La MAC è una delle poche conference che nel 2013 non ha vissuto cambiamenti nonostante il forte programma di riallineamento percorso da alcuni atenei. Il raggruppamento è come sempre suddiviso tra le division East e West e vede ancora una volta protagoniste più o meno le stesse squadre. Tra le più titolate alla vittoria finale c’è sicuramente Northern Illinois, forte della presenza di uno dei giocatori più eccitanti del college football, Jordan Lynch, il cui traguardo fisso è oramai diventato il titolo della West dopo anni di bilanci con vittorie in doppia cifra, mentre nella East è battaglia aperta tra Bowling Green ed Ohio, con i Bobcats pronti a costruire su un 2012 straordinario ed in parte sfortunato. Anche se facilmente due di queste tre squadre faranno la finale i potenziali passi falsi sono ovunque, occhio quindi ad avversarie come Toledo, Ball State e Kent State, tutte attrezzate per ben figurare e pronte a soffiare lo scettro del comando a qualcuna delle più forti.
BOWLING GREEN FALCONS (East Division)
Dal momento del suo arrivo in questo campus, coach Dave Clawson ha progressivamente migliorato i destini dei Falcons, facendo loro imboccare la strada corretta per arrivare alla cima della Mac. La squadra è ripartita difatti dalle sole due vittorie del 2010 per arrivare alle cinque dell’anno successivo e alle otto del 2012, ed ora l’obbiettivo futuro è quello di tornare a vincere la division – allora i Falcons facevano parte della West, oggi appartengono invece alla East – per la prima volta dal 2003.
L’attacco può migliorare di molto le cifre per eseguire questo ulteriore salto di qualità nel posizionamento finale, e migliori prestazioni offensive possono aiutare a vincere quell’una o due gare in più che possono fare la differenza. Il quarterback è il rientrante Matt Schilz, un senior reduce da un’annata fatta di 14 passaggi vincenti a fronte di 12 intercetti assieme a 2.585 yards, e ritroverà i suoi tre bersagli principali. La batteria di ricevitori è molto alta e fisica e comprende il 6’4’’ Chris Gallon, che ha contribuito con 54 ricezioni per 720 yards e 6 segnature, il 6’2’’ Shaun Joplin, che ha messo a segno 40 palloni catturati per 639 yards, ed il tight end Alex Bayer, 36 ricezioni per 410 yards, importante per un ruolo che viene normalmente molto coinvolto in questo tipo di sistema offensivo. L’attacco a terra ha perso i servigi di Anthone Samuel, che si è trasferito a Florida International per restare più vicino alla sua famiglia, gli succedono il sophomore Andre Givens ed il junior Jamel Martin, coppia dalla quale deve ancora emergere uno starter definitivo. La linea offensiva è fortunatamente restata sempre in salute con ben quattro elementi a partecipare a tutte le gare, tra cui la guardia Diminic Flewellyn, l’elemento più distinto del gruppo.
La difesa è stata la grande forza della squadra e la maggior responsabile per i progressi registrati, classificandosi nella prima posizione di conference in tutte le categorie statistiche riguardanti yards concesse e punti subiti. La star del reparto è il middle linebacker Gabe Martin, autore di 70 placcaggi con 4.5 sack, entrambi migliori risultati individuali di squadra, e le secondarie, 13me di tutta la nazione per efficienza contro i passaggi, ritornano in blocco riproponendo la leadership del cornerback Cameron Truss. Buonissima anche la linea difensiva nonostante la perdita per fine eleggibilità di Chris Jones, che aveva prodotto sack in doppia cifra, in quanto la presenza di veterani come l’end Charlie Walker ed il tackle Ted Ouellet non farà certo diminuire il numero di placcaggi eseguiti dietro la linea di scrimmage, una specialità della casa sia nelle situazioni di corsa che di passaggio.
Bowling Green ha terminato in maniera ottimale la scorsa stagione dopo una partenza di 1-3, finendo a quota 6-2 all’interno della conference, un risultato che sembra essere quello minimo prestabilito anche per questo prossimo campionato dato che il calendario non propone né Ball State e né Northern Illinois, lasciando che sia la sola sfida contro Ohio la vera e propria minaccia di un cammino che può portare davvero in alto i Falcons. Se verranno ripetuti gli ottimi numeri difensivi e l’attacco commetterà qualche errore in meno mantenendo il rapporto tra turnover recuperati e persi in positivo, la Mac East è tranquillamente a portata di mano.
