complicato capire chi li sostituirà. Anche i LB vedono la partenza dei due migliori esponenti, al secolo Tani Maka e Tim Hasson, e potrebbe essere Tau Lotulelei (non parente di Star dei Panthers ma fratello del meno conosciuto John dei Jaguars) a farsi notare. Infine le secondarie presentano tutti i titolari del 2013 e dovrebbero essere il problema minore del reparto: potrebbe essere impattante il CB Tajh Hasson, giocatore poliedrico che ha dimostrato abilità come placcatore e istinti per la palla.

Le sfide annuali contro Arizona e BYU, più quella contro la new entry Northern Illinois paiono essere fuori portata, mentre il calendario della conference porta “in dono” solo la sfida a Fresno State: replicare la scorsa stagione è obiettivo possibile, ed in generale è pronosticabile un record intorno al pareggio.

NEVADA WOLF PACK

Mica scemo il lupetto

La prima stagione dopo il ritiro n° 2 di Chris Ault e con il nuovo coach Brian Polian è stata priva di sussulti, con vittorie e sconfitte abbastanza preventivabili ed un record finale di 4-8, neanche troppo brutto alla luce dei vari infortuni che in vari periodi ed in vari modi hanno colpito i Wolf Pack. La stagione corrente però si presenta molto più promettente, con moltissimi ritorni di giocatori importanti, il recupero fisico di altri ed un sistema di gioco collaudato. Pensando a Nevada, il primo giocatore che viene in mente è Cody Fajardo, QB dual-threat che è riuscito ad affermarsi come giocatore che brilla di luce propria piuttosto che come sostituto di Colin Kaepernick grazie a solidissime prestazioni. Fajardo è arrivato alla sua ultima stagione in Nevada e senza dubbio vorrà lasciare senza rimpianti: per aiutarlo in questo compito si registrano i ritorni di quasi tutta la linea offensiva e di due importanti armi d’attacco come il veloce RB Kendall Brock e l’elusivo WR Richy Turner.

Anche la difesa ritorna in tutti i suoi elementi o quasi e quindi può guardare al 2014 con rinnovata fiducia: l’unico giocatore ad aver terminato il suo periodo di eleggibilità è il CB Markus Smith però, come detto, è un problema dalla soluzione discretamente facile in quanto Charles Garrett e Evan Favors hanno prodotto ottimamente nel 2013. Davanti a loro il front seven utilizzerà ancora una difesa 4-3 le cui stelle potrebbero essere il DE Brock Hekking (che potrebbe anche avere ambizioni di essere selezionato al draft) e il LB Mathew Lyons. Problemi potrebbero esserci negli special teams, dove la perdita dell’ottimo punter Chase Tenpenny (che sta provando ad entrare nel roster a San Diego) potrebbe essere grave.

L’andamento di Nevada in questo 2014 è incerto: una squadra completamente in salute e con un Fajardo al top possono essere, secondo l’opinione di chi scrive, la mina vagante di questa MWC. Probabilmente alcune avversarie sono ancora fuori portata ma, tutto sommato, Un record positivo potrebbe essere alla portata.

MOUNTAIN DIVISION

COLORADO STATE RAMS

Nel secondo anno di coach Jim McElwain i Rams sono tornati a giocare un Bowl che mancava dal 2008, e anche vincendo una gran partita, con una rimonta inaspettata per 48-45 contro i Washington State Cougars. Il punto di forza della squadra è stato l’attacco, cosa che non dovrebbe sorprendere nessuno dato il calibro di play caller che è McElwain (ex OC di Alabama).

Questa offseason ha portato per CSU anche il prolungamento di contratto al coach, che ha firmato per altri 5 anni a Ft. Collins. E quindi quest’anno le aspettative sono ancora più grosse.

