E’ finita un’altra stagione regolare di football collegiale in cui non sono mancati affatto i colpi di scena, le sorprese e le delusioni. Servivano ancora le ultime partite per determinare la composizione dei Bowl, il Ranking finale della Bcs e questo è avvenuto con l’assegnazione dei titoli alle vincenti della propria Conference.
Alabama si conferma, Ucla esce a testa alta contro Stanford e molto altro ancora nella Week 14 di college football!
Sec Championship Game: Alabama 32 vs Georgia 28
L’incandescente teatro della Sec ci ha regalato un altro scontro degno del nome della propria Conference, da anni dominatrice a livello Nazionale capace di sfornare giocatori con qualità adeguate per affrontare l’ostico mondo professionistico.
Alabama, l’università che sostituisce e non ricostruisce, si è resa protagonista di una stagione da vera dominatrice macchiata dall’unica sconfitta firmata Johnny Manziel, poi divenuto Johnny Football per le splendide abilità di interpretare il gioco a suo piacimento.
E quel giorno gli astri sembravano non voler Bama ancora al National Championship, invece nelle giornate seguenti le costellazioni si sono riallineate comportando a tutti gli episodi necessari per riportare i ragazzi di Nick Saban nella posizione numero due del Ranking Bcs con il diritto di strappare il ticket per il Sun Life Stadium.
I Bulldogs del coach Mark Richt arrivavano all’incontro con alle spalle un campionato terminato in crescendo grazie alle motivazioni del loro allenatore, capace di sbrogliare la situazione dopo la lezione di football impartita dal collega Steve Spurrier di South Carolina nell’unica sconfitta dei suoi Bulldogs e battendo una lanciatissima Florida.
La partita, giocata a Atlanta nella cornice del Georgia Dome, ha visto una serie di sorpassi e contro sorpassi con i Bulldogs capaci di piazzare improvvisamente a metà terzo quarto, un distacco di undici punti beneficiando del field goal bloccato dallo special team e riportato oltre la goal line da Alec Ogletree. Purtroppo per loro i vari campioni sono usciti dalla tana piazzando tre marcature pesanti che hanno poi decretato il risultato finale.
Alabama ha faticato parecchio ma AJ McCarron, fino a quel momento impalpabile, ha trovato il wide receiver Amari Cooper libero a pochi passi dalla end zone marcando così il touchdown della vittoria e del sorpasso finale. Cooper è stato l’unico a distrarre un po’ le attenzioni dall’eccellente lavoro delle corse ricevendo 8 passaggi per 128 yards delle 162 totali lanciate dal suo qb, mettendo così una ciliegina sulla sua stagione da freshman.
Ma il successo dei Crimson Tide è dovuto principalmente a quanto fatto dai giochi di corsa guidato da due bocche di fuoco come Eddie Lacy, 20 portate x 181 yards e 2 marcature, e un altro freshman meraviglia come T.J. Yeldon, autore di 25 cariche per 153 yards e un td, semplicemente incontenibili sostenuti da una delle linee offensive più forti del panorama collegiale.
Georgia ha trovato nel running back Todd Gurley, uno degli atleti di punta di questo ateneo, la risposta ideale per impensierire la quotata difesa di Tuscaloosa: Gurley ha infatti corso 122 yards in 23 portate con due td davvero preziosi.
A sostenerlo un Aaron Murray molto impreciso seppure con 265 yards lanciate e un td per Jay Rome dopo appena un minuto di gioco; la prestazione del qb però non è stata alle altezza delle aspettative sporcando la prestazione con un intercetto (alla pari con McCarron) e confermando di non essere un futuribile prospetto da Nfl.
Alla fine ha vinto la squadra che doveva vincere nonostante i Bulldogs avessero un playmaker come Jarvis Jones, a segno con due sacks consolidando la sua posizione da top five pick al prossimo draft. E la vittoria sembrava poter essere un obiettivo reale ma non si avevano fatto ancora i costi con la furia dei Tide.
Nick Saban è un vincente, si è ancora preso un pass per il National Championship e sta scrivendo la storia di un ateneo; il prossimo gennaio avrà l’occasione di ripetersi, cosa mai accaduta in passato che lo renderebbe un mito del football collegiale.
Georgia dovrà accontentarsi del Capital One contro Nebraska, squadra tranquillamente alla sua portata. La delusione e la sensazione di esserci andati realmente vicini alla vittoria contro i rivali dell’Ovest potrebbe rendere amaro anche il sapore di una vittoria nel Bowl.