NORTHERN ILLINOIS HUSKIES (West Division)
Gli Huskies vengono da due brevi periodi dorati, il primo appartenente all’era Jerry Kill, il secondo mantenuto ad alti livelli da Dave Doeren, poi ambedue chiamati, dall’alto degli ottimi risultati conseguiti qui, ad incarichi più accattivanti in conference con qualificazioni automatiche a Bowl Bcs. Doeren in particolare ha ottenuto un risultato storico centrando la chiamata all’Orange Bowl, un risultato, al di là della sconfitta contro i Seminoles, di grandissimo prestigio arrivato dopo tre stagioni consecutive con almeno 11 vittorie e cinque qualificazioni di fila alla postseason. Non è quindi tra i più facili il compito del nuovo head coach Rod Carey, promosso dopo aver ricoperto la carica di offensive coordinator, che tuttavia ritrova al proprio servizio moltissimi dei giocatori che fecero la storia nel 2012, tra tutti il quarterback Jordan Lynch.
Lynch è stato il successore dell’amato Chandler Harnish, un quarterback che qui ha giocato veramente ad alti livelli scrivendo ottimi numeri, tuttavia superati dalla strabiliante prestazione complessiva di Lynch medesimo che, senza moltissima esperienza sul campo, ha terminato l’anno con qualcosa come 4.953 yards di total offense correndo per 1.815 yards, record Fbs per un quarterback, e lanciando per 3.138 yards con 25 passaggi da touchdown e solamente 6 intercetti. Difficile, molto difficile fare meglio di così. Lynch, arrivato settimo nella classifica dei candidati all’Heisman Trophy, ha lavorato duramente per essere ancora migliore motivandosi attraverso il ricordo della sconfitta per 31-10 contro i Seminoles per dimostrare che questo programma non va sottovalutato, e conduce un attacco che si è posizionato al 20mo posto nazionale per yards prodotte a gara registrando nel contempo più di 38 punti ad uscita.
L’attacco ritrova la sua linea completamente intatta per un’ultima grande corsa verso la gloria e deve sostituire i migliori ricevitori dello scorso anno, si spera quindi che ragazzi come Tommylee Lewis e Da’Ron Brown possano essere all’altezza del compito specialmente se considerata la maggiore attenzione che i piani di gara difensivi degli avversari riserveranno nei confronti del letale Lynch. Akeem Daniels conduce un gioco di corse che dipende assai poco dai running back di ruolo, come ovviamente dimostrano le cifre stellari messe a segno dal quarterback.
La difesa è stata protagonista di un bel salto in avanti da una stagione all’altra, ed ha scalato una quarantina di posizioni in quasi tutti i settori statistici arrivando a concedere 19.9 punti a gara. Ci sono solamente tre titolari al rientro in squadra dopo i termini di eleggibilità e sono il defensive tackle Ken Bishop, l’outside linebacker Jamaal Bass e lo strong safety Jimmie Ward, quest’ultimo autore di 3 intercetti. La linea vede tra facce nuove ma ha avuto un’ottima produzione da parte del senior Joe Windsor, che giocando da backup ha accumulato 7 sack, e si pensa che il potenziale sia talmente alto nonostante la relativa esperienza che il reparto abbia tutte le capacità necessarie per ripetere i numeri del 2012.
La squadra sembra avere ogni qualità per raggiungere il terzo titolo consecutivo della Mac, e deve fare i conti con delle aspettative che sono diventate molto alte dopo i risultati centrati da Doeren. Facendo particolare attenzione alle sfide con Ball State, Toledo e Kent State, tutte compagini battute l’anno scorso, il calendario permette di sognare ancora una grande cavalcata per la quale l’obbiettivo minimo è il raggiungimento di un’altra finale di conference, che tutti ovviamente si aspettano venga vinta.
OHIO BOBCATS (East Division)
Fino al 13 ottobre Ohio era una delle squadre di cui si chiacchierava di più, non solo nella Mac, ma anche nel panorama nazionale. Il motivo? Un campionato aperto inaspettatamente con 7 vittorie consecutive alternando gare dominate a qualcuna portata a casa con scarto minimo, una bella favola andata spegnendosi a causa di un’infausta serie di infortuni che è risultata in parte causa dell’1-4 con cui si è conclusa la regular season. Quanto fatto di buono non è comunque stato dimenticato, la stagione regolare si è comunque conclusa a quota 8-4 pur perdendo quasi tutte le partite più importanti della conference, e, ciliegina sulla torta, i Bobcats hanno asfaltato UL Monroe per 45-14 nell’Indipendence Bowl, lasciando una bellissima memoria del loro campionato.