Ma non è tutto rose e fiori per i Rams che per prima cosa quest’anno dovranno sostituire i tre uomini totem della squadra l’anno scorso, due capitani e leader di difesa e attacco: uno è Shaquil Barrett, il Defensive Player of the Year nella MWC, che non c’è più e con lui 20.5 TFL e 12 Sacks, mentre in attacco non c’è più il Centro All-WMC Weston Richburg e manca anche il playmaker migliore degli ultimi 10 anni a vestire la divisa Rams, ovvero Kapri Bibbs, il RB che l’anno scorso è esploso, portando i Rams a una media di 204 yd corse a partita.

In attacco torna  il QB senior Garrett Grayson che si porta dietro grosse aspettative dopo un 2013 da 3,696 YD passate e 32 TD. Con l’esperienza dietro centro c’è anche un gruppo esperto e profondo di WR con Rashard Higgins il sophomore di talento e stazza come playmaker più intrigante. L’altro punto di forza dell’attacco Rams e` il TE/H-Back Kivon Cartwright che porta un elemento di versatilità all’attacco essendo usato sia come corridore che come ricevitore.

La linea offensiva non perde solo Richburg, ma ben 3 altri titolari. Con solo il LT Ty Sambrailo come titolare 2014 che ha esperienza. Visto l’importanza della OL l’ultima stagione, ci sarà molto da lavorare, e toccherà a Grayson aiutare questo gruppo inesperto soprattutto nelle dure sfide d’inizio stagione. L’altro grande punto interrogativo di questa offseason è: chi rimpiazzerà Bibbs, sopratutto dopo che il RB numero 2 Donnell Alexander si e` trasferito a Akron durante l’offseason? Coach Mac dovrà decidere un titolare in base ai soli allenamenti, considerando che nessuno dei RB in rosa ha ha una carry in partita da quando è nel campus. I due nomi più intriganti sono quelli di Jasen Oden Jr. un Junior che l’anno scorso era stato convertito alla posizione di Safety e che ora e` tornato a giocare da RB (ruolo naturale). L’altro nome interessante è quello di Dee Hart, un Graduate Student che giocava prima ad Alabama. Hart nella partitella di un paio di settimane fa era stato il RB a ricevere più tocchi (11 carries per 54 yd) e porta un elemento di velocità sull’esterno che lo distingue.

La difesa  riporta ancor più titolari dell’anno scorso, riportando l’intera back 7 (LB e DB) titolare dal 2013. Il gruppo di maggior talento e prospettiva e indubbiamente rimane il reparto LB che riporta un sacco di esperienza e tackle. Dal 2012 al 2013 la difesa ha mostrato miglioramenti notevoli, soprattutto in situazioni di terzo down dov’erano assolutamente terribili nel 2012. Starà a questo gruppo continuare a migliorare su quello già fatto nella gestione Mac nonostante la mancanza di Barrett. Il trio di LB composto da Cory James (rushatore con 8 sacks nel 2013), Max Morgen (secondo nella MWC con 9.6 tackle di media a partita) e Aaron Davis (8.6 tackle a partita)  potrà, se mette in campo questi miglioramenti, essere uno dei migliori gruppi difensivi nella Conference.

Il gruppo di D-line non avrà stelle, ma è un gruppo parecchio profondo (ben 11 DL sono stati usati in rotazione negli allenamenti di primavera) e deve sfruttare al meglio la freschezza per cercare di generare una pass rush di buon livello. Le secondarie riportano tutti e quattro i titolari, incluso il senior CB Bernard Blake, tutti e quattro i titolari hanno buonissima stazza essendo tutti al disopra dei 6 piedi. Il gruppo di DB dovrà sfruttare al meglio l’esperienza guadagnata la scorsa stagione, perché tornare ad essere la difesa n° 114 contro i passaggi non potrà essere accettato questa stagione, e considerando che la pass rush potrebbe essere calata di rendimento, la pressione sulle secondarie diventa ancora di più.