Pac 12 Championship Game: Ucla 24 at Stanford 27
Allo Stanford Stadium i Cardinal hanno avuto la meglio sugli arrembanti Bruins arrivati alla partita viaggiando sulle ali dell’entusiasmo dopo aver battuto i rivali Trojans, autentici cadaveri a seguito di una stagione fallimentare che per molti doveva essere un successo annunciato.
La partita era già di per se una sorpresa dato che ci si attendeva di vedere comparire almeno la formazione di Oregon, invece la squadra di Santa Clara qualche giornata prima era riuscita a strappare un importante vittoria contro i Ducks avvalendosi così della testa della Pacific 12 North. I Bruins ci hanno messo del loro perdendo proprio contro i Cardinal nell’ultima giornata permettendo a quest’ultimi di stabilire un record divisionale migliore rispetto alle papere.
L’antipasto della finale ha visto la squadra allenata da David Shaw vincere con il punteggio di 35 a 17 ma la sfida “vera” ha avuto decisamente un altro andamento rischiando di finire al over time qualora il kicker dei Bruins non avesse sbagliato il calcio del pareggio a tempo scaduto.
La partita è stata equilibrata con i due rush game capaci di mettere a soqquadro le difese avversarie compensando la giornata non esaltante dei due quarterback; ma viste le caratteristiche dei due registri era necessario aspettarsi qualcosa anche da loro ed ecco perché entrambi hanno collezionato una marcatura utilizzando le proprie gambe.
Alla fine lo scontro è andato a al freshman Kevin Hogan dei Cardinal, resosi protagonista con dei passaggi precisi e la sfizio di lanciare addirittura un td a Drew Terrel, cosa non riuscita a Brett Hundley che ha lanciato un intercetto seppure correndo quasi 90 yards. Ad attirare maggiormente l’attenzione erano i due senior running back, autori di una stagione abbondantemente oltre le mille yards.
La sfida questa volta è andato al rappresentante di Ucla Johnathan Franklin, instancabile folletto con 194 yards corse e due segnature realizzate grazie ai cambi di direzione improvvisi; dall’altra parte Stepfan Taylor non è riuscito a mettere in piede le statistiche a cui ci aveva abituato ma collezionando lo stesso un td.
Alla fine la differenza è stata di un field goal: Jordan Williamson dei Cardinal non ha mai sbagliato realizzando quello decisivo a circa cinque minuti dal termine mentre Ka’imi Fairbairn ha sbagliato il calcio del possibile pareggio permettendo ai bravi studenti di Santa Clara di alzare il trofeo della Pac 12 e di stringere tra i denti le rose rappresentanti il pass per andare al Rose Bowl.
I Sons of Westwood non sono riusciti a concretizzare l’opportunità di giocare uno dei Bowl più storici all’interno delle mura amiche; dovranno invece sfidare Baylor per il Bridgepoint Education Holiday Bowl anche se l’annata dei Bruins è già stata a dir poco soddisfacente aggiudicandosi la testa della Pac 12 South a spese di coloro che dovevano dominare l’intera Conference e non solo.
Big Ten Championship Game: Nebraska 31 vs Wisconsin 70
Corri,corri e ancora corri è stata la ricetta per il successo dei Badgers contro degli irriconoscibili Cornhuskers, o meglio individuabili in quella squadra dell’anno scorso che improvvisamente disputava delle partite oscene compromettendo le possibilità di provare a competere per un Bowl di primo livello.
Il capro espiratorio era sempre lui, l’atleta di punta della squadra corrispondente al nome di Taylor Martinez: quarterback che prima corre e poi lancia, da sempre afflitto da vuoti mentali causa di pessime prestazioni riflesse sui compagni di reparto. Ma anche sabato notte al Lucas Oil Stadium di Indianapolis è stato lui il responsabile?
Parlare delle statistiche è inutile perché se il quarterback originario di Corona,Cal, ha sfiorato le 200 yards su corsa con l’aggiunta di due segnature personali, ma nelle azioni di passaggio Martinez è arrivato a completare solo metà dei passaggi concedendo alla difesa di Wisconsin due facili intercetti con addirittura un touchdown.
A pelle sarebbe da dire che Martinez ha sbagliato (ancora) ma i meriti vanno anche agli undici avversari con il casco bianco e una W rossa dipinta perché hanno esercitato una pressione davvero stressante che ha poi portato ai due turn overs, nonostante abbiano concesso qualcosa come trecento yards su corsa. Nel college si può avere lo scramble qb puntando al successo ma senza una buona linea che ti protegga quando lanci è difficile andare lontani.
