Per la prima volta nelle ultime settimane il weekend di college football non regala particolari sorprese e vede confermate le previsioni per tutte e cinque le partite della BCS.
BCS National Championship Game (January 9, New Orleans, Louisiana Superdome): Lsu vs Alabama
I Tigers hanno fatto la voce grossa contro Arkansas, spazzando via ogni dubbio: se anche dovessero perdere il title game della SEC contro Georgia, i ragazzi di Les Miles sono comunque certi di andare al National Championship Game del 9 gennaio. La gara sarà con ogni probabilità un remake dell’equilibrata sfida dello scorso 5 novembre con Alabama: i Crimson Tide hanno passeggiato con Auburn e sono saldamente al secondo posto del BCS ranking. Possono uscire dalle prime due posizioni solo se Oklahoma State batte Oklahoma impressionando il pubblico al punto tale da far invertire la preferenza nei sondaggi, ma appare difficile che questo possa accadere: Bama ha la tradizione dalla sua, e poi i Cowboys hanno subito contro Iowa State la loro unica sconfitta stagionale, mentre Nick Saban e i suoi hanno perso solo (e in overtime) contro LSU.
Rose Bowl (January 2, Pasadena, Rose Bowl Stadium): Wisconsin vs Oregon
Per conquistarsi un posto nel Rose Bowl Oregon deve solo superare un ostacolo irrisorio, la finale di Pac-12 contro Ucla (USC non è eleggibile per i Bowl perché sta scontando l’ultimo anno di un periodo di interdizione, quindi alla finale di conference andranno i Bruins): la partita non ha storia e dunque i Ducks possono dirsi già ammessi. Ad affrontarli ci sarà la vincitrice della Big Ten, che uscirà dallo scontro del Lucas Oil Stadium di Indianapolis tra Wisconsin e Michigan State: i Badgers sono ampiamente favoriti nel pronostico e con un Montee Ball così devastante (29 TD fin qui messi a segno, 192.2 yards di media nelle ultime quattro uscite) non potrebbe essere altrimenti.
Fiesta Bowl (January 2, Glendale, University Of Phoenix Stadium): Oklahoma State vs Stanford
Stanford torna al quarto posto del BCS ranking e dunque ha diritto ad uno dei posti BCS at-large. Di fronte ai Cardinals scenderanno in campo i vincitori della Big 12, quei Cowboys che hanno sperato fino all’ultimo di andare alla finale nazionale. Teoricamente potrebbero ancora andarci: in caso di vittoria convincente contro i Sooners nel Bedlam Game potrebbero indirizzare i sondaggi del pubblico a loro favore, ma la sensazione è che Alabama possa pensare già alla gara del 9 gennaio.
Sugar Bowl (January 3, New Orleans, Louisiana Superdome): Michigan vs Houston
Houston ha concluso la regular season con 12-0, unica squadra imbattuta della FBS insieme a LSU. Per i Cougars la gara per il titolo di C-Usa contro Southern Missouri non dovrebbe rappresentare un problema, per cui Keenum e compagni avranno un posto nello Sugar Bowl. Di fronte, anche se non è ancora certo, ci sarà Michigan: i Wolverines hanno battuto Ohio State dopo sette anni di sconfitte, ma nonostante questo non sono ancora tra le prime 14 del ranking. La finale di Big Ten tra Spartans e Badgers (attualmente al posto n. 13 e 15 del BCS ranking) però farà scivolare indietro la squadra perdente, così che Michigan avanzerebbe di una posizione: per entrare tra le 14 però i Wolverines devono tifare per LSU nella finale della SEC. Se infatti Georgia vincesse gara e conference, avrebbe di diritto il posto cui ambisce Michigan.
Orange Bowl (January 4, Miami, Sun Life Stadium): Virginia Tech vs West Virginia
Con Clemson che è incappata nella terza sconfitta nelle ultime quattro settimane, la finale di ACC che si disputerà al Bank of America Stadium di Charlotte vedrà presumibilmente il trionfo di Virginia Tech sui Tigers. L’altra contender sarà una tra Louisville e West Virginia: i Cardinals sono sicuri di andare all’Orange Bowl se Connecticut batte Cincinnati o West Virginia non vince contro South Florida. Ma poiché appare molto probabile che sia i Bearcats che i Mountaineers avranno la meglio sulle rispettive rivali nell’ultima partita di regular season, si prospetta una parità assoluta a tre in cima alla Big East: a quel punto a decidere sarebbe la posizione più alta nel BCS ranking che sarà inevitabilmente di West Virginia, ora al n. 23.
Amando lo sport da sempre, non poteva non lasciarsi contagiare anche dagli sport americani, finiti poi per diventare l’argomento della sua tesi di Dottorato («Eccezionale quel baseball! L’origine dell’isolazionismo americano negli sport»). Segue ogni giorno quello che succede negli sport made in USA: li guarda, li studia e ne scrive e ne racconta come può.