Il calendario di CSU non è tra i più facili. Si comincia con il Derby del Colorado giocato a Mile High Stadium a Denver, sfida che i Rams hanno perso la scorsa stagione e vorranno sicuramente vendicare: il gruppo Rams è indubbiamente quello più esperto e questo gli potrebbe dare un leggero vantaggio ma è comunque una sfida che entrambe le squadre si giocano a viso aperto. La settimana successiva affrontano una delle sfide più difficili della loro stagione sul campo blu di Boise. Il calendario fuori Conference offre un’altra sfida difficile contro Boston College. Il calendario di Conference non fa favori, cominciando subito contro Nevada e Utah State, mentre gli incontri dopo gli Aggies sono più facili. L’obbiettivo per i Rams e` ancora una volta di raggiungere un Bowl e come minimo 8 vittorie, risultato raggiungibile anche se perdono 4 partite (Boise, Utah St, Nevada e CU). E se ci sono scivoloni dalle altre contender non sorprenderebbe vedere i ragazzi di Coach Mac come vincitrice a sorpresa della Mountain division.

BOISE STATE BRONCOS

Tante novità per i Broncos versione 2014, orfani dell’HC Chris Petersen, passato sulla sideline di Washington prima del Bowl dello scorso anno: al suo posto è stato nominato Bryan Harsin, ex HC di Arkansas State ma con già nove anni di esperienza a vario titolo nell’università dal 2001 al 2010. Harsin ha deciso per un rinnovamento totale del coaching staff, puntando in maggior parte su giovani allenatori che hanno vissuto l’università come giocatori a cavallo del 2000 e scegliendo come coordinatori due esempi di questa filosofia: DC sarà Marcel Yates, giocatore dei Broncos dal 1996 al 1999 e co-DC di Texas A&M negli ultimi due anni, mentre OC sarà David Sanford, laureato in università nel 2005. Il loro obiettivo è quello di far dimenticare in fretta la peggior stagione dal 1998 a questa parte (comunque stagione da 8 vittorie, giova ricordare): la squadra ha subito poche (soprattutto sulle linee) in questa offseason e la presenza di alcune stelle di livello assoluto potrebbero avvicinare di molto questo obiettivo.

Lo starter QB del 2013 era Joe Southwick, ma un suo infortunio a metà stagione ha aperto le porte a Grant Hedrick, che avrà i gradi da titolare anche in questa stagione, l’ultima in quel di Boise: quest’ultimo, nativo dell’Oregon, è un giocatore molto ordinato e poco propenso ai rischi, e il suo score di 16 TD e soli 5 intercetti lo dimostra; inoltre ha messo in luce anche una discreta mobilità fuori dalla tasca, con più di 250 yards corse e 6 TD, con una media di portata quasi di 7 yards. Il RB principale sarà però nuovamente, e a prescindere, Jay Ajayi, che con le 1328 yards e i 17 TD del 2013 (più le 220 yards ricevute con 1 TD) è salito agli onori della cronaca nazionale, e pensando anche a qualcosa oltre il college gli esperti lo vedono già ora come talento da giri intermedi. Sua prima riserva sarà il tascabile Devan Demas (5’8 per 172 yards), capace di mostrare qualche bella giocata nella sua stagione da freshman.

Il reparto WR passa per la salute di Matt Miller e Shane Williams-Rhodes, che sono stati i migliori ricevitori della scorsa stagione ed anche in questa saranno ancora due dei tre titolari ma che, allo stesso tempo, hanno avuto problemi fisici (in particolare il secondo, che ha dovuto saltare ben due partite) che ne hanno minato il rendimento. Al loro fianco, con compiti di big plays, si schiererà inizialmente Thomas Sperbeck, WR a sua volta minuto (5’8 per 171 libbre) mentre il TE titolare sarà Jake Rof, redshirt freshman che ha saputo convincere gli allenatori e superare la concorrenza di Connor Peters, senior molto più robusto e più adatto a bloccare. Da segnalare che il recruit ha visto l’arrivo di Chase Blakley, tredicesimo TE della nazione secondo ESPN, che però sarà, con ogni probabilità, redshirtato. I problemi per l’attacco potrebbero arrivare dalla linea offensiva orfana dei tre giocatori con più partenze all’attivo, il LT Charles Leno Jr. (scelto dai Bears al settimo giro), il C Matthew Paradis (sesto giro dei Broncos) e il LT Spencer Gerke: tre vuoti che i giocatori restanti dovranno riempire alla svelta.

