Per fare la prima analisi di questo campionato dobbiamo fare un passo indietro e guardare come l’Associated Press preseason ranking non evidenziasse un chiaro dominatore perchè Kansas era stata votata al primo posto da 30 giornalisti ma Alabama lo era stata da 14, UConn da 11, Houston da 4 e Gonzaga da 1.

Beh, il ranking appena pubblicato conferma come l’incertezza regni sovrana in quanto nessuna di quelle squadre è nelle prime 5 posizioni di un ranking guidato da Tennessee, una delle poche squadre ancora imbattute, seguita da Auburn, Iowa State, Kentucky e Duke.

Ma cos’è successo alle favorite?
Kansas ha perso 9 posizioni dopo aver riportato due sconfitte consecutive con Creighton e Missouri, partite perse abbastanza nettamente a causa di un attacco in difficoltà che ha tirato dal campo sotto al 40%.

Alabama aveva un calendario di non-Conference impegnativo (3^ nella SOS) ma nella NCAA non si fanno sconti a nessuno ed anche lei paga le due partite perse con Mark Sears, preseason All-America praticamente unanime, che ha statistiche tutte peggiori di quelle della stagione scorsa.

Per UConn è stata invece negativa la partecipazione al Maui Invitational nel quale ha perso tre partite in 5 giorni: prima in OT con Memphis anche a causa di un tecnico fischiato a coach Dan Hurley sul 92 pari con meno di un minuto sul cronometro, una di 1 punto con Colorado (anche qui coach Hurley ha avuto da ridire sull’arbitraggio) e la terza di 18 con Dayton.

2 delle 3 sconfitte di Houston e di Gonzaga sono venute in OT ma i Cougars hanno avuto un calendario molto facile (le 6 vittorie sono state ottenute con scarti di 57 punti, 46, 36, 11, 28 e 20) mentre i Zags hanno la solita schedule di non-Conference molto impegnativa (7^ SOS).

Tennessee è in testa al ranking grazie al record 10-0 anche se in realtà ha avuto un calendario molto facile (138^ SOS) e così rimarrà fino all’inizio delle partite della SEC, avendo incontrato una sola squadra del ranking e l’altra partita veramente sfidante, con Illinois, l’ha vinta di 2 punti.

Auburn la segue molto da vicino nonostante la sconfitta a Duke perchè la sua schedule era molto impegnativa con 4 partite contro squadre del ranking, 3 delle quali vinte con Houston, Iowa State e UNC.

Al terzo posto troviamo Iowa State che ottiene più punti della quarta Kentucky nonostante una persa a testa e il calendario di ISU sia stato molto più facile di quello dei Wildcats; i giornalisti hanno pesato molto il fatto che le sconfitte siano state quella citata contro Auburn mentre i Wildcats sono stati superati da una Clemson allora fuori dal ranking.

Dei Blue Devils abbiamo detto che sono gli unici ad aver superato Auburn ma hanno poi perso di 5 con Kentucky una sfida guidata fino a 3′ dalla fine e contro Kansas una partita riacciuffata a metà ripresa e poi persa in volata di 3 punti.

Scorrendo il resto del ranking AP troviamo al 7° ed al 14° posto rispettivamente Florida e Oklahoma, le altre 2 squadre oltre Tennessee ancora imbattute mentre non troviamo altre 3 squadre previste nella top10: Baylor, North Carolina e Arizona.

I Bears sono quelli con il maggiore margine di recupero avendo perso 3 delle 5 partite giocate con squadre tra le prime 25 anche se i transfer Jeremy Roach da Duke e Norchad Omier da Miami non stanno avendo l’impatto atteso.

UNC ed i Wildcats hanno 4 sconfitte ciascuna ma se i Tar Heels sono comunque al 3° posto della SOS e sono stati superati solo da squadre del ranking spesso in volata, Arizona ha perso anche con squadre mediocri e sconfitto solo avversari deboli con classifica NET oltre la 100 e superati di almeno 29 punti.

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