Dall’altra parte i Badgers si sono dimenticati di avere un quarterback mettendo tutti i palloni in mano ai potenti running back ottenendo la bellezza di 539 yards e 8 td. La povera difesa dei Cornhuskers ha potuto davvero poco contro un Montee Bal letteralmente incontenibile e un James White a dir poco elettrizzante. Due profili decisamente differenti: potente il primo e velocissimo il secondo che hanno messo a sedere qualsiasi tentativo di resistenza.
La squadra allenata da Bret Bielema non ha disputato una stagione all’altezza delle aspettative ma ha il merito di essersi fatta trovare pronta al momento giusto, accedendo così per la terza volta consecutiva al Rose Bowl dove dovrà riscattare la sconfitta patita contro i Ducks l’anno scorso.
Un’anteprima per la sfida contro i Cardinal posso già darvela: i Badgers correranno, eccome se correranno!
Acc Championship Game: Florida St 21 vs Georgia Tech 15
Ultimo atto anche per l’Atlantic Coast Conference dove al Bank of American Stadium di Charlotte i Seminoles hanno battuto i Yellow Jackets in una partita non particolarmente ricca di colpi di scena dove la squadra della Florida ha sfoderato un ottimo primo tempo e poi amministrato l’ampio vantaggio.
Mattatore dell’incontro il rush game dei Seminoles trascinato dal duo di running back composto da James Wilder Jr. e Devonta Freeman: il primo ha monetizzato al meglio le sue 10 portate producendo 69 yards e ben due marcature mentre il secondo ha messo a segno il primo score dell’incontro.
Partita come detto non proprio esaltante, salvo l’ultimo quarto dove Georgia Tech è riuscita ad andare a segno riaccendendo la partita portandosi a sei punti di distacco dopo aver concretizzato solo tre field goal in tutto l’arco del match.
Entrambi i quarterback non hanno recitato un ruolo da protagonista: EJ Manuel ha fatto il compito completando una buona percentuale di passaggi, dando il solito contributo con le corse personali ma senza incidere più di tanto, invece Tevin Washington dei Yellow Jackets sembra quasi non essere mai sceso in campo dato che le sue statistiche non sembrano affatto quelle di un quarterback arrivato all’atto conclusivo della Acc.
Poco o niente da raccontare con Florida State che incrocerà Northern Illinois al Discover Orange Bowl dando così un’ultima vetrina ai suoi due prospetti più interessanti per il prossimo draft: Ej Manuel e al promettente pass rusher Bjoern Werner.
E gli altri…
Nelle altre partite: vittoria di Northern Illinois su Kent St incoronando così gli Huskies come campioni della Mac: partita divertente chiusasi con un doppio over time grazie al rush td del qb Jordan Lynch, autore come sempre di una prova molto più convincente con l’utilizzo delle proprie gambe che con il braccio.
Kansas State ha battuto i rivali di Texas grazie a un secondo tempo sontuoso dove i Wildcats hanno segnato la bellezza di 35 punti grazie alle corse del rb John Hubert e del solito qb Collin Klein, autore di altre 103 yards e due td da aggiungere al suo già ricco bottino. Ora per lui e i suoi compagni l’occasione di sfidare Oregon nel Fiesta Bowl.
In ultimo Louisville si è proclamata regina della Big East battendo per il risultato di 20 a 17 i rivali di Rutgers grazie al calcio del kicker John Wallace a un minuto dal termine dell’incontro. Per gli Scarlet Knights persa l’opportunità di sfidare al Sugar Bowl i Gators ed ora dovranno vedersela con la modesta Virgina Tech.
In attesa dei Bowl, vi segnalo l’annuale e attesissimo derby tra Navy e Army in programma questo sabato!
Student, rugby referee, Carolina Panthers, NCAA Football, NBA, Radio Play.it. Affascinato da Twitter: CamFederico
Beh, Santa Clara dista una mezz’oretta da Stanford che si trova invece a Palo Alto, cittadina che sorse proprio in conseguenza della fondazione della Leland Jr. University.
Capisco l’indicazione di Santa Clara, perché è più grande e la stessa Palo Alto è nella Contea di Santa Clara, ma onestamente a fine 2012 mi auguro che i lettori conoscano o almeno abbiano sentito nominare l’agglomerato urbano dove risiedono i fondatori di aziende come Google, Yahoo!, Youtube, Facebook, e dove è morto Steve Jobs. Anche se non pretendo che tutti ricordino che Jim Harbaugh è andato a scuola lì…
Saluti.