Anche la linea di difesa vede due partenze di peso quali il DE Demarcus Lawrence (scelta #34 overall dei Cowboys) e il NT Ricky Tjong-A-Tjoe (attualmente nel roster dei Chargers da undrafted): in particolare Lawrence era il migliore se non l’unico pass-rusher dei Broncos e la sua perdita andrà ammortizzata tra diversi giocatori come Martin Beau e Gabe Perez, mentre in alcune situazioni di gioco potrebbe essere impiegato il redshirt freshman Mat Boesen. La difesa di Boise State è un’atipica 4-2-5, che vede quindi la presenza in campo di due soli LB (uno sul lato forte e uno sul lato debole) e di un nickel CB praticamente fisso, quindi i linebackers stessi non devono essere molti: Ben Weaver si occuperà del lato debole mentre Tanner Vallejo si schiererà dal lato forte. I backs saranno di conseguenza 5 (3 CB e 2 S di formazione base) e il fatto che i migliori dieci DB del 2013 ritornano per un ulteriore anno non può che essere buon segno: il ruolo di nickel sarà preso ancora da Corey Bell, mentre chi si dovrà occupare dei principali WR avversari sarà Donte Deayon. C’è anche molto interesse verso il 4 star recruit S Dylan Sumner-Gardner, la sesta safety della nazione secondo ESPN, che salterà l’anno di redshirt e sarà subito nelle rotazioni dietro alla FS Jeremy Ioane.

Agli occhi di chi scrive Boise State è candidata a vincere la MWC, per merito di un roster profondo, per la presenza di alcuni giocatori di livello (Ajayi su tutti) e per un calendario abbordabile: le sfide difficili di conference (Utah State, San Diego State e Fresno State) sono tutte in casa, così come l’intrigante sfida off-conference contro BYU, mentre molto notevole sarà l’esordio in campo neutro contro Ole Miss. Si possono mettere in conto anche due sconfitte in tutto questo ma una stagione con le W in doppia cifra può essere alla portata, se non meglio.

 NEW MEXICO LOBOS

Questa stagione sarà la terza di Head Coach Bob Davie (7-18) che ereditò una squadra con poco talento che aveva anche subito una perdita di borse di studio, sanzione finita nel 2012 proprio all’arrivo di Davie. Finalmente i tifosi Lobos possono aspettarsi di vedere miglioramenti e sperare in un paio di upsets casalinghi.

Davie ha un gruppo difensivo che potrebbe stupire, e dovrebbe essere migliorato molto, dopo due stagioni di difesa terribili (Numero 101 o peggio in quasi tutte le categorie difensive NCAA nel 2013). I Lobos riportano il giocatore con più tackle nel LB Dakota Cox, e anche il leader della squadra in sacks, il DE Brett Bowers. E da questi due comincia questa nuova New Mexico, che riporta anche un discreto numero di playmaker. Per la prima volta nella gestione Davie la difesa può essere il reparto più forte. Cox promette molto bene dopo una stagione da Freshman All-American, ed è la colonna di un gruppo LB con buonissime prospettive, composto anche dal senior Javarie Johnson che porta molta esperienza al gruppo, e Ryan Langford, trasferitosi dal Junior College che arriva con molte aspettative e una reputazione da playmaker. Le secondarie riportano due titolari chiave, CB Cranston Jones e SS David Guthrie. Si aggiungerà anche un prodotto di casa, la FS Brandon Branch che è proprio di Albuquerque. Il fronte difensivo ritrova Bowers che è il primo difensore dei Lobos dal 2008 ad avere più di 6 sacks in una stagione, è il leader indiscusso di un gruppo molto inesperto.

