Ci eravamo lasciati dicendo che la stagione NCAA è finita sul campo ma non per allenatori ed assistenti, ed in effetti questi sono impegnatissimi nel tentare reclutare i ragazzi in uscita dalle high-school che ancora non hanno scelto in quale college giocare, tentare di far cambiare idea a chi ha già firmato una “letter of intent”, piuttosto che incontrare i giocatori entrati nel “transfer portal”.

La “National Letter of Intent”, NLI, è un accordo sottoscritto da un high-schooler ed un college che impegna il primo a giocare per quell’università ed il secondo a garantirgli la scholarship cioè il supporto finanziario previsto.

Se il ragazzo vuole confermare la sua scelta è sufficiente che firmi per formalizzare il suo commitment, se invece cambia idea e vuole andare in un altro college, deve ottenere il “rilascio” dall’impegno firmato perchè diversamente per almeno un anno è obbligato a giocare li oppure non giocare in NCAA.

Il “Transfer Portal” invece esiste da pochi anni ed è stato ideato dalla NCAA per rendere più facile e trasparente il passaggio di un ragazzo da un college ad un altro, ed è diventato ancora più importante quando la NCAA ha concesso agli atleti a roster nell’anno del Covid un quinto anno di eleggibilità.  L’inserimento dev’essere fatto dal college attuale dietro semplice richiesta e non è più previsto che il giocatore debba rimanere fermo un anno.

Ma perchè se un ragazzo firma una NLI per un college a Novembre-Dicembre, ad Aprile dovrebbe chiedere di essere liberato?

A parte le situazioni estreme come ad esempio quella di New Mexico State che a febbraio ha interrotto la stagione perchè erano emersi atti di nonnismo in squadra, normalmente la richiesta arriva se in quel frangente la situazione all’interno del college cambia, perchè l’allenatore che ha reclutato il ragazzo non c’è più oppure perchè nel suo ruolo trova una concorrenza inattesa.

Guardiamo alcuni casi concreti.

A gennaio Mike Brey ha annunciato l’intenzione di lasciare la panchina di Notre Dame e 9 giorni dopo Parker Friedrichsen ha chiesto il rilascio trovando casa in febbraio sempre nell’ACC ma a Wake Forest.

Ad Ole Miss invece è capitato il contrario perchè dopo aver annunciato l’ingaggio di coach Chris Beard tre giocatori hanno chiesto la liberazione dalla NLI ma se uno ha poi deciso di rimanere, Jordan Burks e Josh Hubbard l’hanno ottenuta e Hubbard si è già sistemato nella vicina Mississippi State.

Silas Demary Jr, una guardia a 4 stelle, l’ha invece chiesta a USC nel momento in cui si sono fatte sempre più insistenti le voci secondo le quali Bronny James (figlio grande di Lebron) dovrebbe firmare per i Trojans.

Il giocatore più considerato tra quelli che hanno ottenuto la release è Mackenzie Mgbako, n.9 della ESPN100, che con ogni probabilità aveva scelto Duke perchè pensava di essere l’ala grande/centro titolare dei Blue Devils ed ha chiesto di poter cambiare non appena Kyle Filipowski ha comunicato la sua decisione di rimanere almeno un altro anno.

Talvolta però le richieste sembrano illogiche come ad esempio quella di Papa Kante, un centro di 6’10”, che ha chiesto il rilascio a Michigan dopo che Hunter Dickinson ha deciso di entrare nel trasfer portal lasciando libero il posto da titolare nel suo ruolo.

Il transfer portal sta facendo sempre più la differenza e lo dimostra il fatto che ogni qualvolta abbiamo parlato di una squadra ci siamo sempre imbattuti in almeno un transfer.

I motivi che portano un giocatore ad entrare nel portale sono quelli descritti per le release, ai quali si possono aggiungere lo scarso minutaggio, i rapporti incrinati con l’allenatore piuttosto che l’andare in una squadra che offre più visibilità mediatica, oppure la possibilità di ambire al titolo.