Uno dei grandi protagonisti del 2012 è stato il quarterback senior Tyler Tettleton, che ha giocato parte dell’anno infortunato senza che gli venisse impedito di infrangere, con ancora tutta una stagione da disputare, tantissimi record d’ateneo riguardanti i passaggi. Il regista ha chiuso con 2.844 yards, 18 passaggi da touchdown e soli 4 intercetti, quest’ultima statistica merito anche di un forte attacco di corse che ha tolto parecchia pressione quando ce n’era bisogno. Il protagonista del backfield è anch’egli atteso al rientro per l’ultimo anno di college, ed è quel Beau Blankenship che ha corso per la bellezza di 1.604 yards (record universitario in singola stagione) in 312 tentativi mettendo a referto 15 mete, e l’esperienza non manca nemmeno tra i ricevitori, dove lo schieramento di base a tre proporrà l’esperienza dei senior Donte Foster, già titolare nel 2012, Mario Dovell e Matt Waters. La linea offensiva recupera solamente i due tackle, John Prior a sinistra e Ryan McGrath a destra, mentre la parte centrale deve essere ancora definita a causa di un eccessivo numero di infortuni che ha tenuto lontani i candidati dalle sessioni primaverili di allenamento.
Per la difesa le aspettative erano diverse, ma il reparto ha dovuto quasi istantaneamente fare a meno dei due cornerback titolari, Travis Carrie e Jamil Shaw, cui la squadra ha dovuto rinunciare a partire dalla seconda gara di regular season. L’aspetto positivo è una maggiore ed inattesa esperienza per la rotazione, con Larenzo Fisher e Ian Wells partenti titolari in 11 gare ciascuno per delle secondarie che mirano a migliorare la 55ma posizione assoluta per yards concesse su passaggio. La linea difensiva non è stata molto produttiva e non ha un pass rusher affermato, come dimostrano i soli 3 sack messi a segno dal migliore in squadra, Ty Branz, mentre molto interessante è il weakside linebacker Keith Moore, che l’anno passato giocava nel mezzo e che quest’anno vedrà le sue doti atletiche impiegate all’esterno dopo aver accumulato 98 placcaggi, 2 intercetti e 2 sack.
La squadra di Frank Solich è molto ben attrezzata soprattutto a livello offensivo, dove un quarterback molto consistente e preciso è affiancato ad un rushing game di qualità, in grado di far correre i minuti sfiancando le difese. I Bobcats possono pensare di ripetere la striscia vincente dello scorso anno cercando magari di ampliarla grazie ad un calendario che mette di fronte all’ateneo squadre che sono inferiori o alla pari, con un terzetto di ostacoli fornito dall’insidiosa partita di apertura contro Louisville, e con un finale di regular season contro Kent State e Bowling Green, due partite fondamentali per un ottimo piazzamento nella Mac East, la cui prima piazza sarà contesa proprio ai Falcons.
LE ALTRE SQUADRE
Mac East
KENT STATE GOLDEN FLASHES
Kent State viene da un anno memorabile, nel quale l’ateneo ha ottenuto 11 vittorie, record di ogni epoca, e catturato il primo titolo divisionale di sempre. Gli Eagles hanno cavalcato una serie vincente di 10 partite consecutive affidandosi ad un attacco a terra molto consistente pur vantando una delle difese aeree meno attrezzate della nazione, hanno preso molti punti al passivo ma ne hanno segnati ben 33 a partita, dominando gli incontri di conference terminando a quota 8-0. Molti dei giocatori che hanno permesso questa impresa hanno terminato la loro eleggibilità e la formazione titolare rientra solo al 50%, sarà difficile ripetere il cammino del 2012 ma un Bowl è tranquillamente raggiungibile da una squadra con questa qualità.
BUFFALO BULLS
Jeff Quinn è 9-27 da quando è alla guida dei Bulls, ovvero tre stagioni, e sembra aver adottato la politica dei piccoli passi per riportare Buffalo alla rispettabilità. L’anno passato ha portato un record di 4-8 con 3 vittorie interne alla Mac, che in leghe di questo tipo sono quelle che contano di più, il problema è che la squadra ha talento da mettere in campo ma non ottiene i risultati sperati, soprattutto in attacco, e spesso gioca sotto il proprio potenziale. Trovare una soluzione a questo dilemma porterà certamente ad ulteriori miglioramenti, seppur non giganteschi.
MIAMI REDHAWKS
La statistica che più salta all’occhio ad Oxford, Ohio, è il fatto che i Redhawks hanno concluso sei delle ultime sette stagioni con bilanci negativi – compreso il 4-8 del 2012 – dove l’unico campionato sopra il 50% di successi è stato quello di tre anni fa, che portò pure la vittoria nella finale della Mac. Don Treadwell, che qui ha preso la sua laurea ed è in sella da un biennio, deve ristabilire una tradizione vincente che tra il 1996 ed il 2004 ha offerto edizioni molto consistenti di questo programma di football, ma sembra avere parecchio lavoro da fare da entrambi i lati del campo.