L’attacco perde uno dei suoi elementi più importanti con il RB Kasey Carrier che non c’è più e con lui il senior Crusoe Gonsbay che e stato sospeso indefinitamente per problemi legali. I due che si giocano il posto di RB titolare sono il junior Jhurell Pressley (273 YD e 6 TD) e il sophomore Teriyon Gibson (220 YD e 5 TD). Una delle armi principali dell’attacco Lobos quest’anno sarà Carlos Wiggins, giocatore che l’anno scorso ha giocato sia da RB che da WR e si è mostrato più che utile in entrambi i ruoli, correndo per 237 yd e 2 TD e anche ricevendo 163 YD e 2 TD. Jeric Magnant è un altro WR titolare dalla scorsa stagione che dovrà avere maggior impatto. Uno dei punti fissi per l’attacco è il mantenere il QB Cole Gautsche sano, visto che è stato capace di giocare solo 5 partite nel 2013. Gautsche è un QB molto affascinante, che l’anno scorso ha corso per 777 YD e 8 TD nel poco tempo giocato, ed ha mostrato anche miglioramenti nelle doti di passatore.

La linea offensiva diventa essenziale e riporta tre elementi molto importanti come il senior LaMar Bratton che quest’anno giocherà da Centro, con anche il senior LG Jamal Price e il junior RT Johnny Vizcaino. Toccherà a questi tre veterani tenere a galla una linea molto inesperta e priva di profondità.

L’inizio della stagione vede i Lobos affrontare un calendario fuori conference che sarà determinante per la squadra di Davie, a parte la sfida contro Arizona State che non è per niente alla portata dei Lobos. Il derby contro New Mexico State, deve esser vinto, idem per la sfida con UTEP ad inizio stagione. Immagino che lo scontro con UTSA (Texas-San Antonio) sia parecchio sentito visto l’imbarazzante sconfitta subita la scorsa stagione. Se nel fuori Conference si riesce ad arrivare a un 3-1 penso sia già un segno di risveglio importante. Contro avversari MWC New Mexico se la gioca realmente con Air Force, altra partita che si deve vincere, e Wyoming in casa a finire la stagione. Un 5-7 non sarebbe da buttar via, molto di più sembra inverosimile.

UTAH STATE AGGIES

Il 2013 doveva essere l’anno di Chuckie Keeton, la stagione dove avrebbe fatto il passo definitivo di qualità, andando da sconosciuto mago dello Utah a candidato serio all’Heisman, dopo un 2012 con 3,373 YD passate col 67% su passaggi e 27 TD con solo 9 TD, in aggiunta anche a 619 YD corse e 8 altri TD. Insomma uno dei QB dual-threat più esplosivi e devastanti nell’NCAA che ha visto la sua stagione con tante aspettative finire alla sesta partita, su una corsa che ha portato alla lacerazione di entrambi ACL e MCL. E’ così che torna Chuckie Keeton questa stagione, da uomo che ha ancora tanto da mostrare e tante aspettative da soddisfare.

Nonostante la perdita di Keeton a metà stagione e l’addio del gran HC Gary Andersen, partito per Wisconsin, gli Aggies nel primo anno di Matt Wells si sono comportati alla grande e hanno continuato la striscia vincente tornando ad un Bowl e battendo la più quotata Northern Illinois. Tutto questo fa si che Utah State parte come una delle vere favorite nella MWC, e con un Keeton sano può veramente sperare di fare qualcosa di grande.

Il punto di forza della squadra è stato senza dubbio la difesa, capace di limitare il diretto avversario di turno a soli 17  punti di media a partita (Numero 7 nell’NCAA) nonostante gli attacchi di calibro altissimo affrontati nel 2013. La difesa ha perso ben 6 titolari, ma ritrova molti dei migliori interpreti riportando 3 giocatori All-MWC del 2013, e ha tutte le prospettive di esser ancora più forte in questo secondo anno col nuovo coaching staff.

