Mai come quest’anno le sorprese al Tournament NCAA sono state poche, tant’è che sono già uscite tutte le squadre con seed superiore al #13, ma non per questo non ci sono cose da dire.
La sconfitta di #8 Louisville nella sfida con #9 Creighton fornirà argomenti di discussione ai tifosi dei Cardinals vista la polemica fatta per un seed al #8 che creava un calendario molto difficile. Purtroppo per loro il problema non si pone perchè questa sconfitta meritata figlia di un parziale di 19-2 alla fine del primo tempo aperto da 4 triple consecutive dei Bluejays che chiuderanno col 45% da 3pti, ha creato un divario che i Cards non sono riusciti a chiudere come invece ci si sarebbe aspettato da una squadra ambiziosa.
Il primo vero upset arriva giovedì grazie alla vittoria 69-67 di #12 McNeese State ai danni di una deludente #5 Clemson, il secondo arriva il giorno dopo con un’altra #12, Colorado State che batte #5 Memphis, inframmezzata da quello di #11 Drake su #6 Missouri e qui si chiude, perchè le vittorie delle #9 e delle #10 non possono essere considerate sorprese.
Parlando di upset, nonostante nel primo tempo McNeese abbia concesso ai Tigers solo 13 punti e si sia trovata 40-16 con 16’14” da giocare, a +15 con 4’20” sul cronometro ed infine 67-59 a 28″ dalla fine, ha vinto solo di 2 punti.
Sulla panchina dei Cowboys siede ancora per qualche giorno Will Wade, un ottimo allenatore che solo nel secondo anno a Chattanooga non ha portato la sua squadra in postseason perchè da allora con VCU, LSU e ora McNeese ha fatto 7 Tournament e 1 NIT. Purtroppo la sua carriera è stata rallentata da una indagine per irregolarità nel reclutamento a LSU che ne ha provocato il licenziamento, macchia evidentemente superata in quanto ha già firmato per guidare dalla prossima stagione NC State.
La vittoria di Drake non ha sorpreso il suo coach Ben McCollum che ha fatto il salto in Division I dopo diversi anni vincenti in Div.II ed evidentemente non conosce l’umiltà in quanto nella conferenza stampa post partiat ha detto “… I expected exactly this. I expected [my players] to compete. I brought winners with me. That’s what I brought. I guess my superpower is finding winners, finding tough kids and believing in them. So I kind of expected this. I’d be lying if I said I didn’t.”
Vittoria che i suoi ragazzi, non abituati a questo livello di gioco visto che 4 dei 5 titolari l’hanno seguito a Drake da Nortwest Missouri State (questa estate non sorprendiamoci se ci saranno più trasferimenti da squadre di Div.II), stavano buttando via avendo dissipato in 8′ del secondo tempo un vantaggio di 15 punti, consentendo ai Tigers di arrivare fino al -1. A quel punto sono però riusciti a realizzare un mini break con 3 canestri consecutivi che Mizzou non è più riuscita a chiudere.
Memphis è una squadra dal grande talento con diversi giocatori potenzialmente seconde scelte al draft alla quale manca però un leader e quando verso metà della ripresa Colorado State li ha raggiunti e poi superati, dopo aver commesso diversi errori dettati dalla paura le guardie hanno deciso che avrebbero recuperato loro la partita ottenendo l’effetto contrario e finendo la partita 6-23 da 3pti e con 16 palle perse.
Tutte le #1 hanno passato il turno ma se per Duke, Florida e Houston si è trattato di allenamenti competitivi, quella di Auburn non è stata così facile come il 83-63 finale lascerebbe intendere in quanto con 90″ sul cronometro del primo tempo #16 Alabama State era sotto di 1 punto ed ha sbagliato i tiri liberi del sorpasso (tirando col 69% in stagione, chiuderà la partita con un pessimo 11-19 dopo un iniziale 1-7).
La seconda sfida #8-#9 che metteva di fronte Gonzaga e Georgia non è mai stata in discussione visto che gli Zags sono partiti 13-0 e poi 27-3 con i Bulldogs che a quel punto stavano tirando 1-11 ed avevano già perso 7 palle.
Questa è stata la 16^ vittoria consecutiva di Mark Few e Gonzaga nel First Round del Tournament con l’ultima sconfitta che risale al 2008 quando vennero battuti da Davidson grazie ai 40 punti di un giovane Steph Curry.
Una delle partite più attese soprattutto per le implicazioni fra le due panchine era #7 Kansas-#10 Arkansas dove Bill Self e i suoi Jayhawks, n.1 prestagionali, affrontavano i Razorbacks guidati da John Calipari.
La sconfitta 79-72 segna la fine di un ciclo a KU dove finiscono la carriera collegiale KJ Adams che non è mai riuscito a mettere in mostra il suo talento, Dajuan Harris Jr che non è un leader ed ha vinto il titolo 2021 grazie alla superiorità dei suoi compagni di allora ma anche Zeke Mayo arrivato quest’anno per puntare al titolo e Hunter Dickinson che invece si è trasferito l’anno scorso da una Michigan in difficoltà che però è ancora nel Tournament.
Se Self vuole tornare ai livelli ai quali Kansas deve iniziare una ricostruzione che deve partire dal mercato dei transfer.
Per la prima volta nella storia padre e figlio allenatori vincono una partita del First Round del Torneo NCAA: Rick Pitino con una #2St.John’s molto promettente che affronterà i Razorbacks di Calipari e Richard Pitino con #10New Mexico dove gioca Nelly Junior Joseph, un potenziale talento reclutato a suo tempo dal padre a Iona (come pure Walter Clayton Jr miglior marcatore della #1Florida).
Dopo tutte le polemiche legate al posto assegnatole delle quali abbiamo parlato ed una larga vittoria contro San Diego State nella partita di First Four, #11 North Carolina è stata superata da #6 Ole Miss.
Quello che lascia l’amaro in bocca ai tifosi di West Virginia, l’esclusa dal Committee, non è il fatto che UNC sia uscita al primo turno dal momento che una sua vittoria sarebbe stato un upset, ma il modo.
I Tar Heels non sono mai stati in partita ed hanno avuto uno scatto di orgoglio, aiutato da un pizzico di fortuna, solo sul -22 ad inizio ripresa quando hanno iniziato un recupero che li ha portati a 3 punti con 1′ da giocare ma proprio sul più bello si sono piantati finendo la partita 71-64.
Similmente a quelli di Kansas anche i giocatori di UNC ne escono male con RJ Davis che difficilmente riuscirà ad entrare nel draft ma soprattutto le quotazioni del freshman Ian Jackson, una prevista scelta al primo turno del draft, sono state fortemente ridimensionate.
In chiusura non possiamo non parlare di #8 UConn che non senza qualche patema è riuscita a passare il turno battendo #9 Oklahoma in una partita che ha dovuto vincere almeno 3 volte, tante sono stati i momenti del secondo tempo nei quali i Sooners si sono rifatti sotto.
La squadra di coach Dan Hurley deve ringraziare un paio di canestri realizzati da Alex Karaban in un momento importante del match ma dovrà fare più attenzione in difesa, la nota dolente, perchè con una rotazione corta i problemi di falli che in questa partita è riuscito a gestire potrebbero diventare insormontabili contro Florida.
Oggi e domani si giocheranno le partite del Second Round ma se anche non c’è una vera Cinderella, il Gran Ballo merita di essere seguito.