AKRON ZIPS
Akron non produce una stagione vincente da parecchio, e quella che si è conclusa lo scorso novembre è stata la terza campagna consecutiva terminata a quota 1-11. La colpa è sicuramente attribuibile ai tanti punti subiti in difesa e ai troppi palloni persi, che hanno infierito su un attacco sbilanciato, ottimo nei passaggi ma deficitario in tutti gli altri aspetti. L’aspettativa per coach Terry Bowden non è delle più rosee, anche perché da tre anni i Zips non sconfiggono una squadra Fbs.
UMASS MINUTEMEN
Anno numero due dopo il salto in Fbs per UMass, che ha avuto vita molto difficile nella Mac, nella quale ha chiuso agli ultimi posti in quasi tutte le categorie offensive e difensive. Le aspettative non erano alte lo scorso anno e non lo saranno neanche ora, la squadra vedrà parecchi elementi nuovi da ambo i lati del campo ed una, massimo due, sono le partite abbordabili in un calendario molto tosto.
Mac West
BALL STATE CARDINALS
I progressi che l’assunzione di coach Pete Lembo ha portato tra un anno e l’altro nelle sue due stagioni a Muncie, Indiana, fanno sperare ottimamente per il futuro ed hanno creato attorno ai Cardinals la fama di squadra che può combattere per il titolo divisionale per i prossimi anni. Solo Northern Illinois è stata offensivamente migliore di Ball State nella Mac, e non è poco, quindi il 9-4 con cui si è conclusa la scorsa annata è nuovamente alla portata dell’ateneo, grazie anche al rientro del quarterback senior Keith Wenning.
TOLEDO ROCKETS
A Toledo c’è un sacco di voglia di vincere. Non che il programma di football non sia stato vincente, dal momento che i Rockets arrivano da un’altra ottima stagione conclusa con 9 vittorie che conferma la loro consistenza a lungo termine, ma a conti fatti dal 2004 non arriva un titolo della Mac, ed è proprio questa l’ambizione principale di coach Matt Campbell, che comincia il suo secondo anno intero alla guida di una squadra molto ben attrezzata per insidiare le prime tre posizioni divisionali. Menzione particolare va al running back David Fluellen, che arriva da una stagione dove ha sfiorato di un nulla le 1.500 yards segnando 13 mete.
WESTERN MICHIGAN BRONCOS
La stagione dei Broncos è stata contraddistinta dall’infortunio alla mano che ha tenuto fuori il quarterback Alex Carder per sei partite del suo ultimo anno al college, ed i risultati sono stati altalenanti. La squadra ha vinto solo 4 gare, di cui 2 all’interno della Mac, risultando inferiore alle aspettative e vedendo così terminare l’esperienza di coach Bill Cubit, che allenava qui da otto stagioni. Western Michigan vanterà l’allenatore più giovane della Fbs, P.J. Fleck, classe ’80, il quale ha installato un nuovo sistema offensivo che avrà al timone il senior Tyler Van Tubbergen, che ha sempre giocato da backup. Il calendario, tutto sommato, non è malvagio, e si può fare di meglio della scorsa deludente annata, visto che talento ce n’è.
CENTRAL MICHIGAN CHIPPEWAS
Coach Dan Enos sembrava avere i giorni contati lo scorso novembre, quando la squadra era ferma a quota 3-6 e pareva destinata ad un’altra stagione perdente. Quindi ecco il rush finale che ha salvato l’allenatore, poi premiato con un prolungamento contrattuale, una serie di quattro vittorie in fila che ha rimesso in pareggio il bilancio e per finire una vittoria al Little Caesar Pizza Bowl contro Western Kentucky, tutto ciò che serviva per lasciarsi alle spalle il cattivo inizio. Quest’anno si potrebbe regredire, se non altro perché il running back Zurlon Tipton, 19 mete nel 2012, sarà l’unica arma offensiva di qualità, ed il quarterback più esperto a rientrare ha lanciato in totale 4 passaggi completandone la metà.
EASTERN MICHIGAN EAGLES
Squadra involuta, che ha fatto seguire un pessimo 2-10 ad un bilancio in pareggio ottenuto nel 2011, dimostrando inadeguatezza sia in attacco che in difesa. I punti di forza sono le corse e la difesa contro i passaggi, ma il talento a disposizione è poco e tutto fa presagire che l’ultima piazza della Mac West sia già prenotata dagli Eagles, che giocheranno in trasferta tutte le gare di conference più dure.
Davide Lavarra, o Dave e basta se preferite, appassionato di Nfl ed Nba dal 1992, praticamente ossessionato dal football americano, che ho cominciato a seguire anche a livello di college dal 2005. Tifoso di Washington Redskins, Houston Rockets, L.A. Dodgers e Florida State Seminoles. Ho la fortuna di scrivere per questo bellissimo sito dal 2004.
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