Gli Aggies giocano una difesa 3-4 ed il leader del gruppo difensivo e` il senior MLB Zach Vigil, uno dei tre giocatori All-conference che ha costruito 124 tackle lo scorso anno. Con lui troveremo Kyler Fackrell, il junior OLB che l’anno scorso ha totalizzato 13 tackle for loss, 5 sacks, 82 tackle e anche un intercetto riportato per 99yd e un TD, un playmaker a tutto campo, con anche buonissime prospettive NFL dato il suo fisico (6-5 245 lbs.) e l’abilita atletica .Il fratello sophomore di Zach, Nick Vigil, è forse il LB con maggior potenziale del gruppo, dopo aver giocato in tutte 14 le partite nel 2013 è diventato titolare nelle ultime quattro e si è mostrato il miglior pass rusher della squadra con 5,5 sacks e 8,5 tackle for loss. Un altro dei leader difensivi è il DE B.J. Larsen, un talento All-Conference anche lui. Ha buonissima forza, ed e` importantissimo per gli Aggies contro la corsa, e nell’aprire spazi ai suoi LB.  Quattro dei DB si sono laureati, incluso Nevin Lawson che ora è a Detroit. L’uomo chiave del gruppo nelle secondarie, è il senior FS Brian Suite dotato di gran fisico ed esperienza (6-3 205 lbs.), e` dato come 1st team All-MWC nelle votazioni pre-stagionali, e ci si aspetta un’altra grande stagione dopo il 2013 che l’ha visto leader degli Aggies con 5 INT.

L’attacco ha ora due QB molto capaci sotto centro con Keeton ed anche l’ora sophomore Darell Garretson che è stato capace di portare la squadra a un record di 6-1 nelle partite giocate da titolare. Keeton aveva cominciato il 2013 molto bene con 1,388 YD 18 TD e solo 2 INT. Il suo punto debole è la precisione nei lanci lunghi ed anche forza del braccio, ma ha buonissima accuracy ed è un QB fantastico in corsa ed in situazioni di scramble dove deve improvvisare. Oserei dire che Keeton è ai livelli dei migliori QB nell’NCAA quando si tratta di creare una giocata dal nulla. Avere Keeton sotto centro concede agli Aggies di essere sicuri di giocarsi qualunque partita a prescindere dall’avversario. Con Keeton l’attacco è molto più versatile, ed ha un elemento di read-option che a tratti negli ultimi due anni li ha resi impossibili da fermare.

Questo stile di gioco rende molto importante il ruolo di RB che al momento e` incerto. Il favorito sembra essere il senior Joe Hill che nel 2013 si è infortunato il ginocchio e ha perso le ultime nove partite della stagione. Il resto del reparto RB è inesperto con due redshirt freshman e il sophomore Kennedy Williams che ha toccato la palla solo 21 volte nel 2013. Invece il reparto WR è molto esperto e profondo ed il vero playmaker del reparto è l’inafferrabile JoJo Natson alto solo 5-7 per 151 lbs. ma l’unico giocatore nel college football a segnare più di un TD in corsa (3), ricezione (2) e su punt return (2). La linea offensiva è il reparto con più incerto, con ben 4 nuovi titolari. L’unico giocatore esperto e` il LT Kevin Whimpey che ha giocato 26 partite di fila da titolare. L’ex centro Tyler Larsen sarà molto difficile da rimpiazzare, ma se running game e offensive line giocano ai livelli sperati questo attacco può raggiungere il livello elite della difesa.

Il calendario di Utah State in confronto a quello del 2013 sembra molto più abbordabile. La prima partita contro Tennessee è una partita fuori Conference che sarà molto difficile, ma considerando l’inesperienza della squadra SEC non e` assurdo pensare che Utah St. possa vincere. Keeton e la difesa dovranno già essere al meglio contro i Vols. Le altre tre sfide fuori conference dovrebbero vedere gli Aggies favoriti in ogni incontro, con il Derby dello Utah contro BYU come partita più difficile ma che comunque vede Utah St. favorita. Un’altra nota importante è che gli Aggies non dovranno sfidare gli Utes questa stagione.

