Certe cose, si sa, non potrebbero succedere, certe vittorie non potrebbero esistere, analizzando freddamente numeri, classifiche e statistiche: l’emozione non avrebbe modo di manifestarsi.
Ma a volte qualche cosa accade, il mondo si ricorda che non sempre deve essere il più forte, il più ricco, il più favorito a vincere: a volte c’è posto anche per quelli che non erano davanti, quelli che sembravano destinati a fare una brutta figura, ma che con una grande prestazione e un po’ di fortuna sovvertono il pronostico e si elevano dalla loro condizione di vittime sacrificali.
Tutto questo ha trovato forma sabato, nella maestosa cornice dell’ Oklahoma Memorial Stadium di Norman, dove più di 85.000 persone assistevano all’incontro tra i padroni di casa, gli Oklahoma Sooners, al numero tre nel ranking stagionale, imbattuti (6-0) in stagione e sconfitti sole due volte nelle ultime 77 partite nello stadio amico, ed i Texas Tech Red Raiders, fuori dal ranking, con un record negativo in Big 12, reduci dalle sconfitte nel derby contro Texas A&M e Kansas State: sembrava una partita ingiocabile, con i Sooners favoriti nelle preview per 4 TD di differenza, ed invece i ragazzi dell’ateneo di Lubbock si regalano una sorpresa bellissima, sconfiggendo per 41-34 i quotatissimi rivali, i quali molto probabilmente dicono addio alla rincorsa al titolo nazionale.
Già dal primo drive della partita si intuisce che i Red Raiders non sono venuti per recitare la parte dei poveri agnellini al cospetto del lupo: Seth Doege trova sulla sua destra Andy Torres, il quale si può involare per 44 yards verso la endzone avversaria grazie agli ottimi blocchi dei suoi compagni.
Immediata la reazione dei Sooners, prima con Roy Finch che corre per 55 yards, poi con Landry Jones che trova Kenny Stills in endzone con un passaggio da 15 yards, che riporta il punteggio in parità, sul 7-7. Questo sarà anche il punteggio su cui si conclude il primo quarto, con i Sooners che però incombono minacciosi sulle 22 avversarie.
Il secondo periodo inizia però con il field goal mancato da Oklahoma, e come nel primo quarto Texas Tech raggiunge una segnatura nel suo primo drive offensivo, proprio con Doege, che su un 4th & goal sulla 1 yard avversaria riceve la palla dalla shotgun e si incunea fino alla endzone. A differenza della prima frazione, però, la reazione dei padroni di casa neanche inizia: sul primo snap, Ryan Broyles riceve un passaggio da Jones, ma viene forzato al fumble, che viene ricoperto dai Red Raiders.
Puntuali e costanti gli ospiti avanzano fino alle 30 avversarie, da dove Doege e Torres si trovano per un TD identico in ogni cosa al primo della serata. I Sooners sono storditi, non riescono a trovare i tempi giusti in attacco si riducono più volte al punt , ma se non altro ritornano ad essere buona difesa fino alla fine del quarto, se si esclude un FG di Donnie Carona dalle 40 yards, che fissa il punteggio (molto sorprendente) all’halftime sul 24-7 Texas Tech.
Logica vorrebbe che i Sooners enrassero in campoal culmine del’aggressività per tentare recuperarelo svantaggio, ma ciò che dice il campo è totalmente diverso, con un brevissimo drive che si chiude con il punt; di tutt’altro spessore è il primo drive del quarto dei Red Raiders, che per la terza volta su tre tentativi realizzano un TD, ed ancora con la premiata ditta Doege & Torres, che connettono dalle 11 yards per il terzo TD di giornata.
Questa volta la reazione dei Sooners è appropriata, con Jones che lancia profondo per Kenny Stills dalle proprie 48: il sophomore WR è bravo a bruciare il CB avversario e a raggiungere la endzone. La riscossa potrebbe proseguire, con la difesa che forza un turnover di downs sulle proprie 6, ma Jones dimostra che è una giornata storta, facendos intercettare da Tre’ Porter. Anche la difesa di Texas Tech continua nella sua buona opera, e solo un FG di Michael Hunnicutt smuove il punteggio, 31-17 all’alba dell’ultimo quarto.
Quarto quarto che si apre con un TD di Oklahoma, nel dettaglio con un passaggio di Jones da 3 yards per Trey Millard, ed i Sooners si ritrovano ad un solo TD di distanza. Neanche il tempo di sperare in una rimonta che i Red Raiders rimettono nuovamente punti di distacco, ed in gran quantità, con un altro FG di Carona e soprattutto con un TD pass dell’incontenibile Doege, questa volta per Tramain Swindall, ed i padroni di casa si ritrovano, davvero a sorpresa, sotto di 17 punti.
Il pubblico inizia a non crederci più, ma i giocatori invece ci vogliono ancora credere: Jones trova Jaz Reynolds con un lancio da 55 yards, e poco dopo replica per James Hanna (22 yards). Ma un minuto di gioco non è sufficiente a rubare palla a Texas Tech, e gli ospiti conquistano la vittoria, l’inaspettata vittoria, con il risultato finale di 41-38.
I due QB, a mio personale avviso, sono stati gli MVP dell’incontro: per i Red Raiders doege chiude con 33/52 per 441 yards e 4 TD, coadiuvato benissimo da Torres, che su 4 ricezioni marca 3 TD. Dall’altra parte Jones mette a referto 30/55, per 412 yards, 5 TD (per quattro ricevitori diversi) ed 1 INT, poco aiutato dal backfield, che corre per sole 124 yards.
Nella prossima giornata Texas Tech (salita al numero 20 del ranking BCS) avrà la possibilità di dare seguito a questa bella vittoria ospitando Iowa State in un altro incontro della Big 12, mentre Oklahoma, scesa al #9, avrà un arduo incontro andando ad affrontare a domicilio Kansas State, ancora imbattuta, leader della Big 12 e # 8 del ranking.
Andrea Cornaglia, classe ’86, profonda provincia cuneese, si interessa al football dal 2006, prendendo poi un’imbarcata per il mondo dei college dal 2010: da lì in poi è un crescendo di attrazione, inversamente proporzionale al numero di ore dormite al sabato notte
Beh oklahoma non la davo per il titolo dall inizio della stagoine