In quello che si sta rivelando il Tournament più imprevedibile di sempre non ci sono più certezze, ed anche le squadre con seed alti devono gestire i loro problemi e non prendere sottogamba nessun avversario.

Ma chi sono le prime 8 squadre arrivate fra le Sweet16?

#1 Alabama

Dei Crimson Tide sappiamo tanto e a differenza delle altre top seed è arrivata alle Sweet16 senza grossi problemi nonostante i fatti extra-cestistici che hanno coinvolto la futura prima scelta Brandon Miller che a Birmingham, sede dei primi 2 turni del Tournament, girava con una guardia del corpo amata.

Dopo la prima partita con Texas A&M-Corpus Christi nella quale Miller aveva giocato solo 19 minuti senza segnare punti erano sorti alcuni dubbi che però sono subito svaniti al secondo turno contro Maryland quando è rimasto in campo 34 minuti chiudendo con 19 punti e 7 rimbalzi.

#5 San Diego State

Sugli Aztecs ad inizio torneo c’erano alcuni dubbi ed in effetti il primo turno con College of Charleston non è stata una passeggiata ed a 3′ dalla fine la partita era in pareggio mentre nella partita successiva con Furman ha preso il largo già a metà del primo tempo.

La forza di SDSU è quella di non avere un vero go-to-guy tant’è che in stagione ben 8 giocatori sono stati top-scorer in almeno due partite ed hanno almeno 6ppg.

Il migliore realizzatore è Matt Bradley un ragazzo che dopo il terzo anno a California, dove viaggiava a 18ppg in una squadra perdente, ha scelto di trasferirsi nella più competitiva San Diego State pur sapendo di doversi adeguare a un nuovo sistema che avrebbe ridotto i suoi numeri ma così facendo è andato per 2 volte al Tournament.

#15 Princeton

Della sorpresa Princeton abbiamo parlato quando ha battuto Arizona ma superando al secondo turno Missouri è automaticamente diventata la prima candidata al titolo di Cinderella dell’anno.

Nell’affrontare Arizona coach Mitch Henderson doveva affrontare 2 lunghi come Ballo e Tubelis ed ha impostato la partita in un modo mentre la forza di Mizzou stava nel backcourt per cui ha dovuto impostare un game plan diverso.

Il risultato è stato lo stesso ma con attori diversi perchè la sfida fra Tigers è stata decisa a rimbalzo perchè Missouri in stagione ha quasi sempre perso la lotta sotto i tabelloni ma in questa sfida dove a livello di cm si partiva in equilibrio, Princeton l’ha vinta 44-30 con 16 rimbalzi offensivi.

Ryan Langborg ha finito con 22 punti, 6 rimbalzi e 4 assist mentre Caden Pierce ha aggiunto 9 punti ma ben 16 rimbalzi.

#1 Houston

L’81-64 con cui i Cougars hanno superato al secondo turno Auburn potrebbe trarre in inganno perchè all’intervallo erano sotto di 10 punti e con 7’30” le squadre erano in sostanziale pareggio ma da li in avanti UH non ha più sbagliato niente in attacco e sigillato la difesa togliendo col 12/12 ai liberi ogni speranza ai Tigers.

Nella partita di primo turno Marcus Sasser è rimasto seduto in panchina tutta la ripresa per un problema all’inguine mentre mentre ieri ha giocato 31′ realizzando 22 punti con percentuali che lasciano ben sperare i tifosi di Houston.

L’uomo decisivo è stato Tramon Mark che ha finito a quota 26 punti, 10 dei quali negli ultimi 7’30” quando Sasser e Shead erano in panchina con 4 falli; da evidenziare le 12 stoppate dei Cougars, 6 date da Jarace Walker e altre 5 da Jwan Roberts.

#2 Texas

I Longhorns arrivavano al Tournament caricati dalla vittoria del Torneo della Big12 e dopo aver superato facilmente Colgate, contro Penn State hanno dovuto gestire il terribile 1/13 dall’arco e la serata no delle stelle Dillon Mitchell e Tyrese Hunter che hanno segnato 8 punti complessivi.

Riescono grazie al 30/48 da 2pti complessivo ed alle prestazioni di Dylan Disu che tira 14/20 e prende 10 rimbalzi, Timmy Allen che finisce 9+12 e dell’ottimo sesto uomo Sir’Jabari Rice che porta i suoi soliti 13 punti.

Ad Austin credono molto nelle possibilità dei loro ragazzi tant’è che nel calendario presente nel sito è indicata la prossima partita contro la vincente della sfida Xavier/Pitt ma anche le date delle Final Four.

#4 Tennessee

I Vols arrivano alle Sweet16 consapevoli di poter sopperire alla mancanza di Zakai Zeigler, il play titolare che si è rotto il crociato nella partita dell’1 Marzo, grazie al talento ed all’esperienza di una squadra alla fine di un ciclo che perderà 4 titolari.

Venerdì con Louisiana Tennessee ha amministrato il vantaggio preso nel primo tempo ed ampliato nella ripresa, ma con Duke ha dovuto sfruttare la panchina quando si è trovata con Uros Plavsic e Olivier Nkamhoua con 2 falli già nel primo tempo di una partita molto fisica (basta vedere il taglio sotto l’occhio riportato a rimbalzo da Kyle Filipowski di Duke).

Nonostante sia stato limitato dai falli il finlandese Olivier Nkamhoua ha avuto una prestazione sontuosa chiusa con 27 punti, 13 dei quali consecutivi tirando 3/4 da 3pti nel momento cruciale del secondo tempo.

#8 Arkansas

Criticare coach Erich Musselman dopo che i suoi Razorbacks hanno superato la #1 del loro Regional sembra un assurdo ma quando hai a roster 2 probabilmente 3 scelte NBA e vinci due partite del Tournament grazie al meno considerato Davonte Davis qualche autocritica la devi fare senza che l’infortunio di Trevor Brazile ad inizio stagione possa rappresentare un alibi.

Contro Kansas Nick Smith Jr ha giocato 19 minuti finendo con 0 punti, Anthony Black in 37 minuti ne ha segnati 4 ed è stato Davis a tirare la carretta mettendo a referto un 25+8 che ci si aspettava da altri.

Tutto questo senza dimenticare che la partita è finita 72-71 ma con i Jayhawks che han tirato 18/25 ai liberi però con i se e con i ma non si va da nessuna parte e sarà Arkansas ad affrontare la vincente Saint Mary’s/UConn.

#2 UCLA

Secondo molti, me compreso, gli infortuni riportati ai primi di Marzo dall’ala titolare Jaylen Clark, vittima della rottura del tendine d’Achille e fuori per il resto della stagione, e quella del centro Adem Bona dall’incerto decorso, sarebbero stati troppo pesanti per i Bruins da gestire in un Regional molto competitivo.

In realtà dopo la facile vittoria del First Round, Bona è rientrato nei ranghi partendo da titolare nella sfida con Northwestern che UCLA ha lungamente controllato e portato a casa grazie al 50% dal campo.

Jaime Jacquez Jr è stato decisivo con i suoi 24 punti (11/19 dal campo e 2/4 da 3pti), 8 rimbalzi e 4 assist mentre Bona ha giocato 20 minuti realizzando 6 punti col 3/3 dal campo.

I ragazzi di coach Mick Cronin hanno fiducia nei loro mezzi e, avendo vinto 14 delle ultime 15 partite giocate, arriveranno comunque da favoriti nella partita di Sweet16 contro la vincente della sfida TCU/Gonzaga anche se, con una panchina corta, non devono avere problemi di falli.

 

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