Nel calendario di conference gli Aggies hanno vita abbastanza facile, dovendo affrontare solo Colorado State e Boise State come uniche due avversarie che possono impensierire gli Aggies. Purtroppo entrambe le partite saranno giocate fuori casa. La sfida contro i Rams vede gli Aggies favoriti, e penso che la combinazione di Keeton e della difesa sarà troppo per i ragazzi di Colorado State. Mentre l’ultima sfida della regular season contro Boise e una partita che possono vincere entrambi le squadre, anche se ancora una volta Utah St. è probabilmente favorita visto il vantaggio che hanno con il loro play caller. Con il giusto pizzico di fortuna non vedo perché Utah St non possa andare imbattuta ed essere una delle poche squadre fuori da una conference BCS a farcela nella top 25 dei ranking.

AIR FORCE FALCONS

Il 2013 è stata una delle peggiori annate della gestione di Troy Callhoun, allenatore di Air Force da già 7 stagioni, che ha più volte rifiutato offerte di college più grandi e anche dell’NFL. L’anno scorso i Falcons si sono trovati come una delle squadre più giovani dell’intero college football, cosa che diventa istantaneamente un vantaggio questa stagione.

I Falcons sopratutto troveranno più continuità sotto centro dove la scorsa stagione per forza di infortuni e risultati hanno usato ben 4 QB diversi. Il titolare quest’anno sara` il sophomore Nate Romine che ha giocato le ultime sette partite del 2013 mostrando buoni segnali per un freshman. Romine parte titolare anche perché l’attacco Falcons sta cercando di essere più vario e meno basato attorno alla triple option. Se l’ancor giovane Romine fa passi falsi ad inizio stagione, il coaching staff ha l’opzione Kale Pearson (titolare ad inizio 2013 poi perso per infortunio al ACL proprio nel primo incontro stagionale) e Karson Roberts che è più specialista come QB corridore. La situazione RB è molto più incerta con due candidati principali alla posizione: il favorito sembra essere Devin Rushing, ma il nome forse più interessante e quello di JaCobi Owens che è stato la stella della partitella primaverile correndo 8 volte per 98 YD e 2 TD. La linea offensiva ritorna due titolari dal 2013, ma è data come la più grande linea offensiva della storia di Air Force, con un gruppo che può pesare 280 lbs. di media, fattore non indifferente considerando i limiti ovvi nel recruting.

La difesa torna da una stagione assolutamente orribile, concedendo una media di 40 punti a partita e 490 yd, entrambi tra le peggior medie dell’intera NCAA. Di conseguenza cambia il Defensive Coordinator, arriva Steve Russ che con Calhoun ha in mente di usare più fronti difensivi con 5 DL, e abbandonando la 3-4 usata la scorsa stagione. Questo fa si che la linea dovrà essere  più profonda, ma c’è senz’altro un buon gruppo che può fare il suo, tra tutti il senior DE Alex Hansen. Il nuovo sistema permetterà sopratutto ai LB Joey Nichol e Spencer Proctor di avere più spazio per far giocate in campo aperto e la speranza è che questo porterà anche a più turnover. Altri cambi nella difesa sono i cambi di ruolo del Strong Safety Dexter Walker ad Outside Linebacker dove le sue doti di placcatore esplosivo lo dovrebbero rende un giocatore di maggior impatto. L’altro cambio di posizione è della Safety Jordan Mays a Corner Back dove con la sua stazza (6-1 190) sarà molto più capace di giocare come press corner, problema enorme per la Secondary Falcons nel 2013.

Ma comunque la stagione da 2-10 non è capitata per caso, è frutto di una ricaduta negli ultimi 4 anni e ci sono ancora tanti miglioramenti da fare prima che i Falcons possano tornare ad essere al meglio della gestione Callhoun.

Le partite fuori conference sono senz’altro le più abbordabili. Con Nicholls State e Georgia State ad inizio anno, e le due altre accademie nelle rivalry games (Navy sara` lo scontro più sentito visto che i Falcons vorranno vendicarsi della sconfitta per 45-42). Le partite di conference saranno molto difficili per i Falcons, che pero giocheranno contro New Mexico in casa, ed e probabilmente l’unico scontro che Air Force può veramente sperare di vincere. 5 vittorie sarebbe un buonissimo primo passo in questo nuovo processo di rebuilding.

