Nel pomeriggio americano di domenica 7 aprile, ore 21 italiane, si è disputata la finale femminile del campionato di basket della NCAA, il torneo universitario giocato dai college statunitensi.
L’evento ha avuto uno straordinario successo, sia dal vivo che in televisione. Al palazzetto sportivo “Rocket Mortgage FieldHouse” di Cleveland, Ohio, presenti a vedere la finalissima tra l’Università dell’Iowa e l’Università del South Carolina erano ben 18300 persone, con altre 18 milioni di persone in media sedute sul divano a godersi la partita.
Numeri da capogiro, che rendono questa partita di basket la più vista dal 2019, non solo in ambito femminile, non solo in ambito universitario, ma comprendendo l’ NBA. Basti pensare che la media di spettatori in televisione nelle finals della scorsa stagione del torneo di basket più importante al mondo fu solamente di poco più di 10 milioni di persone.
Cosa ha spinto quindi così tante persone a seguire questa partita? In primis, senza alcun dubbio, la presenza di Caitlin Clark, nuova regina della pallacanestro femminile che ha infranto qualsiasi record possibile.
La giocatrice, guardia classe 2002 degli Iowa Hawkeyes, è arrivata a questa finale avendo una media di più di 30 punti a partita. Iowa è arrivata a questa finale avendo battuto nella partita precedente l’Università del Connecticut per 71 punti a 69 in un finale al cardiopalma e avendo uno storico record di 34 partite vinte e 4 perse in stagione.
Le avversarie non erano da meno: South Carolina è arrivata alla partita conclusiva di questa “march madness” con ben 37 vittorie e 0 sconfitte. Osservata speciale in casa South Carolina non poteva che essere Kamilla Cardoso, che con Clark sarà protagonista nella WNBA, il cui campionato inizierà il 13 maggio.
La partita
La vendetta è un piatto che va servito freddo e ora le ragazze dell’Università del South Carolina lo sanno bene. Dopo aver atteso pazientemente un anno, dopo la sconfitta proprio contro Iowa nella semifinale dello stesso torneo nella scorsa stagione, le Gamecocks quest’anno hanno battuto in finale per 87 a 75 le Hawkeyes, le quali perdono la seconda finale di fila, dopo essere state sconfitte da LSU la scorsa stagione per 102 a 85.
Tanta amarezza soprattutto per Caitlin Clark, la quale sperava di poter arrivare all’approdo nella massima lega di basket femminile con un trofeo in bacheca. Per lei, nonostante la sconfitta, ben 30 punti totali realizzati, di cui 18 nel solo primo quarto e alcuni canestri da 3 punti che hanno fatto alzare il pubblico in piedi.
Con quest’ottimo spunto iniziale di Clark, tutta la squadra ha iniziato nel migliore dei modi la partita, arrivando a chiudere il primo quarto in vantaggio per 27 punti a 20. La rimonta di South Carolina non tarda ad arrivare e, con 29 punti conquistati nel secondo quarto, le Gamecocks riacciuffano le Hawkeyes proprio alla fine del primo tempo, chiuso poi in vantaggio per 49 a 46.
Dopo essere stata protagonista indiscussa nel primo tempo Caitlin Clark non riesce a trovare la stessa continuità nell’andare a canestro e, come nella partita di semifinale contro North Carolina, le Gamecocks cominciano a fare sul serio solo nel terzo quarto, dove trovano altri 19 punti che saranno poi essenziali a fine partita.
Iowa prova a chiamare in causa la sua giocatrice numero uno, che però trova pochi spazi. La panchina di South Carolina ha fatto la differenza e grazie alla miglior Tessa Johnson della stagione, ad un paio di stoppate essenziali di Cardoso e ai fondamentali canestri da 3 punti di Paopao la partita comincia a seguire un solo binario possibile.
Un ultimo parziale da parte di Clark e compagne non basta a rimontare lo straordinario secondo tempo delle Gamecocks che, nonostante la non migliore Cardoso, conquistano il terzo titolo di sempre.
A fare la differenza è stato il gruppo: South Carolina ha infatti ottenuto ben 37 punti con ragazze provenienti dalla panchina, Iowa 0. Si conclude così con 38 vittorie senza sconfitte la stagione di South Carolina, che sarà ancora una delle squadre favorite al titolo il prossimo anno. Difficile dire lo stesso per Iowa, il cui gioco è stato troppo spesso determinato dalle azioni di Caitlin Clark.
Studente in “Scienze della comunicazione”, grande appassionato di NFL dal 2020 e scrittore nel tempo libero. Amo gli Stati Uniti, per questo motivo ho dedicato un blog personale (@ParlandodiUSA) a scrivere articoli su questo splendido paese.
Ciao Riccardo. Bellissimo articolo complimenti👍. Non seguo il sito da tanto tempo non sapevo che scrivevate anche di basket femminile. Sarebbe bellissimo anche qualche articolo sulla Wnba. Adoro il basket ogni tanto ci gioco anche nel campetto vicino casa. Certo ormai ciò ducentanni la mia autonomia e di 10 minuti ma meglio di niente è. Complimenti ancora. 🙋♀️ Ciao.
Grazie mille per i complimenti. Sì io ho cominciato da poco a scrivere su questo sito e seguendo anche il basket femminile ho deciso di produrre un articolo su quest’attesissima partita. Sicuramente seguirò anche la WNBA quando avrò tempo quindi potrebbero arrivare anche articoli su questo campionato
Ok grazie a te. Buona giornata.