In preseason nessuno avrebbe potuto immaginare che la stagione dei bicampioni NCAA di UConn sarebbe stata così difficile, travagliata e incerta, nemmeno l’Associated Press che nonostante 4 titolari fossero stati scelti al Draft, l’aveva comunque posizionata al #3 del suo ranking (c’è da dire che Auburn era al #11).
Aver già subito 8 sconfitte a fine Febbraio non è da top-team anche se si potrebbe parlare di sfortuna (ammesso che nel basket esista) dal momento che solo una sconfitta è arrivata con un margine superiore ai 7 punti (di 18 con Dayton) mentre 2 sono arrivate in OT e le altre di 1, 2 4, 5 e 6 punti.
Visto che delle 10 vittorie nelle partite della Big East ben 8 sono arrivate con un margine di 8 o meno punti, si può dedurre che gli Huskies non riescono a spaccare le partite e in questo sport nei finali decisi da pochi canestri non sempre vince la squadra teoricamente più forte.
La non-Conference SOS 253 evidenzia come coach Hurley avesse studiato un calendario con un crescendo di difficoltà ma le 3 sconfitte inattese al Maui Invitational con squadre di Q1, Q2 e Q3 hanno scombussolato i suoi piani.
Si aggiunga poi che nella partita del 1 Gennaio il suo super freshman Liam McNeeley si è infortunato alla caviglia e gli Huskies hanno perso 3 delle successive 8 partite giocate; le cose non sono migliorate dopo il suo rientro in quanto nelle 4 gare successive, nonostante i suoi 22 punti e 9 rimbalzi di media, ne hanno perse altre 2.
Ma perchè si è arrivati a questa situazione?
Se tralasciamo i rapporti con gli arbitri che hanno portato più volte coach Hurley a lamentarsi ed essere beccato in diretta TV urlare ad un arbitro “don’t turn your back on me, I’m the best coach in the f—ing sport.”, i problemi di UConn sono sostanzialmente 3: la difesa, la difesa e la difesa!
La squadra è in grosse difficoltà nel difendere 1 contro 1 e nel gestire le penetrazioni in palleggio, fattori evidenziate dalle statistiche che vanno lette tenendo conto della modesta difficoltà rappresentata dal calendario: gli Huskies hanno tirato 111 tiri liberi in meno degli avversari (463 contro 574), hanno avuto 11 palle perse in più (35 nelle partite di Conference) e solo 2 palle rubate in più.
Ma il roster non comprende giocatori talentuosi?
Se guardiamo i singoli il citato McNeely sta mettendo in mostra il suo talento con 15 partite su 18 in doppia cifra e ben 38 punti nell’upset su #24Creighton, Solo Ball sta avendo un ottimo anno da sophmore con 14,7ppg (lo scorso anno erano 3,3) in oltre 32′ sul campo, Alex Karaban nell’anno che doveva lanciarlo è passato da 13,3 a 14,1ppg giocando quasi 5 minuti in più di media e con percentuali in peggioramento.
Ma il caso è quello di Aidan Mahaney, una guardia tiratrice molto quotata, transfer da Saint Mary’s dove nei primi due anni aveva sempre giocato oltre 30 minuti realizzando 14 punti di media mentre a UConn scende in campo solo 13 minuti in media mettendo a segno 4,6 punti a partita. Purtroppo per lui i suoi limiti difensivi sono emersi da subito e la sconfitta con Memphis al Maui ha chiarito a Hurley molto circa la sua non-utilità per la squadra tant’è che quella partita, la quinta della stagione, è quella in cui ha avuto il minutaggio più alto e nelle ultime due ha giocato complessivamente 6 minuti.
Tutto questo per dire che UConn è in difficoltà ma non va considerata battuta perchè una volta che un buon coach ha chiaro il problema può impostare un lavoro mirato a ridurlo.
Ad oggi gli Huskies sono una Probable e nelle ultime partite di regular season dovranno convincere il Committee per cui saranno fondamentali tutte le ultime 5 partite di calendario ma quella di Domenica 23 contro #10St.John’s e quella de 5 Marzo contro #16Marquette saranno l’ago della bilancia.