WYOMING COWBOYS

L’era di Dave Christensen è finita a Wyoming, un’ esperienza che ha portato a buoni numeri in attacco ma non ha mai portato i risultati sperati in quanto a vittorie. E da questa stagione i Cowboys hanno un nuovo HC, Craig Bohl, un uomo che a North Dakota State ha vinto gli ultimi tre titoli nazionali FCS del college football. E con lui arriva una nuova era di football a Wyoming e tante speranze ed aspettative. Infatti chi è vicino alla situazione del coaching staff a Laramie parla di un entusiasmo e un’atmosfera d’ottimismo che mancavano da tempo.

Per Bohl non è certo un primo anno facile, non solo perché la rosa era già indietro per talento e profondità, quando messa a confronto con le altre rivali di Conference, ma sopratutto per la situazione QB dopo l’addio del gran QB Brett Smith, che l’anno scorso aveva portato i Cowboys ad essere l’attacco numero 22 nella NCAA con 472 yd di media a partita, e la partenza del suo presunto erede al ruolo Jason Thompson (trasferitosi a Utah seguendo Christensen che è ora l’OC degli Utes) rende il processo di rebuilding ancor più difficoltoso. Il leader sulla depth chart è al momento il senior Colby Kirkegaard, che è di poco davanti al sophomore Tom Thornton e all’altro senior Sam Stratton. QB a parte, Bohl trova una rosa con 13 titolari dalla scorsa stagione che tornano.

La stella dell’attacco, con Smith ed il WR slot Dan Herron, entrambi ora in NFL, e` il RB Shaun Wick, il junior che l’anno scorso ha costruito 5.9 YD di media per corsa ed è stato capace di 3 partite con più di 100 yd corse e una con più di 200 nonostante non abbia mai corso per più di 17 volte in una partita. Con un ruolo più in primo piano, penso ci sia d’aspettarsi grandi miglioramenti per Wick e l’attacco in corsa dei Cowboys.

Nonostante la perdita di Herron, il reparto WR rimane un gran punto di forza riportando due titolari come Dominic Rufran (75 rec e 8 TD) e Jalen Claiborne (5 TD). La OL riporta 3 dei 5 titolari compresa l’intera parte destra della linea. Coach Bohl sta cambiando sistema d’attacco andando via dalla Spread degli anni passati verso una West Coast, quindi usando un gioco più fisico sulla linea e riportando il ruolo di TE e FB all’attacco.

In difesa ci sara` un altro cambio di sistema, andando da una 3-4 ad una 4-3 Tampa 2. Bohl ha la fortuna di ereditare una difesa esperta, che sembra essere il reparto di maggior talento. Il DE All-MWC Eddie Yarbrough diventa un DE esterno classico invece di giocare da 5-Technique, e dovrebbe solo aiutarlo a continuare a creare pass rush. Il DT Patrick Mertens è un altro veterano che dovrebbe far la differenza sopratutto contro la corsa. Il reparto LB è composto da solo senior, ma ci saranno sicuramente dei cambiamenti per il gruppo e  soprattutto per Jordan Stanton a cui sarà chiesto di fare più lavoro in copertura. Le secondarie sono esperte e dovrebbero essere un altro punto di forza, sopratutto se riescono a trovarsi velocemente nel nuovo sistema.

Il calendario per Wyoming vede due avversari impossibili per i Cowboys da battere negli scontri fuori Conference contro Michigan State e Oregon. E nel calendario di Conference le cose non diventano molto più facili, visto gli scontri contro Boise, Utah St., Fresno e anche Colorado St a fine anno. Le sfide contro Hawaii, Air Force e New Mexico dovrebbero essere più abbordabili, e lo scontro con San Jose St. sembra essere la possibile upset nel calendario. Ripetere le 5 vittorie ottenute la scorsa stagione sembra essere il risultato più probabile, con la partita contro San Jose State che potrebbe dare un promettente 6-6 ai Cowboys nel primo anno di Coach Bohl.