Nelle ultime settimane il portale è stato molto frequentato ed ormai i giochi sono per lo più fatti visto che tra i principali giocatori non ancora accasati rimangono Hunter Dickinson, centro titolare di Michigan che ha chiuso l’anno da senior con 18,5 ppg e 9 rpg e Oliver Nkamhoua che con Tennessee è stato capace di segnare 27 punti nella vittoria su Duke nel Tournament, che hanno deciso di giocare il quinto anno in una contender mentre Matthew Cleeveland, guardia sophmore da 13,8 ppg e 7,4 rpg ha deciso di proseguire la carriera lontano dalla derelitta Florida State (9-23 in stagione).

Tra quelli che invece hanno perfezionato il trasferimento troviamo:

– Kel’el Ware da Oregon a Indiana; un 7’1” che ha giocato poco e prodotto il giusto ma era presente in alcuni dei primi Mock draft dell’anno

– LJ Cryer da Baylor a Houston; guardia titolare da 15ppg dei Bears che nella sconfitta al secondo turno del Tournament aveva messo a segno il suo season high con 30 punti, anche lui era apparso in alcuni dei primi Mock draft

– Jesse Edwards da Syracuse a West Virginia; un 6’11” che in stagione è andato in doppia-doppia di media tirando quasi il 60% dal campo e smazzando 2,7 stoppate di media faceva gola a molti

– JJ Starling da Notre Dame a Syracuse; la quarta SG della classe 2022 era un potenziale giocatore da one-and-done ma agli Irish non è riuscito ad esprimere il suo talento

– Jameer Nelson Jr da Delaware a TCU; figlio d’arte, ha chiuso la stagione con 20,6ppg ma nella modesta Colonial Conference ed affrontando solo una squadra del ranking

– Max Abmas da Oral Roberts a Texas; segnare oltre 20 punti di media è difficile, farlo per 3 anni consecutivi lo è ancor di più

– Ryan Nembhard da Creighton a Gonzaga; con ogni probabilità non aveva firmato per i Zags solo perchè ci giocava nello stesso ruolo suo fratello Andrew ma adesso che ce l’ha nei pro ed i Blue Jays perderanno un paio di giocatori chiave diretti in NBA perchè non andarci

– Caleb Love da North Carolina a Michigan; i suoi numeri in stagione sono stati migliori di quelli dell’anno della Finale persa ma dopo un’annata sfortunata aveva bisogno di cambiare aria

– Graham Ike da Wyoming a Gonzaga; talentuosa ala che aveva chiuso il 2021-2022 con 19,5ppg e 9.6rpg per infortunarsi nella scorsa preseason ed una volta ripresosi ha preferito prendersi un anno da redshirt

– Tramon Mark da Houston a Arkansas; uno dei segreti della difesa dei Cougars cambia casacca ma non lo stile di gioco

– Fardaws Aimaq da Texas Tech a California; 6’11” poco noto ai più perchè prima di TTU aveva giocato a Mercer e Utah Valley, lo scorso anno è stato limitato da un infortunio in preseason ed ha poi deciso di riunirsi a coach Mark Madsen che l’aveva avuto a UVU

– Kerr Kriisa da Arizona a West Virginia; il talentuoso play dei Wildcats che ha iniziato la stagione con una tripla-doppia ma l’ha chiusa tirando 1/7 nella sconfitta al primo turno del Tournament

– Walter Clayton Jr, Nelly Junior Joseph e Daniss Jenkins da Iona rispettivamente a Florida, New Mexico e St.John’s; dopo che Pitino ha accettato la panchina dei Red Storm i suoi migliori giocatori hanno cercato nuovi lidi ma Jenkins l’ha raggiunto a New York

Il transfer portal offrirebbe tanti altri spunti come le 3 giovani guardie che lasciano Illinois, la rivoluzione di LSU che perde 5 giocatori ma ne ha già ingaggiati altri 4, piuttosto che le 6 richieste di trasferimento da St.John’s non appena è stato ingaggiato coach Pitino ma in un elenco con oltre 400 atleti solo gli allenatori più attenti riusciranno a scovare gli atleti più funzionali al loro gioco.

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